La guida

Superbonus 110% in Legge di bilancio 2022 per caldaia e ristrutturare casa: ecco come funziona

Agevolazioni per migliorare l’efficienza energetica degli immobili: ecco tutti i dettagli sul superbonus 110% previsto dal Decreto Rilancio e prorogato con la Legge di bilancio 2022

Pubblicato il 10 Gen 2022

Nicoletta Pisanu

Redazione AgendaDigitale.eu

Daniele Tumietto

Dottore commercialista

superbonus

Il Consiglio dei ministri del 28 ottobre 2021, con l’approvazione del Disegno di legge di Bilancio 2022, ha chiarito il futuro delle detrazioni fiscali del Superbonus 110%, e degli altri bonus edilizi tra cui ecobonus, sismabonus, bonus ristrutturazioni, bonus facciate, bonus mobili e bonus verde

Come fare a utilizzare energie rinnovabili per la propria casa o azienda? E quali rientrano nel Superbonus 110%? Scarica la guida per saperne di più

Superbonus 110% 2022, che cos’è e come funziona

Quali interventi rientrano nel Superbonus 110%

Con ecobonus genericamente si intendono tutte quelle agevolazioni previste dallo Stato per i proprietari di immobili che decidono di effettuare lavori particolari ai loro edifici. Gli Interventi del bonus 110% non sono validi per tutti i lavori di ristrutturazione ma solo per quelli volti a migliorare l’efficienza energetica della struttura e le prestazioni antisismiche degli edifici (sismabonus).

Tutti i bonus casa 2022: quali sono, cosa cambia, come funzionano

Superbonus 110% Legge di bilancio 2022

Bonus 110% cosa comprende? Come è noto le proroghe previste dalla Manovra 2022 riguardano:

  • gli istituti autonomi case popolari (IACP),
  • le cooperative di abitazione a proprietà indivisa, per interventi realizzati su immobili dalle stesse posseduti e assegnati in godimento ai propri soci. Pertanto sono gli interventi di ecobonus 110% (trainanti e trainati) comprese demolizioni e ricostruzioni,
  • le spese per il fotovoltaico trainato da ecobonus e sismabonus, potranno essere portante in detrazione fino al 30 giugno 2022.

Il testo della normativa per la ristrutturazione 110% (comma 8-bis del decreto) prevede:

  •  per gli interventi effettuati da persone fisiche (comma 9, lettera b), per i quali, alla data del 30 settembre 2021, risulti effettuata la comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA), ovvero, per quelli comportanti la demolizione e la ricostruzione degli edifici, risultino avviate le relative formalità amministrative per l’acquisizione del titolo abilitativo, la detrazione del 110% spetta anche per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2022;
  • per gli interventi effettuati dai condomini e dalle persone fisiche al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arte o professione, con riferimento agli interventi su edifici composti da due a quattro unità immobiliari distintamente accatastate, anche se posseduti da un unico proprietario o in comproprietà da più persone fisiche (comma 9, lettera a), compresi quelli effettuati su edifici oggetto di demolizione e ricostruzione (inquadrati come ristrutturazione edilizia), la detrazione spetta anche per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2025, nella misura:
  1. del 110% per quelle sostenute entro il 31 dicembre 2023;
  2. del 70% per quelle sostenute nell’anno 2024;
  3. del 65% per quelle sostenute nell’anno 2025.
  • per gli interventi effettuati su unità immobiliari adibite ad abitazione principale dalle persone fisiche unifamiliari, che hanno un ISEE non superiore a 25.000 euro annui, la detrazione del 110% spetta anche per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2022;
  • per gli interventi effettuati dagli IACP, per i quali alla data del 30 giugno 2023 siano stati effettuati lavori per almeno il 60% dell’intervento complessivo, la detrazione del 110 per cento spetta anche per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2023;

La verifica di congruità dei costi per gli interventi di ecobonus 110% e sismabonus 110%, potrà essere effettuata in riferimento ai valori massimi stabiliti, per talune categorie di beni, con decreto del Ministro dello Sviluppo Economico, da emanare entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di Bilancio 2022 stessa.

Esempio di come funziona il bonus 110%

Proviamo a vedere come ristrutturare e riqualificare una villa unifamiliare che ha bisogno di interventi di riqualificazione architettonica, ristrutturazione edilizia ed efficientamento energetico.

Bonus 110% villette

Per prima cosa serve individuare quali opere vanno realizzate per l’efficientamento energetico, mediante l’isolamento termico involucro edilizio con le seguenti azioni:

  • cappotto termico, trainante;
  • sostituzione infissi, trainante;
  • persiane frangisole, trainato.

La spesa massima è pari a 50.000,00 euro e si può beneficiare della detrazione 110%. Passando poi alla sostituzione dell’impianto di climatizzazione invernale, viene prevista la sostituzione caldaia o installazione pompa di calore ed opere connesse, con le relative opere di smantellamento, smaltimento ed eventuale bonifica dell’impianto esistente.

La spesa massima è pari a 30.000,00 euro e si può beneficiare della detrazione 110%.

Altre opere da eseguirsi per efficientamento energetico possono riguardare:

  • nuovo impianto ovvero implementazione impianto fotovoltaico esistente connesso alla rete elettrica, trainato;
  • sistema di accumulo integrato nell’impianto suddetto, trainato;

Va tenuto presente che, nel caso in cui l’impianto fotovoltaico è realizzato congiuntamente all’intervento di ristrutturazione, si può ottenere una detrazione massima di 1600 euro x ogni KW di potenza nominale.

Il totale massimo delle opere detraibili con il superbonus 110% per l’efficientamento energetico è pari a 100.000,00 euro.

Va posta attenzione, ai fini dell’ottenimento del Superbonus 110%, che gli interventi di efficientamento energetico devono assicurare, anche congiuntamente agli interventi di installazione di impianti fotovoltaici con eventuali sistemi di accumulo, il miglioramento di almeno 2 classi energetiche ovvero, se non possibile, il conseguimento della classe energetica più alta. Con riferimento alle opere da realizzare per la ristrutturazione edilizia, gli interventi possono consistere in:

  • rifacimento pavimenti;
  • impiantistica e bagni;
  • altre opere interne per la riorganizzazione funzionale.

In tal caso, con un limite massimo di spese pari a 96.000,00 euro, il beneficio ottenibile è pari al 50%, quindi la detrazione massima è pari a 48.000,00 euro. Possono essere realizzati anche interventi di adeguamento sismico, quali:

  • sottofondazioni in cemento armato;
  • Consolidamento murature;
  • ripristino murature;
  • demolizioni e ricostruzione pareti con annessi cordoli in cemento armato o telai in acciaio;
  • demolizioni o ricostruzioni di solai;
  • eventuale rifacimento tetto con travi in legno e acciaio e nuovi cordoli in cemento armato.

A fronte di una spesa massima di 96.000,00 euro, il beneficio ottenibile consente una detrazione pari al 50%, quindi la detrazione massima è pari a 48.000,00 euro. Se con gli interventi previsti, l’immobile passa ad una classe di rischio inferiore, la detrazione fiscale aumenta al 70%, consentendo una detrazione massima è pari a 67.200,00 euro.

Se con gli interventi previsti, l’immobile passa a due classi di rischio inferiore, la detrazione fiscale arriverà all’80%, consentendo una detrazione massima è pari a 76.800,00 euro. Si ricorda che per beneficiare del Sismabonus l’immobile deve trovarsi in una delle seguenti zone sismiche 1, 2 o 3. Sono possibili interventi riguardanti la riqualificazione Facciate, quali:

  • Installazione ponteggi,
  • Rifacimento pitture esterne,
  • Intervento sui parapetti esterni,
  • Ripristino cornici e decori,
  • Intervento sulle terrazze,
  • Rifacimento grondaie e/o pluviali.

Non vi è un limite di spesa per le suddette opere e beneficio ottenibile consiste in una detrazione pari al 90% delle spese sostenute, che dal 2022 passerà al 60% (valore previsto dalla bozza di legge di bilancio per il 2022). Ai fini del riconoscimento del bonus facciate l’immobile deve trovarsi in zona A o B secondo quanto indicato nel Decreto Ministeriale 1444/1968 e dallo strumento urbanistico Comunale vigente.

Quindi, Ristrutturando e Riqualificando l’immobile, la spesa massima per opere da realizzare è pari a:

  • efficientamento energetico 90.090,00 euro
  • ristrutturazione 96.000,00 euro
  • adeguamento sismico 96.000,00 euro
  • riqualificazione facciate in base al progetto,
  • riqualificazione verde 5.000,00 euro

per un totale complessivo di spesa pari a 287.090,00 euro. Conseguentemente, l’importo da detrarre sarà pari alle seguenti quote massime:

  • efficientamento energetico 100.000,00 euro
  • ristrutturazione 48.000,00 euro
  • adeguamento sismico 48.000,00 euro
  • riqualificazione facciate in base al progetto,
  • riqualificazione verde 1.800,00 euro

per un totale complessivo di detrazioni ottenibili pari a 197.800,00 euro. Pertanto, in caso di ricorso allo sconto in fattura, l’importo che sarebbe a carico del proprietario dell’immobile è di 89.290,00 euro (a fronte di una ristrutturazione di 287.090,00 euro di valore).

L’iter normativo del superbonus

Il Decreto Rilancio tra le misure fiscali a sostegno di imprese e cittadini aveva introdotto il super ecobonus 110%. La possibilità di ottenerlo è scattata dal primo luglio 2020: l’obiettivo da una parte è alleggerire i costi di restauro, adeguamento energetico e sismico dei proprietari di abitazioni, dall’altro favorire la ripartenza dei cantieri.

Il 16 luglio 2020 la misura è stata confermata con la legge di conversione del DL Rilancio, che ha previsto l’estensione del super ecobonus 110% fino al 2022 per l’edilizia popolare, oltre a permettere ai contribuenti di fruire della misura anche per due abitazioni. Dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, ad agosto sono stati firmati i decreti ministeriali del Mise – Ministero dello Sviluppo Economico. Via ufficiale al bonus dal 5 ottobre, quando sono stati pubblicati in Gazzetta Ufficiale i decreti attuativi Requisiti tecnici e Asseverazioni: inoltre da fine ottobre, sul sito Enea, è stato reso disponibile il portale Asseverazioni. L’entrata nel vivo delle procedure relative alla misura e l’interesse dei contribuenti, a novembre ha spinto i criminali informatici ad avviare una campagna di phishing sfruttando come tema proprio l’ecobonus.

Quali interventi posso realizzare con il superbonus

Cosa rientra nel bonus 110%? La norma all’articolo 128 del DL Rilancio spiega quali sono gli interventi detraibili con questa percentuale:

  • Isolamento termico: secondo la norma del bonus 110% gli interventi devono riguardare oltre il 25% della superficie d’intonaco, con tetto di spesa massimo di 60.000 euro riferita a ogni singola unità immobiliare. Riguardo all’isolamento termico delle singole unità immobiliari condominiali, un emendamento presentato ha previsto la distinzione tra i palazzi da due a otto unità per cui il tetto è a 40.000 euro, mentre per strutture uni o plurifamiliari con ingresso autonomo dall’esterno la soglia è fissata a 50.000 euro per ogni unità.
  • Sostituzione degli impianti di climatizzazione invernali nelle parti comuni dei condomini: l’efficienza dei nuovi impianti deve essere almeno di classe A. Tetto di spesa fissato a 30.000 euro per ogni unità immobiliare.
  • Sostituzione impianti di climatizzazione invernale con impianti a pompa di calore in abitazioni unifamiliari (non appartamenti in un condominio, si intende case singole). Tetto massimo fissato a 30.000 euro.

Con la legge di conversione del DL Rilancio la misura è stata estesa al 2022 per l’edilizia popolare. 

CLICCA QUI per scaricare l'infografica: "Incentivi 2021"

Superbonus e Bonus ristrutturazioni fino al 2024

Con la Manovra 2022, li interventi che accedono all’ecobonus ordinario godono di un tempo maggiore, infatti, per gli interventi di cui all’art. 14, commi 1, 2 e 2-bis del D.L. n. 63/2013, si potrà beneficiare delle agevolazioni fiscali fino alla data del 31 dicembre 2024. Tale proroga riguarda anche il bonus ristrutturazioni, di cui all’art. 16, commi 1, 1.bis e 1-ter del D.L. n. 63/2013, con riferimento alla data del 31 dicembre 2024 con le seguenti modalità:

– comma 1 – ristrutturazione ordinaria;

– commi 1-bis e 1-ter, sismabonus ordinario.

Le proroghe dei commi 1-bis e 1-ter si portano dietro anche il sismabonus potenziato di cui ai successivi commi da 1-quater a 1-septies, quindi il sismabonus al 70% e 80% nel caso di riduzione del rischio sismico rispettivamente di una e due classi, e il sismabonus 75% e 85% se le riduzioni di classe avvengono per i condomini.

Bonus facciate al 60%

Con la Manovra 2022 viene sensibilmente ridotto il bonus facciate, previsto dall’art.1, co.219-224 del Legge 160/2019, che viene estesa al 2022 ma con l’aliquota che passa dal 90% al 60%. Si rammenta che il beneficio riguarda le spese sostenute per gli interventi finalizzati al recupero o restauro della facciata esterna degli edifici esistenti, comprese le sole puliture o tinteggiature esterne, ubicati in zona A centri storici, o B parti già urbanizzate, anche se edificate in parte.

Superbonus 110% seconde case

Il Decreto Rilancio ha spiegato che la detrazione è possibile anche per interventi sulle seconde case, ma queste non devono essere unifamiliari. Tra giugno e luglio 2020 la norma è stata riformulata prevedendo anche strutture unifamiliari e anche su richiesta da parte delle Onlus.

Con la legge di conversione del DL Rilancio, è stata prevista la possibilità per i contribuenti di fruire della misura per due abitazioni, sia uni che plurifamiliari, oltre che in condominio.

Ecobonus infissi e caldaie

Il Decreto Rilancio prevede la possibilità di accedere alla super detrazione dell’ecobonus 2020 anche per interventi di efficientamento energetico abbinati ad almeno uno dei tre interventi precedentemente descritti. Per usufruire della detrazione al 110%, non basta quindi svolgere interventi come sostituzione e posa di infissi, adottare schermature solari o sostituire impianti di climatizzazione con caldaie a condensazione con efficienza almeno di classe A, ma questi lavori devono essere svolti in congiunzione con quelli spiegati nei tre punti precedenti.

Super ecobonus 110%, cosa cambia dopo la conversione in legge: la guida

Ecobonus 110% APE

Gli interventi devono garantire che l’edificio migliori di almeno due classi energetiche. O comunque della classe energetica più alta che si può ottenere. Per ottenere l’ecobonus 2020 al 110%, è necessario dimostrare questo aspetto tramite APE – Attestato di prestazione energetica, un documento che viene rilasciato da un tecnico certificato.

Ecobonus ENEA

Per richiedere la detrazione, è necessario inoltrare la richiesta tramite il sito istituzionale dell’Agenzia ENEAAgenzia ENEA.

Come richiedere Ecobonus

Il primo step da compiere è registrarsi e accedere al sistema. Poi, bisogna inserire i dati anagrafici del beneficiario della detrazione, nonché quelli relativi all’immobile su cui si sono svolti gli interventi. Bisogna indicare nella procedure il comma di legge da applicare, compilare gli allegati e dopo aver verificato i dati si può inviare la dichiarazione.

Superbonus con sconto immediato in fattura

Il Decreto Rilancio prevede che il contribuente possa scegliere di usufruire dell’ecobonus al 110 per cento sotto forma di uno sconto nella fattura che viene emessa dal fornitore dei lavori. Il fornitore a sua volta potrà recuperare tale sconto, in forma di credito di imposta. Il credito di imposta potrà essere ceduto ad altri, tra cui intermediari finanziari e istituti bancari. Si dovranno attendere i vari documenti per attuare lo sconto. Tra gli altri, si aspettano le indicazioni dell’Agenzia delle entrate per la trasmissione online di tutte le informazioni necessarie.

La Manovra 2022 prevede che limitatamente agli interventi di superbonus 110%, la opzioni alternative dello sconto in fattura e della cessione del credito, potranno essere scelte fino al 31 dicembre 2025 (con i relativi orizzonti temporali di fruizione per ogni beneficiario).

Ricordiamo che per il sismabonus, le opzioni alternative di sconto in fattura e cessione del credito sono già previste dall’art. 16, comma 1-octies del D.L. n. 63/2013.

Superbonus 110% con cessione del credito

Il Decreto Rilancio prevede che tutti i contribuenti abbiano la possibilità di cedere il credito relativo all’ecobonus 110% alle ditte che si occupano dei lavori oppure alle banche.

Sanzioni superbonus

Chi rilascia ai cittadini attestazioni infedeli relative all’ecobonus 110%, rischia sanzioni dai duemila ai quindicimila euro per ogni dichiarazione mendace presentata.

Phishing a tema superbonus 110%

Il 25 novembre 2020 la Polizia Postale ha segnalato ai contribuenti di fare attenzione a una campagna di phishing a tema ecobonus 110%. I criminali informatici hanno inviato false email apparentemente inviate dall’Agenzia delle entrate e riportanti la dicitura “Ufficio comunicazioni direzione nazionale Agenzia delle entrate”, con cui si invita invitano gli utenti a leggere alcuni documenti allegati sotto il nome di “disposizioni attuative delle misure sull’efficientamento energetico degli edifici, previste dai paragrafi 119-121 del decreto- legge del 20.11.2020 nr.37 (DL Rilancio) convertito con modificazioni della legge 17 maggio 2020 nr. 78.”.

Si viene ricondotti a una pagina web fittizia, che contiene la dicitura “Covid – Misure eccezionali per le imprese e i lavoratori” in cui si chiede di compilare con i propri dati un modulo per ottenere rimborsi. Ovviamente lo scopo in realtà è rubare i dati degli ignari visitatori. I criminali informatici si servono del logo dell’Agenzia delle entrate per confondere i contribuenti. L’Agenzia delle entrate ha comunicato tramite la Polizia Postale di non inviare email contenenti link cliccabili.

Ecobonus auto ed ecobonus 110% differenze

Bisogna precisare che ecobonus 110% non c’entra con ecobonus auto: sebbene abbiano come finalità sono due misure che si riferiscono ad ambiti differenti. Ecobonus 110% infatti riguarda i lavori di edilizia per l’efficientamento energetico, invece ecobonus auto riguarda incentivi previsti dalla Legge di bilancio 2019 per favorire la sostituzione di vecchi veicoli con vetture più ecologiche, a basse emissioni di anidride carbonica.

Ecobonus auto, nessun incentivo per il 2022: cosa cambia

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