big tech

Antitrust e mercati digitali, la Ue cambia approccio con il New Competition Tool

Con il “New Competition Tool”, la Ue mira a colmare le lacune delle attuali regole di concorrenza europee, consentendo un intervento tempestivo ed efficace nei confronti dei problemi strutturali che caratterizzano alcuni mercati, anche quello digitale. Ecco in cosa consiste il nuovo approccio

Pubblicato il 16 Dic 2020

Irene Picciano

Counsel, Portolano Cavallo

global tax

I recenti casi Amazon e Google aperti dalle autorità antitrust nazionali ed europee hanno portato nuovamente alla ribalta l’attualità del tema delle piattaforme digitali e della necessità di procedere quanto prima a una definizione di un nuovo quadro regolatorio.

La Ue si sta muovendo in tal senso con una serie di strumenti, tra cui il “New Competition Tool”, con l’obbiettivo di colmare le lacune delle attuali regole di concorrenza europee, consentendo un intervento tempestivo ed efficace nei confronti dei problemi strutturali che caratterizzano alcuni mercati (compreso quello digitale) profondamente modificati dall’affermarsi dei giganti del web (cosiddetti “GAFAM companies”, segnatamente Google, Amazon, Facebook, Apple e Microsoft).

Facciamo il punto sulle azioni in corso e sugli strumenti normativi che consentirebbero alla Ue di cambiare approccio nella valutazione delle criticità concorrenziali.

Lo sviluppo dei mercati digitali e i limiti dell’attuale assetto normativo

Nel caso Amazon dello scorso novembre, la Commissione Europea ha inviato alla piattaforma digitale una comunicazione degli addebiti in relazione alla violazione dell’articolo 102 TFUE (relativo all’abuso di posizione dominante) per l’utilizzo di dati non pubblici sui venditori indipendenti, avviando altresì una seconda indagine sulle pratiche commerciali di Amazon nel settore del commercio elettronico.

Parallelamente, il recente caso Google, sempre dello scorso novembre, ha visto l’apertura d’istruttoria da parte dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato per abuso di posizione dominante con riferimento alla disponibilità e l’utilizzo dei dati per l’elaborazione delle campagne pubblicitarie di display advertising. Tale istruttoria si associa all’azione intrapresa a livello europeo da 165 società (tra le quali Expedia, Trivago, Kelkoo) per chiedere alla Commissione Europea di intervenire con urgenza per impedire a Google di favorire i propri servizi nei risultati del motore di ricerca (sulla scia dei recenti casi che hanno già visto più volte Google sanzionata al livello europeo e culminati nella recente sanzione da 1,49 miliardi di euro).

La rapida digitalizzazione della società e dell’economia ha portato alla luce nuovi rischi per la concorrenza associati allo sviluppo dei mercati digitali, a seguito dell’enorme concentrazione venutasi a creare nelle mani di poche aziende in grado di monitorare il comportamento dei propri clienti e concorrenti e di influire sulle politiche della domanda e dell’offerta di beni e servizi digitali. In questo mutato contesto di mercato, l’attuale assetto regolatorio ha mostrato tutti i propri limiti, rendendo così necessaria la predisposizione di una serie di interventi normativi che consentano di rivedere alcuni dei paradigmi fondamentali delle attuali teorie antitrust che non appaiono più adatte nel contesto digitale. Tale necessità ha portato la Commissione Europea a studiare un insieme di misure, con l’obiettivo di stabilire norme più chiare che tutelino il corretto funzionamento della concorrenza e del mercato interno a protezione dei nuovi operatori e dei consumatori.

Quanto sopra si è tradotto, lo scorso giugno, nell’avvio di una consultazione nota come “Digital Services/Markets Act”, un insieme di misure volte a definire non solo gli oneri e le responsabilità dei fornitori dei servizi digitali a tutela dei propri utenti, ma anche regole che riequilibrino gli attuali assetti concorrenziali rispetto al ruolo delle grandi piattaforme online, che oggi agiscono come “gatekeepers” (ovvero i soggetti che controllano i “cancelli” del web influendo in modo determinante sull’accesso e lo svolgimento delle attività di piattaforme, motori di ricerca e social networks, influenzandone le dinamiche e i prezzi).

Il New Competition Tool

In modo particolare, alcune di queste misure riguardano una proposta di regolamento (nota come “Ex ante regulatory instrument of very large online platforms acting as gatekeepers”) dedicata ai profili concorrenziali associati all’esplosione del mercato digitale, affiancandosi ad un altro fondamentale strumento: il “New Competition Tool” (“NCT”), volto ad integrare i tradizionali strumenti offerti dall’applicazione degli articoli 101 e 102 TFUE a tutela della concorrenza all’evoluzione della moderna economia dei mercati digitali e non digitali.

Concentrandoci su quest’ultimo strumento, come evidenziato nella valutazione d’impatto iniziale (“Inception Impact Assessment”), l’esperienza maturata dalle autorità di concorrenza europee e nazionali sia nei casi antitrust che in materia di concentrazioni ha ormai posto in risalto i molteplici problemi concorrenziali strutturali spesso riguardanti le caratteristiche intrinseche di alcuni mercati, tra i quali quelli digitali, con ricadute negative sullo svolgimento del gioco concorrenziale in termini di prezzi, qualità e scelta per il consumatore.

Nello specifico, ai “rischi strutturali” per la concorrenza associati a determinate caratteristiche di alcuni mercati, nei quali la presenza di evidenti effetti di rete si associa al comportamento di imprese dominanti (o comunque oligopolisitiche) in grado di controllare l’accesso agli stessi (gatekeeper) o dar luogo a forme di tacita collusione, si affiancano le “carenze strutturali”, cioè i fallimenti strutturali del mercato causati dall’elevata concentrazione o dalla presenza di barriere all’entrata, dalla mancanza di accesso ai dati o dall’accumulo di dati, oppure, nei casi di strutture oligopolistiche, dai rischi di collusione tacita e di eccessiva trasparenza dei mercati dovute all’utilizzo di sofisticati algoritmi.

Un cambiamento di approccio in quattro step

Per rimediare a tali rischi e carenze strutturali, la Commissione ipotizza uno scenario di base consistente nel lasciare il quadro concorrenziale invariato e procedendo ad una valutazione caso per caso, come fatto sino ad ora. In alternativa, propone quattro opzioni che porterebbero ad un cambiamento di approccio (da qui il nome di New Competition Tool) nella valutazione delle criticità concorrenziali, puntando ciascuna su diversi strumenti basati o sulla presenza di una dominanza o sulla struttura del mercato.

  • Il primo strumento, di portata orizzontale, consentirebbe di affrontare i problemi di concorrenza derivanti dalla condotta unilaterale delle imprese dominanti, senza necessità di accertare previamente una violazione dell’articolo 102 TFUE.
  • Anche il secondo strumento sarebbe basato sulla nozione di dominanza, ma avrebbe una portata limitata ai settori in cui emergono con più evidenza problemi strutturali di concorrenza.
  • Il terzo strumento avrebbe sempre portata orizzontale ma, a differenza del primo, si baserebbe sulla struttura del mercato e non sarebbe quindi limitato alle sole imprese in posizione dominante.
  • Infine, il quarto strumento sarebbe basato sulla struttura del mercato ma con portata limitata ai settori in cui emergono con più evidenza problemi strutturali di concorrenza.

La specificità della portata della seconda e quarta opzione consentirebbe di affrontare le questioni individuate nei mercati che sono maggiormente esposti a tali problemi e nei quali c’è il maggiore rischio di riduzione concorrenziale (cosiddetto “winning take most” scenario). E, se per un verso questi ultimi sono particolarmente pressanti e percepiti nei mercati digitali, occorre comunque tener conto che settori interi dell’economia (dall’energia ai media, fino all’industria farmaceutica ed automotive) diventeranno sempre più digitali nei prossimi anni. Pertanto, qualsiasi soluzione dovrebbe essere lungimirante, consentendo alla Commissione di affrontare nuove questioni in mercati in continua evoluzione senza introdurre incertezze in merito alle possibili applicazioni. Le opzioni 1 e 3 sarebbero, invece, applicabili su tutti i mercati, analogamente alle previsioni di cui agli articoli 101 e 102 TFUE.

Quanto alle possibili conseguenze, nessuna delle quattro opzioni prevederebbe come esito l’accertamento di una infrazione o l’imposizione di sanzioni, e nessuna quindi darebbe origine ad azioni risarcitorie. Il NCT conferirebbe alla Commissione il potere di imporre alle imprese determinati obblighi, comportamentali o strutturali.

Il regime di market investigations

Nella propria operatività, il NCT sembrerebbe quindi essersi ispirato al regime di market investigations già presente in diversi paesi, tra i quali Grecia e UK dove, dagli inizi degli anni 2000, tale strumento è stato utilizzato per affrontare problematiche concorrenziali non strettamente ricadenti nel perimetro di applicazione degli articoli 101 e 102 TFUE. In questi casi, per poter imporre rimedi nell’ambito del regime di market investigation, l’autorità britannica deve essere in grado di dimostrare l’esistenza di un cosiddetto effetto avverso sulla concorrenza (“adverse effect on competition”, AEC) definito come “qualsiasi caratteristica o combinazione di fattori presenti in qualsivoglia mercato rilevante limiti, impedisca o sia in grado di distorcere la concorrenza relativa alla fornitura o l’acquisizione di beni o servizi” similmente a quanto potrebbe accadere qualora si utilizzasse la terza opzione prevista dal NCT.

Altri paesi europei stanno procedendo nella stessa direzione, come la Germania, dove ad inizio 2020 è stato proposto un progetto di riforma (“Digital Act”) volto a modernizzare le norme antitrust adattandole ai mercati digitali, al fine di ampliare i poteri del Bundeskartellamt. Queste norme prevedono, tra le altre cose:

  • la possibile estensione della “essential facility doctrine” alle infrastrutture di dati, in modo da farvi rientrare il rifiuto di concedere l’accesso a dati, reti, etc.;
  • l’introduzione di regole più rigorose per i gatekeepers rispetto a quelle attualmente applicabili alle imprese dominanti;
  • una revisione dei criteri per la notifica delle operazioni di concentrazione che tenda a prevenire in diversi settori (tra i quali il digitale) le c.d. killer acquisitions.

Conclusioni

Ciò detto, nel contesto del dibattito attualmente in corso a livello UE, un ruolo fondamentale giocherà il grado di certezza sui criteri ex ante e le evidenze in merito all’effettiva sussistenza dei rischi o carenze strutturali in grado pregiudicare il gioco concorrenziale. Diversamente, il NCT rischia di aprire il varco a molteplici impugnazioni o, viceversa, di rimanere uno strumento sterile se le diverse authorities dovessero preferire ricondurre i possibili scenari nel solco del consolidato case-law sviluppato dalle autorità di concorrenza o dalle corti europee o nazionali. A tale riguardo, la Commissione si propone di raccogliere ulteriori proposte dagli stakeholders allo scopo di giungere ad una proposta di regolamento entro la fine del 2020.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati