l'analisi

Banda ultralarga, sarà complesso darla a tutti gli italiani: ecco perché

Da un’analisi dei dati Agcom per sezione censuaria risulta che c’è tanto digital divide – con l’assenza della Vdsl2 – in località con popolazione bassa o molto bassa. Che però sono tantissime in Italia. Sarà quindi complesso rimediare al problema, perché i cantieri dovranno essere numerosissimi. Ecco lo status

Pubblicato il 27 Ago 2018

Claudio Leporelli

prof. ordinario, Dip. di Ingegneria informatica, automatica e gestionale Antonio Ruberti, "Sapienza" Univ. di Roma

banda ultralarga - infrastrutture digitali PNRR

Le mappe e, ancor più gli Open Data pubblicati da Agcom negli ultimi mesi (in ottemperanza a quanto previsto dall’Art. 6, comma 5-bis, del decreto-legge 23 dicembre 2013, n. 145, “Destinazione Italia”, convertito con modifiche dalla legge n. 9 del 2014) consentono analisi di altissimo dettaglio sullo stato della copertura Broadband e Ultrabroadband. E sul relativo digital divide.

Cos’è il digital divide, nuova discriminazione sociale (e culturale)

Non esiste alcuna fonte altrettanto ricca tra quelle pubblicamente disponibili. Negli ultimi mesi, grazie alla competenza e all’impegno di Aldo Milan, che si è occupato del tema sin dagli anni del Progetto ISBUL (quando non c’erano margini per pubblicare queste informazioni), i dati stanno raggiungendo un apprezzabile livello di stabilità. Nei limiti di quanto consentito dalla correttezza dei dati di input, forniti dagli operatori e di quelli forniti dall’Istat (variabili censuarie e dati geografici), divengono via via più precise le stime su tipo e velocità della copertura offerta a circa 27 milioni di numeri civici sul territorio italiano. Restano aperti interrogativi relativi alla congruenza tra questi indicatori e quelli accessibili sulla pagina MISE, nonché il rapporto tra gli indirizzi unici individuati da Agcom ed i 32 milioni di numeri civici su cui Infratel ha basato la consultazione 2017.

Metodologie, stime di copertura, criteri adottati

Resta aperta la possibilità di migliorare via via le metodologie per raccordare le diverse informazioni disponibili e giungere a stime ancora migliori di copertura relativamente a diversi possibili criteri adottati: i numeri civici (anche quelli dei garage, o degli ingressi secondari degli edifici, o associati ad edifici mai costruiti?); gli edifici; le abitazioni; le famiglie residenti; gli individui. Altri possibili errori riguardano l’assegnazione di numeri civici all’una o l’altra di sezioni censuarie confinanti lungo una via.

Già ora, però, le opportunità aperte ad un ricercatore indipendente sono enormi. Una prima esplorazione di queste opportunità è stata svolta utilizzando le variabili censuarie 2011 dell’Istat, a livello di Sezioni Censuarie e di Località e gli open data Agcom a livello di sezione censuarie per Adsl e Vdsl.

Tabella 1
Classificazione aggregata ComuniPopolazione residente – totaleStima della Popolazione residente in aree coperte dal servizio VDSL% copertura VDSL
1Nessun precedente Intervento Pubblico Diretto – Bassa incidenza aree bianche25.329.92521.580.58685,2%
2Nessun precedente Intervento Pubblico Diretto – Alta incidenza aree bianche21.881.9237.933.22036,3%
3Comuni interessati da progetto Eurosud e con alta copertura provinciale derivante dal progetto9.033.3257.874.92687,2%
4Precedenti Interventi pubblici diretti o comuni Eurosud con bassa copertura provinciale2.997.3961.153.66138,5%
Dati aggregati relativi alle sezioni censuarie con almeno 10 residenti – Stima AGCOM di copertura per sezione

Sezioni censuarie e costi di copertura

Le sezioni censuarie 2011 sono 366.863. Molte di esse hanno una popolazione residente nulla. Ho escluso da queste analisi esplorative circa 55.000 sezioni con meno di 10 residenti (complessivamente 178.120 residenti). La sezione più popolosa aveva all’epoca del censimento 7647 abitanti e l’1% della popolazione si concentra nelle 258 sezioni con almeno 1845 residenti. La popolazione media di una sezione è di 162 residenti. Il 50% dei residenti abita in sezioni con al più 410 abitanti che sono 323.453, con una popolazione media di 92 residenti) Alternativamente, l’altro 50% abita nelle restanti 43410 sezioni (che hanno una popolazione media di 684 residenti). Queste poche cifre sintetizzano la difficoltà ed il costo della copertura del territorio con infrastrutture di rete fissa, soprattutto se si intende sostituire completamente, per l’85% dei punti da servire, la rete in rame, che peraltro, nelle aree con rete di accesso secondaria lunga, ha prestazioni inaccettabili. Appare molto alta la superficie del territorio a bassa o bassissima densità abitativa, in cui un ruolo significativo potrebbe essere svolto da reti radio adeguate per capacità, velocità, latenza e, in generale, qualità della copertura.

Vdsl e Progetto Eurosud, bene ma non benissimo

L’analisi più interessante sviluppata in questa fase iniziale è la stima di un albero di classificazione che individua una partizione delle sezioni analizzate in insiemi disgiunti, utilizzando come criterio di separazione la percentuale di copertura Vdsl di ciascuna sezione stimata da Agcom, e come variabili per la definizione dei blocchi della partizione le variabili censuarie a livello di sezione e località.

Queste variabili sono utilizzate in particolare sotto forma di ratios, che evidenziano caratteristiche strutturali del territorio edificato e caratteristiche socio-demografiche della popolazione. Un ruolo importante tra le variabili di classificazione è giocato dalla variabile di classificazione dei comuni italiani già presentata in una precedente analisi. I comuni sono assegnati a uno di quattro possibili gruppi, come indicato in tabella 1. E’ opportuno notare intanto che il Progetto Eurosud, basato sul modello indiretto e sviluppato da Telecom Italia, ha portato i comuni in cui si è più compiutamente sviluppato (gruppo 3) ad un tasso di copertura Vdsl addirittura superiore a quello del gruppo 3, le aree in cui principalmente la copertura deriva da iniziative private in regime di mercato. Tuttavia non sono stati ottenuti, con questa tecnologia, gli obiettivi di copertura integrale dell’utenza potenziale introdotti dalla Agenda Digitale. I gruppi 2 e 4 sono quelli oggetto di bandi Infratel per intervento diretto e da essi si attende (presto?) il conseguimento della piena copertura, in regime di aiuto di Stato.

Tabella 2
Variabili di Classificazioni effettivamente utilizzate nell’alberoNumero di nodi in cui la variabile è utilizzata
Numero medio di Abitazioni per Edificio Residenziale18
Ampiezza della Località13
Località capoluogo del Comune16
Classificazione dei Comuni per interventi pubblici e incidenza aree bianche6
Incidenza Edifici utilizzati su totale2
Numero medio di Interni per Edificio Residenziale7
Percentuale delle abitazioni abitate da almeno un residente7
Percentuale dei residenti di almeno 15 anni Disoccupati4
Percentuale di famiglie residenti con al più due componenti3
Percentuale di famiglie residenti con almeno 5 componenti2
Percentuale di residenti con almeno 15 anni che hanno al più la licenza media2
Percentuale dei residenti di almeno 15 anni Occupati10
Incidenza degli stranieri sui residenti5
Percentuale di residenti con almeno 15 anni appartenenti alle forze di lavoro5
Percentuale di residenti con al più 34 anni3
Incidenza degli studenti sui residenti tra 15 e 24 anni2
Tipologia della località (Centro abitato, Nucleo abitato, Case sparse o aree produttive)4
Totale complessivo dei nodi (radice esclusa)108
Ove non specificato, le grandezze sono misurate a livello di Sezione Censuaria

Variabili di classificazione e differenze di copertura

Una descrizione esaustiva dei risultati della analisi non è possibile per problemi di tempo e di spazio. Fornirò nel seguito alcuni dati che permettono utili spunti di riflessione. L’albero individua a partire dalla radice, 108 nodi di cui 68 terminali (foglie). Le variabili di classificazione effettivamente scelte dall’algoritmo per definire la partizione sono elencate in Tabella 2. Per brevità si riassumeranno i risultati presentando solo alcune tabelle riassuntive dell’effetto delle variabili di classificazione più rilevanti. In particolare, le Tabelle da 3 a 5 presentano l’effetto della caratterizzazione dimensionale e urbanistica della Località in cui la sezione è inserita. Si tratta delle variabili, che, insieme allo stato di attuazione dei progetti Infratel determinano maggiormente le forti differenze di copertura, mentre le variabili socio-economiche elencate in Tabella 2 svolgono un ruolo meno pronunciato.

Tabella 3
Località Capoluogo del ComunePopolazione ResidentePopolazione coperta da servizio VDSLPercentuale della popolazione con copertura VDSL
SI47.105.24833.961.76972,1%
NO12.075.4054.554.81737,7%
Totale complessivo59.180.65338.516.58665,1%
Tabella 4
Tipo della LocalitàPopolazione ResidentePopolazione coperta da servizio VDSLPercentuale della popolazione con copertura VDSL
Centro Abitato53.977.41437.135.62068,8%
Nucleo Abitato1.764.202419.34323,8%
Case Sparse e Aree Produttive3.439.037961.62228,0%
Totale complessivo59.180.65338.516.58665,1%
Tabella 5
Ampiezza della LocalitàPopolazione ResidentePopolazione coperta da servizio VDSLPercentuale della popolazione con copertura VDSL
1.000.000 o più abitanti3.552.0112.534.30871,3%
500.000 – 999.999 abitanti3.052.9632.824.79692,5%
200.000 – 499.999 abitanti1.922.9801.777.20392,4%
100.000 – 199.999 abitanti2.872.3932.705.97794,2%
50.000 – 99.999 abitanti5.331.5434.931.73992,5%
20.000 – 49.999 abitanti9.435.8558.470.41089,8%
10.000 – 19.999 abitanti6.763.2515.859.39186,6%
5.000 – 9.999 abitanti7.014.8414.434.56263,2%
2.000 – 4.999 abitanti7.472.9972.422.57832,4%
1.000 – 1.999 abitanti4.277.062978.27522,9%
500 – 999 abitanti3.060.235713.24223,3%
200 – 499 abitanti2.193.013484.39222,1%
abitanti < 2002.231.509379.71417,0%
Totale complessivo59.180.65338.516.58665,1%

Si noti in tabella 5 che nelle località con più di un milione di residenti, la presenza di Milano, prevalentemente servita con tecnologie Fttb/Ftth, determina un più basso valore medio della copertura Vdsl rispetto a quello delle località tra 500.000 e 20.000 abitanti. La copertura cala regolarmente tra il picco raggiunto per le località tra 50.000 e 100.000 residenti (92,5%) al 17%, per le località con meno di 200 residenti.

I nodi della classificazione sono estremamente disomogenei per dimensione. Il più grande, il nodo 58, contiene 117.915 sezioni, con una popolazione complessiva di oltre 25 milioni di residenti. I 7 nodi con popolazione superiore a 1 milione di residenti comprendono il 61,5% della popolazione complessiva; i 32 nodi con popolazione inferiore a 300.000 residenti comprendono l’8,5% della popolazione. Ben 34 nodi, la metà del totale, con complessivi 20,3 milioni di abitanti, comprendono solo comuni ad alta incidenza di aree bianche, in attesa degli interventi Open Fiber. E’ però interessante che il nodo più grande, il 58, comprenda sezioni appartenenti a tutti e quattro gli insiemi definiti in Tabella 1. Le condizioni che definiscono il nodo 58 sono le seguenti:

  • Tipologia della Località: Centro Abitato
  • Popolazione della Località che contiene la sezione compresa tra 500.000 e 19.999 residenti;
  • Valore medio nella sezione del rapporto tra numero complessivo degli interni e numero di edifici residenziali maggiore di 2,063.

Nonostante l’alto livello medio di copertura, questo nodo è così ampio che merita ulteriori disaggregazioni. La più ovvia è quella basata sulla classificazione dei comuni proposta in Tabella 1. Nederiva la Tabella 6.

Tabella 6
Nodo 58Stima della Popolazione residente in aree coperte dal servizio VDSLPopolazione residente – totale% copertura VDSL
Nessun precedente Intervento Pubblico Diretto – Bassa incidenza aree bianche16.122.18817.341.58293,0%
Nessun precedente Intervento Pubblico Diretto – Alta incidenza aree bianche2.190.2812.568.71185,3%
Comuni interessati da progetto Eurosud e con alta copertura provinciale derivante dal progetto4.245.3154.649.94191,3%
Precedenti Interventi pubblici diretti o comuni Eurosud bassa copertura provinciale571.919682.50083,8%
Totale23.129.70325.242.73491,6%

Se si utilizza il nodo 58 come radice di ulteriori separazioni è possibile aumentare l’omogeneità delle sezioni appartenenti a ciascun blocco della partizione e rendere più precisa la classificazione. Ad esempio, 5 ulteriori e livelli di split individuano 83 blocchi disgiunti con copertura compresa tra il 97,2% ed il 79,4% e popolazione compresa tra 1.685.686 e 17.984 (ai 14 blocchi più grandi appartengono 12,1 milioni di residenti, circa il 50% dei residenti assegnati al nodo 58).

Il figlio del nodo 58 con la copertura maggiore (97,2% di 691.085 residenti) è identificato dalle seguenti variabili di classificazione

  • Numero medio di componenti della famiglia maggiore di 2 e <= di 2,21
  • Percentuale di edifici con più di 9 interni > 24,8%
  • Percentuale di popolazione straniera > 13,2%

Il figlio del nodo 58 con la copertura VDSL più bassa (79,4% di soli 59639 residenti) è identificato dalle seguenti variabili di classificazione

  • Numero medio di componenti della famiglia <= di 2
  • Assenza di edifici residenziali con più di 9 interni
  • Percentuale di edifici costruiti prima del 1946 > 35,3%
  • Percentuale di popolazione straniera <= 13,2%

Più significativa è l’analisi di nodi dell’originario esercizio di partizione caratterizzati da elevata popolazione e in cui la copertura Vdsl è molto insoddisfacente. Esempi significativi sono i tre nodi, oltre al 58 con più di un milione di persone senza la disponibilità di servizio Vdsl: i nodi 82 (coperto al 20,8%), il nodo 86 (coperto al 9%) ed il 91 (coperto al 16,9%).

In tutti e tre i casi si tratta di sezioni appartenenti a comuni con elevata incidenza di aree bianche e in cui si attende la realizzazione delle opere messe a bando da Infratel. Il nodo 82 contiene sezioni appartenenti a località con un numero di residenti compresi tra 2.000 e 4.999. I nodi 86 e 91 contengono sezioni appartenenti a località con meno di 2000 residenti.

Ulteriori variabili di classificazione del nodo 82 sono:

  • Il numero medio di abitazioni per edificio residenziale nelle sezioni è maggiore di 1,914 e minore o uguale a 2,996
  • Le sezioni appartengono a capoluoghi di comune.

Ulteriori variabili di classificazione del nodo 86 sono:

  • Il numero medio di abitazioni per edificio residenziale nelle sezioni è maggiore di 1,399 e minore o uguale a 6,179
  • La percentuale delle abitazioni in cui vive almeno un residente è inferiore al 65%.

Ulteriori variabili di classificazione del nodo 91 sono:

  • La percentuale delle abitazioni in cui vive almeno un residente è compresa tra 80% e l’88,9%%
  • Le sezioni appartengono a località non capoluogo di comune.

Conclusioni

Possiamo sintetizzare i risultati di questo primo esperimento nel ruolo preponderante giocato dalla dimensione delle località nelle scelte di copertura Vdsl. Presumibilmente, in molti casi alle considerazioni di costo si aggiungono considerazioni tecnologiche relative alla lunghezza dei doppini. Resta da indagare, inoltre, e lo faremo in successivi interventi, la possibile correlazione tra struttura dimensionale dei centri e fattori socioeconomici e demografici che creano negli operatori attese di bassa domanda.

L’elevata concentrazione del digital divide infrastrutturale in località con popolazione bassa o molto bassa è evidenziato nella Tabella 7. In essa, per le possibili combinazioni delle tipologie di località, e distinguendo le sezioni contenute nei blocchi 2 e 4 della Tabella 4 rispetto agli altri, vengono forniti i dati di popolazione coperta e non coperta (nel complesso e, separatamente per i blocchi 2 e 4, le aree ad elevata incidenza di digital divide). Le righe sono ordinate per valori decrescenti della popolazione non servita in aree a forte impatto del digital divide infrastrutturale, limitatamente a quelle con almeno 100.000 residenti in digital divide in quelle aree.

Questi dati mostrano chiaramente come il rispetto dei piani con cui Open Fiber si è aggiudicata le concessioni bandite dal MISE comporti la necessità di un elevato numero di cantieri, in moltissime piccole località. Spero che tutto vada bene e che i tempi siano rispettati. Qualche informazione aggiuntiva sullo stato di avanzamento dei lavori sarebbe più che auspicabile.

Tabella 7 – tipi di Località a maggior impatto su Digital Divide.
(combinazioni con almeno 100.000 residenti non servibili in aree a rilevante incidenza di aree bianche)
LOCALITA’ CAPOLUOGO DI COMUNETIPOLOGIA DELLA LOCALITA’AMPIEZZA DELLA LOCALITA’Totale Popolazione con Copertura VDSLTotale Popolazione senza Copertura VDSLTotale Popolazione senza copertura VDSL in aree ad alta incidenza digital divideTotale PopolazionePercentuale di Copertura VDSL
SICentro ab.2.000 – 4.999 abitanti1.346.6193.915.0133.844.4075.261.63225,6%
SICentro ab.5.000 – 9.999 abitanti3.868.4672.264.3062.135.2796.132.77363,1%
SICentro ab.1.000 – 1.999 abitanti221.5671.950.6841.930.8692.172.25110,2%
SICentro ab.500 – 999 abitanti89.388927.442920.2501.016.8308,8%
NONucleo ab.abitanti < 200249.5171.103.717917.3601.353.23418,4%
NOCentro ab.500 – 999 abitanti400.546816.104647.6791.216.65032,9%
NOCentro ab.200 – 499 abitanti262.771770.450632.2111.033.22125,4%
NOCentro ab.1.000 – 1.999 abitanti517.398787.432616.9241.304.83039,7%
NOCase Sparse o Aree Produttive500 – 999 abitanti179.078567.845499.476746.92324,0%
NOCentro ab.2.000 – 4.999 abitanti797.121640.710450.2061.437.83155,4%
NOCase Sparse o Aree Produttive1.000 – 1.999 abitanti232.654549.232447.690781.88629,8%
SICentro ab.10.000 – 19.999 abitanti5.653.190792.760440.2696.445.95087,7%
NOCentro ab.abitanti < 20092.971494.021435.808586.99215,8%
NOCase Sparse o Aree Produttive200 – 499 abitanti97.185407.873372.317505.05819,2%
SICentro ab.200 – 499 abitanti27.445352.660349.234380.1057,2%
NOCase Sparse o Aree Produttive2.000 – 4.999 abitanti270.642498.905311.033769.54735,2%
NOCase Sparse o Aree Produttiveabitanti < 20037.168237.532225.124274.70013,5%
SICentro ab.20.000 – 49.999 abitanti8.341.523943.754186.1039.285.27789,8%
NONucleo ab.200 – 499 abitanti98.964193.024137.507291.98833,9%
NOCentro ab.5.000 – 9.999 abitanti465.290147.285102.803612.57576,0%
Totale38.580.81820.786.07315.849.54659.366.89165,0%

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Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
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Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
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L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
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