eFattura

Fatture elettroniche, così i soggetti Iva dovranno inviarle a Sdi: le casistiche

Otto casi diversi, esemplificativi ma non esaustivi, delle modalità con cui i soggetti Iva dovranno inoltrare al sistema di interscambio (SdI) le fatture di vendita dei clienti business e consumer

Pubblicato il 16 Mag 2018

Umberto Zanini

Responsabile Area tecnico-normativa dell’Osservatorio Digital B2b

shutterstock_10428048431

Con la pubblicazione lo scorso 30 aprile del provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate n. 89757, si è definitivamente stabilita la modalità con cui i soggetti Iva dovranno inoltrare al sistema di interscambio (SdI) le fatture di vendita dei clienti business e consumer.

I 5 canali per la trasmissione delle fatture al SdI

  • posta elettronica certificata, che può inoltrare file fino ad un massimo di 30 megabytes;
  • web service, che può inoltrare file fino ad un massimo di 5 megabytes e che richiede un accordo di servizio con il SdI;
  • FTP, che può inoltrare file fino ad un massimo di 150 megabytes e che richiede un accordo di servizio con il SdI;
  • servizio web dell’area “Fatture e corrispettivi” del sito dell’Agenzia delle Entrate, che può inoltrare file fino ad un massimo di 5 megabytes;
  • APP (iOS ed Android) che sarà rilasciata a breve.

I 3 canali per ricevere le fatture dal SdI

  • posta elettronica certificata, che può ricevere file fino ad un massimo di 30 megabytes;
  • web service, che può ricevere file fino ad un massimo di 5 megabytes e che richiede un accordo di servizio con il SdI;
  • FTP, che può ricevere file fino ad un massimo di 150 megabytes e che richiede un accordo di servizio con il SdI.

Con riguardo poi all’indirizzamento, cioè alla procedura utile a fare recapitare i file ai cessionari/committenti (d’ora in poi acquirenti) oppure ai loro intermediari (e.g. software house, commercialisti, conservatori, etc), sono previste diverse modalità, e per semplicità espositiva possiamo individuare almeno otto diversi casi:

Il cliente soggetto Iva si è registrato al SdI

Il provvedimento n. 89757 del 30 aprile scorso, ha introdotto la possibilità per i soggetti Iva di accedere ad un servizio di registrazione per comunicare al SdI l’indirizzo telematico (PEC oppure web service oppure FTP) a cui inoltrare le fatture elettroniche, permettendo quindi al SdI di consegnare i file alla partita Iva indicata in fattura tramite l’indirizzo telematico comunicato in fase di registrazione. In questo caso l’acquirente non dovrà comunicare al fornitore l’indirizzo PEC oppure il codice destinatario (il codice di sette caratteri rilasciato dal SdI a seguito dell’accordo di web service oppure FTP), e quindi il SdI provvederà ad inoltrare la fattura elettronica all’indirizzo telematico a cui è associata la partita Iva indicata in fattura.

Il cliente soggetto Iva non si è registrato al SdI

In questo caso l’acquirente dovrà comunicare il codice destinatario oppure l’indirizzo PEC al fornitore, il quale lo dovrà inserire nel file XML della fattura elettronica nel campo <Codice Destinatario> oppure nel campo <PECDestinatario>, ed in questo modo il SdI inoltrerà il file della fattura elettronica all’indirizzo telematico indicato in fattura.

Cliente in regime di vantaggio, forfettario o produttore agricolo

In questo caso il soggetto trasmittente (cioè il fornitore oppure un terzo), inserirà il solo codice convenzionale “0000000”, ed il SdI renderà  disponibile la fattura elettronica all’acquirente  nella sua area riservata del sito web dell’Agenzia delle Entrate;

Il cliente è un consumatore finale

In questo caso il soggetto trasmittente (cioè il fornitore oppure un terzo), inserirà il solo codice convenzionale “0000000”, ed il SdI renderà  disponibile la fattura elettronica all’acquirente consumatore finale nella sua area riservata del sito web dell’Agenzia delle Entrate, rilevando però che sarà altresì necessario consegnare al cliente consumatore finale una copia informatica oppure analogica della fattura elettronica;

Cliente soggetto Iva con canale di ricezione non attivo o non funzionante

In questo caso il SdI renderà  disponibile la fattura elettronica all’acquirente nella sua area riservata del sito web dell’Agenzia delle Entrate, e comunicherà tale informazione al soggetto trasmittente affinché il fornitore comunichi all’acquirente, tramite strumenti diversi dal SdI, che l’originale della fattura elettronica è a sua disposizione nell’area riservata del sito web dell’Agenzia delle Entrate;

Cliente soggetto Iva non ha comunicato l’indirizzo telematico

Nel caso in cui l’acquirente non abbia comunicato il codice destinatario oppure l’indirizzo PEC, il soggetto trasmittente (cioè il fornitore oppure un terzo) inserirà il solo codice convenzionale “0000000”, ed il SdI renderà  disponibile la fattura elettronica all’acquirente nella sua area riservata del sito web dell’Agenzia delle Entrate;

Il cliente è un soggetto straniero

Nel caso di operazioni di cessioni di beni e di prestazioni di servizi effettuati verso soggetti non residenti, non stabiliti e non identificati nel territorio dello Stato, è possibile evitare la comunicazione dei dati delle fatture emesse di cui all’art.1 comma 3 bis del decreto legislativo 127/2015 (i.e. spesometro) trasmettendo al SdI le fatture elettroniche ed inserendo il codice convenzionale “XXXXXXX”;

Il fornitore non ha inoltrato la fattura elettronica tramite il SdI

Nel caso in cui il fornitore (non in regime di vantaggio o forfettario) non si sia adeguato all’obbligo di inoltrare le fatture elettroniche tramite il SdI, e quindi l’acquirente continui a ricevere fatture su carta oppure tramite email, al fine di evitare le sanzioni di cui all’articolo 6, comma 8, del decreto legislativo 471/97, dovrà regolarizzare l’operazione inoltrando al SdI un’autofattura indicando “TD20” nel campo <TipoDocumento>.

In definitiva quindi, al fine di evitare l’onerosa attività di comunicare ai fornitori il codice destinatario oppure l’indirizzo PEC a cui inoltrare le fatture elettroniche, si suggerisce di registrarsi al SdI indicando il canale e l’indirizzo telematico di ricezione delle fatture elettroniche di acquisto.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Analisi
Social
Video
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati

Articolo 1 di 2