La fatturazione elettronica in Italia sta vivendo una nuova fase di evoluzione, attraverso la quale si punta a valorizzarne pienamente tutto il potenziale di leva per l’innovazione del Paese. Dopo il via libera, a dicembre 2021, dell’Unione Europea alla proroga fino al 2024 dell’obbligo di e-fattura B2B, ora l’obiettivo è coinvolgere una platea più ampia di contribuenti per arricchire le attività di monitoraggio antievasione fiscale. Un traguardo definito dal decreto cosiddetto PNRR 2 approvato il 21 aprile 2022, che allarga la fatturazione elettronica anche alle partite IVA in regime forfettario con ricavi annui superiori ai 25.000 euro. Tuttavia, è da chiarire che l’estensione dell’adempimento non va inquadrato come un onere fiscale al quale è necessario sottostare per evitare sanzioni, ma come un’occasione anche per professionisti e piccoli imprenditori di intraprendere un virtuoso percorso di digitalizzazione delle proprie attività.
Fattura elettronica, cosa cambia con il decreto PNRR
La fatturazione elettronica è stata introdotta a partire dal 2014 nell’ambito della pubblica amministrazione: la cosiddetta fatturaPA ha dato il via agli interventi successivi volti all’ampliamento dell’utilizzo dell’e-fatturazione nei rapporti commerciali B2B. Dal luglio 2018 infatti, la fattura elettronica è diventata obbligatoria per i venditori di carburante e nell’ambito dei subappalti nel settore pubblico, poi dal gennaio 2019 ha coinvolto i professionisti e le imprese attivi in ogni ambito, inizialmente per i soggetti con ricavi inferiori ai 400.000 euro, poi per tutti i contribuenti in regime ordinario in modo indipendente dal proprio fatturato. Dal punto di vista normativo, l’obbligo è stato introdotto in deroga alla Direttiva europea numero 112 del 2006 relativa all’IVA ed era previsto fino al 2021. Lo scorso dicembre però la decisione di esecuzione numero 2251 del 2021 ha consentito la proroga dell’adempimento fino al termine del 2024.
Per i soggetti in regime fiscale forfettario invece, la scelta di adottare o meno la fatturazione elettronica era facoltativa. Tuttavia, con il decreto PNRR 2, che ha ottenuto il via libera ad aprile 2022 e che riguarda l’attuazione delle direttive del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, la fatturazione elettronica diventa obbligatoria anche per i soggetti in regime forfettario a partire dal primo luglio 2022. Si tratta di un punto di svolta molto importante per la digitalizzazione del Paese: l’estensione dell’obbligo di fatturazione elettronica anche ai forfettari consentirà infatti un miglior monitoraggio delle operazioni fiscali e di conseguenza maggior controllo sul fenomeno dell’evasione fiscale. Un’attività che consentirà di individuare con più efficienza gli illeciti, contribuendo alla riduzione del tax gap che porta a perdite ingenti nelle casse dell’Italia.
L’obbligo per i contribuenti in regime forfettario scatterà al momento per i soggetti con ricavi maggiori di 25.000 euro all’anno. Va sottolineato però che questa non sarà l’unica novità introdotta a partire dal primo luglio 2022. Infatti, l’e-fattura da quel momento sarà necessaria anche per certificare le operazioni commerciali transfrontaliere.
Permane invece il divieto di fare fatturazione elettronica per servizi e prestazioni in ambito sanitario. Questo perché è stato valutato, nel corso di un lungo confronto tra Agenzia delle Entrate e Garante della privacy, per rispettare gli aspetti privacy legati ai dati che vengono trattati in questo settore.
Sanzioni fattura elettronica, quanto si rischia
Ovviamente, l’adempimento fiscale reca come conseguenza della sua introduzione eventuali sanzioni per chi non dovesse rispettare le regole. In particolare, al momento per la fattura elettronica B2B le sanzioni previste ammontano a:
- Da 250 euro a 2.000 euro per un errore che non abbia conseguenze sul calcolo dell’IVA;
- Dal 90% al 180% dell’imposta con minimo di 500 euro per non aver fatto la fattura elettronica, non averla registrata o averla registrata in ritardo o in modo sbagliato. Questo adempimento non riguarda i forfettari, in quanto per legge non sono tenuti a tenere i registri IVA.
- Dal 5% al 10% dei corrispettivi, a partire da un minimo di 500 euro se dall’errore non derivano conseguenze sul calcolo dell’Iva o delle imposte relative ai redditi.
Non sono previste sanzioni per violazioni solo formali. Con l’ampliamento dell’obbligo di e-fattura ai forfettari, è prevista una moratoria delle sanzioni per questa categoria di contribuenti: non ci sono conseguenze se nel terzo trimestre 2022 non si fa fattura in tempo, purché questa venga emessa entro il mese successivo al momento in cui avviene il pagamento.
In generale, le sanzioni possono essere ridotte grazie alla pratica del ravvedimento operoso.
Come affrontare il cambiamento: i consigli di TeamSystem
Quanto esposto potrebbe portare a pensare che la fattura elettronica sia solo un metodo per risolvere i problemi di evasione che affliggono l’Italia, recuperare soldi per le casse statali e, in un certo senso, porre la spada di Damocle delle sanzioni sopra ai contribuenti. In realtà, la fatturazione elettronica porta benefici a professionisti e aziende, a cominciare da una gestione più ordinata e trasparente della propria contabilità fino ad arrivare alla possibilità di innovare i processi interni ed esterni alla propria realtà produttiva grazie alla spinta alla digitalizzazione offerta da questo adempimento. È importante quindi approcciare questa leva di innovazione da un punto di vista positivo, senza però mai scordare l’importanza di farsi affiancare da un partner esperto e affidabile. Proprio per aiutare i contribuenti a destreggiarsi nella giungla di normative e regole tecniche, TeamSystem ha realizzato una guida completa alla fatturazione elettronica. Un vademecum pratico, di semplice fruizione, utile per cogliere i riferimenti di legge e capire come comportarsi nel rispetto delle regole del Fisco.
Tra i contenuti che è possibile trovare nella guida di TeamSystem, l’elenco dei soggetti obbligati ed esonerati, consigli per i forfettari, i termini di emissione e conservazione delle fatture, tutti i dettagli sulle sanzioni e su come gestire l’imposta di bollo, oltre ad approfondimenti sugli aspetti privacy.
A cura di Agendadigitale.eu