Dalla bozza della Legge di bilancio 2024 emergono le iniziative economiche che il Governo Meloni intende disporre in svariati ambiti d’azione, di interesse per privati e aziende. Una manovra dal valore di 24 miliardi di euro, di cui circa 16 miliardi provengono dall’extra deficit e circa 8 miliardi derivano da una riduzione delle spese, attuata dai vari Ministeri, quantificata intorno al 5% su tutte le voci di spesa discrezionali.
Considerando gli aspetti trattati, si va dall’introduzione delle pensioni anticipate alla rivalutazione degli assegni previdenziali, dalla riduzione del cuneo fiscale all’attuazione di controlli più rigidi sui conti correnti, interessando anche la regolamentazione del Superbonus e le tasse sugli affitti brevi. Tali misure sono destinate a impattare significativamente sulla vita economica delle famiglie e delle imprese italiane.
Nella settimana dal 23 al 29 ottobre, si sono susseguite diverse anticipazioni e conferme sul testo della Legge. A partire da lunedì 30 ottobre 2023, il disegno della Legge di Bilancio 2024 è stato presentato in Parlamento. Analizziamo sinteticamente i contenuti della manovra per ogni singolo capitolo.
Le misure per la digitalizzazione della PA
La Manovra 2024 fa segnare un discreto passo in avanti per la digitalizzazione dell’Italia, con il rifinanziamento per la finalizzazione del Polo Strategico Nazionale e l’attuazione di semplificazioni nelle infrastrutture digitali.
La Sezione II della Legge di Bilancio ha previsto infatti un rifinanziamento di 10 milioni di euro, allocati al capitolo 1235, per coprire le spese relative alle procedure di gara per la realizzazione dell’infrastruttura del Polo Strategico Nazionale. Queste spese saranno sostenute da Difesa Servizi S.p.A., agendo in qualità di centrale di committenza.
Misure 4.0 per le imprese, come cambia la Nuova Sabatini
La “Nuova Sabatini”, un’iniziativa legislativa lanciata con il decreto-legge del 21 giugno 2013, ha ricevuto rifinanziamenti multipli e potenziamenti grazie al suo forte impatto nel settore produttivo. Questo programma di incentivi è rivolto principalmente alle micro, piccole e medie imprese (MPMI) di vari settori, esclusi quelli finanziari, assicurativi e quelli legati all’esportazione.
La Nuova Sabatini facilita l’acquisto o il leasing di beni strumentali materiali e immateriali, come macchinari, attrezzature e software, attraverso finanziamenti agevolati e contributi statali. I finanziamenti, che possono arrivare fino a 4 milioni di euro, possono essere garantiti fino all’80% dal Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese.
Inoltre, la legge di bilancio 2023 ha ulteriormente rifinanziato la misura, stanziando 30 milioni di euro per il 2023 e 40 milioni di euro annui per gli anni dal 2024 al 2026, estendendo gli incentivi anche agli investimenti “green” orientati all’ecosostenibilità.
Ciascun finanziamento può essere quindi assistito dalla garanzia del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese fino all’80% del finanziamento. Il finanziamento deve essere: o di durata non superiore a 5 anni o tra 20.000 euro e 4 milioni di euro (importo così innalzato dal D.L. n. 34/2019) o interamente utilizzato per coprire gli investimenti ammissibili.
L’accesso ad un contributo statale in conto impianti per gli investimenti in questione, parametrato a un tasso di interesse annuo convenzionalmente assunto e pari al: o 2,75% per gli investimenti ordinari o 3,575% per gli investimenti in tecnologie digitali, compresi gli investimenti in big data, cloud computing, banda ultralarga, cybersecurity, robotica avanzata e meccatronica, realtà aumentata, manifattura 4D, Radio frequency identification (RFID) e in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti (investimenti in tecnologie cd. “industria 4.0”).
Legge di bilancio 2024, le misure per sostenere il potere di acquisto delle famiglie
Misure per il sostegno degli indigenti e per gli acquisti di beni di prima necessità – Carta Dedicata a te
Il fondo dedicato al sostegno di persone in difficoltà all’acquisto di beni di prima necessità è stato incrementato di 600 milioni di euro per l’anno 2024. Un apposito decreto, firmato da vari ministri, stabilirà la distribuzione e l’erogazione di queste risorse. In aggiunta, sono stati allocati fondi supplementari pari a 50 milioni per la fornitura di cibo a coloro che si trovano in una situazione di disagio sociale ed economico continuativo.
Mutui prima casa
La scadenza prevista è stata posticipata al 31 dicembre 2024. Inoltre, è stato annunciato un incremento di finanziamenti per il Fondo di garanzia per la prima casa, con un’aggiunta di 282 milioni di euro per l’anno 2024.
Contributo straordinario per il primo trimestre 2024 ai titolari di bonus sociale elettrico
Per i mesi di gennaio, febbraio e marzo 2024, è stato approvato un contributo straordinario per i clienti domestici che beneficiano del bonus sociale elettrico. È stata autorizzata una spesa di 200 milioni di euro per l’anno 2024 a questo scopo. Questi fondi saranno trasferiti alla Cassa per i servizi energetici e ambientali entro il 28 febbraio 2024.
Riduzione della pressione fiscale
Esonero parziale dei contributi previdenziali a carico dei lavoratori dipendenti
A partire dal primo gennaio fino al 31 dicembre 2024, i lavoratori dipendenti, escludendo quelli domestici, potranno beneficiare di un esonero sui contributi previdenziali per invalidità, vecchiaia e superstiti a carico del lavoratore, che verrà ridotto del 6%. Questo beneficio si applica a condizione che la retribuzione mensile non superi i 2.692 euro. Inoltre, un ulteriore sconto di un punto percentuale sarà concesso se la retribuzione mensile non supera i 1.923 euro. Questa misura eccezionale non influenzerà il calcolo delle prestazioni pensionistiche né la quota della tredicesima.
Misure fiscali per il welfare aziendale
Per l’anno fiscale 2024, è prevista una speciale agevolazione fiscale per i lavoratori dipendenti. Fino a 1.000 euro del valore dei beni e servizi forniti dai datori di lavoro, insieme alle somme erogate per il pagamento delle utenze domestiche e delle spese di affitto o mutuo della prima casa, non saranno considerati come reddito imponibile. Questo limite sale a 2.000 euro per i lavoratori con figli, inclusi quelli nati fuori dal matrimonio, adottivi o affidati. L’attuazione di questa misura sarà gestita dai datori di lavoro, previa comunicazione alle rappresentanze sindacali ove presenti. Per beneficiare dell’agevolazione, i lavoratori dovranno dichiarare tale diritto ai loro datori di lavoro, fornendo i codici fiscali dei figli.
Detassazione dei premi di risultato
Nel 2024, l’aliquota dell’imposta sui premi di produttività sarà ridotta al 5%.
Riduzione del Canone RAI e ammodernamento e sviluppo infrastrutturale delle reti del servizio pubblico radiofonico, televisivo e multimediale
Il canone di abbonamento alla televisione per uso privato è stato fissato a 70 euro per l’anno 2024. Parallelamente, per elevare la qualità del servizio pubblico radiofonico, televisivo e multimediale su scala nazionale, verrà erogato un contributo di 430 milioni di euro alla RAI. Questa iniezione di fondi, prevista dal Contratto di servizio nazionale, sarà destinata a modernizzare e sviluppare le infrastrutture delle reti e piattaforme distributive, oltre a supportare la realizzazione di produzioni interne. Il contributo sarà distribuito in tre rate uguali nei mesi di gennaio, marzo e giugno 2024.
Detassazione del lavoro notturno e festivo per i dipendenti di strutture turistico-alberghiere
Per contrastare la mancanza di offerte di lavoro nel settore turistico, ricettivo e termale, dal primo gennaio al 30 giugno 2024, viene introdotto un trattamento integrativo speciale per i lavoratori degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, nonché per quelli impegnati nel comparto turistico, inclusi gli stabilimenti termali.
Questo beneficio, pari al 15% delle retribuzioni lorde legate al lavoro notturno e straordinario effettuato nei giorni festivi, non inciderà sulla formazione del reddito. La misura è rivolta ai lavoratori dipendenti del settore privato con un reddito annuale non superiore a 40.000 euro nel 2023. Per accedere a questo supporto, i lavoratori dovranno inoltrare una richiesta scritta al sostituto d’imposta, attestando l’importo del reddito percepito nell’anno precedente. L’erogazione del trattamento integrativo speciale sarà gestita dal sostituto d’imposta, che compenserà il credito maturato. Per implementare questa iniziativa, è prevista una spesa di 81,1 milioni di euro per l’anno 2024.
Misure in materia di pubblico impiego e di rinnovo dei contratti
Rifinanziamento del fondo CCNL per il personale pubblico per il triennio 2022-2024
La legge di bilancio evidenzia un incremento significativo nei fondi destinati ai rinnovi contrattuali per il triennio 2022-2024. Si prevede un aumento di 3 miliardi di euro per l’anno 2024, e di 5 miliardi di euro a partire dal 2025. Questo incremento, che include anche gli oneri contributivi previdenziali e l’imposta regionale sulle attività produttive (IRAP), mira a sostenere il personale dipendente nel settore pubblico. Dal 1° gennaio 2024, l’emolumento per il personale concernente sarà incrementato significativamente, con una particolare attenzione ai dipendenti a tempo indeterminato. Questo importo incrementale, tuttavia, verrà scomputato per coloro che lo hanno già percepito nell’anno 2023. La legge estende queste disposizioni anche al personale dipendente da amministrazioni, istituzioni ed enti pubblici diversi dall’amministrazione statale, e al personale convenzionato con il Servizio sanitario nazionale. In particolare, per il Servizio sanitario nazionale, sono previsti riconoscimenti specifici finalizzati a valorizzare la specificità medico-veterinaria e dell’altro personale, seguendo indicazioni dettagliate che saranno definite successivamente. Il governo mira a garantire stabilità e riconoscimento economico al personale impegnato nei settori cruciali dell’amministrazione pubblica e sanitaria, assicurando risorse significative per i prossimi anni.
Disposizioni in materia di entrate
Misure in materia di imposte
Nell’ambito della legge di bilancio 2024, vengono introdotte alcune modifiche chiave in merito alle imposte e alle deduzioni fiscali. Tra i punti salienti, è stato posticipato al primo luglio 2024 l’applicazione dell’imposta sul consumo di manufatti monouso e delle bevande analcoliche, precedentemente prevista per il primo gennaio. Sul fronte dell’IVA, la legge apporta alcune modifiche alle aliquote applicate su vari beni e servizi. In particolare, è stata rivista l’aliquota sul latte in polvere o liquido per l’alimentazione dei lattanti e altri prodotti alimentari per bambini, nonché introdotta una nuova aliquota ridotta per i prodotti assorbenti e tamponi destinati all’igiene femminile.
Per quanto riguarda le imposte indirette, la legge prevede un incremento delle accise sulle sigarette, passando da 28,20 euro a 29,30 euro per 1.000 sigarette nel 2024, e da 28,70 euro a 29,50 euro per 1.000 sigarette a partire dal 2025. Analogamente, è previsto un incremento dell’accisa sul tabacco da fumare. In termini di deduzioni fiscali, è prevista una proroga per la deduzione della quota dell’1% e del 3% dell’ammontare dei componenti negativi, che ora verrà differita a periodi d’imposta successivi, estendendo così il beneficio fiscale per le società. Infine, la legge modifica la determinazione degli acconti dovuti per il periodo d’imposta in corso, assumendo determinate imposte del periodo precedente in base a specifiche condizioni. Queste modifiche riflettono l’impegno del governo nel bilanciare le esigenze fiscali con il sostegno ai consumatori e alle imprese in un periodo economicamente delicato.
Tax credit cinema
Nella legge di bilancio 2024, il settore cinematografico e audiovisivo vede una serie di modifiche volte a stimolare gli investimenti e garantire la correttezza nell’accesso ai benefici fiscali. Viene ampliato lo spettro di contributi, con l’introduzione di aliquote di credito d’imposta fino al 40% per le opere cinematografiche e audiovisive, mentre per le sale cinematografiche, le aliquote variano dal 20% al 60%, con un occhio di riguardo per le PMI. La normativa introduce anche un rigido sistema di controllo sulle certificazioni dei costi, prevedendo sanzioni pecuniarie da 10.000 a 50.000 euro per ciascuna certificazione infedele rilasciata dai soggetti incaricati. Inoltre, viene previsto un contributo per le spese istruttorie a carico dei richiedenti, con le somme riassegnate al Ministero della Cultura.
Misure per la lotta all’evasione
Misure di contrasto all’evasione nel settore del lavoro domestico
Per combattere l’evasione nel settore del lavoro domestico, l’Agenzia delle Entrate e l’INPS ottimizzano lo scambio di dati, favorendo così la compliance fiscale. Le tecnologie digitali avanzate saranno impiegate per analisi e controlli, migliorando la corretta registrazione della posizione economica dei lavoratori domestici.
Modifiche alla disciplina fiscale sulle locazioni brevi e sulle plusvalenze in caso di cessione a titolo oneroso di beni immobili
Il decreto-legge del 24 aprile 2017, n. 50, vede modifiche significative. La più rilevante riguarda l’aumento dal 21% al 26 %. L’aliquota della cedolare secca sale al 26% per chi affitta più di un appartamento per periodi sotto i 30 giorni, per ciascun periodo d’imposta. Si introducono anche nuove regolamentazioni sulle plusvalenze realizzate da cessioni immobiliari, con disposizioni fiscali specifiche, applicabili dal primo gennaio 2024. Le maggiori entrate derivanti saranno destinate al “Fondo per la riduzione della pressione fiscale”.
Misure di contrasto all’evasione e razionalizzazione delle procedure di compensazione dei crediti e di pignoramento dei rapporti finanziari
Diverse modifiche sono apportate a vari articoli di leggi e decreti preesistenti, inclusi cambiamenti nelle aliquote e nelle norme fiscali. Dal primo aprile 2024, certi obblighi vengono cancellati per mediatori e agenti assicurativi. A partire dal primo luglio 2024, vengono apportate modifiche per facilitare la compensazione dei crediti contributivi. Sono introdotte misure per migliorare l’efficienza della riscossione delle imposte e garantire la protezione dei dati nel processo.
Lavoro, famiglia, pari opportunità e politiche sociali
Modifiche alla determinazione del valore della pensione in caso di accesso alla pensione di vecchiaia e anticipata
Il dibattito previdenziale si è acceso in seno alla maggioranza mentre si profila la redazione del testo definitivo della legge di bilancio. L’opzione Quota 104 lascia il posto a una rinnovata Quota 103, con un regime contributivo e una limitazione sull’assegno pensionistico. Sembra quindi profilarsi un accordo in maggioranza sulla Quota 103, delineando una “finestra di uscita” differenziata tra settore pubblico e privato per l’accesso anticipato alla pensione. I requisiti rimarrebbero invariati, 62 anni di età e 41 di contributi, ma una volta raggiunti, si prevede un’attesa di 6 mesi per i dipendenti privati e di 9 mesi per quelli pubblici prima dell’erogazione dell’assegno pensionistico.
Incremento della misura di supporto per il pagamento di rette relative alla frequenza di asili nido
Si evidenzia un aumento del buono per le famiglie con un ISEE fino a 40.000 euro e almeno un figlio sotto i dieci anni, che sale a 2.100 euro dal 1° gennaio 2024. Inoltre, viene pianificato un incremento progressivo dell’autorizzazione di spesa annuale, partendo da 240 milioni nel 2024 fino a raggiungere 306 milioni annui a partire dal 2029.
Decontribuzione delle lavoratrici con figli
Dal primo gennaio 2024 al 31 dicembre 2026, le lavoratrici madri di tre o più figli in contratto a tempo indeterminato, escludendo il lavoro domestico, beneficeranno di un esonero totale dei contributi previdenziali per invalidità, vecchiaia e superstiti, fino al diciottesimo anno del figlio più giovane, con un tetto di 3.000 euro annui. In modo sperimentale, tale esonero sarà esteso anche alle madri di due figli, fino al decimo anno del figlio più piccolo. L’aliquota per il calcolo delle pensioni rimane invariata.
Superbonus e plusvalenza
Nella recente conferenza stampa sulla legge di bilancio 2024, il ministro Giorgetti aveva escluso modifiche sul superbonus, tuttavia, emerge una novità significativa nella manovra riguardo la tassazione sulle abitazioni ristrutturate con superbonus e rivendute entro cinque anni dalla fine dei lavori. La plusvalenza derivata dalla rivendita sarà tassata al 26%, una misura mirata a prevenire speculazioni, applicabile solo se si è optato per lo sconto in fattura o la cessione del credito, escludendo la detrazione delle spese dichiarate. Eccezioni sono previste per immobili ereditati o utilizzati come residenza principale per la maggior parte del periodo quinquennale precedente alla vendita.
I commenti del Fondo Monetario Internazionale
Il Fondo Monetario Internazionale ha espresso dubbi sulla capacità della manovra del governo Meloni di stimolare la crescita necessaria per l’Italia, confermando una stima del Prodotto Interno Lordo (PIL) allo 0,7% per il prossimo anno, inferiore all’1,2% previsto da Palazzo Chigi. Secondo l’istituzione di Washington, la legge di bilancio italiana omette riforme strutturali essenziali. L’FMI sottolinea l’importanza per l’Italia di incrementare la produttività e di utilizzare efficacemente i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, aspetti che al momento non trovano attuazione. Alfred Kammer, direttore del Dipartimento europeo dell’FMI, durante la presentazione del Regional Economic Outlook per l’Europa, ha chiarito che per l’Italia è cruciale avviare un percorso di bilancio che favorisca la crescita e l’aumento della produttività.
Nonostante le sfide imposte dal panorama internazionale e continentale, il Fondo Monetario Internazionale esclude l’ipotesi di una recessione imminente. L’entità prevede una crescita economica europea per il 2023 fissata all’1,3%, segnando una decrescita rispetto al 2,7% registrato nel 2022. Le aspettative per il 2024 sono leggermente più ottimistiche, con un incremento stimato all’1,5%. L’area dell’Eurozona si trova dunque in una fase di rallentamento, una diretta conseguenza dell’emergenza pandemica e degli shock nel settore energetico. Nel confronto con le principali economie europee, sia la Francia che la Germania mostrano prospettive di crescita superiori a quelle italiane per il prossimo anno, con un aumento rispettivamente dell’1,3% e dello 0,9%.
L’Italia si trova sotto il mirino delle critiche del Fondo Monetario Internazionale per una percezione di mancata iniziativa riformista, una situazione che desta preoccupazioni anche nel fronte sindacale. In risposta, CGIL e UIL hanno programmato cinque scioperi di otto ore ciascuno, da svolgersi in varie località dal 17 novembre all’1 dicembre. Parallelamente, la CISL ha annunciato una manifestazione di portata nazionale prevista per il 25 novembre a Roma, con l’obiettivo di sollecitare miglioramenti nella manovra governativa.
Le iniziative dei sindacati e delle opposizioni
Il panorama sindacale italiano ha programmato delle iniziative per protestare contro la legge di Bilancio, il cui iter parlamentare è iniziato il 30 ottobre e attualmente è in fase di esame al Senato. CGIL e UIL sono critici nei confronti della manovra e hanno proclamato scioperi di 8 ore in diverse regioni dal 17 novembre al 1 dicembre, a cominciare da una manifestazione centrale a Roma il 17 novembre. La CISL riconosce alcuni benefici nella Manovra, come il mantenimento della riduzione dei contributi per i lavoratori nel 2024, la non tassazione dei benefit anche per chi non ha familiari a carico e il continuo alleggerimento fiscale per i contratti aziendali.
Viene anche apprezzato l’investimento in risorse per il rinnovo contrattuale nel settore pubblico. Solleva però preoccupazioni per le nuove penalizzazioni nell’accesso alle pensioni e i ridotti assegni per certe categorie di lavoratori pubblici, chiedendo interventi correttivi durante il dibattito parlamentare.Anche il settore medico si mobilita con uno sciopero previsto per il 5 dicembre. Il PD, insieme ad altre forze di opposizione, si unisce al coro di dissenso con un raduno fissato per l’11 novembre, avendo ricevuto il supporto del Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte.