l’analisi

Gestione etica dell’IA in azienda, i vantaggi di partire subito: ecco come fare



Indirizzo copiato

L’adozione di buone pratiche di gestione etica dell’IA non solo consente di ridurre l’esposizione al rischio, ma permette di realizzare applicazioni e servizi di qualità, migliorandone accuratezza e prestazioni. Ma da dove cominciare esattamente? I passi da fare, gli aspetti da considerare

Pubblicato il 18 lug 2023

Diego Ragazzi

Data Strategy Lead Cefriel



IA intelligenza artificiale ai generativa e copyright

Il clamoroso successo di ChatGPT ci ha messi di fronte al fatto che la tecnologia ha fatto passi da gigante, costringendoci a una rincorsa affannosa. Governi e comuni cittadini hanno scoperto all’improvviso di navigare in un mare ignoto, dove non è chiaro quale rotta convenga seguire. Comprensibilmente, tutto ciò ha rinfocolato timori che sembravano sopiti e ha riproposto con prepotenza i grandi temi etici legati allo sviluppo dell’intelligenza artificiale (IA).

In questo scenario, sarebbe un grave errore di valutazione da parte delle imprese ritenere l’etica dell’IA una questione astratta, un argomento di dibattito puramente filosofico. Le questioni etiche non solo avranno ricadute molto concrete in tutti i campi, ma già oggi bisogna cominciare ad attrezzarsi per non essere travolti dall’accelerazione impressionante a cui stiamo assistendo.

I rischi per le imprese

Una prima ragione molto evidente è data dal rischio normativo. In tutto il mondo il legislatore sta correndo ai ripari, cercando di arginare la marea montante. L’ultimo rapporto di Stanford sullo stato dell’IA (AI Index Report 2023) ha censito ben 37 progetti di legge riguardanti in qualche modo l’IA approvati nel 2022, contro appena 1 nel 2016. L’Europa in particolare ha appena approvato il testo della prima normativa transnazionale armonizzata a livello mondiale, l’AI Act.

Legato al rischio normativo è il rischio legale. Ovunque si registra una crescita di “incidenti” e controversie legate all’uso di sistemi di IA. Negli Stati Uniti, le cause legali sono cresciute di oltre 6 volte dal 2016, mentre il progetto AIAAIC (AI, Algorithmic, and Automation Incidents and Controversies) ha registrato un aumento del numero di incidenti legati a sistemi di IA pari a 26 volte negli ultimi 10 anni. L’aumento del numero di controversie va di pari passo con la penetrazione crescente dell’IA in tutti i settori.

E questo ci porta al terzo rischio per le imprese, molto attuale: la mancanza di consapevolezza. Il numero di sistemi e applicazioni che utilizzano tecniche di IA è molto ampio, e non è limitato ai cosiddetti “large language models”, i modelli linguistici di grandi dimensioni che fanno i titoli dei giornali in questi giorni.

A questo proposito vale la pena sottolineare che la definizione di IA nel testo della normativa europea è molto ampia, e comprende non solo le tecnologie di apprendimento automatico (machine learning), ma anche i sistemi esperti e persino alcuni approcci di tipo statistico. Molte imprese probabilmente hanno già diversi sistemi basati su IA in esercizio, e non è detto che ne siano sempre pienamente consapevoli. Un’indagine effettuata da McKinsey su circa 1500 imprese riporta che circa il 50% ha adottato almeno un sistema basato su IA all’anno negli ultimi 4 anni. Nello stesso lasso di tempo, il numero medio di funzionalità di IA adottate è raddoppiato (McKinsey, “The State of AI in 2022”). Questi numeri naturalmente escludono l’uso che i dipendenti dell’impresa possono fare, nel loro lavoro quotidiano, dei sistemi di IA pubblicamente disponibili, come appunto ChatGPT.

IA in azienda, la necessità di cominciare ad attrezzarsi

Da quanto detto appare evidente la necessità per le imprese di riportare al centro le questioni etiche legate allo sviluppo e all’utilizzo dei sistemi di IA. Ma da dove cominciare esattamente? La tecnologia è in rapidissima evoluzione, la normativa è fluida e frammentata, metodi e strumenti non sono ancora standard.

Aumentare la consapevolezza interna

Una prima risposta è semplice: occorre aumentare la consapevolezza interna. In fondo, il primo passo per risolvere qualunque problema è riconoscerlo come problema. È necessario comprendere almeno le principali sfide etiche poste dai sistemi di IA, quali imparzialità, equità, autonomia decisionale, responsabilità, trasparenza, sicurezza, benessere sociale. E per farlo è importante partire dalla cultura aziendale, favorendo la diversità nella gestione dei progetti di IA, che devono prevedere sempre più contaminazioni provenienti da persone di diversa estrazione ed esperienza, esperti di domini non tecnici che possono aiutare a identificare meglio le questioni etiche. Lavorare sulla cultura di fondo è importante anche per un altro motivo, legato ad una tematica affine e parzialmente sovrapposta alla questione etica, e cioè l’accettazione dell’IA da parte dei dipendenti e collaboratori dell’impresa.

Percorsi di formazione specifica possono aiutare. Le università si stanno attrezzando e iniziano a proporre corsi e seminari sull’etica dell’IA. Alcune, come Oxford, hanno creato interi dipartimenti dedicati al tema, riunendo diverse anime, dalla filosofia alla giurisprudenza alle scienze umane. Lezioni sull’etica dell’IA fanno ormai parte dei nostri programmi di formazione avanzata in Cefriel.

Mappare i casi d’uso, attuali e prevedibili

Un passo successivo consiste nel cominciare a mappare i casi d’uso, attuali e prevedibili, supportati da sistemi di IA, e fare una prima valutazione del “rischio etico”. Per le imprese che operano in Europa questo è un passo fondamentale, perché l’AI Act adotta precisamente una prospettiva basata sul rischio. Classificare le proprie applicazioni di IA secondo il corretto livello di rischio consente di comprendere quali requisiti normativi bisogna soddisfare. In particolare, è essenziale individuare le applicazioni a “rischio elevato”, che sono sottoposte a un complesso regime regolatorio. Notiamo a margine che l’AI Act considera a rischio elevato non solo applicazioni in contesti “safety-critical”, come ci possiamo aspettare, ma anche applicazioni all’apparenza più innocue, per esempio applicazioni per la valutazione degli studenti nel settore della formazione.

Quali aspetti considerare

L’approccio complessivo alla gestione etica dell’IA deve considerare tutto il ciclo di vita dei sistemi, dall’ideazione alla dismissione, passando attraverso le fasi di identificazione e se possibile rimozione dei “bias” presenti nei dati usati per l’addestramento, valutazione dei fattori di incertezza presenti nel modello di IA utilizzato, validazione dei risultati e monitoraggio in esercizio. Le leve su cui agire sono molteplici, e vanno coordinate in un piano di esecuzione unificato. Bisogna considerare aspetti organizzativi, di processo, tecnologici e di cultura aziendale.

Accenniamo di sfuggita all’importanza fondamentale dei dati anche in questo contesto. I sistemi di IA basati su approcci di machine learning sono in buona parte il risultato dei dati utilizzati per addestrarli e validarli. L’utilizzo di dati di scarsa qualità, polarizzati o scarsamente rappresentativi può portare a seri problemi in fase di esercizio. È quindi opportuno complementare le buone pratiche di gestione del dato, che dovrebbero essere già presenti in azienda, con tecniche specifiche che indirizzano i principali rischi etici. Oggi sono disponibili diversi strumenti per supportare analisi di questo tipo, ma richiedono ancora competenze specialistiche che, se non presenti internamente all’azienda, dovranno essere reperite all’esterno attraverso partner tecnologici fidati. Così come esistono strumenti e metodologie per migliorare la trasparenza e l’affidabilità dei modelli di IA. Vale la pena osservare che alcune di queste tecniche non solo possono mitigare il rischio etico, ma sono utili anche a migliorare la qualità delle applicazioni e dei servizi basati su IA. Ci sarà modo di approfondire alcuni di questi aspetti in articoli successivi.

Conclusioni

Un approccio etico allo sviluppo e all’utilizzo dei sistemi di IA in azienda non è più rimandabile. Il rischio normativo, legale e di immagine è già oggi elevato, e non potrà che crescere in futuro. L’adozione di buone pratiche di gestione etica dell’IA non solo consente di ridurre l’esposizione al rischio, ma permette di realizzare applicazioni e servizi di qualità, migliorandone accuratezza e prestazioni.

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 3