L'analisi

Bandi infrastrutture digitali, quante preoccupazioni: serve una visione strategica

Ritardi e frammentazione in lotti nell’ambito delle gare per le infrastrutture digitali del Paese in linea con gli indirizzi del PNRR suscitano preoccupazioni circa la possibilità di raggiungere gli obiettivi prefissati di sviluppo e crescita del territorio nazionale: approfondiamo la situazione

Pubblicato il 06 Mag 2022

Emilio Miceli

segretario Confederale CGIL

Connettività 5G: le applicazioni reali che stanno cambiando il mercato e la vita di tutti

Siamo ormai entrati nella fase decisiva del processo di infrastrutturazione digitale del Paese. Risorse e strumenti sono nella disponibilità del Governo ed è sempre più chiara l’esigenza di costruire la rete in fibra in tempi conciliabili con l’esigenza di innovare e modernizzare il Paese. Continuiamo a pensare, e non siamo i soli, che per fare il salto digitale siano necessari investimenti, procedure snelle, competenze, tecnologie e funzioni regolatorie stringenti, in Italia e nella Ue.

Ma c’è bisogno anche di poter fare affidamento, come succede in tutti i paesi che hanno raccolto questa sfida, su un’azienda “di riferimento” in grado di garantire asset e competenze tali da rendere il passaggio alla digitalizzazione dell’economia e della società più agevole. Un’azienda che, di concerto con i regolatori istituzionali, si occupi di dare impulso e forza a questo processo. Nessun ritorno al “vecchio monopolista” che mortifica il mercato, non avrebbe senso, ma certamente un punto alto di eccellenza in grado di avere sguardo e visione rispetto allo scenario globale.

Arrivano i bandi 5G, Morandini: “È la prima volta in Italia, ecco gli obiettivi strategici”

Il nodo della frammentazione dei lotti

In questi mesi, tra i rilievi che la CGIL ha ritenuto di dover sollevare riguardo alla modalità con cui si è deciso di affrontare il tema dell’infrastrutturazione digitale del Paese, c’è la scelta di procedere con una frammentazione eccessiva dei lotti. Una scelta che a nostro avviso difficilmente potrà rispondere all’esigenza di costruire un modello di digitalizzazione al tempo stesso coerente e flessibile, capace di reagire alle difficoltà, agli imprevisti e ai cambiamenti di contesto e rispondere dunque alle sfide del PNRR.

In questo quadro il fatto che i bandi per portare connettività a utenti pubblici e privati, passando per le isole, le scuole e la sanità, siano stati predisposti con l’“Incumbent” nazionale destabilizzato e con un modello che rischia di non avere un’idea di quella che sarà, una volta aggiudicati i lotti messi a bando, la ricomposizione unitaria di sistema, per noi rappresenta un ulteriore problema. La gestione delle connessioni non può essere caotica e deve poggiare su un processo unitario ed efficiente.

La sensazione è che si sia scelto di trattare la rete di telecomunicazione, struttura portante dell’intero impianto contenuto nelle missioni del PNRR, come fosse un’opera pubblica “inerte”, ignorando il fatto che per connettere il Paese, da nord a sud, dalle aree interne alle isole, non è sufficiente posare i cavi, per poi metterli a disposizione del mercato.

Il rischio che abbiamo più volte evidenziato è quello di avere, a seconda dell’operatore o dell’area geografica, un avanzamento o un arretramento di tratti della rete, una disomogeneità che prima o poi mostrerà la sua fragilità in assenza di un’idea precisa e univoca di quella che deve essere l’architettura di rete, la gestione delle connessioni, delle innovazioni necessarie e degli investimenti da fare costantemente nel tempo.

Fronti critici delle gare 5G

In questo scenario, già di per sé critico, la proroga subita dai bandi di gara per le reti 5G, il cui termine di chiusura passa dal 27 aprile al 9 maggio, unitamente a quanto avvenuto nelle settimane scorse per i bandi relativi al Piano Italia a 1 Giga, (i cui termini sono stati spostati dal 16 al 31 marzo), e per i piani Sanità connessa e Scuole connesse (prorogati due volte, prima dal 15 al 30 marzo, e poi all’11 aprile), preoccupa non poco.

Anche per le due gare con le quali si punta a rilegare in fibra ottica più di 10.000 siti radiomobili esistenti e a realizzare nuovi impianti in oltre 2.000 aree entro il 2026 si registra, infatti, un ritardo nell’aggiudicazione dei lotti. E questo avviene nonostante le condizioni per gli operatori siano molto meno stringenti rispetto a quelle presenti negli altri bandi (rimborso fino al 90% delle spese sostenute dagli operatori aggiudicatari, che manterranno la proprietà delle infrastrutture, e nessun tetto massimo di lotti aggiudicabili).

L’aver pensato di frammentare quella che consideriamo la più grande opera infrastrutturale del Paese non aiuta, e forse qualche problema risiede anche nella modalità con cui sono stati strutturati i bandi. Il rischio è quello di mettere in pericolo il raggiungimento entro la fine di giugno degli obiettivi legati allo sviluppo delle connessioni ultraveloci, come previsto dall’impegno preso con la Commissione Ue, e dunque di non raggiungere nemmeno l’obiettivo che il Governo si è dato, che è quello di portare l’Italia a colmare ritardi e gap infrastrutturali in tema di connettività entro il 2026, anticipando di addirittura quattro anni la data fissata dalla strategia europea Digital Compass. Questo, come è noto, permetterebbe al nostro Paese di sfruttare appieno le risorse del PNRR destinate alle reti ultraveloci (banda larga e 5G), 6,71 miliardi di euro.

Bando Italia a 1 giga, i risvolti positivi

In questi ulteriori ritardi ravvisiamo dunque l’assenza di una strategia sufficientemente strutturata e resiliente, che non si limiti a promuovere spesa in una fase straordinaria per poi lasciare al mercato la gestione di quello che ormai si è affermato come un vero e proprio diritto, quello alla connettività, in un’Italia Italia che sconta ancora gravi ritardi per la copertura delle “aree bianche” (quelle a fallimento di mercato), dove ogni giorno diventa più stridente il divario fra aree geografiche.

Per questo crediamo sia positivo il fatto che per l’aggiudicazione del bando Italia a 1 giga da 3,65 miliardi sembrerebbero esserci in campo solo le offerte arrivate da Tim, con Fibercop, e Open Fiber. Questo renderebbe sempre più concreta la realizzazione di una rete unica, frutto della fusione dell’incumbent nazionale e di Open Fiber, e permetterebbe di riunificare ciò che sembrava essere destinato alla frammentazione, mettendo il nostro Paese in condizione di avere una rete in cui sviluppo e investimenti possano avere una dimensione generale riguardo alla manutenzione così come alla tecnologia. Il tema centrale resta, infatti, di coniugare gli investimenti accompagnandoli da scelte chiare di politica industriale.

La priorità: una visione strategica

Il PNRR, e senza soluzione di continuità tutti gli altri fondi messi a disposizione per integrare interventi nelle zone più svantaggiate del Paese, sono indubbiamente lo straordinario strumento in grado di ridurre divari territoriali, sociali ed economici. Ma senza una visione realmente strategica e, nel caso specifico della rete, senza un soggetto che non si limiti a rivendere connettività al mercato (wholesale only), come garantiremo al Paese una rete con parità di accesso e di servizi offerti? E ancora, nell’ottica della realizzazione e del consolidamento di un sistema di telecomunicazioni europeo, chi si candiderà a dialogare, in una posizione paritaria, con gli altri soggetti industriali, garantendo la tenuta di scelte e politiche di sistema? Lo chiediamo perché i piani di sviluppo della banda ultralarga che si succedono ormai dal 2015 non hanno colmato il “digital divide” che ancora condanna milioni di cittadini in una condizione di arretratezza tale da non consentire loro di usufruire appieno di questa rivoluzione.

I dati del Desi

Ce lo confermano i numeri del DESI 2021, perché sebbene si sia registrato qualche avanzamento sull’utilizzo dei servizi cloud e di e-government (36% contro il 32% del 2020, ma ben al di sotto del 64% della media Ue), sulle altre voci continuiamo ad arrancare.
Quanto alla formulazione dei bandi, abbiamo apprezzato il fatto che tra i criteri di assegnazione sia prevista l’attribuzione di un punteggio aggiuntivo legato alla qualità di assunzione del personale, agli impegni relativi a inclusione, diversità di genere, persone con disabilità e sostegno a categorie svantaggiate.

Manca però del tutto il riferimento al vincolo per gli aggiudicatari dei bandi di applicare correttamente i CCNL, strumento necessario per garantire la qualità del lavoro che si produce con gli investimenti del PNRR. Un vincolo per noi irrinunciabile in un sistema che genererà appalti e subappalti, frazionando ulteriormente un mondo che è già frazionato per non perdere il controllo della filiera e garantire buona occupazione, sia in termini di diritti che di competenze.

Conclusione

Questa, in sostanza, è la nostra critica ragionata alla gestione del PNRR e alla linea seguita fin qui dal Governo. Su questi punti intendiamo confrontarci, convinti come siamo che l’opportunità del PNRR, se colta fino in fondo, sia davvero l’unica (l’ultima?) in grado di fare superare al Paese quel processo di arretramento che abbiamo subìto negli ultimi vent’anni.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 3