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Il lato digitale di Diabolik, dalla realtà virtuale ai social: un fumetto sempre al passo coi tempi

Il Diabolik pirata informatico, alle prese con le reti di telecomunicazioni, con desktop, portatili, banche e ricerche di informazioni online con Eva Kant utente dei social network con falso profilo è la conferma che il personaggio è stato e continua ad essere figlio del proprio tempo. Ecco gli esempi

Pubblicato il 20 Feb 2023

Giovanni Manca

consulente, Anorc

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Diabolik è un personaggio notissimo nel mondo del fumetto anche a livello internazionale. Nasce a Milano nel 1962 grazie a due sorelle, Angela e Luciana Giussani affascinate dall’idea di creare un personaggio fuori dagli schemi e certamente non senza macchia e senza paura. In questa sede, ovviamente, si vuol descrivere il “lato digitale” del personaggio. Diabolik e la sua inseparabile compagna Eva Kant sono sempre stati in linea con il loro tempo, con l’ambientazione di un mondo irreale ma comunque legato alla realtà. Con l’arredamento dei loro rifugi, il loro abbigliamento e lo stile di vita descritto nelle loro avventure che nel febbraio del 2022 hanno raggiunto i 900 numeri inediti della testata originale e tante ristampe, pubblicazioni inedite speciali, volumi e tantissimi gadget.

Dal fumetto ai webtoones: così il digitale trasforma la “letteratura disegnata”

Il digitale e il Pc nelle storie di Diabolik

Il digitale e il computer e le reti di trasmissione, al momento giusto, sono comparsi nelle storie. Per formazione giovanile Diabolik è un tuttologo, favorito da un’intelligenza superiore, ha costruito le famose maschere con le quali può assumere l’identità di chiunque. Le sue fughe spettacolari sono costellate dagli altrettanto famosi trucchi che utilizza per sfuggire all’indomabile ma sempre sconfitto ispettore Ginko. Nel tempo i trucchi hanno utilizzato la chimica, l’ingegneria edilizia e stradale ed elettronica (famosi i radio orologi, i microfoni direzionali e le più sofisticate microspie), la meccanica automobilistica e la chimica con gas speciali, droghe innovative e tante innovazioni al limite dell’impossibile.

In tempi più recenti Diabolik ed Eva Kant si sono destreggiati ottimamente anche con il computer, le reti di telecomunicazioni e, addirittura con i social network e la realtà virtuale.

Quattro storie sono legate in modo particolare al Diabolik informatico e di queste ci accingiamo a dare specifica descrizione.

Cominciamo con la realtà virtuale con l’albo Realtà simulata (nr. 566 del gennaio 1994).

Diabolik è un ladro che non si ferma davanti agli allarmi più sofisticati e alle misure di sicurezza impossibili (apparentemente) da superare. In questa avventura ricorre alla realtà virtuale e per sapere le complesse frasi per aprire la cassaforte ricorre alla realtà virtuale. Il proprietario della cassaforte, sotto l’influenza di una farmaco crede di vedere le cassaforte davanti a sé. Si tratta invece di una simulazione di realtà virtuale.

Vediamo di seguito due pagine dell’albo con Diabolik che cita esplicitamente la realtà virtuale e Eva stupita da questa tecnologia che è “quasi incredibile”.

Per stupirci anche noi ricordiamo che l’albo è stato sceneggiato, considerati i tempi medi di sceneggiatura e messa in produzione, nel 1992.

Diabolik e la pirateria informatica

Adesso parliamo di pirateria informatica pura che compare nell’albo Il ladro invisibile (nr. 647 del maggio 2015).

In questa storia Diabolik si ritrova il suo conto bancario svuotato e deve indagare a suo modo per scoprire il colpevole. Nella storia molte immagini di computer desktop ma anche un mini computer nelle mani di Eva Kant che opera in mobilità per ottenere i soldi necessari a chiudere un movimento telematico di movimento di denaro.

Anche in questo caso mostriamo due immagini della storia.

La terza storia della nostra carrellata sul Diabolik informatico si intitola Non solo per i diamanti (nr. 831 del maggio 2016).

In questo caso Diabolik e la sua compagna usano un PC portatile e navigano anche su banche dati varie per ottenere le informazioni che nelle storie passate erano prese dai quotidiani, dai rotocalchi, dalla televisione e da indagini più o meno lecite svolte come giornalisti o semplici cittadini ben coperti dalle leggendarie maschere di plastica.

In questo caso vediamo un Diabolik pirata informatico di alto livello (non sappiamo come ha acquisito queste competenze) e passa con disinvoltura da portatile a desktop molto facilmente. Notiamo anche un desktop con tastiera a filo e un mouse wireless ma Diabolik avrà avuto le sue buone ragioni.

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L’ultima storia diabolikamente digitale della nostra descrizione è nell’albo Trovate quel rifugio (nr. 855 del maggio 2018).

In questo caso, in una storia con intrecci legati alla realtà, con il politico che in pubblico è paladino dell’onestà ma poi non è propriamente un galantuomo, c’è una cassaforte con controlli di apertura biometrici e Diabolik che progetta il suo ennesimo “colpo” (ancora una volta diamanti) come è usualmente denominato, da sempre, negli albi. Nel complesso intreccio della storia, Eva Kant prima copia una cartella criptata dalla rete del Comitato elettorale del politico (sa che Diabolik la decifrerà) poi nel corso della storia perde i contatti con Diabolik (vittima di un incidente “sul lavoro”) e non sa come rintracciarlo. Ha un indizio, ha una immagine fissa di una webcam che riprende una ampia finestra con vetrata. Lui è certamente ferito e nei paraggi di quella finestra, Eva lo “sente” psicologicamente, ma dov’è quella finestra ? E allora, colpo di genio, utilizza i social. La finestra è dell’attico di una nota cantante (Sandra) ed Eva scatena i fan sui social. E i fan fanno il loro dovere e trovano la finestra.

Le due immagini che mostriamo di seguito, mostrano due momenti cruciali dell’albo.

Conclusioni

Il Diabolik pirata informatico, alle prese con le reti di telecomunicazioni, con desktop, portatili, banche e ricerche di informazioni online con Eva Kant utente dei social network con falso profilo è la conferma che il personaggio è stato e continua ad essere figlio del proprio tempo. Questo elemento lo ha mantenuto sempre moderno negli oltre 60 anni di vita editoriale e il suo successo continua costante con oltre 150 milioni di copie vendute nel corso di questi decenni.

Aspettiamo qualche colpo con bottino in criptovaluta.

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