DOMANDA
Buonasera, sono un avvocato e ho un dubbio: nulla quaestio se devo emettere una fattura elettronica (sia nei confronti di un privato che di una P.A.) che riguardi semplicemente il rimborso di spese anticipate conto cliente (operazione esclusa ex art. 15 dpr n. 633/72): essa, se di importo superiore a 77,47 euro, sarà soggetta al balzello dei 2 euro.
Ma se invece, al termine dell’attività professionale, emetto una fattura elettronica che comprende sia il corrispettivo, soggetto ad IVA secondo l’aliquota ordinaria del 22%, che spese anticipate conto cliente (ad es. il contributo unificato) di importo superiore a 77,47 euro: anche per questa fattura ci vuole il bollo di 2 euro?
Tra l’altro un vostro articolo dice che “l’Agenzia delle entrate rende noto l’ammontare dell’imposta dovuta sulla base dei dati presenti nelle fatture elettroniche inviate attraverso il Sistema di interscambio, riportando l’informazione all’interno dell’area riservata del soggetto passivo IVA presente sul sito dell’Agenzia delle entrate”; però ho fatto accesso riservato alla mia posizione Fiscoonline e nel menù appare una sezione “e-bollo” che risulta non attiva.
Antonio D’Urso
RISPOSTA
Il bollo è dovuto se in ogni caso nella fattura vi sono importi non soggetti ad IVA superiori a 77,47 euro, anche se la fattura contiene comunque importi già assoggettati ad IVA.
La funzionalità messa a disposizione nell’area riservata a ciascun utente è accessibile solo se nella fattura elettronica Lei ha compilato il blocco 2.2.1.6 (DatiBollo) inserendo “Sì” nel campo BolloVirtuale (2.2.1.6.1) e l’importo del bollo (2 €) nel campo ImportoBollo (2.2.1.6.2). Altrimenti il software dell’Agenzia Entrate non è in condizione di effettuare il conteggio automatico di quanto da lei dovuto nel trimestre.
Per porre domande a Salvatore De Benedictis sul tema “Fatturazione Elettronica e Conservazione Digitale” è possibile inviare le proprie domande a: esperto@agendadigitale.eu
Potranno essere presi in esame solo i quesiti sottoscritti con cognome e nome