Futuro della professione

Fattura B2B, tutti i timori dei commercialisti

L’introduzione della fattura elettronica B2B preoccupa i dottori commercialisti che cominciano a interrogarsi sul loro futuro, ma la resistenza al cambiamento potrà solo causare la “estinzione della razza”. Bisogna partecipare ai tavoli tecnici e riprendere il ruolo di guida per clienti e legislatore

Pubblicato il 07 Nov 2017

Salvatore De Benedictis

dottore commercialista

documenti_170356988

Presto la fattura elettronica sarà obbligatoria anche tra privati. La cosa ha sollevato dubbi e timori e sono in tanti ad averci scritto per chiedere chiarimenti. Tra le ultime mail ricevute, quella di un giovane lettore, dottore commercialista, che mi ha chiesto un parere sul futuro della contabilità e più in generale della professione, alla luce della imminente introduzione dell’e-fattura B2B.

“Le voci che si sentono in giro sono tante e confuse”, scrive il giovane lettore “ma di sicuro prende sempre più piede un filone consistente: la contabilità sparirà e i commercialisti … pure … o comunque il lavoro sarà ridotto ai minimi. A quasi 35 anni, dopo una vita spesa a formarmi su contabilità fisco e adempimenti non vorrei ritrovarmi come una balena spiaggiata quindi se effettivamente questo è un futuro attendibile, vorrei muovermi per tempo”.

Una risposta sensata non può prescindere da una constatazione, dalla quale spesso tutti, probabilmente in maniera involontaria, rifuggiamo: il progresso non può essere imposto dal legislatore, né può essere frenato dai presunti interessi di categorie o lobbies. Siamo consapevoli che esiste un enorme divario tra la realtà dell’ITC e la sua applicazione nel mondo del lavoro e delle libere professioni. Questo divario è in parte frutto di una scellerata illusione secondo cui, il modo per mantenere i posti di lavoro fosse mantenere procedure onerose e ridondanti, oltre che inefficienti ed inefficaci piuttosto che cambiare i vecchi processi. Anche gli adempimenti contabili e amministrativi delle aziende risentono di questa tendenza. Tutti i documenti, libri, registri, nascono in formato digitale, vengono trasferiti su carta per poi essere ri-trasferiti, spesso previa scansione, sui computer, con occupazione di spazio esponenzialmente maggiore e creando non pochi problemi di generazione di metadati e, quindi, di catalogazione e ricerca.

Il legislatore ha fatto quanto possibile per agevolare l’avvento della digitalizzazione: il Codice dell’Amministrazione Digitale nell’anno 2005 e annesse regole tecniche, il Decreto Ministeriale del 23 gennaio 2004 il Decreto Ministero Economia e Finanze 17 giugno 2014 per gli obblighi tributari, la posta elettronica certificata, provvedimenti di fronte ai quali la nostra categoria ha dimostrato disinteresse. Sembra che l’unico elemento in grado di catalizzare la nostra attenzione sia la cogenza delle norme (e delle connesse sanzioni). Il modo per far breccia e catturare l’attenzione dei professionisti e delle aziende sulla esigenza di conservazione a norma della pec è fare notare che il gestore dei servizi ha l’obbligo di conservare solo il log dei messaggi pec (quindi, non il messaggio, ma i suoi estremi) per 30 mesi, dopo di che può cancellarli; e che la posta elettronica certificata, non conservata a norma, non ha alcun valore legale.

A mio avviso noi dottori commercialisti abbiamo due responsabilità. La prima è quella di avere permesso che la “cultura dell’adempimento” avesse la meglio sulla “cultura della opportunità”, abiurando alla nostra tradizionale funzione di “laboratorio” di ricerca e sviluppo. Vero è che il legislatore fiscale ha indossato l’abito digitale senza preoccuparsi di realizzare gli opportuni coordinamenti, per esempio nella diffusione della fatturazione elettronica, un’isola in un mare di processi analogici che di digitale hanno solo il mezzo sul quale sono organizzati, senza tuttavia riuscire a sfruttarne le potenzialità.

La seconda è conseguenza della prima: abbiamo manifestato fastidio nei confronti delle innovazioni legislative del mondo digitale, rinviandone non solo l’utilizzo, ma anche lo studio.

E qui sta il cuore della risposta. Il nostro futuro è legato solo alla nostra capacità di trasformare i nuovi adempimenti in opportunità. Basta solo pensare che la fattura elettronica non è una invenzione dei giorni scorsi, ma è presente nella nostra legislazione da più di 14 anni.  È un documento double face, nel senso che può essere digitale per l’emittente ed analogico per colui che lo riceve. Se le aziende avessero sfruttato il sistema di fatturazione elettronica abbinandolo con la posta elettronica, anche non certificata, le imprese e l’economia del suo complesso avrebbero realizzato risparmi incommensurabili e recuperato efficienza. La conservazione digitale dei libri, registri e documenti è anch’essa normativamente presente dall’anno 2004, eppure la quasi totalità delle imprese e dei professionisti non se ne avvale. La firma digitale o elettronica è anch’essa presente nel nostro sistema da parecchi anni ed è utilizzata solo quando è resa obbligatoria dalle procedure amministrative. Insomma, gli strumenti ci sono tutti, manca la capacità di integrali nei processi amministrativi aziendali.

Il nostro sistema economico avrà sempre bisogno di giuristi d’impresa, esperti nell’utilizzo delle procedure informatiche, pronti a cogliere le opportunità offerte dalla tecnologia e dal legislatore per razionalizzare le attività economiche.

La contabilità IVA diventerà inutile, anzi, lo è già perché la emissione della fattura elettronica in formato strutturato rende perfettamente ridondante la tenuta di qualunque libro o registro. La liquidazione dell’IVA è già una semplice operazione aritmetica sul database delle fatture elettroniche, a cui occorrerà semplicemente apportare le modifiche dovute alla indeducibilità dell’IVA, soggettiva o oggettiva.

La contabilità generale dovrà essere l’insieme dei dati, anch’essi strutturati in un database standardizzato, che include le fatture, gli incassi e i pagamenti, i costi e i ricavi non IVA. Con l’utilizzo dei canali telematici di pagamento e la disponibilità dei dati provenienti dal Corporate Banking Interbancario -CBI, (magari senza oneri per le imprese visto che i dati non devono essere “confezionati”, ma estratti come oggi avviene con l’home banking), la contabilità generale diventerà – finalmente – un database, che sarà naturalmente sostitutivo del libro giornale, del libro inventari, del libro cespiti, dei mastrini, insomma, di tutto ciò che è già presente nel database. Dobbiamo purtroppo rilevare che i flussi telematici del CBI non sono strutturati per essere univocamente interpretabili e necessitano di integrazioni che possono essere effettuate solo manualmente; sarebbe sufficiente che i flussi contenessero le partite IVA o i codici fiscali dei soggetti tra quali avviene la transazione e che vi fossero gli estremi delle fatture di cui si procede al pagamento e tutto sarebbe davvero molto più semplice.

Se l’Agenzia delle Entrate mettesse a disposizione dei contribuenti i dati anagrafici delle partite IVA, eviteremmo la stupida proliferazione di archivi anagrafici pieni di errori; la trasmissione dei dati dello spesometro ne è stato un fulgido esempio.

Il database potrebbe essere il nocciolo duro, il cuore, degli applicativi gestionali, che si differenzierebbero non più per la diversa struttura dei loro archivi, ma per le funzionalità aggiuntive e per la loro facilità di utilizzo. In questo modo il cambio di applicativo gestionale o di studio non sarebbe più una tragedia, il mantenimento di un software applicativo dipenderebbe da una scelta tecnica e non dalla onerosità della sua sostituzione.

La contabilità, quindi, non potrà sparire, cambierà la sua forma (anzi, è cambiata da decenni), siamo noi che ci ostiniamo a voler mantenere in vita un sistema contabile anacronistico e inefficiente, oltre che inefficace. La complessità del percorso che conduce dalle scritture contabili al bilancio e alla dichiarazione dei redditi richiede e richiederà sempre di più il nostro intervento qualificato. Se ci rendessimo anche conto che i dati in nostro possesso potrebbero essere una preziosa fonte di informazioni per le imprese che assistiamo, ecco che di necessità faremmo virtù.

Concludo. Le libere professioni non potranno più vivere di rendita, di posizioni acquisite. Pensare che il progresso porterà ad una semplice traslazione in avanti delle attuali posizioni è pura illusione. Dobbiamo riprendere il ruolo di guida per i clienti e per il legislatore, partecipare ai tavoli tecnici in cui si progetta come rendere gli adempimenti coerenti col grado di evoluzione della tecnologia, come semplificare rapporti tra Fisco e contribuenti.

Dobbiamo uscire da questa zona d’ombra, solo così ci sarà un futuro per noi dottori commercialisti: la resistenza al cambiamento potrà solo causare la “estinzione della razza”.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 3