gap nord-sud

Salvare il Sud dal declino con le politiche di Coesione e il digitale: ecco la strategia

Le politiche di Coesione sono state lasciate sole ad affrontare i divari, private della caratteristica di aggiuntività loro propria divenendo sempre più sostitutive. Nell’ambito della nuova programmazione occorre capire cosa serve per lo sviluppo e per agganciare saldamente le filiere del Nord alla produzione del Sud

Pubblicato il 14 Nov 2019

Maria Ludovica Agrò

Esperto di politiche di sviluppo già Direttore Generale dell’Agenzia della Coesione Territoriale

Dark pattern e trasparenza della pubblicità online

Il Rapporto Svimez di quest’anno recentemente presentato, per la prima volta alla presenza del Presidente del Consiglio, ci restituisce un quadro allarmante del Mezzogiorno e fa il punto sui nuovi aspetti di un problema che l’Italia sin dall’Unità, e, se vogliamo uno spartiacque più recente, dal dopoguerra, non è riuscita a risolvere mai strutturalmente ma solo a migliorare temporaneamente.

Il dualismo è rilevante e persistente e i divari territoriali riguardano non solo le dimensioni economiche più conosciute ma anche l’offerta di beni e servizi disponibili per i cittadini.

Da quasi venti anni i livelli di spesa destinati all’investimento in settori fondamentali risultano nel Centro-Nord sempre nettamente superiori a quelli del Mezzogiorno e, comunque, nella maggior parte dei casi, in forte riduzione. Significativo notare che i divari più rilevanti tra le due macro-aree riguardano i servizi essenziali: politiche sociali, sanità, reti infrastrutturali, mobilità.

Registriamo la presenza di eccellenze anche fortemente innovative ma esse vivono isolate in un Mezzogiorno caratterizzato da un contesto non favorevole all’impresa che non offre soluzioni di sistema.

Un nuovo patto Nord-Sud

Serve, ed è condiviso da molti, un nuovo patto Nord-Sud che rafforzi le interdipendenze naturali fra le due aree, in una visione economica di ispirazione unitaria, che nella prospettiva di complementarietà delle economie territoriali possa tracciare proposte di politiche e di strumenti, possibilmente innovativi, che mostrino come sia possibile non lasciare il Mezzogiorno al suo declino e il Nord privo di una forza essenziale per il suo ulteriore sviluppo.

Le politiche ordinarie sono mancate e le politiche di Coesione sono state lasciate sole ad affrontare i divari, private della caratteristica di aggiuntività loro propria divenendo sempre più sostitutive. Oggi si trovano gravate dall’accusa di non aver ridotto il divario e quindi si ragiona sempre più spesso della loro inutilità senza percepire che il Sud senza la Coesione, come del resto altri stati dell’Unione, avrebbero affrontato nel corso della crisi iniziata oltre dieci anni fa un declino ben più rapido.

I legittimi interrogativi sull’efficacia delle risorse di coesione

Tuttavia, ci sono interrogativi legittimi sull’efficacia passata e sulle possibilità reali di agganciare di nuovo la crescita attraverso le risorse della Coesione.

Spesso si legge che nel periodo di crisi, la produzione energetica da fonti rinnovabili è cresciuta nel Mezzogiorno ma questo non vuol dire che possiamo senz’altro dedurne che è stato creato know how che ha rafforzato la filiera. Potrebbe voler dire, semplicemente, che sono state installate più pale eoliche e più pannelli solari.

Ugualmente, sugli strumenti messi a disposizione per le aree di crisi complessa e non complessa se approfondissimo l’analisi noteremmo diversi interventi che solo parzialmente hanno potuto rinvigorire i territori interessati.

Interrogativi rimasti senza risposta rispetto alle scelte che hanno determinato una così bassa efficacia degli interventi. Capire meglio quale deve essere il ruolo dello Stato, delle istituzioni e delle imprese per mettere in rete il patrimonio produttivo esistente e potenziale del Mezzogiorno, questo è il compito più urgente, senza lasciarsi tentare dal ruolo del programmatore onnisciente che è comunque dannoso, ma piuttosto arrivando a far emergere su una base di elementi affidabili le nuove identità industriali in ambiti di mercato con una forte componente di know-how  che opportunamente sostenuti renderebbero più attrattivi i territori in ritardo.

Si tratta quindi di capire cosa serve per lo sviluppo, cosa serve per agganciare saldamente le filiere del Nord alla produzione del Sud nel modo più fruttuoso per l’insieme del paese e, come ulteriore vantaggio, cercare di trovare spazio competitivo anche nelle filiere internazionali più volatili e rischiose dove il Mezzogiorno mai da solo potrà arrivare a posizionarsi.

Fondi di coesione e crescita sostenibile

E’ un approccio necessario per riuscire ad innalzare gli investimenti nazionali place based che dovrebbero risultare fortemente collegati all’economia circolare, all’economia del mare, e quindi alla sostenibilità, non vale qui forse neanche la pena di ripetere che quest’ultima è sicuramente ambientale ma inevitabilmente economica e sociale, per poi proporre politiche e mettere a sistema i tantissimi strumenti già esistenti, in grado di dare risposta ai gap emersi, per ridurli e produrre possibilmente l’innalzamento della domanda interna.

In un contesto macroeconomico caratterizzato dal cambiamento generato dalla finanziarizzazione dell’economia, dalla globalizzazione delle catene del valore, dalla crescente frammentazione ed elevata volatilità dei mercati dove i prodotti hanno cicli di vita sempre più brevi, c’è un forte fabbisogno di dati conoscitivi ed esigenza di sistematizzarli affinché permettano di cogliere le dinamiche dell’evoluzione del sistema produttivo riuscendo a individuare i fattori e le condizioni che possano favorire processi produttivi generativi di nuovo valore.

Le risorse di Coesione essenziali già ora per lo sviluppo del Mezzogiorno hanno tutte le caratteristiche, se ne fosse garantita l’aggiuntività, per poter essere investite con maggiore efficacia oltre che efficienza.

In modo prevalente in questo periodo di programmazione, ma già da quello precedente con evidente visione anticipatrice dell’Unione Europea, e ancor più pienamente nel prossimo ciclo 2021-2027, tali risorse perseguono obiettivi di crescita sostenibile e sono assimilabili ai 17 Goal dell’Agenda ONU 2030.

Le risorse che saranno attribuite all’Italia dal prossimo bilancio UE per i fondi strutturali andranno impiegate sui cinque obiettivi individuati per la programmazione post 2020 (un’Europa più intelligente, mediante l’innovazione, la digitalizzazione, la trasformazione economica e il sostegno alle piccole imprese; un’Europa più verde e priva di emissioni di carbonio; un’Europa più connessa, dotata di reti di trasporto e digitali strategiche; un’Europa più sociale, che raggiunga risultati concreti riguardo al pilastro europeo dei diritti sociali e sostenga l’occupazione di qualità, l’istruzione, le competenze professionali, l’inclusione sociale e un equo accesso alla sanità; un’Europa più vicina ai cittadini, che sostenga strategie di sviluppo gestite a livello locale e uno sviluppo urbano sostenibile in tutta l’UE)  e un ruolo particolarmente rilevante lo avranno le Strategie di Specializzazione Intelligente la cui validità dovrà essere monitorata nel corso del settennio.

Potrebbe essere utile quindi, in un ottica anche di anticipazione, indagare se le potenzialità (traiettorie di sviluppo) che sono state individuate per ricerca e innovazione, valide anche per l’obiettivo competitività, nelle S3 di ciascuna regione e per la Strategia nazionale per il 2014-2020, abbiano condotto o stiano conducendo ai risultati attesi stabiliti, per verificare se la mappatura delle potenzialità del sistema produttivo era stata correttamente individuata e quindi la stessa possa costituire una base su cui riflettere e approfondire per capire dove puntare per la crescita con occupazione che tutti auspichiamo, perché è l’unica risposta utile ai molteplici problemi del Sud fra cui lo spopolamento e il diritto negato ai giovani a restare al Sud e al Sud di fruire dei talenti che ha contribuito a far crescere e formare.

Si ricorda inoltre come sia forte nell’Unione Europea l’indicazione di attivare un processo partenariale con tutti i portatori di interesse, università, imprese, associazioni, cittadini, per condividere gli investimenti e questa pratica di condivisione è realizzata, anche se in modo imperfetto, solo nella programmazione di spesa dei fondi strutturali e rappresenta un valore importante di democrazia e vicinanza ai fabbisogni delle comunità e dei territori mai abbastanza sottolineato per cui la società civile e i corpi intermedi che ancora resistono dovrebbero chiedere a gran voce che tali meccanismi fossero caratterizzati da una maggiore concretezza e da una minore inutile ritualità.

La recente riunione annuale di riesame tenutasi a Trieste il 7 e 8 novembre scorso ha mostrato una buona percentuale di impegni per gli obiettivi ricerca, digitale e competitività, mentre più lenta la definizione degli interventi per gli obiettivi squisitamente ambientali tranne che per la mobilità sostenibile. Un andamento positivo registrano anche gli obiettivi sociali per occupazione e istruzione e gli investimenti nel rafforzamento della capacità amministrativa tutti compresi a livello nazionale fra il 53% e il 63%, più bassi ovviamente i pagamenti, che nella media nazionale si attestano intorno al 25,5% per scendere al Sud al 23%.

Monitoraggio FESR e FSE 2014-2020 per OT

Situazione al 31/08/2019

% utilizzo su risorse programmate

Occorre tenere presente che il periodo di spesa si chiude nel 2023 e quindi c’è ancora il tempo per investire anche in questa programmazione concentrando gli investimenti su interventi capaci di innescare una inversione di tendenza al declino e di sostenere quel cambio di paradigma produttivo e di competenze necessarie perché il Mezzogiorno non resti indietro e possa assumere un ruolo concreto per la crescita dell’intero Paese.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 3