sapere digitale

Il downgrade di internet: da biblioteca universale all’anti-conoscenza

Il sistema di organizzazione delle informazioni online, lungi dall’assicurare il mantenimento perpetuo delle risorse nello spazio virtuale, manifesta una serie di rischi che potrebbero persino culminare nella distruzione del patrimonio digitale raccolto. Esistono servizi che tentano di arginare il fenomeno. Basteranno?

Pubblicato il 29 Nov 2021

Angelo Alù

studioso di processi di innovazione tecnologica e digitale

What-is-Semantic-Web

Centinaia di milioni di risorse digitali si stanno progressivamente distruggendo nel corso del tempo, come rilevato dallo studio “The Crossing Story” che ha recuperato una mole notevole di documenti, immagini e ogni altro utile contenuto relativo ad un rilevante fatto di cronaca risalente nel tempo che era andato distrutto e che sarebbe stato del tutto dimenticato senza l’opera di ricostruzione storica compiuta per riportarne alla luce la memoria.

E così appare sempre più evidente che una delle principali criticità del processo involutivo di internet è determinata dal sistema di organizzazione delle informazioni online che, lungi dall’assicurare il mantenimento perpetuo delle risorse veicolate nello spazio virtuale, manifesta una serie di rischi che potrebbero persino culminare nella distruzione del patrimonio digitale raccolto, addirittura in controtendenza rispetto agli affidabili e resistenti sistemi di conservazione che si sono mantenuti più o meno inalterati nel corso del tempo superando indenni guerre, disastri naturali e eventi calamitosi di qualunque tipo verificatisi nella storia dell’umanità.

Reti digitali e big data per lo sviluppo sostenibile: l’innovazione dell’Agenda 2030

Come si sta sgretolando il “mito” della Rete

Il “mito” dell’accesso alla Rete, a lungo entusiasticamente celebrato come paradigma simbolico della “rivoluzione digitale” per descrivere il nuovo status di cittadini globali che affermano con l’avvento della società virtuale ICT, non ha consentito di mettere a fuoco, da subito e con consapevolezza, gli effetti indesiderati generati proprio dalla capacità di produrre, diffondere e condividere informazioni, senza costi e sforzi significativi per tutti.

Il modello “user-generated content” ha esaltato il “crisma” dell’informazione interattiva bidirezionale, orizzontale e partecipativa, consacrando, senza troppe preoccupazioni, il nuovo “potere” diffuso degli utenti in nome della conoscenza condivisa come bene comune fruibile a tutti, convinti del valore assoluto dell’abbondanza come parametro quantitativo su cui basare l’incondizionato miglioramento dello “status quo”, anche sulla spunta ottimistica di una rivitalizzazione dei processi democratici esistenti grazie alla centralità delle “agorà telematiche”.

Erano queste, senza dubbio, le premesse che hanno spinto i creatori di Internet a progettare la Rete, come spazio interoperabile, decentrato e distribuito di discussione e condivisione tra gli utenti, senza finalità di monetizzazione, evitando lo sfruttamento monopolistico dell’infrastruttura realizzabile grazie a rendite di posizioni che avrebbero determinato ingenti profitti limiti ai creatori di Internet.

Tuttavia, proprio in assenza di un controllo centrale sin dall’origine previsto nella gestione della Rete, mettendosi in secondo piano la vocazione democratica di libertà di cui la Rete si è fatta tradizionalmente portatrice, si sono progressivamente consolidate nel cyberspazio le numerose “insidie” legate al “lato oscuro” di Internet nell’ambito di una negativa metamorfosi degenerativa che ha provocato lo sviluppo di tecniche di manipolazione, sistemi di tracciamento, diffusione di fake news istigatrici di violenza e odio, aggravate dall’accentuata dimensione anarchica del mezzo difficilmente regolabile secondo i tradizionali regimi della responsabilità,

Il problema della distruzione totale delle informazioni digitali

La “damnatio memoriae” non risparmia neppure l’archivio giuridico dell’ultimo decennio, compresi i relativi link, creato dalla Corte Suprema Americana, al pari della piattaforma “Yahoo answer” che ha progressivamente accumulato domande e risposte su svariati temi e focus condivisi dagli utenti.

Tutto cancellato, per sempre. La causa sembra essere proprio il sistema di funzionamento del web che, per qualsiasi tipo di modifica e variazione dell’URL, disconnette il collegamento dalla pagina di riferimento destinata a disperdersi nell’oceano digitale senza nessuna possibilità di recupero, facendo perdere traccia dell’enorme patrimonio culturale accumulato nel corso del tempo.

Esistono servizi che si stanno specializzando al recupero dei link “rotti” associati a siti famosi con l’intento spesso di acquistare il dominio per lucrare in base ai click associati alle campagne pubblicitarie.

Le contromisure

Per tentare di arginare il generale problema della distruzione totale delle informazioni digitali è stato creato il servizio Internet Archive che, tramite la sua Wayback Machine, consente di esplorare miliardi di pagine web salvate nel corso del tempo che contengono immagini, video, script e altri oggetti web al di sopra della soglia complessiva di 510 miliardi di contenuti provenienti da 273 miliardi di pagine web associate a 361 milioni di siti web, occupando 15 petabyte  di spazio di archiviazione.

Pur senza disconoscere le straordinarie potenzialità conoscitive offerte dalla Rete, il ciclo della vita della maggior parte delle pagine web è passato da 43 giorni nel 1997 a 100 giorni nel 2003, mentre nel 2011 il 30% dei collegamenti esistenti ha smesso di funzionare, ponendo il problema della selezione delle informazioni da custodire rispetto alla mole di “spazzatura” di risorse generate quotidianamente online.

Secondo uno studio sulla conservazione dei documenti accademici che si trovano nella Harvard Law Review  il 75% dei collegamenti ipertestuali non funziona più, con un effetto ancora più stratificato nel tempo, poiché più vecchio è l’articolo meno è probabile che i collegamenti funzionino.

Il progetto IPFS

Per tali ragioni, considerato che la durata media di una pagina web è di 100 giorni prima che scompaia per sempre, è stato creato il progetto IPFS (Interplanetary file system) come protocollo “peer-to-peer” decentralizzato che permette di salvare una copia delle pagine presenti sul web e di crearne nuove con un risparmio fino al 60% per i video, consentendo di distribuire in modo efficiente grandi volumi di dati senza duplicazioni, grazie ad un’impronta digitale univoca chiamata identificatore di contenuto (CID) che come una registrazione permanente del file per memorizzare il contenuto.

Ma sembrano ancora soluzioni troppo esigue rispetto agli enormi rischi legati alla possibile cancellazione definitiva di un consistente patrimonio di conoscenza raccolto nel corso del tempo.

Conclusioni

Il paradosso, peraltro, è che alcune informazioni rimangono definitivamente cristallizzate online (specie se riferite ai contenuti immessi dagli utenti mediante social network), mentre altre informazioni provenienti da fonti “qualificate” svaniscono per sempre, peraltro senza alcun incentivo alla creazione di documenti cartacei che ne assicurino il mantenimento.

Non solo le informazioni possono essere rimosse, ma possono anche essere modificate con estrema facilità provocando la diffusione di un vero e proprio “bricolage” informativo in grado di alimentare il fenomeno di notizie false, incomplete e fuorvianti.

Piuttosto che favorire la creazione di una grande biblioteca digitale custode del “sapere” raccolto nel corso della storia dell’umanità, la Rete sta rappresentando il palcoscenico della “informazione fai da te” orientata alla diffusione di feroci commenti, critiche polarizzate e fake news per catturare il pubblico fidelizzato verso “bolle di filtro” contaminate da algoritmi di tracciamento e profilazione, dove primeggiano contenuti spesso privi di pertinenza e completezza ma in grado di stimolare la logica massiva dei “likes” e delle condivisioni.

Così mentre le grandi multinazionali private, indisturbatamente, definiscono le “regole del gioco” per disegnare un nuovo “campo di gioco” funzionale a massimizzare le proprie esigenze di crescita politico-economica, gli Stati nazionali cercano invano di predisporre politiche di sovranità digitale limitate ai propri confini territoriali, determinando la metamorfosi tecnologica da Internet a Splinternet, come possibile “balcanizzazione” dei sistemi che provocano un’inevitabile frammentazione della Rete destinata a filtrare i flussi di informazione con il risultato di discriminare dati e censurare le informazioni veicolate.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 4