Esperto risponde

Il corretto  trattamento delle fatture elettroniche emesse verso persone fisiche titolari di P.IVA

Pubblicato il 01 Mar 2019

Salvatore De Benedictis

dottore commercialista

fattura elettronica

DOMANDA

Abbiamo una piccola azienda, abbiamo emesso alcune fatture elettroniche a “ditte individuali” (quindi con Partita Iva e Codice fiscale), ma per un errore del Software indicando solo il Codice Fiscale (senza Partita Iva). Il cliente ci ha avvertito che sul sito dell’Agenzia delle entrate, non vedeva la fattura, perchè secondo lui era stata interpretata dal sistema come una fattura B2C e quindi (fino a Maggio) non visibile, ma soprattutto perchè, secondo lui, non sarebbe contabilmente utilizzabile per la ditta (anche questo da verificare).

Quindi successivamente, per rimediare, abbiamo emesso una relativa Nota di Credito, ma questa volta, sempre sbagliando,  mettendo si il Codice Fiscale, ma anche la Partita Iva (e qui che temiamo che ci sia l’errore da rimediare). Poi abbiamo rifatto la fattura in maniera corretta con Partita Iva e Codice Fiscale. Secondo lei con questo stato di cose, bisogna fare qualcosa?  In caso di ditta individuale solo il Codice Fiscale, può individuare ugualmente l’azienda? In caso contrario, come possiamo rimediare?

TI-EMME computers

RISPOSTA

Le fatture emesse nei confronti di titolari di partita Iva che operano al di fuori dell’attività devono essere emesse col solo codice fiscale e senza la partita Iva, invece quelle emesse per operazioni che rientrano nel perimetro dell’attività Iva del cessionario devono essere emesse con la indicazione del Codice fiscale e della partita Iva. Quindi la prima fattura (“prima emissione”, senza partita Iva)  è  errata perché relativa ad operazioni effettuate  nell’ambito di attività rilevante a fini Iva del cessionario, e la nota di credito (“seconda emissione”, con codice fiscale e partita Iva) è  pure errata perché avrebbe  dovuto contenere gli stessi dati  della fattura che intendeva  stornare. La “terza emissione” è corretta.

A questo punto ci sono due operazioni (la “seconda” e la “terza emissione”) che tra di loro si neutralizzano e resta in piedi la “prima emissione” che è comunque errata. Quindi bisognerebbe annullare con nota di credito la “prima emissione”, e dovrebbe emettere (oserei dire finalmente) la fattura in maniera corretta, con codice fiscale e partita IVA. Le suggerisco di spiegare – per quanto possibile – l’accaduto nella “quarta emissione”.

Per porre domande a Salvatore De Benedictis sul tema “Fatturazione Elettronica e Conservazione Digitale” è possibile inviare le proprie domande a: esperto@agendadigitale.eu

Potranno essere presi in esame solo i quesiti sottoscritti con cognome e nome

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