Nuova corsa allo spazio

Se il razzo cinese fa danni, chi paga? Un tema da regolare meglio

Possibile che i detriti del vettore cinese colpiscano anche l‘Italia domani. Se ci sono danni, chi paga? E ancora: quale diritto è applicabile? Ci sono alcune norme da tenere come riferimento ma di fondo ciò che manca e serve è una cooperazione internazionale in questa nuova corsa verso lo spazio

Pubblicato il 08 Mag 2021

Gabriele Faggioli

CEO Gruppo Digital360, presidente Clusit, Responsabile Scientifico Osservatorio Cybersecurity and Data Protection Politecnico di Milano

Ivan Fino

giurista internazionalista specializzato sulle tematiche legate allo spazio extra atmosferico

Pietro Santoriello

Space Economy Consultant, Partners4Innovation - Gruppo Digital360

space economy

C’è timore che pezzi del vettore (razzo) cinese March 5b, in caduta non controllata verso la terra, possano colpire anche l‘Italia domani. Se ci sono danni, chi paga? E ancora: quale diritto è applicabile?

La questione è rilevante e lo sarà ancora di più nei prossimi anni, dato che sembra essere partita una nuova – e per ora piuttosto poco regolata – corsa allo spazio, anche per iniziative concorrenti di big tech (Apple, Teslat).

Il razzo cinese che può cadere in Italia

Bisogna sapere che il Long March 5b è una variante del vettore cinese più grande, pensato per trasportare i moduli per la costituzione della nuova stazione spaziale cinese: dopo il successo del lancio avvenuto qualche giorno fa, lo stadio centrale del razzo rischia ora di tornare a terra in modo incontrollato. Quello che è ormai solo un detrito, sta orbitando intorno alla terra e scenderà verso la superficie riducendosi in frammenti sempre più piccoli. In realtà, la probabilità che un debris colpisca una persona, o che colpisca in pieno un grattacielo, è molto bassa: è più probabile che finisca la sua corsa in mare o in un luogo disabitato del pianeta.

Il comandante in capo del Long March 5b, Wang Jue, non ha saputo fornire soluzioni concrete, specificando che non è stata organizzata una possibile manovra di deorbit (fonte: spacenews).

Fortunatamente, si conoscono alcune informazioni del grosso frammento grazie ai radar terrestri delle forze armate statunitensi e ai siti che gestiscono il tracciamento dei satelliti e degli oggetti in orbita. La velocità del processo di discesa del vettore dipende dalle dimensioni e dalla densità dell’oggetto; le variabili inoltre includono variazioni e fluttuazioni atmosferiche, che possono essere influenzate dall’attività solare e da altri fattori. L’inclinazione orbitale calcolata in base a queste informazioni sembra consentire di individuare la fascia terrestre sopra cui sta orbitando il corpo del vettore, che dovrebbe trovarsi un po’ più a nord di New York, Madrid, Pechino e sud del Cile, Wellington Nuova Zelanda.

Lo scenario più probabile è quindi che i detriti cadano negli oceani o in aree totalmente disabitate, ma il rischio, viste le variabili e la mancanza di un controllo effettivo da parte di Pechino, rimane. Secondo Holger Krag, capo dell’Ufficio del programma per la sicurezza spaziale dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), la quantità media di massa che rientra in modo incontrollato sulla terra è di circa 100 tonnellate all’anno. Ciò si riferisce a circa 50-60 singoli eventi all’anno.

In questo caso però l’alto grado di incertezza circa la caduta del vettore non permette di stabilire né il luogo di rientro né le esatte tempistiche. Il rientro sarebbe comunque stimato per il 9 maggio, durante le ore mattutine italiane.

Chi paga i danni per il razzo cinese? Quale diritto è applicabile

Nella malaugurata ipotesi in cui la caduta dei frammenti spaziali più consistenti dovessero causare danni a cose o persone, sorgerà il quesito su chi e in che modo sarà tenuto a risponderne.

Quale sarà il diritto applicabile? Quello terrestre o quello spaziale? È quasi scontato precisare che l’attività del vettore cinese è sottoposta al diritto internazionale dello spazio extra-atmosferico in quanto ha luogo al di là della linea di Karman, una sorta di confine teorico posto a 100 km di altitudine tra l’atmosfera e lo spazio.

Ci si deve quindi rifare alle disposizioni che disciplinano la tematica dei danni commessi nello svolgimento delle attività spaziali.

Un primo ragguaglio generale è fornito dalla cosiddetta Costituzione o Magna Charta dello spazio, ovverosia il Trattato sulle norme per l’esplorazione e l’utilizzazione, da parte degli Stati, dello spazio extra-atmosferico, compresi la luna e gli altri corpi celesti, del 1967. L’articolo VII di questo importante trattato internazionale sancisce perentoriamente la responsabilità internazionale dello Stato che ha effettuato il lancio, in questo caso la Cina.

Responsabilità di risarcire che diventerebbe assoluta se il razzo in caduta libera causasse danni al territorio di uno o più Stati (Articolo 2 della Convenzione sulla responsabilità internazionale per danni cagionati da oggetti spaziali del 1972 a cui la Cina ha aderito nel 1973). Responsabilità che sarebbe invece solo per colpa nel caso di danni causati ad altri oggetti spaziali, per esempio a satelliti in orbita o alla Stazione Spaziale Internazionale.

Fin qui si potrebbe dire che, giustamente, la Cina sarebbe obbligata a pagare, ma avrebbe anche il diritto di “tenersi i cocci”. Gli stati mantengono infatti la proprietà degli oggetti lanciati nello spazio extra-atmosferico, anche quando essi ritornano sulla Terra, sul territorio di un’altra nazione (Articolo VIII OST). Nessuno Stato potrà quindi appropriarsi del razzo cinese o dei suoi frammenti, magari per svolgere operazioni di retro-ingegneria: sarà necessario restituire quanto ritrovato immediatamente alla Cina.

I precedenti

In realtà non ci sono molti precedenti a riguardo, anche se si presume che, con l’intensificarsi delle attività spaziali, questo tipo di incidenti possa diventare sempre più frequente. Solamente l’anno scorso, un altro razzo vettore della serie March 5b si era frammentato in migliaia di piccoli rottami che si sono abbattuti su un villaggio della Costa d’Avorio, causando solamente lievi danni.

Un precedente degno di nota è quello riguardante la caduta del satellite sovietico a propulsione nucleare Cosmos 954, avvenuta nel gennaio 1978 in territorio canadese. In quell’occasione, l’URSS ha dovuto risarcire ben 6.000.000 di dollari canadesi a titolo di definitiva composizione.

La questione geopolitica nella nuova corsa allo spazio

Oltre agli aspetti giuridici, la vicenda deve essere guardata sotto la lente dell’attuale situazione geopolitica.

Dopo aver acquisito le competenze con varie collaborazioni russe, europee e statunitensi, la Cina oggi è totalmente indipendente dalla catena di approvvigionamento straniera; con un tasso di crescita molto elevato negli ultimi anni la filiera industriale cinese si è dimostrata fondamentale agli scopi e alle mire di potenza dello stato. L’industria spaziale cinese è sempre più protagonista in termini di partecipazione al mercato globale. L’attenzione di Pechino si è sviluppata anche verso approcci duali ai programmi spaziali, sia civili che militari.

I dati ufficiali sul budget cinese previsto dal governo non sono pubblici, pertanto non è prevedibile una distinzione tra gli investimenti dedicati alla difesa e quelli che invece riguardano la parte civile. Sicuramente desta scalpore il rientro incontrollato di un razzo o di una componente di esso: il governo cinese, in questo caso particolare,  non sembra preoccuparsi del suo vettore e del suo rientro e non sta fornendo informazioni riguardo al tracciamento. Probabilmente per questioni strategiche, il rientro del Long March 5b non sta ricevendo l’attenzione necessaria da parte dei media cinesi, che non le stanno dando troppa importanza.

La negligenza cinese (voluta o non voluta) nel gestire la situazione potrebbe essere uno dei risultati di una politica spaziale che denota poca collaborazione e che non accetta interferenze estere, in un clima di esplicita e continua dimostrazione di potenza e capacità che pone la Cina su un livello diretto di competizione con gli Usa e i loro partners. 

Il punto di vista italiano

Dal punto di vista italiano invece è di necessario considerare l’iniziativa diplomatica che era stata condotta in prima istanza dal Ministro degli Affari Esteri Luigi Di Maio nel 2019 con la firma del Memorandum of Understanding con la Cina riguardo alla nuova via della seta che prevedeva una partecipazione italiana proprio alla costituzione della stazione spaziale cinese con la fornitura di un modulo abitativo pressurizzato.

L’accordo con la Cina non andò a buon fine a causa delle pressioni statunitensi a riguardo che imposero un cambio di rotta da parte del governo italiano. Poco tempo dopo l’Italia ha firmato gli Artemis Accords con gli Stati Uniti, sancendo la propria partecipazione al programma di ritorno sulla Luna. In questo caso, l’Italia avrebbe differenziato le sue attività spaziali guadagnando un tassello di indipendenza dai programmi di bandiera europei e dalle collaborazioni statunitensi.

Il punto di vista americano

È interessante come invece da parte statunitense e sul fronte dei media occidentali la notizia della caduta del detrito del vettore cinese sia stata interpretata come una possibile minaccia, mentre altri rientri incontrollati siano passati completamente in sordina.

In questo caso specifico infatti, sembra quasi si sia creata una sorta di propaganda anti-cinese. Forse la notizia ha colpito in modo particolare l’opinione pubblica e perciò ha creato tanto scalpore. Una seconda visione invece potrebbe essere rappresentata dalla percezione sempre più diffusa della “minaccia” di un competitor in tutti i settori spaziali rispetto all’affermata leadership statunitense a livello spaziale.

Serve una cooperazione internazionale

Solamente un’effettiva cooperazione internazionale nello svolgimento delle attività spaziali potrà garantire l’esplorazione, l’accesso e l’uso dello spazio extra-atmosferico a beneficio della comunità internazionale nel suo complesso.

Occorrerebbero peraltro maggiori occasioni di confronto a livello interstatale, soprattutto tra le cosiddette space faring nations al fine di evitare incidenti potenzialmente distruttivi soprattutto nel caso di oggetti spaziali a propulsione nucleare o di grandi dimensioni

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati