la riflessione

Il digitale ci sta snaturando? Perché dobbiamo tutelare i legami umani dalla logica degli algoritmi

Il nostro tragitto storico-sociale volge inevitabilmente al “virtuale”. Dobbiamo però essere consapevoli che questo processo deve giungere a compimento salvaguardando tutti gli “spazi antropologici”. Ecco cosa rischiamo

Pubblicato il 19 Mag 2022

Giovanni Dursi

docente di Filosofia e Scienze umane - Formatore

Photo by Yeshi Kangrang on Unsplash

La cosiddetta “digital transformation” è stata studiata in via quasi esclusiva dal punto di vista economico, nella prospettiva dell’agire delle imprese, delle dinamiche finanziario-commerciali del “mercato”; viceversa, è quasi assente la considerazione scientifica del portato antropologico inerente alle sempre più evidenti mutazioni intervenute con l’acquisizione umana di protesi tecniche e dei correlati comportamenti necessariamente introdotti nella dimensione comunicativo-sociale determinando caratteristiche completamente anomale e eccezionali di lessico, espressione e conversazione, nonché di stringenti competenze che sembrano bandire percorsi originali pur atti al raggiungimento della padronanza.

Gli algoritmi decidono sulle nostre vite, tra errori e abusi: come proteggerci

L’impatto del digitale sulle relazioni sociali

Si vive in una realtà sociale in cui gli strumenti ad alto tasso tecnico – tutti i sistemi integrati di telecomunicazione (linee di comunicazione cablate e senza fili), i computer, i mezzi di generazione riproduzione audio-video e relativi software, che permettono di creare, immagazzinare e scambiare informazioni, anche nell’ambito della rete telematica policentrica – hanno modificato irreversibilmente per di più le forme della comunicazione interpersonale alterando la pregressa qualità delle relazioni sociali.

È fuori dubbio che ciascun individuo o gruppo sociale realizza proficuamente specifiche attività lavorative e sociali grazie alla partecipazione a una rete di legami che hanno luogo e si sviluppano fra molteplici individui basati su principi di reciprocità e mutuo riconoscimento. Tale rete si è indefinitivamente ampliata grazie all’innesto dell’ICT in tutti i contesti di vita costituendone un inedito habitat, congeniale alle disparate proprie inclinazioni o ad indotti stili comportamentali.

Da un versante, di siffatta fenomenologia se ne apprezza l’incremento della quantità e della qualità di informazioni che, ad imponenti distanze e con il coinvolgimento potenziale simultaneo di un numero esteso di gruppi interagenti tra loro, vengono codificate, veicolate e decodificate, dall’altro, s’assiste altresì all’omologazione dei linguaggi, alla configurazione algoritmica delle stesse opportunità temporali di scambi comunicativi ed alla conseguente massificazione della forma mentis, distante dalla ricchezza e polifonia dei rapporti espressivo-comunicativi face to face.

L’innesto della logica algoritmica sull’antropologia

Questa discrasia si è resa palese, ad esempio, in occasione dell’introduzione della cosiddetta “didattica digitale integratanell’erogazione dell’offerta formativa scolastica e universitaria nel lungo periodo di “ritiro sociale”, il coatto confinamento subito a causa della gestione politico-amministrativo-sanitaria del contagio dovuto alla SARS-CoV-2.

Obiettivamente, la spersonalizzazione degli individui coinvolti, perseguita dall’introduzione dell’insieme dei metodi e delle tecniche utilizzate nella trasmissione, ricezione ed elaborazione di dati e informazioni, oppure come diretta conseguenza della “civiltà dei consumi tecnologici”, tende all’annichilimento delle distanze socio-culturali, tra “periferie sociali” e i centri d’elaborazione delle variegate conoscenze [[1]]. Il prototipo, in questo ambito, sono i cosiddetti “competence center”, ovvero organizzazioni dedite all’innovazione che danno vita a partenariati pubblico-privato, con coinvolgimento delle imprese interessate, per la ricerca applicata (ad esempio: Politecnico di Torino, Politecnico di Milano, Alma Mater Studiorum Bologna, Istituti CNR, Università degli studi di Padova, Università di Napoli Federico II, Università La Sapienza di Roma). La missione dei “competence center” è di assecondare la propensione e la strutturazione delle aziende e la realizzazione di progetti di innovazione e ricerca industriale, secondo i parametri Industria 4.0.

Al contempo, la sudditanza della società civile al modello organizzativo scientifico-aziendale succintamente descritto evidenzia ulteriormente un macroscopico limite:

1) la diseguale dotazione di dispositivi tecnici con conseguente emersione dell’analfabetizzazione digitale, sempre più dilatata, di larghe fasce di popolazione;

2) il contraltare di codici comunicativi condivisi ed assimilabili solo in quanto provenienti da un unicuum concettuale e lessicale altrove prodotto.

La dinamica delle masse così eterodirette da scopi estrinseci, non va dimenticato, è esempio di “sistema complesso”, del tutto “artificioso” ed “elitario” come è la stessa rete Internet. Quest’ultima è un aggregato numericamente cospicuo di sottosistemi interrelati; mostra peculiarità affioranti, in altri termini habitus organizzati che scaturiscono da reciprocità fra i sottosistemi quando essi o i loro raccordi oltrepassano una determinata capacità; è intensamente articolata; offre congegni di prevedibile feedback; è contrassegnata da una successione lineare e suscettibile alle circostanze preparatorie ed è predisposta all’evitamento del χάος. Con la comunicazione mediata da Internet si è giunti all’innesto della logica algoritmica sull’antropologia, del linguaggio informatico e della logica di calcolo nella programmazione ed elaborazione dei dati sulla dimensione extragenetica, culturale del genere umano.

La metamorfosi della comunicazione interpersonale

Non pare sussista totale e generale consapevolezza riguardante i nuovi paradigmi comunicativi che integrano le forme abituali del far conoscere, del rendere noto variegati contenuti nello spazio-tempo reale; essi non sempre si adattano alla comprensione effettiva dei messaggi da parte di tutti, essendo non debellato il “divario digitale” che non riguarda solo la disponibilità strumentale; inoltre, la comunicazione mediata dall’ICT tende in modo impattante a proporsi come un’alternativa impoverita rispetto alla relazione “in presenza”, a sostituirla, anche quando evitabile, perdendo la sua configurazione di “potenziamento”, di aspetto “altro” strutturalmente integrabile in un continuum in cui la fusione tra cyberspazio e dialogicità è oramai fisiologicamente necessaria. Tali evenienze rendendo sempre più permeabili alla “mediazione tecnica” le attività comunicative umane allo scopo di promuovere e rinsaldare un insieme di rapporti sociali inclusivi appropriati, secondo il classico assunto di Marshall McLuhan – una sorta di profezia che si autocompie -: “The Medium is the message” (rif. “Understanding Media: The Extensions of Man”, 1964).

L’abituale elaborazione e la correlata creazione della cosiddetta “identità comunicativa digitale” riservata di ciascun “internetnauta”, mediante il ricorrere ad appositi ipertesti sincretici multiformi permettendo accessi diversificati alle informazioni, a seconda delle banche-dati dalle quali ci si approvvigiona, stabilendo connessione pervasive e ricorrenti, è la rappresentazione – seppure inevitabilmente semplificata di un rinnovato non agit sed agitur – di quanto avviene nei rapporti interindividuali, promuovendo una sorta di curriculum vitae che va gradatamente, ma irreversibilmente a sostituire l’identità biografica antropologicamente data con un’inedita standardizzata configurazione senza alternative. Tale scenario implica l’assunzione psicologico-sociale della “grammatica tecnico-digitale” in modo tale da generare una realtà comunicativa contemporanea di fatto estrinseca globalmente sia alla “fonte” che ai “destinatari”, anziché corrispondere dettagliatamente alla operatività linguistico-relazionale umana, in modo tale da adattare i “contenuti” al “contenitore” ed inibendo la possibilità di gestione in modo altrettanto articolato (articolazione che sfugge alla competenza tecnica dei più) i “contenuti” che si intende condividere.

Si tratta di una metamorfosi, non solo nell’ampia fruibilità di strumenti, accettata e originata dalla disponibilità dei media, dalla loro immanente pervasività che non può essere contenuta nel delineare un auspicabile potenziamento della dinamica tipica di rinnovamento e crescita tecnica, ma che determina inusuali modalità che soppiantano nettamente e rapidamente ogni precedente assetto della comunicazione interpersonale, in tutti i luoghi della vita sociale.

L’evoluzione di internet e la nostra evoluzione sociale e culturale

Se è pur vero quanto afferma Maria Bettetitini, nella prefazione del libro “Il virtuale” di Pierre Lévy (Raffaello Cortina Editore, 1997) [[2]], sostenendo che esso “è intorno a noi, dentro di noi, che siamo già immersi nel virtuale semplicemente perché il virtuale era già […] Cosa è virtuale? Trasformazione da una modalità dell’essere a un’altra. Niente a che vedere con il falso, l’illusorio, l’immaginario, piuttosto uno dei possibili modi di essere, contrapponibile non alla realtà ma alla attualità”, la Psicologia e la Sociologia contemporanee non smettono di allertare sulle ripercussioni effettive della pervasività dei mass media e del world wide web («ragnatela intorno al mondo») sulle condotte e/o sulla mente degli individui. L’infrastruttura di InterNET ha “infrastrutturato” i rapporti interpersonali, li ha implementati, trasformandoli condizionando tecnologicamente l’intera esperienza umana del mondo.

La rete telematica policentrica, progettata al termine degli anni sessanta del Novecento per scopi eminentemente militari di difesa antinucleare e concepita all’inizio come un congegno per supportare la trasmissione a distanza di dati tra computer, è, gradualmente nel tempo, cambiata; da essenziale sostegno tecnico a sempre più invasivo mezzo di comunicazione e relazione tra le persone, passando altresì da strumento di un’èlite molto limitata numericamente ad una utilizzazione di massa, nel breve volgere di pochi decenni nei quali si sono attuati cambiamenti irreversibili dell’organizzazione strutturale e sovrastrutturale della società mondiale. Internet è un nuovo modello di organizzazione sociale con ricadute che plasmano i settori dell’economia, della politica e della cultura ai quali vanno correlate delle variazioni specificamente psicologiche e comportamentali. È un rivolgimento complessivo in itinere che va compreso; necessario, pertanto, poter disporre delle conoscenze adeguate ad affrontarlo; è un processo senza ritorno perché concerne consistenti e, spesso, contrastanti interessi (prevalentemente, delle imprese che operano sul mercato e delle Pubbliche Amministrazione, anche ai fini del “controllo sociale”), che va però guidato integrando le diverse motivazioni all’innovazione, auspicabilmente rappresentate non più esclusivamente da soggettività “chiuse” nel particulare di prassi lobbistiche che abusano della facoltà di intervenire, in forma confidenziale a loro esclusivo beneficio.

Guardare, dunque, all’evoluzione sociale e culturale mediante una chiave di lettura che faccia emergere le plurime esigenze dei diversi “spazi antropologici”, intesi come sistemi di prossimità esclusivamente umani che, pur implicando alti livelli tecnici, non enfatizzino solo “rappresentazioni transumane”. Con Lévy, s’intende illustrare come il tragitto storico-sociale volga inesorabilmente lo sguardo verso il “virtuale” e, tuttavia, essere al contempo consapevoli che il processo di virtualizzazione debba giungere a compimento salvaguardando tutti gli “spazi antropologici”, compreso quello incorporato da saperi elaborati, produttivi di “senso” e di una comune “intellettualità critica”.

Note

  1. Interessante acquisire l’analisi del 2° Rapporto Auditel-Censis “Tra anziani digitali e stranieri iperconnessi, l’Italia in marcia verso la smart tv” (2019), con particolare riguardo al Capitolo “Dotazioni e utilizzi: che cosa è successo nell’ultimo anno”, disponibile al seguente link: https://www.censis.it/comunicazione/2%C2%B0-rapporto-auditel-censis/dotazioni-e-utilizzi-che-cosa-%C3%A8-successo-nell%E2%80%99ultimo-anno.
  2. Dell’autore, filosofo, allievo di Michel Serres e Cornelius Castoriadis alla Sorbona, specializzatosi a Montreal, studioso delle implicazioni culturali dell’informatizzazione, del mondo degli ipertesti, e degli effetti della globalizzazione, che attualmente insegna presso il dipartimento Hypermédia dell’Università di Parigi VIII a Saint-Denis, per meglio apprezzare la tematica, leggere anche: Le tecnologie dell’intelligenza. L’avvenire del pensiero nell’era informatica (Synergon, 1992), L’intelligenza collettiva. Per un’antropologia del cyberspazio (Feltrinelli, 1996, 2002), Cybercultura. Gli usi sociali delle nuove tecnologie (Feltrinelli, 1998) e, con Michel Authier, Gli alberi di conoscenze. Educazione e gestione dinamica delle competenze (Feltrinelli, 2000).

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 2