Oltre la crisi

Covid-19, così le aziende si preparino alla ripresa

Intervenire ora per evitare che le emergenze si sommino appena passata questa difficile fase, sfruttando (per quanto possibile) questo amaro periodo per aggiungere un piccolo vantaggio competitivo alle nostre imprese. Vediamo come fare

Pubblicato il 31 Mar 2020

Nicola Manzi

Consulente Direzionale, Compliance, DPO

coronavirus-le-travail-du-dimanche-autorise-dans-les-entreprises-de-logistique

Le misure eccezionali e stringenti adottate dal governo per far fronte all’emergenza coronavirus impongono attente riflessioni e importanti sacrifici da parte di tutti.

Salvaguardia della vita o della libertà, diritto alla salute, crisi e rischio di collasso del sistema sanitario nazionale nonché dell’economia del Paese non rappresentano, infatti, slogan vuoti elettorali da portare in qualche talk show ma un terreno di scontro cui tutti, grossomodo, siamo chiamati a partecipare;

Il richiamo unanime al restare a casa, le lotte di Sindaci e governatori regionali ai cosiddetti cittadini “irresponsabili” perché inosservanti le disposizioni delle ordinanze e dei decreti, i controlli, l’intervento dell’esercito e le numerose sanzioni (penali) comminate, costituiscono soltanto la punta dell’iceberg di un sistema che reagisce alla pandemia.

Le limitazioni ai nostri diritti e le conseguenze della pandemia sull’economia

In questo contesto così delicato abbiamo ormai appreso che i diritti fondamentali possono subire limitazioni incisive purché temporanee e proporzionali.

Lo stesso diritto alla privacy, come ricorda l’Autorità Garante, ammette “nell’emergenza ogni deroga possibile purché non irreversibile” aprendo un varco importante al tema della tracciabilità degli spostamenti dei soggetti contagiati.

Non gode di maggior fortuna neanche il principio di libertà d’impresa cui le misure di contenimento del contagio “attentano” imponendo al tessuto produttivo del nostro paese sanguinosi sacrifici.

La chiusura delle attività, il blocco della produzione, gli incentivi alla cassa integrazione o la raccomandazione alle ferie seppur inevitabili al momento, sono contrarie alle logiche economico-produttive del nostro tempo e, inutile dirlo, peseranno sul sistema Italia e su noi cittadini per lungo tempo.

E per quanto ingente sia lo stanziamento messo a disposizione per famiglie, imprese e lavoratori da parte del decreto “cura Italia” e dalla manovra di scostamento del bilancio, esso non costituirà da solo una “panacea” in grado di cancellare con un colpo di spugna la crisi che ci aspetta nel prossimo futuro.

Crisi che potrebbe essere acuita dal rischio di farsi trovare impreparati quando si tratterà di ripartire.

Come intervenire (ora) per preparare il tempo della ripresa

Siamo chiamati, pertanto, ad intervenire ora per evitare che le emergenze si sommino.

Come? Sfruttando (per quanto possibile) questo amaro periodo per aggiungere un piccolo vantaggio competitivo alle nostre imprese.

Il punto di partenza per tutti non può che essere l’analisi degli impatti dell’emergenza Covid-19:

Una specie di DPIA che risponda a questa domanda: l’avvento della pandemia e le conseguenti misure di contenimento varate dal governo o imposte dal personale senso di responsabilità come hanno impattato sul nostro modo di generare valore?

Aumentare la conoscenza del proprio business, imparare dagli errori e innovarsi costituiscono, infatti, il mantra di un’azienda che vuole diventare o restare competitiva nel tempo.

Si tratta, cioè, di capire e valutare:

  • quali sono stati i punti di debolezza dell’impresa (es. catena decisionale, comunicazione interna, rapporti col personale e con i fornitori, gap tecnologici, incapacità di lavorare a distanza, la scarsa formazione del personale ecc.);
  • quali dovevano essere gli asset da preservare cioè quelli più importanti dell’attività e quali influenze abbiano avuto da fattori interni (ad esempio personale, infrastrutture tecnologiche ecc.) ed esterni (fornitori principali, clienti ecc.);
  • quali sono stati i tempi di risposta nel ripristinare le normali attività o di contenimento delle perdite;
  • quali perdite abbiamo avuto (in termini di fatturato, incassi potenziali, danni, ecc.)

E di utilizzare queste informazioni per gestire le future crisi nell’ottica della continuità operativa

Conoscere la propria storia e le difficoltà affrontate per non farsi trovare impreparati alle nuove, proceduralizzare le azioni di risposta ad ogni emergenza in relazione agli impatti probabili.

Anche se non esiste un “vaccino” alle crisi aziendali, né tantomeno soluzioni univoche, i nostri sforzi devono concentrarsi sul fornire risposte il più possibile tempestive e razionali anche in caso di emergenza.

Quanti dipendenti possono lavorare in smart working, quanti devo mandare in cassa integrazione ecc, non sono considerazioni da affidare al caso ma devono essere contenute in protocolli che non risentano dell’emozione, degli istinti o delle contingenze del momento.

Non bisogna, poi, dimenticare che in questi momenti è opportuno che le decisioni siano prese in maniera tempestiva e che le stesse siano recepite e non ingenerino malumore (pensate a quanto possano essere contenti i dipendenti costretti ad andare in ferie per restare dentro casa). Tutto ciò comporta un’attenzione all’equità delle decisioni che può essere raggiunta attraverso una logica formalizzata e trasparente.

Ai miei clienti, per esempio, suggerisco tra le altre cose di istituzionalizzare un comitato di crisi che coinvolga alcune figure chiave tra responsabili interni (direttore del personale, direttore marketing, ecc.) e consulenti esterni dell’impresa (Commercialista, Dpo, Rspp ecc.) con il compito di consigliare il vertice decisionale dell’impresa e di proporre su misura i piani di risposta agli accadimenti;

È opportuno poi, che queste indicazioni siano scritte e condivise. Per quanto potrebbe sembrare ovvio in realtà di una certa dimensione, non lo è nelle piccole aziende.

Le politiche interne, quelle che disciplinino doveri e responsabilità, quelle relative alla catena di comando vanno messe ad opportuna conoscenza di tutti gli attori aziendali.

Ristrutturare (innovando) la propria azienda

In un momento in cui le imprese sono più impegnate a contare i danni del Covid-19 che a produrre utilità, l’unica ancora di salvataggio possibile è alzare l’asticella dell’innovazione: La rivoluzione culturale 4.0 alla quale siamo chiamati da tempo, infatti, non può attendere anche la fine della crisi pandemica.

Un piano di innovazione richiede conoscenza del contesto ed esperienza ma può essere concepito anche a distanza, da quei soggetti (i consulenti) già abituati agli strumenti di lavoro agile e costituisce senza dubbio il miglior modo di investire tempo e risorse aziendali in questi giorni di stop forzato.

A processi fermi o rallentati, infatti, si possono testare più facilmente gli apporti del cambiamento sui fattori interni (le persone e l’ambiente di lavoro, i processi e la governance), su quelli esterni (come la compliance normativa o il rapporto con clienti e fornitori), si possono scegliere più efficacemente le cd. tecnologie abilitanti e valutare più semplicemente la portata disruptive dell’innovazione.

Va da sé, poi, che un aspetto fondamentale di qualsiasi trasformazione sta nella capacità e nella velocità di un’organizzazione di assorbire il cambiamento, qualità che per essere ottimizzata necessità di programmi formativi e di sensibilizzazione che facilmente possono essere erogati in distance learning anche agli operatori che in questo momento lavorano da casa.

Azioni che risulterebbero efficaci proprio perché:

  • sfruttano a proprio vantaggio strumenti già esistenti e restrizioni già avviate;
  • fanno sentire i dipendenti parte di un progetto più ampio.

In questi giorni di tempo “rallentato”, però, più che di organizzazione ed innovazione si è parlato:

  • dei benefici del cosiddetto “smart working”, quasi fosse uno strumento nuovo o alternativo al normale lavoro di ufficio.
  • della possibilità di disposizione autoritativa delle ferie dei lavoratori (ipotesi caldeggiata dal governo stesso nel testo dei vari DPCM susseguitisi nei giorni scorsi).

Francamente, questi approcci, oltre a non rispondere efficacemente all’attuale esigenza del nostro paese, perdono di vista l’essenza delle cose: le politiche di smart working, infatti, devono coincidere con un ripensamento degli schemi presupposto del lavoro. Passare dal lavorare a ore a lavorare per obiettivi non si traduce in prendi un computer, connettilo in rete e fai quello che hai sempre fatto in ufficio comodamente da casa tua ma impone la scomposizione delle attività, la creazione di specifiche e modalità di controllo differenti.

Per chi come me ha una struttura “snella”, non è difficile assicurare continuità operativa anche in contesti emergenziali e passare da una modalità di lavoro in presenza ad una “agile” ma lo stesso vale per tutti?

La mia esperienza è che pur avendo attivato una stanza virtuale a beneficio dei clienti, gli stessi hanno preferito contattarmi telefonicamente.

Conclusioni

“L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro”, non sulle ferie forzate ed è da questo che bisogna partire se vogliamo tenere in piedi la nostra Nazione.

Pertanto, invece di denunciare:

  1. la scarsa copertura nazionale della rete internet ultraveloce;
  2. la resistenza culturale all’innovazione (per la quale il MISE avrebbe potuto e dovuto mettere in campo più risorse rispetto a quelle pensate con il famoso “voucher”);
  3. la mancanza di piani efficaci di business continuity e disaster recovery (che mai come in questo caso rendono evidente il fatto che non possano limitarsi alle sole implicazioni informatiche);

si è preferito richiamare l’art. 2109 del Codice civile per permettere ai datori di lavoro di tenere a casa i dipendenti.

Risposte semplici a problemi complessi. Risolvere la contingenza invece di guardare al futuro e sopravvivere ad esso.

È inutile dire che innovare richiede sforzi, incentivi e capacità di programmazione tali da rivoluzionare culturalmente la propria organizzazione ma allo stesso modo delle limitazioni alle libertà di cui parlavo nell’incipit dell’articolo, sono necessari.

La ripresa del sistema Italia, infatti, non dipenderà dall’assistenzialismo dello Stato ma dalla nostra capacità di reazione.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 2