capitalismo digitale

Big tech: la Ue affila le armi: ecco norme in arrivo e obiettivi

Un sistema di regole più strutturato a presidio del capitalismo digitale e a salvaguardia del corretto funzionamento del mercato è conditio sine qua non per assicurare la tenuta democratica, economica e sociale dei singoli Stati, dell’intera Europa e anche del mondo intero. Ecco le prossime mosse Ue

Pubblicato il 20 Nov 2020

Federica Maria Rita Livelli

Business Continuity & Risk Management Consultant, BCI Cyber Resilience Group, Clusit, ENIA

global tax

La Ue intende frenare il potere delle grandi aziende tecnologiche e, a tal proposito, si prepara a varare nuove norme con le quali valutare eventuali posizioni dominanti che si rivelano dannose alla concorrenza nel settore dell’economia digitale.

Normative che, inevitabilmente, implicheranno un confronto con gli Stati Uniti, nonostante il cambio della guardia alla Casa Bianca che potrebbe essere più favorevole o almeno neutrale nei confronti delle Big Tech e con le quali l’Europa potrebbe svolgere un ruolo davvero importante per la regolamentazione del capitalismo digitale, così come avvenuto con la normativa sulla privacy (i.e. GDPR); ciò grazie all’attuazione di nuove norme in grado di tutelare i diritti dei cittadini e delle imprese europei e, al contempo disciplinare il mercato: una operazione destinata ad avere un impatto globale.

Vediamo in dettaglio cosa sta accadendo.

“Dobbiamo garantire che le piattaforme a doppio ruolo con potere di mercato, come Amazon, non distorcano la concorrenza. I dati sull’attività di venditori di terze parti non devono essere utilizzati a vantaggio di Amazon quando agisce come concorrente di questi venditori”, Margrethe Vestager, commissario Ue responsabile della concorrenza

Digital Services Act e Digital Market Act: l’Ue sta affilando le armi

Il Digital Services Act dovrebbe entrare in vigore il prossimo 2 dicembre e prevedrebbe già tutte le misure necessarie a contrastare tendenze monopolistiche.

Margrethe Vestager – in un’intervista con il Frankfurter Allgemeine Sonntagzeit ad inizio novembre – ha affermato che attualmente non vi sarebbe alcuna necessità di effettuare uno scorporo delle GAFA (Google, Amazon, Facebook ed Apple). Una posizione ben diversa, rispetto a quella di poco tempo fa, che vedeva l’Ue decisa fermamente a “spezzettare” le Big Tech in società più piccole in modo tale da garantire una maggiore libertà di concorrenza e un maggior controllo sulla raccolta ed il trattamento dei dati degli utenti.

Tale “cambio di rotta” è stato motivato da Margrethe Vestager dal fatto che, sebbene risultasse possibile imporre lo scioglimento delle Big Tech in base all’attuale legislazione europea, di fatto ciò avrebbe, tra le varie conseguenze, dato avvio a lunghe battaglie legali tra i regolatori europei e le stesse società tecnologiche. Inoltre, sempre secondo il commissario, lo scorporo dovrebbe essere evitato, considerando anche il fatto che richiederebbe molto tempo per essere attuato.

Le Autorità Antitrust Europee, grazie al Digital Services Act acquisirebbero, comunque maggiori poteri di controllo, ovvero, in caso di comportamenti anticoncorrenziali da parte delle Big Tech, ogni Paese europeo potrà in futuro sanzionare direttamente le stesse – in base alle indicazioni in esso contenute in termini di comportamenti irregolari – e obbligarle ad essere maggiormente “corrette” nello svolgere il ruolo di “gatekeeper” per l’accesso a determinati servizi digitali.

È doveroso ricordare, altresì, che il Digital Services Act comporterà un aggiornamento dell’attuale direttiva sul commercio elettronico, ovvero richiederà una maggiore responsabilità agli operatori di settore nel trattare contenuti illegali e prodotti pericolosi, prevendendo anche una standardizzazione dei processi per la segnalazione degli stessi contenuti illegali e la gestione di segnalazioni e di reclami sui contenuti.

Dunque, nuove responsabilità per le Big Tech, a fronte di una maggior tutela per i cittadini e una protezione delle aziende che seguono le regole evitando di essere “sottoquotate” da chi vende prodotti economici e pericolosi. Ne consegue che – applicando gli stessi standard in tutta l’Ue – ogni europeo potrà fare affidamento sulla stessa protezione e le imprese digitali di tutte le dimensioni potranno operare facilmente, senza dover sostenere i costi del rispetto di regole diverse in diversi paesi.

Nel nuovo pacchetto regolatore saranno presenti, altresì, maggiori requisiti di trasparenza in termini di: rimozione di contenuti, raccomandazioni e divulgazioni per gli annunci online, incluse sia le informazioni relative a chi paga per un annuncio sia le motivazioni di come un determinato annuncio abbia portato alla loro scelta come target.

Il Digital Market Act entrerà anch’esso in vigore tra poche settimane. Sarà costituito da due componenti:

  • un elenco chiaro di “cose da fare e da non fare” per grandi “gatekeeper” digitali, facendo riferimento ai tipi di comportamento che possono impedire ai mercati di garantire una sana concorrenza;
  • un quadro armonizzato di indagine di mercato che permetterà alle autorità competenti di intervenire preventivamente nei mercati digitali per affrontare i problemi strutturali, prima che si radichino e portino a monopoli digitali.

Un cammino verso un fronte comune europeo

Al fine di evitare che le problematiche sino ad ora descritte siano gestite all’interno di un sistema frammentato – con regole diverse nei diversi paesi dell’EU – si rende necessario attuare un fronte compatto ed omogeneo contro il potere delle imprese digitali – in particolare quello dei cosiddetti grandi “gatekeeper” – che minaccia le nostre libertà, le nostre opportunità e persino la nostra democrazia.

Margrethe Vestager, in diverse interviste, ha ripetutamente sottolineato quanto sia importante regolamentare i servizi digitali a partire dal loro paese d’origine e, al contempo, sia necessario istituire un sistema permanente di cooperazione per facilitare il lavoro delle autorità di regolamentazione a protezione dei consumatori in tutta Europa.

Molti interpretano questa posizione sia come il tentativo da parte dell’Ue di avere una strategia autonoma dagli Usa, sia come un tentativo per stabilire alleanze con le Istituzioni americane in considerazione della vittoria dei Democratici nella corsa alla Casa Bianca. Infatti, anche negli Usa sta cambiando l’approccio nei confronti dei giganti del web. Ne è una prova tangibile l’ultima istanza di accusa di concorrenza illegale da parte del Governo nei confronti di Google.

Joe Biden & Big Tech: cosa succederà?

Nel corso della corsa alla Casa Bianca sia Joe Biden sia la senatrice Kamala Harris, futura vicepresidente, hanno manifestato toni più moderati nei confronti delle Big Tech rispetto ad altri candidati alla presidenza, come i senatori Bernie Sanders e Elizabeth Warren, che invece considerano le GAFA (i.e. Facebook, Apple, Google e Amazon) più come una minaccia che come partner strategici.

Tuttavia, è doveroso notare che, nell’ultimo periodo, a prescindere dalle diatribe elettorali, sia Repubblicani sia Democratici sono diventati entrambi più critici nei confronti delle aziende della Silicon Valley, pur riconoscendone il ruolo di avanguardia dell’impero economico statunitense nel mondo e si ritiene che, in parte, questo atteggiamento bipartisan sarà mantenuto anche nei prossimi mesi. Pertanto, le Big Tech si troveranno dinanzi ad un’amministrazione democratica più sospettosa nei loro confronti rispetto ai tempi passati.

Conclusioni

Il comportamento delle Big Tech è oramai al centro dei dibattiti a livello globale. L’Europa ha intrapreso la strada della regolamentazione per arginare le distorsioni di mercato messe in atto dalle società della Silicon Valley e c’è chi ritiene che il prossimo passo consisterà nell’applicazione di una ‘digital tax’ sul loro operato, dato che contribuirebbe a ripagare il debito comune che la Commissione europea accumulerà per mettere insieme le risorse del Recovery Fund. Tuttavia, questa decisione risulta ancora in fase “embrionale” e dovrà essere votata da tutti gli Stati membri.

Alea iacta est”, i.e. il dado è tratto: le varie democrazie di tutto il mondo stanno “affilando le armi” per arginare il potere delle Big Tech che sono uscite ancora più ricche anche dalla pandemia e stanno diventando sempre più grandi e influenti sulle nostre vite. È giunto il momento di dare vita a un sistema di regolamentazioni più strutturato dato che – non dimentichiamolo – la necessità di presidiare il capitalismo digitale e salvaguardare il corretto funzionamento del mercato digitale è una conditio sine qua non per assicurare la tenuta democratica, economica e sociale dei singoli Stati, dell’intera Europa e anche del mondo intero.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati