5G e Industria 4.0

5G, ecco i progetti industriali più importanti per l’Italia



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Il 5G rappresenta una vera rivoluzione per l’industria, con la possibilità di cambiare radicalmente il modo in cui le aziende operano e di creare nuovi modelli di business. Il punto sui casi industriali del 5G in Europa, il quadro prospettico europeo del 5G industriale e il ruolo dell’Italia in questo panorama

Pubblicato il 18 dic 2023

Giulia Asquer

Ricercatrice dell’Osservatorio 5G & Beyond del Politecnico di Milano

Luca Dozio

Direttore dell’Osservatorio 5G & Beyond del Politecnico di Milano



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Il 2023 segna un significativo passo in avanti per il mercato industriale 5G in Europa: nascono i primi progetti commerciali. Questo segna la fine della fase iniziale, basata su incentivi pubblici, e l’inizio di una crescita organica del mercato.

L’Italia ha giocato un ruolo attivo in questo sviluppo, introducendo 7 nuovi progetti. Le prospettive future dipendono dalla standardizzazione delle soluzioni, dalla crescita delle competenze nella filiera e dalle iniziative pubbliche.

Il 5G come piattaforma fondamentale per la digitalizzazione

Il 9 novembre 2023 è stata presentata la ricerca dell’Osservatorio 5G & Beyond della School of Management del Politecnico di Milano durante il convegno “5G: le reti industriali mettono in moto il mercato”. L’anno in corso si configura come determinante per il mercato industriale 5G, evidenziando progressi sia a livello globale che nazionale. La conclusione del processo di standardizzazione “base” del 5G e la formalizzazione dell’offerta di reti private 5G MPN (Mobile Private Network), cioè dedicate alla singola azienda, hanno consentito lo sviluppo di progetti industriali voluti e finanziati da aziende private. Le imprese stanno gradualmente acquisendo consapevolezza del fatto che il 5G non rappresenta solamente un incremento di velocità, ma costituisce la piattaforma fondamentale per la digitalizzazione dei propri processi operativi e il sostegno all’automazione del futuro.

Nonostante i progressi, il percorso verso il pieno sviluppo del mercato 5G è però ancora lungo e presenta sfide significative, come la carenza di dispositivi e moduli, che ha rallentato lo sviluppo di diversi progetti nel 2022 e persiste nel 2023. La filiera delle telecomunicazioni, in una fase di profonda trasformazione, deve confrontarsi con l’ingresso dei big-cloud vendors nei servizi di telecomunicazione. Ciò apre nuove prospettive per la creazione di servizi a valore aggiunto e per l’espansione delle competenze in un contesto di ecosistema in continua crescita, una necessità imprescindibile per affrontare con successo i molteplici mercati verticali. La strada è chiara, ma richiede ora azioni concrete. La collaborazione tra gli attori del mercato e lo sviluppo di competenze adeguate risulta essenziale per superare tali sfide. Anche il soggetto pubblico attraverso l’evoluzione della regolamentazione del settore potrà influenzare la velocità di sviluppo del mercato.

Il differenziale competitivo del 5G per le aziende

Nei progetti industriali, il 5G si confronta con diverse altre alternative di connettività. In particolare, tecnologie consolidate come LoRaWAN, WMBUS e WiFi, sono ampiamente utilizzate per soddisfare le esigenze operative in molteplici ambiti. Tuttavia, queste soluzioni presentano alcune limitazioni, che delineano il ruolo dominante del 5G in alcuni specifici contesti, come evidenziato dalla ricerca di quest’anno.

In particolare, alcune tipologie di imprese incontrano difficoltà nel soddisfare completamente le proprie esigenze operative con le reti attuali. Si tratta, ad esempio, delle applicazioni che operano in ampi spazi aperti, come siti produttivi o porti, e che richiedono una connettività affidabile con un’ampia portata. La connettività cablata non è praticabile in questi ambienti, mentre le soluzioni wireless possono non essere sufficienti a garantire le prestazioni necessarie. In questi casi, il 5G emerge come la scelta dominante. Inoltre, nei luoghi con copertura geografica limitata, il 5G si presenta come un’opzione più affidabile rispetto al WiFi, grazie alle minori interferenze e al miglior livello di servizio garantito. Infine, nelle applicazioni che richiedono alta affidabilità e copertura globale, il 5G si afferma quasi come l’unica soluzione percorribile.

Man mano che il 5G “prende forma” diventano sempre più chiari i contesti in cui rappresenta la preferenza prediletta. Tuttavia, emergono anche scenari in cui non è destinato a sostituire, ma piuttosto a integrarsi con soluzioni già esistenti, fungendo da complemento essenziale.

I casi industriali del 5G in Europa

I progetti di MPN (Mobile Private Network) censiti nei 27 Stati membri dell’Unione Europea sono 92. Si tratta di progetti identificati attraverso fonti pubbliche, ma il numero complessivo pare decisamente più elevato. Di questi, 26 sono stati avviati nel corso del 2023. Considerando anche il Regno Unito, il numero totale dei progetti nel continente europeo sale a 117.

La maggior parte di questi progetti si concentra nel settore manifatturiero, il 44% del totale, con un focus particolare sull’industria automobilistica e mineraria. La logistica segue con il 30%, principalmente nelle aree portuali. In entrambi gli ambiti menzionati, il 5G sta rispondendo alle esigenze di copertura affidabile e performante su vaste aree, semplificando la gestione delle reti presenti e abilitando l’implementazione di nuove applicazioni, come la manutenzione predittiva e la tracciabilità delle merci in tempo reale e l’automazione dei magazzini, per migliorare l’efficienza e la sicurezza. Tra i Paesi, la Germania e la Finlandia spiccano per le loro prestazioni, mentre l’Italia ha introdotto nel 2023 sette nuovi progetti, in linea con il panorama europeo.

Analogamente all’Europa, negli Stati Uniti la maggior parte dei casi pubblici riguarda il settore manifatturiero e logistico, con un notevole numero di casi anche nel settore utility. Sebbene siano stati censiti 43 casi in quest’area, la presenza di regolamentazioni e offerte “base” di MPN da parte degli Hyperscaler (come Amazon Web Services e Google Cloud) fa pensare che il numero reale potrebbe essere superiore.

Confrontando la situazione in vari Paesi, risulta che il maggior numero di progetti si trova in quelle nazioni dove le imprese possono acquistare direttamente frequenze per uso locale. Ad un’analisi più attenta, emerge però che è il meccanismo realizzato per gestire l’accesso allo spettro che favorisce alcuni mercati rispetto ad altri. Questo sottolinea ancora una volta come lo sviluppo di un ecosistema, nel suo complesso, possa rappresentare il differenziale per lo sviluppo di questo mercato.

5G: il quadro prospettico europeo

Entro il 2026, secondo le stime dell’Osservatorio, si prevede che il mercato industriale 5G europeo raggiungerà un valore di circa 1,72 miliardi di euro, il 10% dei quali rappresentato dall’Italia, quarto Paese per dimensione.

Questa cifra, sebbene modesta rispetto al settore delle telecomunicazioni nel suo complesso, non tiene conto del potenziale mercato di servizi a valore aggiunto che può derivarne. Questi includono, per fare alcuni esempi, l’ottimizzazione dei servizi Internet of Things (IoT), l’analisi dati in tempo reale e l’implementazione di tecnologie di realtà aumentata (AR) e virtuale (VR).

Lo sviluppo di questo mercato sarà influenzato da una serie di fattori, tra cui il tessuto economico e sociale delle nazioni. Si prevede che quelle con una presenza significativa di grandi aziende, caratterizzate da elevate capacità di investimento e da un alto livello di digitalizzazione, saranno i principali motori di questo mercato. In particolare, nazioni avanzate come Germania, Regno Unito, Francia e Italia sembrano destinate a guidare questo percorso, creando le condizioni ottimali per lo sviluppo di reti private 5G.

Prospettive e sviluppi futuri del 5G industriale

Il mercato 5G è in una fase di crescita, ma la sua dinamica è incerta e influenzata da una serie di fattori, alcuni dei quali possono avere un impatto determinante. Tra questi ci sono: il consolidamento dell’esperienza e la standardizzazione delle soluzioni, con l’individuazione di pacchetti che consentano di ridurre i costi dei progetti. Altri elementi chiave includono il traino derivante dall’avanzamento del roll out della rete pubblica e l’impulso proveniente dalle iniziative pubbliche, come potrebbe essere, ad esempio, l’imposizione del 5G per alcune applicazioni legate alla Smart City. In uno scenario ottimistico, ossia nel caso in cui si verifichino le condizioni più favorevoli, è plausibile ipotizzare che il mercato possa superare i 2 miliardi di euro entro il 2026.

In conclusione, il 5G costituisce una tecnologia con il potenziale di rivoluzionare profondamente le modalità operative delle imprese, svolgendo un ruolo strategico nello sviluppo digitale del paese e nell’ambito delle telecomunicazioni. Il 2023 ha rappresentato una tappa significativa nel progresso di questa tecnologia, configurandosi come l’anno in cui il mercato ha iniziato ad attivarsi in modo sostanziale.

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