etichette

Bullismo? Ecco perché i ragazzi preferiscono chiamarlo “drama”



Indirizzo copiato

Uno slang, quello dei ragazzi che preferiscono usare il termine drama al posto di bullismo, che rivela l’intento di sfumare la distinzione tra frivolo e serio, per gestire il conflitto senza l’intromissione degli adulti, salvando la faccia dallo stigma del bullo e della vittima, entrambe etichette cariche di conseguenze a lungo raggio

Pubblicato il 2 ott 2023

Lorenza Saettone

Filosofa specializzata in Epistemologia e Cognitivismo, PhD Student in Robotics and Intelligent Machines for Healthcare and Wellness of Persons



cyberbullismo

Secondo un paper [1] i ragazzi americani tendono a non definire bullismo pratiche che gli adulti chiamerebbero tali. Il motivo addotto nella ricerca è da rintracciare nel fatto che preferiscono dare un connotato meno passivo al tutto. Non solo, per evitare di chiamare le truppe anti-bullismo scolastiche, triggerate se qualcuno pronunciasse le b word, ma sorde a tutto il resto, scelgono di usare lo slang drama.

Ricontestualizzare il concetto di bullismo

Per contestualizzare questa discrasia nelle definizioni di un fenomeno così complesso, partiamo da due domande: perché gran parte dei corsi e dei programmi antibullismo sono inefficaci? E quante volte a scuola quando veniva proposto l’ennesimo workshop o lavoro sul cyberbullismo e i ragazzi ponevano l’accento proprio su quell’ennesimo, come a sottolineare la noia del solito argomento trito e ritrito perché “tanto capita ad altri”?

Eppure, non si rendevano conto di inscenare spesso comportamenti aggressivi contro il debole di turno, subendo alle volte il ruolo di vittima.

Il punto è che va ricontestualizzato il concetto di bullismo, altrimenti si tende sempre a far rientrare nel problema solo isolati casi di persecuzione sistematica sui social, volti alla stigmatizzazione ed emarginazione del soggetto (minore).

Al contrario si possono intendere come fenomeno carnefice-vittima anche situazioni in cui la vittima sembra il soggetto apparentemente dominante; in cui magari è il docente il bersaglio; o dove il carnefice non agisce nei modi consueti e facilmente identificabili, ma con strumenti più passivi e subdoli, difficili da rendicontare, ma che portano in ogni caso all’isolamento dell’individuo-vittima, incapace di descrivere la situazione di emergenza: l’effetto è il suo inevitabile passare per paranoico.

Queste situazioni non sono isolate, anzi, sono quelle prototipiche per i casi in cui occorrerebbe intervenire, senza parlare solo di bullismo e cyber-bullismo. Perché nella quotidianità dei ragazzi questi termini non esistono, quindi innanzitutto cerchiamo di definire diversamente il problema. Chiamiamo diversamente l’aggressività sociale e la violazione della privacy, nonché la stigmatizzazione.

Da bullismo a drama

Prendiamo un soggetto che grida aiuto, in modo esplicito o implicito. Gli altri come definiscono questa richiesta? Richiesta di attenzioni? Auto-isolamento? Timidezza? “E’ fatt* così”? Anche se il bullo vero e proprio, quello da manuale, con il cappellino da basket e la sigaretta, non è rintracciabile, bisogna concentrarci sul fatto che la persona, comunque, si sente male e quindi bisogna risolvere a prescindere da tutto la situazione. La faccenda spesso è costellata di piccoli sgarbi, quasi mai unilaterali, incomunicabilità, incomprensioni a catena di cui non si sa la fonte e voglia di avere ragione e di dimostrare di essere la vittima o di non esserlo, accusando chiunque mostri too much drama di essere un rompi…

Ed eccoci arrivare allo slang “drama”.

Nel dizionario la parola viene definita come “voci, menzogne o reazioni esagerate agli eventi della vita; melodramma; una disputa o una scena arrabbiata; intrighi o manovre interpersonali dispettose”. O ancora “creare stress inutili per cose non importanti. Fare una montagna di una talpa per attirare l’attenzione.” In effetti drama queen e attention whore vanno di pari passo. E diciamo che lasciano allo scoperto un altro nervo del problema: maschilismo. La vittima che drammatizza e cerca attenzioni teatrali è sempre legata al femminile e per questo svalutata, come portatrice di emozioni false, di poco conto, reazioni di cui vergognarsene.

Sfumare la distinzione tra frivolo e serio

Drama è tutta una pletora di azioni che vanno dall’inganno al gossip, condotte di fronte a un pubblico, online o offline, sui social o a un party. Si sceglie drama con l’intento di sminuire il concetto di ostracizzazione e gelosia, e dargli una veste meno adulta e a lungo termine soprattutto. Fa del drama, o i genovesismi “aver avuto uno scioppun de futta” o “fare la belina” (di nuovo al femminile). Insomma l’intento è sempre sfumare la distinzione tra frivolo e serio, per gestirsi il conflitto senza l’intromissione degli adulti, salvando la faccia dallo stigma del bullo e della vittima, entrambe etichette cariche di conseguenze a lungo raggio, che non danno spazio alla vittima e al carnefice di uscire più da quel ruolo. E invece se non si nomina il problema, sembra che chiunque possa scappare, cambiare identità, cambiare classe sociale, fingere di non aver mai appartenuto a quella del lumpenproletariat, ma aver sempre fatto parte dei potenti. Il censimento non fa mentire, e ricorda di stare al proprio posto, per sempre. Questo fa capire che il problema del bullismo è stato trattato fino ad ora nel modo più inappropriato, se i ragazzi preferiscono essere bullizzati che essere definiti bullizzati.

In italiano non riesco a trovare un corrispettivo di drama. Mi sono domandata se anche in Italia i ragazzi preferissero descrivere come “rompi*****”, vittimista, pettegolo, competitivo, provocatore, troll, hater, evitando le categorie bullizzato e bullo. Ho svolto un sondaggio veloce tra i miei contatti di Instagram, lasciando alcune risposte, la loro fascia di età e la possibilità di aggiungere qualifiche per un soggetto che “cerca conflitti sotto i post”. Le opzioni sono bullo, provocatore, troll, hater. Il 47% ha scelto provocatore, il 26 troll, il 21 hater e solo il 5 bullo. Provocatore è stato scelto da contatti in media più giovani; hater e troll circa la media è simile, leggermente più bassa per troll. Infine bullo è stato scelto da un mio alunno di qualche anno fa. Certo, non si può dire che si tratti di uno studio scientifico. Anche questi effimeri risultati mostrano comunque che le persone evitano la definizione di bullo. Allora, forse, bisogna approcciare con altre parole quando si ha a che fare con bullismo e cyber-bullismo.

Il bullismo, del resto, è questione molto delicata e complessa: è necessario riequilibrare il campo di forze, senza avere l’ansia, secondo il mio punto di vista, di scovare in modo rigido i profili del bullo e del bullizzato. Perché non sperimentare varie tecniche (sempre con divertimento, perché i ragazzi non sentano la pressione del poliziotto, nemmeno di quello buono, e non percepiscano l’ennesimo corso sul cyberbullismo) per agire sui soggetti tutti, incentivando empatia reciproca e scambio, senza colpe e rinfacci? Nessuno ha torto ma nessuno ha ragione. Solo nell’assenza di giudizio ci si riesce ad auto-giudicare al termine del processo. Il verdetto potrebbe emergere in terza persona, ad esempio, oppure raccontando la propria esperienza di adulto, che è stato capace di decifrare, risolvere, cooperare. Non ho un’esperienza estrema di docente, sia chiaro, ma ho affrontato situazioni delicate, in cui ho avuto il feedback positivo e grato di genitori e di ragazzi-vittima. In quei casi ho cercato di affrontare la situazione nel modo che ho indicato sopra, insegnando la via della risata. Io stessa quando sento il ribollire dei miei difetti che vogliono salire a galla, nei rapporti pubblici e con me medesima, mi fermo non a contare fino a 100, ma la butto sull’ironia: deridendo me stessa, gli altri, la situazione e così tutto si risolve nella magistrale lezione di Frankl, di Eco, di Rabelais, di Diogene e dei gruppi di Timbuktu[2], che, ironizzando tra di loro, senza tabù, nella reciprocità di concessioni tipiche pure del dissing nell’NBA e del freestyle, contengono i conflitti reali.

Conclusioni

L’ironia è anche quello che sta dietro alla scelta di parlare di drama e non di bullismo; è gergo giovanile, per ritagliarsi uno spazio di gestione personale, senza la serietà degli adulti che tendono a far cadere sotto al cappello dell’aggressione anche ciò che i ragazzi preferiscono qualificare in modo sfumato come scherzo, punzecchiarsi. Quindi cosa fare? Lasciare che i ragazzi facciano da sé e la buttino sullo scherzo? No di certo. Andrebbe assunto un ruolo da adulti ma nell’ambiente in cui preferiscono giocare i ragazzi, senza che intervenga lo stigma, del bullo e della vittima. Questo con la mediazione di chi si rende conto che in ogni caso nemmeno lo scherzo va preso alla leggera. Non è facile per nulla, per questo ne riparliamo. Il cyberbullismo è terrificante perché non si può sfuggire da commenti e dagli screenshot. Le copie continueranno a replicarsi senza controllo da parte di chi subisce una violazione della propria immagine. E lo stesso è per l’etichetta bullo-bullizzato. Sembra che una volta che si viene etichettati come tali, non sarà più dimenticabile il fatto di essere emarginati, in un senso e nell’altro. Questo non significa, attenzione, non intervenire.

Bibliografia

[1] Marwick, Alice E. and Boyd, Danah, The Drama! Teen Conflict, Gossip, and Bullying in Networked Publics (September 12, 2011). A Decade in Internet Time: Symposium on the Dynamics of the Internet and Society, September 2011, Available at SSRN: https://ssrn.com/abstract=1926349

[2] Aime M., Gli uccelli della solitudine. Solidarietà, gerarchie e gruppi di età a Timbuctu, Bollati Boringhieri 2010

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 3