tecnologie e impatto ambientale

Le tecnologie trenchless nella realizzazione delle reti Tlc: cosa sono e i vantaggi

Le tecnologie trenchless costituiscono una soluzione efficace ed efficiente, tecnologicamente matura e a basso impatto ambientale fondamentale per il raggiungimento degli obbiettivi di completamento del processo di infrastrutturazione del paese. I sistemi usati, riferimenti normativi, le nuove figure professionali

Pubblicato il 01 Lug 2022

Carmelo Iannicelli

Presidente della commissione TLC - Ordine degli Ingegneri della Provincia di Milano

Paolo Trombetti

Presidente IATT

reti infrastrutture

La terminologia “trenchless” o “no-dig”, individua una serie di tecnologie a basso impatto ambientale finalizzate alla realizzazione, esercizio e manutenzione delle infrastrutture a rete consentendo, mediante l’utilizzo di tecnologie innovative e non invasive, una sostanziale eliminazione o riduzione delle operazioni di scavo tradizionale a cielo aperto.

Minimizzando la manomissione del manto superficiale si hanno vantaggi in termini di efficienza realizzativa, impatto acustico, veicolare e dei volumi del materiale di risulta, garantendo allo stesso tempo una maggiore sicurezza operativa per gli addetti.

Reti tlc bloccate dalla burocrazia: perché è sempre una semplificazione a metà

Tecnologie trenchless e obiettivi dell’Agenda ONU 2030

Studi autorevoli dimostrano che il loro impiego aumenta la sicurezza (-70% di infortuni in cantiere e nessuno grave o letale) con un risparmio notevole dei costi di posa, una durata significativa dei manufatti, una ridotta e meno frequente manutenzione (-80% costi socio-ambientali) e un importante risparmio energetico (-56%).

Per tali caratteristiche queste tecnologie contribuiscono al raggiungimento di 5 dei 17 obiettivi fissati dall’Agenda ONU 2030 per lo Sviluppo Sostenibile.

Il loro impiego spazia in tutte le tipologie di reti interrate, siano queste utilizzate per la posa di cavi elettrici, telefonici, a fibre ottiche, tubazioni convoglianti gas o acqua; negli anni, inoltre, stanno assumendo un peso preponderante nella realizzazione delle reti di telecomunicazione in relazione agli sfidanti obiettivi di infrastrutturazione in fibra ottica legati all’implementazione dei processi di transizione digitale in atto nel nostro paese.

Basti pensare che dei 44.000 km di nuove reti per le telecomunicazioni posate nel triennio 2019-2021 il 72 % pari a 32.000 km sono stati realizzati con tecnologie Trenchless (fonte IATT).

A fronte di simili volumi, supportati da riforme e semplificazioni normative attuate negli ultimi anni dal legislatore, non sempre corrisponde una conoscenza diffusa delle caratteristiche e dei vantaggi correlati e conseguentemente un reale interesse all’utilizzo.

Le principali tecnologie utilizzate nel settore delle telecomunicazioni

L’impiego di tali tecnologie prevede, come precondizione, una accurata conoscenza preventiva del sottosuolo, della geologia del terreno e dei sottoservizi presenti al fine di evitare danni alle infrastrutture presenti e verificarne la possibilità di riutilizzo e condivisione.

E’, pertanto, necessario eseguire un’indagine cartografica preliminare dei sottoservizi esistenti nell’area di interesse. A tal proposito il nostro paese sconta una carenza storica nella gestione dei coordinamenti tra le reti di sottoservizi e solo negli ultimi anni il Ministero dello Sviluppo Economico ha realizzato il SINFI una piattaforma condivisa finalizzata alla georeferenziazione delle infrastrutture dei sottoservizi esistenti. con indubbie problematiche legate alla numerosità e vetustà degli impianti esistenti.

Sono, inoltre, necessarie indagini conoscitive dello stato del sottosuolo mediante l’applicazione di sistemi Georadar che, utilizzando tecniche di diversità nello spazio e nella frequenza di emissione, riescono a determinare, con la necessaria precisione, la presenza e l’ubicazione planimetrica e altimetrica di servizi interrati sia in aree urbane che extraurbane. Le modalità con cui localizzare e mappare le infrastrutture presenti nel sottosuolo in maniera non distruttiva sono illustrate nella Prassi di Riferimento UNI/PdR 26.1:2017 “Tecnologia di realizzazione delle infrastrutture interrate a basso impatto ambientale – Sistemi per la localizzazione e mappatura delle infrastrutture nel sottosuolo”.

A supporto dei sistemi georadar, nei casi in cui le indagini evidenzino aree di incertezza, possono essere utilizzati sistemi detector magnetici per l’individuazione, mediante l’ausilio di campi magnetici indotti, di masse metalliche nel sottosuolo. Tale azione preventiva è fondamentale per la corretta realizzazione ed ha costituito, nei decenni scorsi, la principale causa di ritardo nell’applicazione di tali tecnologie sia a causa di tecniche radiodiagnostiche non mature che l’utilizzo personale con competenze geognostiche non adeguate. A valle di una esauriente conoscenza del sottosuolo è possibile individuare la tecnica migliore in termini di efficacia ed efficienza dell’intervento realizzativo.

Nello specifico nel settore delle telecomunicazioni si possono individuare le principali tecniche nel seguito sinteticamente descritte.

Trivellazione orizzontale controllata

Denominata anche “directional drilling” che consente la perforazione del terreno con controllo attivo della traiettoria. In sintesi, utilizzando un sistema di localizzazione della punta di perforazione e, allo stesso tempo, utensili di perforazione direzionabili è possibile attuare un controllo della traiettoria aggirando gli ostacoli con i quali non è possibile interferire. In tal maniera possono essere seguite delle perforazioni lungo un percorso prestabilito operando direttamente dalla superficie e realizzando curve plano altimetriche il cui raggio di curvatura può raggiungere anche valori molto piccoli in funzione delle attrezzature utilizzate e delle caratteristiche del terreno.

Fig.1 Trivellazione orizzontale Controllata

Immagine che contiene giocattolo Descrizione generata automaticamente

La realizzazione di una tubazione interrata mediante tale tecnologia è essenzialmente costituita da tre fasi.

  • Perforazione pilota (Fig. 2) di piccolo diametro (≈ 100 mm) mediante la combinazione di movimenti di rotazione e spinta di una batteria di aste di perforazione la cui direzione è controllata attraverso il sistema di guida;

  • Alesatura (Fig. 3) ovvero allargamento del foro alle dimensioni richieste montando un utensile avente diametro maggiore del foro pilota che viene tirato a ritroso fino al punto di ingresso. Questo processo può essere ripetuto più volte fino al raggiungimento del diametro richiesto
  • Tiro dell’infrastruttura di posa (tubazione) che verrà così collocata nella sede precedentemente realizzata.

Per maggiori informazioni sulle modalità di esecuzione dei lavori e sui relativi materiali da utilizzare, si rinvia alla Prassi di Riferimento UNI/PdR 26.3:2017 “Tecnologia di realizzazione delle infrastrutture interrate a basso impatto ambientale – Sistemi di perforazione guidata: Trivellazione Orizzontale Controllata (TOC)”.

Rod Pusher

Il rod pusher è un particolare tipo di trivellazione orizzontale guidata, realizzata esclusivamente a secco, con macchinari di piccole dimensioni e per la posa di tubazioni del diametro da 50 a 160 mm, e consente di realizzare infrastrutture di posa di lunghezza pari a 90 – 110 metri.

Tale tecnica risulta particolarmente conveniente in ambito urbano in quanto necessita di aree di cantiere di dimensioni ridotte, e si presta particolarmente per i collegamenti verso gli edifici.

Tecnologie associate

Le tecnologie associate sono quelle che, realizzando degli scavi di ridotte dimensioni, consentono di realizzare infrastrutture di posa in maniera veloce ed economica. Si distinguono in:

    • Minitrincea (Fig. 5): consente la realizzazione di uno scavo di dimensioni ridotte (larghezza da 5 cm a 20 cm, profondità da 35 cm a 50 cm) (Fig. 6) viene realizzato mediante l’utilizzo di una fresa montata su macchine di ridotte dimensioni. Tale tecnologia è adatta su terreni con sottofondo compatto.

    • Microtrincea (Fig. 7): differisce dalla minitrincea per le dimensioni maggiormente ridotte (larghezza da 2 cm a 4 cm, profondità da 10 cm a 35 cm). Tale tecnica è stata sviluppata per minimizzare tempi e costi di realizzazione permettendo una posa veloce nonché l’eliminazione del ripristino del manto stradale, grazie all’utilizzo di materiali per il riempimento con prestazioni chimico-fisiche analoghe a quelle del manto stradale.

Immagine che contiene testo, esterni, strada, via Descrizione generata automaticamente

Per approfondimenti sulle modalità di esecuzione di queste due tecnologie si rinvia alla norma tecnica in corso di redazione sulla base della Prassi di Riferimento UNI/PdR 7:2014 “Tecnologia di realizzazione delle infrastrutture interrate a basso impatto ambientale – Sistemi di minitrincea”.

Riferimenti normativi nel settore delle TLC

Da diversi anni, il legislatore nazionale ha intrapreso una progressiva semplificazione delle norme che regolano l’installazione degli impianti di comunicazione elettronica con l’obiettivo di assicurare l’implementazione del Piano Strategico nazionale e lo sviluppo digitale del Paese.

Dette norme, oltre ad intervenire sul procedimento amministrativo, pongono grande attenzione all’utilizzo delle tecnologie a basso impatto ambientale in quanto riconosciute abilitanti allo scopo.

In particolare:

  • Dlgs. 33 del 15 febbraio 2016, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 57 del 9 marzo 2016 (recepimento della Direttiva Europea 61/2014), che specifica che l’istallazione deve essere effettuata preferibilmente con tecnologie di scavo a limitato impatto ambientale e secondo le Norme e Prassi pubblicate dall’UNI.
  • «Decreto Scavi» del 1°ottobre 2013 (MISE e MIT) che raccomanda l’impiego delle tecnologie di scavo a limitato impatto ambientale quali le perforazioni orizzontali guidate, la minitrincea e le indagini radar.
  • D.L. 76 del 16 luglio 2020, convertito, con modificazioni, in L. 120 del 11 settembre 2020 (Decreto Semplificazioni) che introduce la tecnica della Microtrincea come abilitante per l’accelerazione della digitalizzazione del Paese.
  • D.L. 77 del 31 maggio 2021, convertito, con modificazioni, in L. 108 dell 21 luglio 2021 (Governance del Piano nazionale di ripresa e resilienza) che snellisce le procedure amministrative per l’impiego dei miniscavi in generale e permette l’uso della microtrincea anche in deroga ai Regolamenti comunali.

Le nuove figure professionali

Partendo dal presupposto che i costi economici, sociali ed ambientali nonché i tempi di realizzazione derivanti dall’utilizzo delle tecnologie tradizionali non sono compatibili con gli sfidanti obbiettivi imposti dalla comunità europea è necessario il superamento delle attuali incertezze nei processi di autorizzazione ed implementativi.

Nel recente passato le tecnologie trenchless non sono state considerate come una reale alternativa alle tecniche di scavo tradizionali dagli enti proprietari delle sedi di posa e come tali molto spesso osteggiate nella loro effettiva applicazione. Tale convinzione è stata sicuramente motivata da un lato dalla scarsa propensione al cambiamento e alla sperimentazione di tecnologie innovative ma soprattutto dall’utilizzo di personale non sempre dotato di adeguata esperienza e professionalità.

Le differenti tecnologie presentano peculiarità e campi di applicazione differenti, pertanto, la scelta della tecnologia ottimale non può prescindere da una valutazione attenta che concili aspetti di sicurezza, fattibilità, efficacia, convenienza, basso impatto socio-ambientale e durabilità nel tempo.

Nasce il bisogno di rivolgersi a figure professionali che, super partes, siano in grado di orientarli verso la scelta dell’intervento “ottimale”.

Per soddisfare questa richiesta sono state individuate le seguenti nuove figure professionali.

Il Trenchless Manager

Il Trenchless Manager inteso come un conoscitore esperto di Trenchless Technology in termini di campi di applicazione ed analisi costi/benefici con specifico riferimento a cluster di sottoservizi (Servizio Idrico Integrato, Oil & Gas, Energia & TLC). E’, inoltre, esperto di gestione e direzione del cantiere e delle varie fasi di lavorazione: dallo studio di fattibilità e progettazione, all’appalto al collaudo.

Il Trenchless Specialist

Il Trenchless Specialist è un progettista specializzato per singola famiglia tecnologica trenchless; colui che ne definisce i dettagli tecnico-realizzativi sviluppando una progettazione esecutiva che dovrà garantire:

  • qualità dell’opera e la rispondenza alle richieste del committente;
  • conformità alle norme ambientali ed urbanistiche – edilizie;
  • soddisfacimento dei requisiti essenziali definiti dal quadro normativo nazionale e comunitario.

Sono in fase di attivazione corsi universitari qualificanti e la redazione della Prassi di Riferimento UNI che definisce i requisiti di tali figure professionali in termini di compiti, conoscenze ed abilità, al fine di identificarne chiaramente il livello di autonomia e responsabilità in coerenza con il Quadro Nazionale delle Qualificazioni (QNQ).

Conclusioni

Le tecnologie Trenchless costituiscono una soluzione efficace ed efficiente, tecnologicamente matura e a basso impatto ambientale fondamentale per il raggiungimento degli obbiettivi di completamento del processo di infrastrutturazione del paese.

È necessario attuare un approccio innovativo basato su analisi costi/benefici puntuali, aperto all’innovazione ma, nel contempo, trasparente e fondato su rigore e competenza realizzativa.

Non dimentichiamo che la semplificazione dei processi autorizzativi e realizzativi ed il contestuale incremento della capacità produttiva nella realizzazione delle reti, costituiscono i principali fattori critici per il raggiungimento degli obbiettivi nazionali e comunitari. Le Trenchless Technology possono costituire uno strumento fondamentale per la loro mitigazione a beneficio di tutto il sistema paese.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati