DOMANDA
In qualità di libero professionista, ho generato e trasmesso delle fatture elettroniche mediante la piattaforma dell’Agenzia delle Entrate: i documenti sono risultati regolarmente inoltrati e ricevuti dai destinatari.
Nella sezione I miei dati ho compilato il campo Denominazione con la scritta Architetto, questo ha reso non compilabili i campi nome e cognome. Le mie fatture risultano cosi prive del mio nome e cognome: il documento è comunque corretto e regolare (sono visibili tutti gli altri dati: codice fiscale, partita IVA, indirizzo…)?
Il destinatario mi chiede di emettere nota di credito con scritto ‘errato’ e di rifare la fattura. Io ritengo che la fattura elettronica sia corretta, in quanto risulto comunque identificabile da parte dell’agenzia delle entrate.
Simona Morabito
RISPOSTA
La fattura elettronica è sostanzialmente corretta, perché tutti i processi di instradamento e notifica avvengono tramite la partita IVA. Formalmente però la fattura non è regolare perché a norma dell’articolo 21, comma 2, lettera e) dovrebbe contenere la indicazione della “ditta, denominazione o ragione sociale, nome e cognome” del soggetto cedente o prestatore.
C’è tuttavia da osservare che la eventuale irregolarità non sarebbe sanzionabile in quanto la fattura ha raggiunto il suo scopo, e in ogni caso mi sento di escludere l’applicabilità di sanzioni, considerato il comma 5-bis dell’articolo 6 del Decreto Legislativo 472/1997, prevede che: “Non sono inoltre punibili le violazioni che non arrecano pregiudizio all’esercizio delle azioni di controllo e non incidono sulla determinazione della base imponibile, dell’imposta e sul versamento del tributo”.
Propenderei quindi per considerare non rilevante l’errore commesso.
Per porre domande a Salvatore De Benedictis sul tema “Fatturazione Elettronica e Conservazione Digitale” è possibile inviare le proprie domande a: esperto@agendadigitale.eu
Potranno essere presi in esame solo i quesiti sottoscritti con cognome e nome