reti commerciali

Come far convivere le diverse generazioni di venditori: tecnologia e reverse mentoring

Scarsi candidati, invecchiamento della forza vendita, convivenza multigenerazionale: sono i problemi che affliggono le reti commerciali in Italia. Come devono cambiare le vendite? Problematiche e opportunità

Pubblicato il 17 Mar 2022

Annalisa Aceti

Direttrice commerciale di Rizzoli Education casa editrice di scolastica del Gruppo Mondadori

sales

In piena digital transformation, la figura del venditore resta una delle più ricercate dalle aziende e da chi si occupa di selezione del personale. Lo confermano tutti. Dai portali online di ricerca di lavoro fino ai migliori head hunter: tutti sono concordi nell’affermare che le aziende continuano a richiedere nuovi “sales”. A fronte di una domanda incessante però, le società di recruitment e le stesse imprese lamentano spesso la presenza di pochi candidati disposti a lavorare nel commerciale.

Sales Enablement: le reti commerciali alla prova del digitale

A confermare il fatto che chi sta per entrare nel mondo del lavoro non ha ben in mente cosa può significare lavorare nel commerciale c’è uno studio dell’Università Bocconi, che sottolinea come molti giovani finiscano per associare la figura del commerciale allo stereotipo del venditore porta a porta.

Questa visione è influenzata da un contesto accademico ancora fortemente slegato dal tessuto delle imprese: in Italia non esistono corsi di laurea pensati espressamente per lavorare nel settore delle vendite, nonostante l’importanza che riveste l’area “sales” in molti settori.

I problemi delle reti commerciali in Italia

Da qui, dunque, nasce la penuria di candidati di fronte alla vasta richiesta da parte delle aziende italiane.

Se uniamo questo fattore al mega trend demografico che fa dell’Italia il paese Ue con il tasso di natalità più basso (la popolazione residente è in diminuzione tanto che per la prima volta negli ultimi 90 anni registriamo una fase di declino demografico o inverno demografico) ecco che le reti commerciali oggi sono per lo più costituite dalla generazione dei baby boomers, nati tra il 1946 e il 1964.

L’allungamento della vita media ha tra le altre conseguenze anche la coesistenza di diverse generazioni nelle agenzie di vendita e di promozione. Possiamo arrivare a contarne fino a 5: coloro che sono nati prima del 1945, i baby boomers nati tra il 1946 e il 1964, la Generazione X 1965-1980, quella dei millennials nati tra il 1981 e il 1995 e l’ultima arrivata, la generazione Z (1996 – 2012).

Questo scenario è fortemente presente anche all’interno delle aziende dove a condividere ufficio e lavoro ci sono baby-boomers (6%), Generazione X (35%), Millennials o altro (35%) fino agli ultimi arrivati della Gen Z pari al 25%. Questo comporta che il 45% delle medie imprese italiane è alle prese con il passaggio generazionale.

Ciò condurrà inevitabilmente a shock organizzativi e la sfida per le direzioni commerciali e del personale in generale sarà non solo far convivere generazioni tanto distanti ma anche fare leva sulle loro diversità come chiave per una maggiore produttività.

C’è un terzo elemento (oltre all’età media alta e la pluri-età): la frequente appartenenza alla stessa famiglia.

Il principale bacino di reclutamento di un sales nella maggior parte dei casi è infatti la famiglia e la cerchia di conoscenze di un altro sales. In altre parole, la maggior parte delle persone che oggi svolge un ruolo “di vendita” lo fa perché in famiglia o tra gli amici c’è qualcuno che già lo fa e che quindi, con l’esempio concreto, lo ha aiutato ad abbattere gli stereotipi che opprimono questo bel mestiere.

Oggi in una agenzia di una rete commerciale spesso convivono i senior fondatori dell’impresa, i figli cinquantenni ai posti di comando, cugini e nipoti trentenni in carriera o giovanissimi apprendisti.

Non era così in passato, il divario generazionale era tanto ampio che quando una generazione si ritirava o si trovava in procinto del pensionamento quella più giovane si affaccia al mondo del lavoro.

Le conseguenze

Le conseguenze sono principalmente due:

  • in primo luogo, una rete commerciale che invecchia porta con sé il problema del talent shortage (mancanza di risorse professionali valide a cui attingere);
  • in seconda battuta, con l’allungamento della vita lavorativa si assisterà al crescere di una forza vendita multigenerazionale. Vale a dire che i nativi digitali condivideranno il lavoro con persone che potrebbero essere i loro nonni.

Questo forte cambio di paradigma in atto richiede una visione di sistema organizzativo diverso dove la relazione, il network, la condivisione delle informazioni sono asset imprescindibili per non disperdere risorse e competenze professionali, per fare cogliere le opportunità della diversità generazionale.

Come devono cambiare le direzioni commerciali

Le Direzioni Commerciali dovranno diventare più agili e adattive e, per farlo, dovranno sostituire le attuali gerarchie rigide con strutture più orizzontali in cui ciascuno possa dare il proprio contributo.

Nel mondo “Sales” di oggi le gerarchie rigide non sono più efficaci proprio perché non siamo alle prese con compiti facili, sono invece più percorribili soluzioni morbide dove non viene meno la struttura a cui siamo abituati ma si dà maggior valore al singolo collaboratore, all’ascolto e alla volontà di cooperazione.

L’accentramento sui best performer verrà man mano sostituito da piccole squadre distribuite con competenze complementari, si porrà un freno al lavoro in “silos” per favorire la collaborazione e la co-creazione. Si passerà da un ecosistema limitato ad uno aperto dove i successi non saranno del singolo ma il frutto della trasversalità dei progetti gestiti da team che lavorano in aree diverse.

In questo la tecnologia può fungere da acceleratore nel caso in cui le aziende si dotino di piattaforme collaborative e di knowledge-sharing.

La tecnologia e il reverse mentoring

Una forza vendite pluri-età presenta problematiche e anche opportunità del tutto inedite, se ci pensiamo, è la collaborazione tra generazioni diverse che ha permesso in passato progressi incredibili.

Partiamo da un presupposto: ogni fascia anagrafica ha legittimamente punti di vista e aspettative peculiari sul proprio lavoro rispetto a quanto e cosa vuole imparare, riguardo la modalità di condivisione delle conoscenze, per non parlare di che tipo di cultura vorrebbe o è abituata a trovare sul posto del lavoro.

Possiamo magari desiderare le stesse cose, ma l’età e il grado professionale ci fanno avere atteggiamenti diverse rispetto a come ottenerle.

Sul versante organizzativo è chiaro che sono necessari da un lato approcci differenziati e, dall’altro, anche la capacità, non solo di far coesistere, ma anche di trarre vantaggio da questa diversità.

Facciamo un esempio: si è pensato che la relazione discente-docente fosse caratterizzata da una simmetria a senso unico, il più vecchio insegna al più giovane. Bene, la tecnologia ha dimostrato che non è così: sono spesso gli appartenenti alle nuove leve a padroneggiarla proprio perché non hanno conosciuto altro, tanto da essere definiti “nativi digitali”. La Gen Z ha modi precipui di comunicare, un atteggiamento diverso nei confronti delle autorità e ha delle aspettative nuove verso i processi di feedback, abituata ai like e ai commenti dei post sui social.

A livello aziendale, questo è un classico caso in cui si può pensare di fare del reverse mentoring: da una parte, le figure senior trasferiscono le proprie competenze e le esperienze maturate ai profili junior permettendo loro un approccio più immediato e immersivo verso le informazioni. Di fatto, diventano una vera e propria guida che grazie al rapporto di fiducia e prossimità supporta efficacemente l’orientamento e la crescita. Gli Junior dall’altra restituiscono competenze non solo in ambito digital, ma riguardo nuove modalità di comunicazione, grazie ad un approccio più fluido verso la diversità e la visione globalizzata del business.

Questo scambio permette una maggiore integrazione e favorisce la diffusione liquida di conoscenza ed esperienza attenuando il senso di competizione intergenerazionale in un’ottica di lifelong-learning.

La metodologia del reverse mentoring diventerà sempre più centrale perché rappresenta un efficace strumento interno per il re-skilling individuale e dell’organizzazione commerciale.

È facile immaginare quanto la gestione di sensibilità e competenze tanto diverse sia destinata a diventare un tema cruciale nel mondo del lavoro.

Quello che sappiamo è che ognuno ha bisogno delle competenze dell’altro: ci si completa a vicenda.

Per comporre questo complicato puzzle intergenerazionale non esiste una formula magica: serve la disponibilità a capire chi ci è di fronte e a riflettere sul fatto che ciascuno ha qualcosa da insegnare. Prima di tutto bisogna riconoscere e abbattere i pregiudizi: diamo per scontato che il nostro modo di vedere la realtà sia l’unico possibile o il più efficace e questo ci porta a volte a giudicare l’altro come un nemico.

Conclusioni

Si è rotto il tacito accordo in base al quale il giovane avrebbe senz’altro introdotto qualcosa di nuovo. Oggi chi ha 20 anni non vuole abbattere la generazione che lo ha proceduto e prenderne il posto, ma chiede a chi sta dall’altra parte di fornirgli una mappa del mondo in cui si muove, chiede istruzioni per l’uso perché ha bisogno di definire ciò che lo circonda. Per questo oggi non possono essere solo i giovani i portatori del cambiamento.

Non è più una questione di età (guardiamo a Papa Francesco o al presidente Mattarella ad esempio): i ventenni dal canto loro non sentono più l’obbligo generazionale di essere i protagonisti di un progetto di cambiamento, il cambiamento è una responsabilità da ripartire su tutte le generazioni.

Un ultimo sguardo ai giovani Alpha, ovvero i ragazzi delle scuole primarie e medie che saranno adolescenti alla fine del decennio. Su di loro l’impatto più forte di questi due anni di distanza sociale dovuta al contesto sanitario. È difficile fare previsioni, ma potrebbe diventare una generazione con una forte propensione alla leadership, attivista e ambiziosa con una diversa idea , più mobile, dei ruoli nel lavoro e nella famiglia.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati