La legge di bilancio 2024, insieme al decreto legislativo che inaugura la riforma fiscale, mobiliterà risorse complessive per circa 28 miliardi di euro. Oltre metà di questi fondi saranno destinati a supportare i redditi medio-bassi. Questo segmento della popolazione beneficerà in particolare del rinnovato taglio del cuneo fiscale e contributivo, con una riduzione del 7% per i redditi fino a 25 mila euro e del 6% per quelli fino a 35 mila euro. In aggiunta, si prevede l’accorpamento delle prime due fasce delle aliquote Irpef, fissando un’unica aliquota del 23% per i redditi fino a 28 mila euro.
Legge di bilancio 2024 novità
La Manovra finanziaria, approvata in deficit e improntata a un’ottica di breve termine, si concentra principalmente sul sostegno ai redditi medio-bassi. Questo include la conferma temporanea del taglio al cuneo fiscale e il primo step della riforma Irpef, che prevede la riduzione a tre aliquote. In dettaglio, il taglio al cuneo fiscale prevede una diminuzione di 7 punti per le retribuzioni annue fino a 25mila euro, e di 6 punti per la fascia successiva fino a 35mila euro.
La Manovra, che include le valutazioni di Bankitalia, prevede misure espansive per un totale di 7 miliardi nel 2023, aumentando progressivamente negli anni successivi. Le coperture finanziarie previste sono di 3,9 miliardi per quest’anno, con un aumento dell’indebitamento previsto nei prossimi anni. Un focus particolare è stato posto sulle politiche per la famiglia, con interventi a sostegno delle madri lavoratrici. Tra le misure, si evidenzia l’aumento del contributo per gli asili nido e una decontribuzione fino a 3000 euro per madri con più figli.
Legge di bilancio 2024 pensioni
Sul fronte pensionistico, la Manovra non modifica sostanzialmente la legge Fornero, ma introduce nuovi requisiti e limitazioni. È prevista l’introduzione della Quota 103, con ricalcolo interamente contributivo dell’assegno pensionistico e limitazioni all’accesso anticipato alla pensione.
Gli incentivi per le imprese
Infine, per le imprese, la Legge di Bilancio introduce significativi incentivi fiscali, in particolare per le nuove assunzioni e gli investimenti produttivi nel Mezzogiorno. Questo include l’abolizione dell’Ace, un precedente contributo fiscale, e la possibilità per le aziende di incrementare la deduzione per il costo del lavoro, soprattutto per categorie svantaggiate.
Legge di bilancio 2024, l’iter
Il 29 dicembre, la Camera dei Deputati ha dato il via libera definitivo alla legge di bilancio del valore di 28 miliardi di euro. La decisione è stata presa con un totale di 200 voti favorevoli, 112 contrari e 3 astenuti. Considerando gli aspetti trattati, si va dall’introduzione delle pensioni anticipate alla rivalutazione degli assegni previdenziali, dalla riduzione del cuneo fiscale all’attuazione di controlli più rigidi sui conti correnti, interessando anche la regolamentazione del Superbonus e le tasse sugli affitti brevi. Tali misure sono destinate a impattare significativamente sulla vita economica delle famiglie e delle imprese italiane.
Nella settimana dal 23 al 29 ottobre, si sono susseguite diverse anticipazioni e conferme sul testo della Legge. A partire da lunedì 30 ottobre 2023, il disegno della Legge di Bilancio 2024 è stato presentato in Parlamento.
In seguito, il Governo ha presentato alla Commissione del Senato un insieme di modifiche alla Legge di Bilancio, che includono anche proposte relative al sistema pensionistico. Altre modifiche si concentrano su enti locali e sulla sicurezza. La Commissione Bilancio del Senato ha portato a termine la revisione del disegno di legge per il Bilancio 2024 la mattina del 18 dicembre, incaricando il relatore di presentare il documento in Assemblea. Il testo ha raggiunto l’Aula ed è stato approvato in prima lettura, accompagnato da un voto di fiducia, il 22 dicembre. Il 29 dicembre, l’Aula della Camera ha approvato definitivamente la legge di bilancio da 28 miliardi, con 200 voti favorevoli, 112 contrari e 3 astenuti.
Gli ultimi emendamenti approvati
Difesa e sicurezza
Un emendamento riguarda direttamente le Forze Armate, la Polizia e i Vigili del Fuoco. Tra le misure chiave si annovera la creazione di un fondo speciale: 32 milioni di euro sono stati stanziati per il periodo 2024-2025, con un aumento a 42 milioni di euro all’anno a partire dal 2026. Questi fondi saranno destinati a migliorare i trattamenti economici accessori per il personale del settore difesa, sicurezza e soccorso pubblico. Inoltre, sono previsti 38,3 milioni di euro annui dal 2024 al 2026 per fornire al personale delle Forze di polizia, delle Forze armate e dei vigili del fuoco polizze assicurative per coprire spese sanitarie e infortuni, integrando le coperture esistenti.
Pensioni
La Commissione Bilancio del Senato ha dato il via libera all’emendamento che esclude dal taglio delle pensioni le categorie dei medici, operatori sanitari, impiegati degli enti locali, ufficiali giudiziari e insegnanti. Le modifiche riguardano in particolare l’art. 33 del disegno di legge, stabilendo che i tagli non si applicheranno a coloro che acquisiscono i requisiti per la pensione entro il 31 dicembre 2023. Per l’accesso alla pensione anticipata, gli uomini devono avere un’anzianità contributiva di 42 anni e 10 mesi, le donne di 41 anni e 10 mesi, con l’inizio del trattamento pensionistico posticipato di alcuni mesi in base alla data di maturazione dei requisiti. Inoltre, per i medici e altre categorie di dipendenti pubblici, la riduzione della pensione sarà calcolata in base al ritardo nell’accesso al pensionamento rispetto alla prima data utile.
Cedolare secca e affitti brevi
A partire dal primo gennaio 2024, è previsto un aumento dell’aliquota della cedolare secca sugli affitti brevi: passerà dal 21% al 26% per coloro che destinano alla locazione breve più di un appartamento nel corso di un periodo d’imposta. L’emendamento approvato mantiene l’aliquota ferma al 21% per una singola unità immobiliare, individuata dal contribuente nella dichiarazione dei redditi, mentre per le eventuali ulteriori unità immobiliari locati brevemente, l’aliquota salirà al 26%.
Regioni
Con un un altro emendamento è stato approvato un indennizzo di 105,6 milioni di euro per il 2024 a favore delle regioni Valle d’Aosta, Friuli Venezia Giulia e Sardegna, nonché delle Province autonome di Trento e Bolzano. Questo ristoro è finalizzato a mitigare gli impatti dell’implementazione della prima fase della riforma dell’IRPEF. Parallelamente, per le regioni ordinarie è stato previsto un ristoro di 100 milioni di euro per il 2024, destinato a coprire i maggiori costi derivanti dall’aumento dei prezzi delle fonti energetiche registrato nel 2022 e 2023. Si prevede però anche una riduzione di 250 milioni di euro dai fondi stanziati per gli investimenti previsti fino al 2033. Le agevolazioni fiscali per gli interventi di risparmio energetico, che erano già state previste per il 2023 e 2024, sono ora state estese anche per gli anni 2025 e 2026.
Ponte sullo stretto di Messina
L’emendamento garantisce il finanziamento, una parte significativa sarà coperta dalle risorse del Fondo di coesione. Inoltre, per accelerare l’approvazione del progetto definitivo da parte del Cipess, è stata autorizzata una spesa complessiva di 9.312 milioni di euro. Ciò include misure per ridurre l’impatto finanziario sul bilancio dello Stato, attraverso l’identificazione di ulteriori fonti di finanziamento.
Le misure per la digitalizzazione della PA
La Manovra 2024 fa segnare un discreto passo in avanti per la digitalizzazione dell’Italia, con il rifinanziamento per la finalizzazione del Polo Strategico Nazionale e l’attuazione di semplificazioni nelle infrastrutture digitali.
La Sezione II della Legge di Bilancio ha previsto infatti un rifinanziamento di 10 milioni di euro, allocati al capitolo 1235, per coprire le spese relative alle procedure di gara per la realizzazione dell’infrastruttura del Polo Strategico Nazionale. Queste spese saranno sostenute da Difesa Servizi S.p.A., agendo in qualità di centrale di committenza.
Misure 4.0 per le imprese, come cambia la Nuova Sabatini
La “Nuova Sabatini”, un’iniziativa legislativa lanciata con il decreto-legge del 21 giugno 2013, ha ricevuto rifinanziamenti multipli e potenziamenti grazie al suo forte impatto nel settore produttivo. Questo programma di incentivi è rivolto principalmente alle micro, piccole e medie imprese (MPMI) di vari settori, esclusi quelli finanziari, assicurativi e quelli legati all’esportazione.
La Nuova Sabatini facilita l’acquisto o il leasing di beni strumentali materiali e immateriali, come macchinari, attrezzature e software, attraverso finanziamenti agevolati e contributi statali. I finanziamenti, che possono arrivare fino a 4 milioni di euro, possono essere garantiti fino all’80% dal Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese.
Inoltre, la legge di bilancio 2023 ha ulteriormente rifinanziato la misura, stanziando 30 milioni di euro per il 2023 e 40 milioni di euro annui per gli anni dal 2024 al 2026, estendendo gli incentivi anche agli investimenti “green” orientati all’ecosostenibilità.
Ciascun finanziamento può essere quindi assistito dalla garanzia del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese fino all’80% del finanziamento. Il finanziamento deve essere: o di durata non superiore a 5 anni o tra 20.000 euro e 4 milioni di euro (importo così innalzato dal D.L. n. 34/2019) o interamente utilizzato per coprire gli investimenti ammissibili.
L’accesso ad un contributo statale in conto impianti per gli investimenti in questione, parametrato a un tasso di interesse annuo convenzionalmente assunto e pari al: o 2,75% per gli investimenti ordinari o 3,575% per gli investimenti in tecnologie digitali, compresi gli investimenti in big data, cloud computing, banda ultralarga, cybersecurity, robotica avanzata e meccatronica, realtà aumentata, manifattura 4D, Radio frequency identification (RFID) e in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti (investimenti in tecnologie cd. “industria 4.0”).
Legge di bilancio 2024, le misure per sostenere il potere di acquisto delle famiglie
Misure per il sostegno degli indigenti e per gli acquisti di beni di prima necessità – Carta Dedicata a te
Il fondo dedicato al sostegno di persone in difficoltà all’acquisto di beni di prima necessità è stato incrementato di 600 milioni di euro per l’anno 2024. Un apposito decreto, firmato da vari ministri, stabilirà la distribuzione e l’erogazione di queste risorse. In aggiunta, sono stati allocati fondi supplementari pari a 50 milioni per la fornitura di cibo a coloro che si trovano in una situazione di disagio sociale ed economico continuativo.
Mutui prima casa
La scadenza prevista è stata posticipata al 31 dicembre 2024. Inoltre, è stato annunciato un incremento di finanziamenti per il Fondo di garanzia per la prima casa, con un’aggiunta di 282 milioni di euro per l’anno 2024. Non sono state però rinnovate alcune agevolazioni significative per l’acquisto della prima casa da parte degli under 36. Le facilitazioni non prorogate includono gli sgravi fiscali e la riduzione degli oneri notarili. E’ stata confermata la proroga della garanzia statale sui mutui, che copre il 50% dell’importo mutuato, percentuale che aumenta fino all’80% per i giovani.
Contributo straordinario per il primo trimestre 2024 ai titolari di bonus sociale elettrico
Per i mesi di gennaio, febbraio e marzo 2024, è stato approvato un contributo straordinario per i clienti domestici che beneficiano del bonus sociale elettrico. È stata autorizzata una spesa di 200 milioni di euro per l’anno 2024 a questo scopo. Questi fondi saranno trasferiti alla Cassa per i servizi energetici e ambientali entro il 28 febbraio 2024.
Riduzione della pressione fiscale
Esonero parziale dei contributi previdenziali a carico dei lavoratori dipendenti
A partire dal primo gennaio fino al 31 dicembre 2024, i lavoratori dipendenti, escludendo quelli domestici, potranno beneficiare di un esonero sui contributi previdenziali per invalidità, vecchiaia e superstiti a carico del lavoratore, che verrà ridotto del 6%. Questo beneficio si applica a condizione che la retribuzione mensile non superi i 2.692 euro. Inoltre, un ulteriore sconto di un punto percentuale sarà concesso se la retribuzione mensile non supera i 1.923 euro. Questa misura eccezionale non influenzerà il calcolo delle prestazioni pensionistiche né la quota della tredicesima.
Misure fiscali per il welfare aziendale
Per l’anno fiscale 2024, è prevista una speciale agevolazione fiscale per i lavoratori dipendenti. Fino a 1.000 euro del valore dei beni e servizi forniti dai datori di lavoro, insieme alle somme erogate per il pagamento delle utenze domestiche e delle spese di affitto o mutuo della prima casa, non saranno considerati come reddito imponibile. Questo limite sale a 2.000 euro per i lavoratori con figli, inclusi quelli nati fuori dal matrimonio, adottivi o affidati. L’attuazione di questa misura sarà gestita dai datori di lavoro, previa comunicazione alle rappresentanze sindacali ove presenti. Per beneficiare dell’agevolazione, i lavoratori dovranno dichiarare tale diritto ai loro datori di lavoro, fornendo i codici fiscali dei figli.
Detassazione dei premi di risultato
Nel 2024, l’aliquota dell’imposta sui premi di produttività sarà ridotta al 5%.
Riduzione del Canone RAI e ammodernamento e sviluppo infrastrutturale delle reti del servizio pubblico radiofonico, televisivo e multimediale
Il canone di abbonamento alla televisione per uso privato è stato fissato a 70 euro per l’anno 2024. Parallelamente, per elevare la qualità del servizio pubblico radiofonico, televisivo e multimediale su scala nazionale, verrà erogato un contributo di 430 milioni di euro alla RAI. Questa iniezione di fondi, prevista dal Contratto di servizio nazionale, sarà destinata a modernizzare e sviluppare le infrastrutture delle reti e piattaforme distributive, oltre a supportare la realizzazione di produzioni interne. Il contributo sarà distribuito in tre rate uguali nei mesi di gennaio, marzo e giugno 2024.
Detassazione del lavoro notturno e festivo per i dipendenti di strutture turistico-alberghiere
Per contrastare la mancanza di offerte di lavoro nel settore turistico, ricettivo e termale, dal primo gennaio al 30 giugno 2024, viene introdotto un trattamento integrativo speciale per i lavoratori degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, nonché per quelli impegnati nel comparto turistico, inclusi gli stabilimenti termali.
Questo beneficio, pari al 15% delle retribuzioni lorde legate al lavoro notturno e straordinario effettuato nei giorni festivi, non inciderà sulla formazione del reddito. La misura è rivolta ai lavoratori dipendenti del settore privato con un reddito annuale non superiore a 40.000 euro nel 2023. Per accedere a questo supporto, i lavoratori dovranno inoltrare una richiesta scritta al sostituto d’imposta, attestando l’importo del reddito percepito nell’anno precedente. L’erogazione del trattamento integrativo speciale sarà gestita dal sostituto d’imposta, che compenserà il credito maturato. Per implementare questa iniziativa, è prevista una spesa di 81,1 milioni di euro per l’anno 2024.
Misure in materia di pubblico impiego e di rinnovo dei contratti
Rifinanziamento del fondo CCNL per il personale pubblico per il triennio 2022-2024
La legge di bilancio evidenzia un incremento significativo nei fondi destinati ai rinnovi contrattuali per il triennio 2022-2024. Si prevede un aumento di 3 miliardi di euro per l’anno 2024, e di 5 miliardi di euro a partire dal 2025. Questo incremento, che include anche gli oneri contributivi previdenziali e l’imposta regionale sulle attività produttive (IRAP), mira a sostenere il personale dipendente nel settore pubblico. Dal 1° gennaio 2024, l’emolumento per il personale concernente sarà incrementato significativamente, con una particolare attenzione ai dipendenti a tempo indeterminato. Questo importo incrementale, tuttavia, verrà scomputato per coloro che lo hanno già percepito nell’anno 2023. La legge estende queste disposizioni anche al personale dipendente da amministrazioni, istituzioni ed enti pubblici diversi dall’amministrazione statale, e al personale convenzionato con il Servizio sanitario nazionale. In particolare, per il Servizio sanitario nazionale, sono previsti riconoscimenti specifici finalizzati a valorizzare la specificità medico-veterinaria e dell’altro personale, seguendo indicazioni dettagliate che saranno definite successivamente. Il governo mira a garantire stabilità e riconoscimento economico al personale impegnato nei settori cruciali dell’amministrazione pubblica e sanitaria, assicurando risorse significative per i prossimi anni.
Disposizioni in materia di entrate
Misure in materia di imposte
Nell’ambito della legge di bilancio 2024, vengono introdotte alcune modifiche chiave in merito alle imposte e alle deduzioni fiscali. Tra i punti salienti, è stato posticipato al primo luglio 2024 l’applicazione dell’imposta sul consumo di manufatti monouso e delle bevande analcoliche, precedentemente prevista per il primo gennaio. Sul fronte dell’IVA, la legge apporta alcune modifiche alle aliquote applicate su vari beni e servizi. In particolare, è stata rivista l’aliquota sul latte in polvere o liquido per l’alimentazione dei lattanti e altri prodotti alimentari per bambini, nonché introdotta una nuova aliquota ridotta per i prodotti assorbenti e tamponi destinati all’igiene femminile.
Per quanto riguarda le imposte indirette, la legge prevede un incremento delle accise sulle sigarette, passando da 28,20 euro a 29,30 euro per 1.000 sigarette nel 2024, e da 28,70 euro a 29,50 euro per 1.000 sigarette a partire dal 2025. Analogamente, è previsto un incremento dell’accisa sul tabacco da fumare. In termini di deduzioni fiscali, è prevista una proroga per la deduzione della quota dell’1% e del 3% dell’ammontare dei componenti negativi, che ora verrà differita a periodi d’imposta successivi, estendendo così il beneficio fiscale per le società. Infine, la legge modifica la determinazione degli acconti dovuti per il periodo d’imposta in corso, assumendo determinate imposte del periodo precedente in base a specifiche condizioni. Queste modifiche riflettono l’impegno del governo nel bilanciare le esigenze fiscali con il sostegno ai consumatori e alle imprese in un periodo economicamente delicato.
Tax credit cinema
Nella legge di bilancio 2024, il settore cinematografico e audiovisivo vede una serie di modifiche volte a stimolare gli investimenti e garantire la correttezza nell’accesso ai benefici fiscali. Viene ampliato lo spettro di contributi, con l’introduzione di aliquote di credito d’imposta fino al 40% per le opere cinematografiche e audiovisive, mentre per le sale cinematografiche, le aliquote variano dal 20% al 60%, con un occhio di riguardo per le PMI. La normativa introduce anche un rigido sistema di controllo sulle certificazioni dei costi, prevedendo sanzioni pecuniarie da 10.000 a 50.000 euro per ciascuna certificazione infedele rilasciata dai soggetti incaricati. Inoltre, viene previsto un contributo per le spese istruttorie a carico dei richiedenti, con le somme riassegnate al Ministero della Cultura.
Misure per la lotta all’evasione
Misure di contrasto all’evasione nel settore del lavoro domestico
Per combattere l’evasione nel settore del lavoro domestico, l’Agenzia delle Entrate e l’INPS ottimizzano lo scambio di dati, favorendo così la compliance fiscale. Le tecnologie digitali avanzate saranno impiegate per analisi e controlli, migliorando la corretta registrazione della posizione economica dei lavoratori domestici.
Misure di contrasto all’evasione e razionalizzazione delle procedure di compensazione dei crediti e di pignoramento dei rapporti finanziari
Diverse modifiche sono apportate a vari articoli di leggi e decreti preesistenti, inclusi cambiamenti nelle aliquote e nelle norme fiscali. Dal primo aprile 2024, certi obblighi vengono cancellati per mediatori e agenti assicurativi. A partire dal primo luglio 2024, vengono apportate modifiche per facilitare la compensazione dei crediti contributivi. Sono introdotte misure per migliorare l’efficienza della riscossione delle imposte e garantire la protezione dei dati nel processo.
Lavoro, famiglia, pari opportunità e politiche sociali
Modifiche alla determinazione del valore della pensione in caso di accesso alla pensione di vecchiaia e anticipata
Il dibattito previdenziale si è acceso in seno alla maggioranza mentre si profila la redazione del testo definitivo della legge di bilancio. L’opzione Quota 104 lascia il posto a una rinnovata Quota 103, con un regime contributivo e una limitazione sull’assegno pensionistico. Sembra quindi profilarsi un accordo in maggioranza sulla Quota 103, delineando una “finestra di uscita” differenziata tra settore pubblico e privato per l’accesso anticipato alla pensione. I requisiti rimarrebbero invariati, 62 anni di età e 41 di contributi, ma una volta raggiunti, si prevede un’attesa di 6 mesi per i dipendenti privati e di 9 mesi per quelli pubblici prima dell’erogazione dell’assegno pensionistico.
Incremento della misura di supporto per il pagamento di rette relative alla frequenza di asili nido
Si evidenzia un aumento del buono per le famiglie con un ISEE fino a 40.000 euro e almeno un figlio sotto i dieci anni, che sale a 2.100 euro dal 1° gennaio 2024. Inoltre, viene pianificato un incremento progressivo dell’autorizzazione di spesa annuale, partendo da 240 milioni nel 2024 fino a raggiungere 306 milioni annui a partire dal 2029.
Decontribuzione delle lavoratrici con figli
Dal primo gennaio 2024 al 31 dicembre 2026, le lavoratrici madri di tre o più figli in contratto a tempo indeterminato, escludendo il lavoro domestico, beneficeranno di un esonero totale dei contributi previdenziali per invalidità, vecchiaia e superstiti, fino al diciottesimo anno del figlio più giovane, con un tetto di 3.000 euro annui. In modo sperimentale, tale esonero sarà esteso anche alle madri di due figli, fino al decimo anno del figlio più piccolo. L’aliquota per il calcolo delle pensioni rimane invariata.
Sconti contributivi a chi assume disoccupate vittime di violenza
La Legge di Bilancio 2024 introduce un’importante novità a sostegno delle donne vittime di violenza nel mercato del lavoro privato. È previsto un significativo sgravio contributivo per le aziende che assumono donne in questa condizione. La misura consiste nell’esonero totale dal versamento dei contributi previdenziali, ad eccezione dei premi e contributi INAIL, fino a un massimo di 8.000 euro annui. Questo passo rappresenta un importante segnale di sostegno e incentivo all’inserimento lavorativo delle donne vittime di violenza.
Superbonus e plusvalenza
Nella recente conferenza stampa sulla legge di bilancio 2024, il ministro Giorgetti aveva escluso modifiche sul superbonus, tuttavia, emerge una novità significativa nella manovra riguardo la tassazione sulle abitazioni ristrutturate con superbonus e rivendute entro cinque anni dalla fine dei lavori. La plusvalenza derivata dalla rivendita sarà tassata al 26%, una misura mirata a prevenire speculazioni, applicabile solo se si è optato per lo sconto in fattura o la cessione del credito, escludendo la detrazione delle spese dichiarate. Eccezioni sono previste per immobili ereditati o utilizzati come residenza principale per la maggior parte del periodo quinquennale precedente alla vendita.
I commenti del Fondo Monetario Internazionale
Il Fondo Monetario Internazionale ha espresso dubbi sulla capacità della manovra del governo Meloni di stimolare la crescita necessaria per l’Italia, confermando una stima del Prodotto Interno Lordo (PIL) allo 0,7% per il prossimo anno, inferiore all’1,2% previsto da Palazzo Chigi. Secondo l’istituzione di Washington, la legge di bilancio italiana omette riforme strutturali essenziali. L’FMI sottolinea l’importanza per l’Italia di incrementare la produttività e di utilizzare efficacemente i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, aspetti che al momento non trovano attuazione. Alfred Kammer, direttore del Dipartimento europeo dell’FMI, durante la presentazione del Regional Economic Outlook per l’Europa, ha chiarito che per l’Italia è cruciale avviare un percorso di bilancio che favorisca la crescita e l’aumento della produttività.
Nonostante le sfide imposte dal panorama internazionale e continentale, il Fondo Monetario Internazionale esclude l’ipotesi di una recessione imminente. L’entità prevede una crescita economica europea per il 2023 fissata all’1,3%, segnando una decrescita rispetto al 2,7% registrato nel 2022. Le aspettative per il 2024 sono leggermente più ottimistiche, con un incremento stimato all’1,5%. L’area dell’Eurozona si trova dunque in una fase di rallentamento, una diretta conseguenza dell’emergenza pandemica e degli shock nel settore energetico. Nel confronto con le principali economie europee, sia la Francia che la Germania mostrano prospettive di crescita superiori a quelle italiane per il prossimo anno, con un aumento rispettivamente dell’1,3% e dello 0,9%.
Nuovo Patto UE di Stabilità, ipotesi di correzione durante l’anno
Il ministro dell’Economia italiano, Giancarlo Giorgetti, ha recentemente smentito in Parlamento la necessità di una manovra correttiva per il 2024 in relazione al nuovo Patto di Stabilità UE. Questa dichiarazione arriva nonostante le speculazioni di alcuni settori politici sulla possibile necessità di una correzione dei conti pubblici. La posizione del governo e della maggioranza di Centrodestra, ufficialmente, è di respingere l’idea di una manovra correttiva, ipotesi invece sostenuta dalle opposizioni in vista delle imminenti elezioni europee. Alcuni non escludono la possibilità di una correzione post-elezioni, in particolare verso la fine di luglio.
Questa necessità potrebbe dipendere dall’impatto della recessione tedesca sull’economia italiana, soprattutto nel settore manifatturiero. Il governo prevede una crescita del PIL per il 2024 ambiziosamente alta, ma le aspettative potrebbero essere riviste a seconda della performance economica nei primi mesi dell’anno. Un’eventuale manovra correttiva, stimata preliminarmente in 12 miliardi di euro, potrebbe includere tagli a diversi dicasteri, ad eccezione della sanità e della sicurezza. Non si prevedono aumenti delle tasse dirette o indirette, né interventi sul settore immobiliare, ma si potrebbero contemplare ritocchi alla tassazione su giochi, tabacco e beni di lusso, escludendo così impatti diretti sul ceto medio-basso. Anche se le pensioni dovrebbero rimanere intoccate, potrebbero verificarsi interventi sull’assegno unico per fasce di reddito elevate. Questi scenari restano tuttavia ipotetici, con la speranza che la crescita del PIL avverrà come previsto e che una manovra correttiva non sarà necessaria. Nonostante ciò, l’incertezza persiste, e il governo si impegna a mantenere i conti pubblici in ordine per garantire il finanziamento tramite il Pnrr.