Milano è, dal 2000, il fiore all’occhiello (o la foglia di fico?) per l’offerta di servizi residenziali FTTB/FTTH in Italia. La disponibilità pubblica di dati disaggregati a livello di sezione censuaria, grazie al meritorio lavoro di AGCOM, consente a ricercatori indipendenti l’analisi dettagliata delle caratteristiche della copertura assicurata.
I risultati delle analisi preliminari sin qui svolte sono piuttosto sorprendenti e sollevano molti interrogativi sulle scelte degli operatori e sulla effettiva disponibilità del servizio alla quasi totalità della popolazione milanese.
Ce lo aspetteremmo, perché la copertura è iniziata nel 2000, con il coinvolgimento di AEM, una municipalizzata capillarmente presente sul territorio e sensibile all’interesse pubblico. Inoltre siamo in una delle aree del Paese in cui la domanda è più forte e matura e in cui quindi una pressione dal basso avrebbe potuto stimolare l’offerta.
Restano necessari molti approfondimenti per trarre conclusioni certe, e occorre premettere che i dati disponibili sul sito, richiedono una attenta validazione ed interpretazione. In particolare, sul sito dell’Autorità si precisa che “La rilevazione è in corso di completamento (in particolare per i dati FTTH, FTTC)”. I dati utilizzati in queste analisi sono stati scaricati dal sito AGCOM il 26 agosto 2018. Inoltre il dato di copertura diffuso da AGCOM a livello di sezione censuaria va considerato come relativo alla frazione di indirizzi unici serviti. Esso richiede, una serie di assunzioni per tradurlo in termini di percentuale delle utenze residenziali servite, necessariamente arbitrarie se si dispone di soli dati censuari per sezione (relativi a famiglie, abitazioni, edifici, edifici residenziali per fascia di numero di interni, interni complessivi degli edifici residenziali). Nel seguito presenteremo stime di copertura delle famiglie residenti, per zona di decentramento e per nodo di classificazione, supponendo che, sezione per sezione, sia uguale la percentuale degli edifici residenziali e non residenziali serviti e che gli edifici residenziali siano serviti a partire da quelli con un maggior numero di interni. Ciò rende la percentuale delle famiglie servite maggiore della percentuale degli edifici serviti.
Il possibile svantaggio competitivo dell’FTTH
Il problema più arduo deriva dal processo con cui i dati arrivano ad AGCOM, che conferisce un ruolo privilegiato ad un numero ristretto di operatori infrastrutturali, non sempre attivi sul mercato retail. Una definizione rigorosa di cosa significhi disponibilità del servizio in un numero civico richiederebbe in primo luogo la garanzia che almeno un operatore retail offra effettivamente il servizio in quel punto. In secondo luogo, nel caso di servizi FTTH, occorre chiarire se sono inclusi oppure no tra gli indirizzi serviti quelli che richiederebbero ulteriori interventi infrastrutturali per servire il primo utente in quel punto: rilegamento finale fino al numero civico e tratta verticale. Evitare ambiguità su quest’ultimo aspetto, in particolare chiarendo che è legittimo considerare coperto un indirizzo solo se in esso è vendibile il servizio retail entro un tempo determinato, sufficientemente breve, sarebbe importante, non solo e non tanto a Milano, ma soprattutto in tutte le aree in cui le gare hanno determinato obblighi alla copertura FTTH e la domanda molto bassa renderebbe razionale attendere il manifestarsi della domanda per attivare gli investimenti più specifici o, in alternativa, ricorrere a risorse wireless eventualmente disponibili. D’altra parte, la necessità di investimenti incrementali per fornire concretamente il servizio in aree a bassa domanda potrebbe disincentivare gli operatori a soddisfare queste richieste, nelle zone a libero mercato. Più in generale, i servizi FTTH potrebbero presentare tempi di attivazione e condizioni economiche che li pongono in una situazione di svantaggio competitivo rispetto alle alternative disponibili. In effetti, per molti anni, il numero di utenti di servizi FTTB/FTTH a Milano non è cresciuto quanto ci si sarebbe potuti attendere.
La disomogeneità del grado di copertura
Il punto di partenza delle analisi è la Tab. 1. Essa si riferisce alla “Località ISTAT capoluogo del Comune di Milano”, che esclude altre località (case sparse, nuclei e centri abitati, aree produttive) appartenenti al Comune. Sono inoltre escluse le “Sezioni Censuarie ISTAT” con una popolazione residente e un numero di famiglie residenti rispettivamente minori o uguali a 10 e a 5. Ciò esclude solo lo 0,1% della popolazione ed evita l’effetto distorcente di aree disabitate (cimiteri, parchi, aree produttive incluse nel capoluogo, etc.). I dati sono classificati per Area Subcomunale dell’ISTAT, a Milano coincidenti con le zone di decentramento. Appare evidente la disomogeneità del grado di copertura nelle diverse zone, con un massimo nel Centro Storico dell’94,2% delle famiglie ed un minimo nella Zona Porta Ticinese – Vigentino – Gratosoglio del 70,4% delle famiglie. In questa ultima zona, il 25% delle 452 sezioni ha una copertura inferiore al 36,1%. Si sottolinea che questa stima è comunque approssimata in quanto non si conosce con precisione la distribuzione degli indirizzi serviti per numero di interni dei corrispondenti edifici. L’elaborazione qui effettuata è in qualche modo ottimista, perché presuppone che sia più elevata la probabilità che siano serviti gli edifici con un numero maggiore di interni. Se avessimo, sezione per sezione, equiparato la copertura per indirizzi a quella per popolazione, la stima sarebbe stata inferiore, con un massimo nel Centro Storico dell’88,8% ed un minimo nella Zona Porta Ticinese – Vigentino – Gratosoglio del 60,7%; il valore medio per Milano sarebbe stato del 73,1% .
Sarebbe utile, ma va chiaramente al di là delle finalità di questo breve intervento, capire in che misura la situazione che oggi registriamo sia conseguenza delle scelte infrastrutturali fatte da Metroweb intorno al 2000 e quanto le infrastrutture richiedano completamenti costosi per raggiungere una copertura FTTH del 100% della popolazione a Milano. Fastweb evidenzia una vasta area non servita a sud del territorio cittadino, che potrebbe spiegare i valori molto bassi di copertura un alcune zone. Tuttavia il problema appare più ampio e profondo: secondo la tabella, 1335 sezioni del capoluogo del comune di Milano, con più di 10 abitanti e 5 famiglie hanno una copertura non superiore al 75,4% e, nel complesso, 121.227 famiglie residenti non possono accedere al servizio.
Tabella 1 | ||||||
Zona di decentramento | N° di Sezioni Censuarie | Pop. residente – media per sezione | Famiglie residenti | Popolazione servita da FTTH | % Famiglie servite da FTTH | Percentile 25* |
Centro Storico | 585 | 153 | 44.464 | 41.875 | 94,2% | 92,3% |
Forze Armate – San Siro – Baggio | 642 | 243 | 76.209 | 58.700 | 77,0% | 71,3% |
Porta Genova – Giambellino – Lorenteggio | 559 | 247 | 69.636 | 49.474 | 71,0% | 40,0% |
Porta Nuova – Bovisa – Niguarda – Fulvio Testi | 656 | 249 | 80.550 | 70.215 | 87,2% | 83,3% |
Porta Ticinese – Vigentino – Gratosoglio | 452 | 243 | 54.527 | 38.365 | 70,4% | 36,1% |
Porta Venezia – Lambrate – Città Studi | 564 | 232 | 67.726 | 58.361 | 86,2% | 89,5% |
Porta Vittoria – Porta Romana – Rogoredo | 576 | 249 | 73.640 | 60.409 | 82,0% | 81,3% |
Porta Volta – Fiera – Gallaratese – Quarto Oggiaro | 700 | 240 | 81.479 | 59.040 | 72,5% | 51,9% |
Stazione Centrale – Greco – Crescenzago | 605 | 221 | 67.194 | 57.759 | 86,0% | 83,5% |
Totale località Milano | 5339 | 231 | 615.425 | 494.198 | 80,3% | 75,4% |
*Valore percentuale di copertura tale che il 25% delle sezioni censuarie della zona hanno un valore di copertura inferiore o uguale ad esso |
Le variabili di classificazione
Per meglio comprendere il fenomeno abbiamo effettuato sulle sezioni censuarie alla base della Tabella 1 esercizi di classificazione ad albero analoghi a quelli descritti in un precedente intervento. L’albero da cui traiamo i risultati che commentiamo qui brevemente ha 41 foglie, ciascuna mediamente relativa a 130 sezioni, e poco meno di 30.000 residenti.
Le variabili di classificazione complessivamente scelte dall’algoritmo di classificazione nelle successive partizioni dell’insieme delle sezioni osservate, sono indicatori calcolati, sezione per sezione, a partire dalle variabili censuarie relative al Censimento Generale ISTAT della Popolazione e delle Abitazioni del 2011:
- Percentuale degli occupati rispetto ai residenti con almeno 15 anni
- Numero medio di componenti per famiglia residente
- Rapporto tra la superficie delle abitazioni utilizzate da residenti e il numero di residenti
- Percentuale delle famiglie in abitazione di proprietà
- Il rapporto tra il numero di residenti con al più la licenza media, ridotto del numero di residenti con al più 14 anni, e il numero di residenti con almeno 15 anni.
- Il rapporto tra residenti laureati o diplomati ed i residenti con almeno 20 anni
- Percentuale di edifici residenziali con al più 2 interni
- Percentuale delle famiglie con almeno 5 componenti
- Percentuale dei residenti con almeno 55 anni
- Percentuale dei residenti con al più 34 anni.
Una prima idea dell’effetto che questi indicatori hanno sulla variabile di interesse si può avere attraverso la Tabella 2 che ne misura il valore sull’aggregato delle grandezze originarie per ciascuna zona. Ad esempio si nota che il Centro Storico, la zona con massima copertura FTTH, è anche quella con la più alta percentuale di occupati, la maggiore superficie delle abitazioni per residente, la maggiore incidenza di laureati e diplomati. Invece altre grandezze non sembrano distinguere le diverse zone al punto tale da giustificarne la scelta da parte dell’algoritmo. Ciò avviene perché mediando sul complesso delle sezioni di una zona si appiattiscono le differenze riscontrabili tra singole sezioni.
Le evidenze della disomogeneità socio-economica
Non è qui possibile riportare in modo esaustivo le caratteristiche dei 41 nodi foglia dell’albero che mostrano la forte variabilità della variabile dipendente e il ruolo esplicativo di quelle indipendenti. È tuttavia possibile presentare casi esemplificativi, scelti tra quelli più rappresentativi per le diverse zone. Va premesso che ad un determinato nodo appartengono sezioni collocate in diverse zone. Tuttavia sono relativamente pochi i nodi le cui sezioni incidono in misura superiore alla media sulla popolazione di ciascuna zona. Incrociare appartenenza ad un nodo e ad una zona riduce a poche decine le sezioni interessate, e a poche migliaia la relativa popolazione ma rende ancora più evidente la disomogeneità socio-economica.
Tabella 2 | |||||||||
Centro Storico | Forze Armate – San Siro – Baggio | Porta Genova – Giambellino – Lorenteggio | Porta Nuova – Bovisa – Niguarda – Fulvio Testi | Porta Ticinese – Vigentino – Gratosoglio | Porta Venezia – Lambrate – Città Studi | Porta Vittoria – Porta Romana – Rogoredo | Porta Volta – Fiera – Gallaratese – Quarto Oggiaro | Stazione Centrale – Greco – Crescenzago | |
Percentuale degli occupati rispetto ai residenti con almeno 15 anni | 55,2% | 49,2% | 48,5% | 51,5% | 50,0% | 52,6% | 51,2% | 48,4% | 53,7% |
Numero medio di componenti per famiglia residente | 1,97 | 2,04 | 1,98 | 2,02 | 1,99 | 1,93 | 1,94 | 2,05 | 1,98 |
Rapporto tra la superficie delle abitazioni utilizzate da residenti e il numero di residenti | 56,5 | 40,5 | 39,7 | 36,7 | 39,2 | 44,1 | 40,4 | 39,6 | 38,9 |
Percentuale delle famiglie in abitazione di proprietà | 57,9% | 61,8% | 60,8% | 64,4% | 62,8% | 66,2% | 62,5% | 64,8% | 67,4% |
Rapporto tra il numero di residenti con al più la licenza media, ridotto del numero di residenti con al più 14 anni, e il numero di residenti con almeno 15 anni. | 15,1% | 35,6% | 36,3% | 39,6% | 36,5% | 25,9% | 33,7% | 38,3% | 34,4% |
Rapporto tra residenti laureati o diplomati ed i residenti con almeno 20 anni | 82,4% | 61,3% | 60,6% | 56,3% | 60,1% | 71,1% | 62,8% | 58,2% | 62,0% |
Percentuale di edifici residenziali con al più 2 interni | 9,8% | 28,6% | 15,8% | 23,0% | 15,6% | 18,0% | 19,0% | 20,5% | 25,9% |
Percentuale delle famiglie con almeno 5 componenti | 3,6% | 3,2% | 2,9% | 3,1% | 2,9% | 2,4% | 2,7% | 3,2% | 2,8% |
Percentuale dei residenti con almeno 55 anni | 36,2% | 37,9% | 38,9% | 34,8% | 36,5% | 37,7% | 37,0% | 38,3% | 33,9% |
Percentuale dei residenti con al più 34 anni. | 32,2% | 30,8% | 30,5% | 33,1% | 32,1% | 30,9% | 31,2% | 30,7% | 33,4% |
La Tabella 3 contiene i valori assunti da una serie di indicatori sociodemografici ed economici desumibili dalle variabili censuarie calcolati sull’insieme di sezioni che appartendono ad alcuni nodi e alcune zone. Sono evidenziate con scale di colori alcuni degli indicatori che meglio esemplificano la disomogeneità sociale ed urbanistica. Si noti che l’elevato valore del numero di interni o di abitazioni per edificio residenziale dipende dal fatto che l’ISTAT considera insieme agli edifici anche complessi di edifici (ad esempio perché afferenti allo stesso indirizzo). Resta da verificare se questo fatto abbia influenzato la stima AGCOM della copertura.
Si noti che solo una parte degli indicatori sono utilizzati dall’algoritmo di partizione per individuare i nodi. L’espressione che definisce i nodi è di solito molto più semplice. Ad esempio, il nodo 60, quello che, sul complesso delle zone in cui è presente è caratterizzato dalla più bassa copertura FTTH tra i 9 nodi selezionati (42,2%, su 17.158 famiglie residenti) è definito da queste semplici condizioni:
- Percentuale di occupati minore o uguale al 43,8%
- Componenti medi per famiglia maggiori di 2,043
- Percentuale di laureati e diplomati su adulti minore o uguale al 50%
- Percentuale residenti con almeno 55 anni maggiore del 45,3%
All’opposto, il nodo 50, quello con la copertura più elevata, tra quelli selezionati (96,7%, su 22.067 famiglie residenti) è definito da:
- Percentuale di occupati compresa tra il 54,4% ed il 59,3%
- Componenti medi per famiglia compresi tra 1,808 e 1,928
- Percentuale di laureati e diplomati su adulti maggiore del 61,6%
In ogni caso, sembra confermata la forte correlazione tra qualità della copertura ed una serie di indicatori: il colore rosso associato a molte righe delle quattro colonne più a destra, quelle che presentano una copertura in fibra non superiore al 40,6% stanno ad indicare situazioni di svantaggio per lo sviluppo della domanda su aspetti quali l’anzianità della popolazione, il grado di istruzione, l’occupazione, la tipologia delle abitazioni. Queste ultime sembrano essere più piccole, di più recente costruzione e appartenenti a edifici più grandi (presumibilmente case popolari) nelle aree peggio coperte.
Pur con le cautele espresse circa la qualità ed il significato preciso dei dati alla base di questa analisi, sembra siano insufficienti gli incentivi che, anche a Milano, gli operatori del libero mercato hanno ad offrire una copertura FTTH di qualità elevata. A mio parere ciò non dovrebbe però tradursi in ulteriori ampliamenti delle aree geografiche sottratte al mercato, quanto da una riconsiderazione dei criteri e degli strumenti della regolamentazione che ne aumentino adeguatamente il potere incentivante e il contrasto al cream skimming.
Tabella 3 | |||||||||
Porta Venezia – Lambrate – Città Studi | Porta Vittoria – Porta Romana – Rogoredo | Centro Storico | Stazione Centrale – Greco – Crescenzago | Porta Nuova – Bovisa – Niguarda – Fulvio Testi | Porta Volta – Fiera – Gallaratese – Quarto Oggiaro | Forze Armate – San Siro – Baggio | Porta Genova – Giambellino – Lorenteggio | Porta Ticinese – Vigentino – Gratosoglio | |
Nodo | 50 | 43 | 45 | 54 | 27 | 30 | 40 | 61 | 60 |
N° Sezioni | 38 | 28 | 57 | 25 | 34 | 36 | 19 | 25 | 26 |
Pop. media per sez. | 265 | 280 | 161 | 199 | 194 | 292 | 291 | 230 | 266 |
Pop. Resid. – totale | 10052 | 7830 | 9155 | 4983 | 6596 | 10515 | 5537 | 5744 | 6925 |
Incid. 55enni e più | 35,6% | 40,5% | 38,3% | 28,0% | 23,5% | 48,6% | 40,9% | 51,8% | 50,2% |
Incid. età fino a 34 | 31,5% | 28,3% | 31,3% | 33,2% | 38,1% | 24,8% | 30,6% | 22,9% | 25,9% |
Incid. Laureati e Dipl. su 20enni e più | 76,1% | 73,8% | 85,3% | 64,6% | 69,9% | 34,0% | 54,7% | 71,3% | 28,3% |
Appart. a Forze di lavoro su 15enni e più | 59,5% | 55,1% | 54,7% | 67,0% | 68,7% | 40,6% | 50,6% | 39,8% | 36,6% |
Occupati su 15enni e più | 56,5% | 52,1% | 52,5% | 62,4% | 64,8% | 34,8% | 46,8% | 37,6% | 30,5% |
Disocc. su appart. For. Lav. | 4,2% | 4,5% | 3,2% | 4,8% | 4,3% | 10,4% | 5,7% | 4,3% | 12,5% |
STUD_SU_15_24 | 85,3% | 76,1% | 93,0% | 57,5% | 70,6% | 51,6% | 65,1% | 89,3% | 49,9% |
Incid. Stranieri Su Pop. | 9,9% | 7,6% | 11,6% | 28,0% | 16,4% | 10,4% | 6,4% | 4,3% | 13,1% |
Superf. Abit. Pro capite | 45,4 | 46,8 | 64,4 | 38,6 | 38,5 | 34,3 | 36,5 | 45,3 | 34,8 |
Perc. Fam. In Ab. Propria | 69,2% | 72,0% | 53,3% | 57,5% | 76,2% | 38,9% | 78,2% | 87,8% | 14,5% |
Compon. Per Fam | 1,88 | 1,89 | 2,00 | 1,88 | 2,00 | 1,99 | 2,38 | 2,16 | 2,17 |
Incid. Fam. Con 1 o 2 compon. | 76,0% | 75,7% | 72,2% | 74,3% | 70,7% | 75,2% | 59,6% | 70,8% | 71,2% |
Incid. Fam. Con 3 o 4 compon. | 21,9% | 22,8% | 23,7% | 23,6% | 26,6% | 22,0% | 36,1% | 26,8% | 23,5% |
Incid. Fam. Con almeno 5 compon. | 2,1% | 1,5% | 4,1% | 2,1% | 2,7% | 2,8% | 4,3% | 2,5% | 5,3% |
Ed. Resid. Su tot. Utilizz. | 73,7% | 73,3% | 75,9% | 69,0% | 68,0% | 69,4% | 90,3% | 76,1% | 77,6% |
Incid. edif. resid. costruiti prima del 1946 | 87,9% | 75,2% | 85,1% | 69,8% | 53,3% | 38,7% | 68,8% | 11,3% | 3,8% |
Incid. edif. resid. costruiti prima del 1962 | 56,1% | 47,4% | 57,3% | 46,5% | 34,3% | 5,4% | 3,4% | 0,8% | 1,9% |
N° abit. per edif. resid | 14,7 | 14,4 | 9,3 | 11,6 | 11,3 | 47,1 | 13,1 | 21,2 | 60,7 |
N° interni per edif. Resid | 16,1 | 15,4 | 12,0 | 12,6 | 12,2 | 46,8 | 12,9 | 22,4 | 61,2 |
Incid. Popol. Con al più lic. media (escl. Giovani) | 20,7% | 23,3% | 13,4% | 31,1% | 22,4% | 63,2% | 43,9% | 27,6% | 69,0% |
Incid. Popol. Con al più lic. elem. (escl. Giovani) | 5,6% | 6,2% | 2,6% | 8,5% | 3,6% | 28,5% | 15,2% | 7,2% | 31,9% |
STIMA età media | 45,3 | 47,5 | 45,6 | 42,5 | 39,4 | 51,3 | 46,6 | 52,4 | 51,4 |
% della popol. con copertura FTTH | 98,5% | 97,4% | 96,6% | 94,8% | 96,4% | 38,6% | 40,6% | 36,6% | 28,7% |