distanziamento sociale

Il covid e la teoria dei sei gradi di separazione: la lezione da imparare

Ognuno di noi è legato “inevitabilmente” a sei persone che anche volendo non possiamo evitare. Queste a loro volta sono legate a un numero di persone che probabilmente si aggira sempre intorno a sei) e così via. Così si è diffuso il covid, nonostante le chiusure. I lockdown, quindi, si potevano evitare?

Pubblicato il 25 Mag 2021

Luca Sanna

Avvocato, Studium Cives

covid

In 14 mesi di emergenza pandemica, secondo un calcolo approssimativo, il 6.5% della popolazione ha ormai contratto il coronavirus. Possiamo dire che ognuno di noi certamente conosce o può conoscere un soggetto positivo o che è stato positivo. Allo stesso modo, se non siamo noi a essere positivi, possiamo affermare di aver scampato il pericolo più volte, anche avendo avuto cura di usare tutti gli accorgimenti relativi ai cosiddetti “interventi non farmaceutici” tra i quali il distanziamento sociale e l’uso delle mascherine.

Ma perché, anche svolgendo una vita “da reclusi”, non è diminuito il pericolo di contagio?

Open data e pandemia: i dati aperti sono davvero un bene comune?

La teoria dei sei gradi di separazione

La teoria dei sei gradi di separazione è una concezione ipotetica studiata in semiologia e in sociologia secondo la quale ognuno di noi può essere connesso a un’altra persona, anche lontana del mondo, oppure legato anche a un oggetto o a una circostanza, attraverso una catena di legami o rapporti che vedono l’intervento di un massimo di cinque intermediari.

La tesi è stata per la prima volta elaborata alla fine degli anni ’20 dall’ungherese Frigyes Karinthy in una raccolta di racconti chiamata Catene1.

Negli anni Cinquanta due professori e studiosi americani Ithiel de Sola Pool (MIT) e Manfred Kochen (IBM)

Provarono a fornire una base algebrica al teorema: “dato un insieme di individui, qual è la probabilità che, fissato il numero di collegamenti, ogni componente sia connesso all’altro?”.

Ebbene, né loro, né tanto meno altri studiosi riuscirono a fornire una risposta convincente.

Fallito l’esperimento matematico, si passò alla sperimentazione pratica e nel 1967 lo psicologo Stanley Milgram dai laboratori dell’università di Yale effettuò un esperimento sociale: dapprima selezionò un campione ristretto di persone nel Midwest. Successivamente chiese a ognuno di spedire un pacchetto a un soggetto che non conoscevano residente nel Massachussetts, conoscendo il nome, l’impiego e la zona di residenza, ma non l’indirizzo preciso.

Tra gli ordini impartiti c’era la possibilità, in caso di impossibilità a rintracciare il destinatario finale, di spedire il pacco a un soggetto di conoscenza, che, a giudizio del mittente, poteva conoscere il destinatario. La medesima istruzione doveva essere fornita al conoscente, che avrebbe avuto il medesimo compito e via di scorrendo, fino a che il pacchetto fosse giunto alla destinazione imposta dallo studioso.

Questo esperimento mirava a dimostrare quanto “piccolo fosse il mondo” e come la catena di conoscenze sia estremamente ridotta. Tale prova empirica fu pubblicata nella famosa rivista Psychology today e ciò ne ha decretato il successo con il nome “La teoria dei sei gradi di separazione”, dall’elemento che mediamente erano necessarie dalle 5 alle 7 spedizioni.

Occorre precisare come il campione scelto dallo studioso fosse estremamente ridotto e ciò ha provocato molte critiche da parte degli esperti del settore, specie in merito alla indimostrabilità di quanto sostenuto. Ad ogni modo la eco fu tale da superare il postulato scientifico.

La vita reale e la vita rappresentata

L’esperimento è stato oggetto di una rappresentazione teatrale nel 1990 a firma di John Guare che ha visto più volte l’opera ricevere il sold out a Broadway in più stagioni.

Successivamente nel 1993 Fred Schepisi ha girato il primo film con Donald Sutherland e Will Smith che universalizza l’esperimento sociale di Milgram e inserisce il teorema all’interno della cultura di massa.

Vita reale contro vita virtuale

Nel 2001 un professore della Columbia University, Ducan Watts, tenta una replica della prova empirica utilizzando non più un pacchetto fisico, ma un allegato a una mail, utilizzando un campione allargato di 48mila utenti ubicati in oltre 160 Stati diversi.

Anche questa ricerca ha dato l’inaspettato risultato di circa sei intermediari prima che il messaggio giungesse all’effettivo destinatario.

Dagli esperimenti non poteva mancare Microsoft che grazie a suoi due ricercatori, Eric Horvitz e Jore Leskovec, ha cercato di porre in relazione tutti gli utenti di Messenger.

Per i più giovani Messenger era il servizio di messaggistica istantanea, derivato dal più antico ICQ (I Seek You), più utilizzato al mondo. Era preinstallato in ogni pc ed era il servizio di chat più popolare, gratuito ed estremamente diffuso in quanto preinstallato all’interno del sistema operativo Windows.

Il campione era composto da 180 milioni di persone e da un flusso 30 miliardi di conversazioni. La teoria mirava a porre in relazione i vari utenti sulla base di 3 indicatori: la conversazione tra coppie di utenti, la lunghezza delle conversazioni e le relazioni intercorrenti tra gli utenti. Ebbene il risultato è stato di una media poco superiore a 6.6 intermediari per il 78% del campione, anche se, per alcuni utenti ci sono voluti oltre 29 intermediari.

Tra gli esperimenti degni di nota, nel 2011 l’Università di Milano, in collaborazione con Facebook ha provato a mettere in relazione gli utenti del famoso social network. Occorre precisare che la popolazione di utenti attivi di un social network non rappresenta certamente il tipo di relazione che esiste nella vita reale, ma i risultati sono stati sorprendenti: meno di sei gradi di separazione intercorrevano tra gli utenti del campione analizzato.

La teoria dei sei gradi di separazione durante la pandemia

Durante l’evento pandemico del 500 dC, la peste Giustinianea, la stessa ci ha messo anni, se non due secoli, a diffondersi tra i vari continenti.

Le distanze erano maggiori e il contagio diffuso attraverso il contatto ha dovuto passare per un’infinità di intermediari: nel 541 la peste colpì le città costiere del Nilo, a causa del paziente zero in Crociera dall’Etiopia – così è stato descritto dallo storico Evagrio – e ha terminato la sua diffusione solo durante la prima metà del 700 dC.

Già la peste bubbonica del 1300 ha avuto una diffusione più rapida, ma in ogni caso ci sono voluti svariati anni prima che colpisse tutte le più grandi città europee.

Con la rivoluzione industriale e l’aumento dei contatti tra paesi diversi, un episodio pandemico sarebbe circolato certamente con maggiore velocità.

Ma è con la Prima guerra mondiale che è arrivata la tempesta perfetta: grandi masse di soldati si muovevano per l’Europa e vivevano a stretto contatto nelle trincee. La Spagnola è il primo evento pandemico a essere noto per la velocità di circolazione e per la universale diffusione. Nel giro di tre anni ha generato infatti più morti che la stessa Grande Guerra.

E ora veniamo ai giorni nostri. Il Covid 19 ha reso tutti noi più lontani e più vicini allo stesso tempo.

Più lontani, perché abbiamo ridotto il numero delle interazioni: basti pensare che nel 2008 il progetto Polymod ha svolto una ricerca su un campione di 7.290 persone ai quali è stato domandato di indicare gli incontri avvenuti face to face durante una intera giornata composta di 24 ore. Ebbene in Italia è stata registrata una media di 19,77 contatti, mentre in Germania una media di 7,95 (tale elemento potrebbe essere indicativo sull’andamento iniziale del contagio in Italia).

Più vicini perché in ogni caso le chiusure hanno imposto la riduzione di alcuni contatti, ma l’implementazione di quei contatti irrinunciabili: si pensi ai nonni utilizzati come baby-sitter, destinatari anche del bonus INPS in tal senso (e questo elemento potrebbe spiegare invece il numero di morti maggiori per milione di persone in Italia).

In ogni caso abbiamo tutti quanti, chi più chi meno, rispettato gli interventi non farmaceutici, il distanziamento sociale e l’uso di mascherine, ma allo stesso tempo il virus non ha interrotto la sua circolazione. Esistono studi, tra i più discussi quello del Professor John Ioannidis della Stanford University, che hanno mirato a dimostrare la non utilità, o perlomeno, la non efficacia delle chiusure e dei lockdown, proprio perché basati su un elemento non confutabile: ognuno di noi ha almeno 6 gradi di separazione che sono impossibili da eliminare nel quotidiano. Lo studio, a onor di verità, pone alla base della indagine i dati statistici ed epidemiologici dei paesi analizzati, ma giunge a una conclusione logica che può essere condivisibile anche partendo dalla teoria sociologica che si sta trattando: se ipotizzassimo di indicare il numero di soggetti che non possiamo non incontrare durante l’arco della giornata, tutti noi, probabilmente, indicheremo i compagni, i coniugi, i figli, i genitori, i colleghi di lavoro e i congiunti.

Ognuno di noi è legato a un numero variabile di persone, che le teorie sopra indicate fissano nel numero di sei; sei soggetti che altrettanto avranno un numero di relazioni (che probabilmente si aggira sempre intorno a sei) e così via. Questi soggetti sono i cosiddetti soggetti “inevitabili”, quelli che anche volendo non possiamo evitare.

Le chiusure imposte, insomma, hanno il lodevole intento di limitare i contatti tra le persone, ma non possono che far circolare il virus all’interno almeno di questa categoria di persone, in modo appunto inevitabile: logicamente e induttivamente è impossibile pensare che il virus circoli tra soggetti completamente isolati.

Conclusioni

Ebbene, mentre i contatti non necessari sono gestibili attraverso gli interventi non farmaceutici – l’uso intelligente delle mascherine e del distanziamento sociale – appare più difficile l’applicazione delle stesse misure nei confronti dei soggetti cosiddetti “inevitabili”, sicché l’unica misura di prevenzione nei loro confronti dovrebbe essere semmai proprio il distanziamento, irrealizzabile se si chiudono all’interno dello stesso ambiente.

Sul punto prima o poi si genererà una discussione che si auspica sia scevra di condizionamenti politici che possa, la prossima volta, essere un importante faro nelle politiche di chiusura.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati