Piano Amaldi e InnovAction

Operazione “Quantum Italia”: così recuperiamo il gap nella ricerca scientifica

Istruzione, ricerca e innovazione devono diventare uno dei temi centrali del dibattito e anche dell’azione politica in Italia. L’operazione Quantum Italia mira a rafforzare le due gambe del sistema della ricerca italiana, pubblica e privata, in modo da poter competere ad armi pari con le economie avanzate

Pubblicato il 30 Dic 2020

Federico Ronchetti

ricercatore presso Istituto Nazionale Fisica Nucleare, attualmente responsabile delle operazioni dell'esperimento ALICE al CERN

ricerca bing chatgpt

Il ritardo italiano su ricerca di base, applicata e innovazione va recuperato indirizzando risorse su infrastrutture che arricchiscano in modo permanente il Paese di competenze e capacità di generarle e aggiornarle senza disperderle in microprogetti o finanziamenti a pioggia, che lascerebbero lavoratori e imprese nella situazione di debolezza strutturale che siamo abituati a vedere ormai da decenni e che si sta aggravando drammaticamente con lo shock pandemico.

Ed è in questo contesto che prende corpo la naturale convoluzione tra il Piano Amaldi originale (raddoppio fondi in ricerca scientifica per arrivare in 6 anni all’1% di investimento rispetto al Pil) e la proposta di Marco Bentivogli di un network a capitale misto, in grado di far emergere il meglio delle competenze e delle tecnologie presenti nel pubblico e nel privato.

L’operazione QuantumItalia, come è stata ribattezzata, mette insieme il Piano Amaldi e la rete InnovAction affinché l’Italia possa fare un “salto quantico” in tutti i settori strategici ad alta intensità di ricerca con la costruzione di un centro nevralgico nazionale per la ricerca applicata e l’innovazione tecnologica, ispirato alle modalità di funzionamento del Fraunhofer tedesco, e possa così essere traghettato tra i Paesi economicamente più avanzati.

Non possiamo più aspettare, e il momento è ora, che il Governo sta definendo l’allocazione delle risorse per il Recovery Fund e, almeno nelle intenzioni, sembra pronto a puntare convintamente sulla ricerca scientifica.

L’impegno del Governo sul Piano Amaldi

Qualche settimana fa, durante lo speciale di SkyTG24 “Progress” dedicato al Piano Amaldi, il ministro dell’Università e della ricerca Gaetano Manfredi, rispondendo a una precisa domanda della conduttrice, ha infatti annunciato l’impegno del Governo per l’aumento degli investimenti in ricerca scientifica. Uno stanziamento di 15 miliardi di euro in 5 anni che ci “allineerebbe” con la Francia ma ancora non sarebbe sufficiente a raggiungere la Germania entro il 2026 che era l’obiettivo originale del Piano Amaldi. Un altro punto fondamentale del Piano Amaldi è la spinta decisa verso la ricerca applicata, oltre che quella di base: questo aspetto ha avuto un impatto preponderante anche nell’attenzione ottenuta, sia da parte dei media che dal pubblico, rispetto a un tema come quello della ricerca scientifica normalmente visto come lontano da questioni pratiche e relegato in ultimissimo piano nel dibattito politico.

Attendiamo che i buoni propositi espressi dal Governo si materializzino finalmente nella Legge di Bilancio. Le bozze che circolano ancora non sembrano destinare gli 1,5 miliardi di euro previsti per il 2021 dal Piano Amaldi in versione originale o il miliardo dell’opzione “francese” proposta dal gruppo di scienziati (tra cui lo stesso Ugo Amaldi) firmatari della lettera al Corriere della Sera. Speriamo quindi che gli stanziamenti aggiuntivi siano inseriti nelle richieste di anticipo relative al Recovery Fund (ben 120 miliardi in tre anni, di cui 34 per il 2021).

La scienza non è un estintore

La ricerca continua a essere vista come un accessorio in uno scenario in cui anche i fondi europei (Erc, European Research Council) verranno incrementati meno del previsto proprio perché parte di essi è confluita nel Recovery Fund. I fondi Erc hanno rappresentato spesso una boccata di ossigeno per i ricercatori italiani anche se purtroppo e non sorprendentemente 2/3 degli italiani vincitori di Erc sceglie di effettuare le proprie attività di ricerca all’estero. Il finanziamento integrale del Piano Amaldi nella sua versione originale che punta a raggiungere in percentuale del Pil gli investimenti tedeschi avrebbe rappresentato una compensazione opportuna anche relativamente alla riduzione dell’accesso ai fondi Erc. Come più volte sottolineato dai maggiori esponenti della comunità scientifica europea, come Jean-Pierre Bourguignon (presidente Erc) e Fabiola Gianotti (Direttrice del CERN), i governi devono smettere di considerare la scienza come un estintore da usare solo quando la casa brucia e poi da rimettere in cantina fino alla prossima emergenza globale.

L’attenzione del mondo politico nel suo complesso per la ricerca scientifica sembra comunque sempre abbastanza disordinata e strumentale. Con il progredire della seconda ondata della pandemia e con novità positive sui vaccini che arrivano a raffica dalla ricerca biomedica (estera, non italiana) si disvela sempre più chiaramente il deficit di cultura scientifica dei decisori politici. Oltre alla difficoltà di portare le istanze del Piano Amaldi all’attenzione del Parlamento, questa discrasia colpisce direttamente il cittadino e la società a causa delle inefficienze nella gestione dell’emergenza pandemica. L’Italia è infatti il terzo paese al mondo per letalità da Covid19.

La confusione della politica sulle direttrici del Piano Amaldi

La strategia della ricerca italiana rispetto alle quattro direttrici previste dal Piano Amaldi è confusa. Risorse umane, progetti, infrastrutture e, soprattutto, trasferimento tecnologico verso le imprese private rappresentano una condizione critica per rendere il sistema industriale del Paese competitivo sul mercato globale. Ricordiamo che al momento la capacità brevettuale sui mercati EU e USA delle imprese italiane è circa 15 volte inferiore rispetto a quelle tedesche. Un dato le cui conseguenze sono immediatamente interpretabili da chiunque e che facilmente smonta l’illusione monetarista di ottenere aumenti di competitività con fantomatiche uscite dall’euro e svalutazioni, che tra l’altro innescherebbero immediatamente l’applicazione di dazi a nostro sfavore.

Il progetto QuantumItalia

In questo contesto, la costruzione di un circuito come QuantumItalia è necessaria per trasportarci tra i paesi economicamente più avanzati, che vantano crescite sostenute del 2-3% del PIL, consentendo a università ed enti di ricerca pubblici di rendere accessibili alle industrie, oltre alle competenze, infrastrutture e attrezzature: per esempio per effettuare pilot run, studi di fattibilità e essere coinvolte nelle attività di innovation park e distretti industriali fornendo sedi e supporto per industrie e start-up.

Un quadro normativo chiaro, che regoli compensi e conflitti di interesse, dovrebbe consentire ai ricercatori pubblici di collaborare ai progetti di ricerca privati e viceversa. In particolare, il coordinamento effettuato dal network Quantum Italia consentirebbe di sedimentare nei centri e nei territori le competenze dell’innovazione, abbassare le soglie di accesso per le Pmi alla Ricerca & Sviluppo e diffondere competenze a tutti i lavoratori coinvolti in questi processi.

L’integrazione tra ricerca pubblica e privata implica, però, cambiamenti su tutti i fronti: dalla scuola, all’università, agli enti di ricerca pubblici fino ad arrivare alle imprese. Ognuno deve fare la sua parte superando dogmi e sclerotizzazioni. Ad esempio, gli enti di ricerca pubblici devono essere messi in condizione di operare sul mercato e, ove possibile, dovrebbero essere trasformati in fondazioni di diritto privato o consorzi e sviluppare un dipartimento dedicato al trasferimento tecnologico afferente al coordinamento per la ricerca applicata. Anche la legislazione sui brevetti dovrebbe essere resa più efficiente garantendo all’autore una giusta frazione dei proventi ma intestando il brevetto all’ente di appartenenza in modo da massimizzare i vantaggi per il suo sfruttamento per la comunità. Il settore privato potrà essere aiutato inizialmente con sgravi fiscali, per esempio la decontribuzione dell’assunzione a tempo indeterminato di dottorati o la defiscalizzazione delle spese per investimenti in ricerca per le Pmi.

I settori strategici in cui concentrare gli sforzi

L’operazione Quantum Italia mira a rafforzare le due gambe del sistema della ricerca italiana, pubblica e privata, in modo da poter competere ad armi pari con le economie avanzate e in particolare con il nord Europa e porre le condizioni per uno sviluppo economico consistente, meno soggetto a effetti recessivi e shock economici come quello che stiamo attraversando. La massimizzazione dei vantaggi competitivi indotti dal trasferimento tecnologico verso le imprese deve procedere concretamente con l’identificazione di settori di esecuzione strategici dove pubblico e privato concentrino gli sforzi in termini di investimenti, risorse umane e infrastrutture. L’elenco è lungo ma possiamo citare alcuni campi di particolare rilievo: supercalcolatori, intelligenza artificiale, computer quantistici, robotica, sensori, agricoltura smart, tecnologie per trasporti, sicurezza idro-geologica e patrimonio artistico, scienze della vita, approvvigionamento e stoccaggio energetico, cyber-sicurezza, crittografia, identità digitale, e-Government.

Per esempio, la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione e, spingendo lo sguardo oltre, l’e-Government e l’Identità Digitale dei cittadini, la protezione dei dati personali e sanitari, richiedono la creazione di veri centri di ricerca per lo sviluppo delle competenze e delle tecnologie necessarie, mentre per adesso si ascoltano solo parole d’ordine vuote come digitalizzazione.

Conclusioni

Al momento l’allocazione delle richieste per il Recovery Fund non è ancora stata definita. La speranza è che il Governo e il Paese escano da questo stato di torpore e si decida di iniettare risorse cospicue in istruzione, ricerca (di base e applicata) e innovazione. L’Italia si avvia a diventare un paese vecchio e lo shock pandemico sta anticipando il collasso demografico. Le nuove generazioni dovranno essere messe in grado di competere a livello globale con professioni ad altissimo valore aggiunto da svolgere con alta produttività altrimenti il nostro welfare rischierà l’implosione in quanto andranno fronteggiati anche i costi sociali di una popolazione anziana bisognosa di assistenza sanitaria. Solo un Paese in grado di creare ricchezza oltre che ridistribuirla potrà essere in grado di garantire una vita dignitosa ai suoi giovani come ai suoi anziani.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 2