il quadro del polimi

Come penetra il digitale nel sistema sanitario italiano: la ricerca

Le analisi sul campo rivelano un quadro coerente della Sanità digitale in Italia, con luci e ombre legate a specifici contesti locali. Da migliorare è l’integrazione di diverse infrastrutture e servizi, soprattutto per l’interazione tra Cartelle cliniche elettroniche e il Fascicolo sanitario elettronico

Pubblicato il 12 Giu 2017

Niccolò Ballerio

Ricercatore, Politecnico di Milano

Paolo Locatelli

Responsabile Scientifico Osservatorio Sanità Digitale, Politecnico di Milano

sanità_274762298

L’analisi della Sanità digitale in Italia richiede la coniugazione di molti elementi: una ricerca metodologicamente solida; la lettura organica di fenomeni reali che si declinano nella pratica all’interno di pubbliche amministrazioni nazionali, regionali e locali (le aziende sanitarie, i policlinici universitari, gli IRCCS) ma anche all’interno delle aziende sanitarie private (che hanno pesi molto diversi nei diversi contesti regionali, dalla Lombardia alla Calabria); la conoscenza pratica degli ambiti di innovazione digitale all’interno dei sistemi sanitari regionali e dei singoli ospedali, dove gli stessi concetti di Cartella Clinica Elettronica e di Telemedicina sono variamente interpretati e declinati, nonostante la presenza di linee guida nazionali e regionali in merito.

L’Osservatorio Innovazione Digitale in Sanità della School of Management del Politecnico di Milano lavora ormai da un decennio proprio per analizzare lo stato della Sanità digitale in Italia, con un approccio poliforme ma organico: le rilevazioni annuali con le Direzioni Strategiche e i CIO delle aziende sanitarie, le Regioni, i cittadini, i Medici di Medicina Generale, e dal 2017 anche con i medici di medicina interna (ospedalieri) e le associazioni di pazienti; il lavoro di approfondimento sul significato reale dell’innovazione nelle aziende, con gli incontri dell’Advisory Board, l’Innovation Workshop e il Premio Innovazione Digitale in Sanità; l’esperienza di progetti pratici di pianificazione dell’innovazione digitale in Sanità per contesti regionali e aziendali, sia in ottica di pianificazione delle azioni di innovazione sia per supportarne l’attuazione.

Da questo lavoro ogni anno emergono dei risultati di ricerca che diventano spunto di riflessione e di discussione con la comunità ampia di chi si occupa di Sanità digitale in Italia e all’estero. Discussione che aiuta a chiarire e comunicare meglio i risultati delle analisi svolte, ma soprattutto permette di affinare e migliorare la ricerca dell’anno successivo, aggiungendo nuovi temi di approfondimento e ulteriori punti di vista.

In quest’ottica la ricerca 2016-2017, i cui principali risultati sono stati presentati durante il convegno “La Sanità alla rincorsa del cittadino digitale” del 4 maggio a Milano, è partita dal reale utilizzo che i cittadini fanno dei servizi digitali in Sanità. Questo punto di vista ha permesso di considerare anche il fenomeno del Fascicolo Sanitario Elettronico – molto dibattuto recentemente, anche in termini di utilità e fruibilità al di là della sua valenza normativa – in termini di utilizzo reale, significativo per il sistema sanitario.

I servizi digitali al cittadino sono i servizi realizzati dall’azienda sanitaria o dalla Regione ed erogati attraverso i canali digitali (sito web, App per dispositivi mobili, ecc.). In questa categoria sono inclusi i servizi di comunicazione (informazioni sulla struttura sanitaria, tempi medi di attesa, ecc.), di accesso alle informazioni cliniche da parte del paziente (dati clinici, referti, ecc.), di supporto all’utilizzo delle risorse sanitarie (prenotazione e pagamento visite online, ecc.), i servizi di CRM (gestione della relazione proattiva con il paziente: alerting di scadenze, ecc.), i sistemi di supporto alla prevenzione (informativi e interattivi, con strumenti di autodiagnosi) e i servizi di supporto all’interazione con e tra i pazienti (chat, videoconferenza, forum, blog, social network, ecc.).

Dalla fotografia dei servizi digitali in Sanità emerge uno scenario sicuramente influenzato dalle infrastrutture applicative regionali e dalla proattività delle aziende sanitarie, pubbliche e private, nei diversi territori. Lombardia e Trentino, ad esempio, dispongono di servizi digitali a livello regionale, che – facendo perno sul Fascicolo Sanitario Elettronico – permettono alle aziende sanitarie di offrire a cittadini e pazienti servizi digitali a valore aggiunto anche molto evoluti (si pensi alla gestione delle cronicità anche a domicilio a Trento o alla digitalizzazione completa della cartella clinica disponibile al cittadino in alcune realtà ospedaliere di Milano). Anche Regioni del sud, come la Puglia, stanno mettendo a sistema esperienze di Sanità digitale attuate nel tempo in un sistema regionale che ha recentemente attivato il Fascicolo Sanitario Elettronico e sta lavorando per ampliare la sua interazione con i sistemi delle singole aziende sanitarie. Nonostante siano presenti territori molto più arretrati dal punto di vista delle iniziative di Sanità digitale, i cittadini e i pazienti sono pronti a fruire di servizi digitali, anche mutuando esperienze e abitudini da altri settori, a partire dall’utilizzo di App per il monitoraggio dello stile di vita. Secondo la ricerca svolta dall’Osservatorio in collaborazione con Doxapharma su un campione di 1.000 cittadini, rappresentativo della popolazione italiana, le App più diffuse sono quelle per monitorare gli allenamenti e i passi, utilizzate dal 13% del campione. I cittadini fruiscono sempre più spesso di contenuti e servizi via web anche in ambito sanitario, così come fanno per il pagamento di un bonifico online o la lettura di un libro dal proprio tablet. Il servizio più utilizzato si conferma essere l’accesso alle informazioni relative alle strutture sanitarie (32% dei cittadini contro il 26% del 2016), seguito dalla prenotazione online di esami e di visite, utilizzata dal 22% dei cittadini, e dall’accesso ai propri documenti clinici via web (18%).

Certo, questa predisposizione del cittadino a utilizzare i servizi digitali in Sanità deve trovare risposta in sistemi e servizi usabili e affidabili. Esperienze di successo in alcuni territori sono però presenti e la strada è tracciata. In questo ambito lo spunto che raccogliamo dalla discussione che ha avuto origine dai dati presentati dalla nostra Ricerca riguarda la misura dell’utilizzo significativo per il sistema sanitario – il “meaningful use” – e che sarà un punto di ricerca e analisi nel prossimo anno dell’Osservatorio.

Passando, invece, al punto di vista dei professionisti nelle aziende sanitarie, in particolare i medici internisti ospedalieri (di cui abbiamo rilevato la visione grazie alla collaborazione con FADOI e Digital SIT), la nostra ricerca ha cercato di distinguere le modalità di utilizzo degli strumenti di Sanità digitale in base ai differenti contesti d’uso. Spesso si parla di Cartella Clinica Elettronica (CCE) senza specificare l’ampiezza del supporto digitale e la reale diffusione e utilizzo dello stesso da parte dei medici. Noi, invece, abbiamo rilevato che esistono tre livelli di sviluppo della CCE:

  • chi dispone di un supporto digitale solo per alcune funzionalità di gestione della Cartella Clinica, tipicamente di consultazione di referti diagnostici e immagini del paziente (una delle funzionalità più diffuse, utilizzata dal 76% degli internisti ospedalieri);
  • chi porta questo supporto anche in mobilità al letto del paziente (con l’ambito che abbiamo chiamato Mobile Hospital, che è ancora poco diffuso tra le strutture ospedaliere);
  • chi dispone di una gestione ampia in digitale, che arriva alla prescrizione e somministrazione (utilizzata dal 36% del campione) e al diario clinico (27%), anche in mobilità (rispettivamente l’11% e il 9% dei rispondenti).

I casi che raggiungono quest’ultimo livello non sono più solo episodici. Lo testimonia anche la maggior frequenza di attestazione dei livelli di maturità più elevati delle soluzioni di Cartella Clinica Elettronica di strutture ospedaliere italiane, pubbliche e private, rispetto alla scala internazionale EMRAM di HIMSS (con cui l’Osservatorio dialoga da anni e che ha portato nel 2017 all’istituzione della HIMSS Italian Community). Dobbiamo ancora lavorare per confrontarci, in termini di Sanità digitale, con Paesi come Svezia o Spagna, ma i casi di eccellenza che stanno procedendo in questa direzione sono presenti anche in Italia e il loro numero sta crescendo.

Un altro ambito esplorato dalla nostra ricerca è stato quello della Telemedicina. Siamo chiaramente partiti dalle linee di indirizzo nazionali su questo tema, rilevando soprattutto la presenza di soluzioni che non prevedono il coinvolgimento diretto del paziente, come ad esempio il Teleconsulto, inteso come un’indicazione di diagnosi e/o di scelta di una terapia senza la presenza fisica del paziente (un’attività di consulenza a distanza fra medici che permette a un medico di chiedere il consiglio di uno o più medici, in ragione di specifica formazione e competenza, sulla base di informazioni mediche legate alla presa in carico del paziente) o di Telecooperazione sanitaria, intesa come un atto consistente nell’assistenza fornita da un medico o altro operatore sanitario ad un altro medico o altro operatore sanitario impegnato in un atto sanitario (il termine viene anche utilizzato per la consulenza fornita a quanti prestano un soccorso d’urgenza). Complessivamente questa tipologia di soluzioni è presente ormai a regime in un’azienda su tre. Seguono i servizi di Telesalute – che collegano i pazienti, in particolar modo i cronici, con i medici per assistere nella diagnosi, monitoraggio, gestione, responsabilizzazione degli stessi – presenti a regime solo nel 10% delle strutture, e la Televisita (4%), atto sanitario in cui il medico interagisce a distanza con il paziente e che può dar luogo alla prescrizione di farmaci o cure.

Tutte le analisi di cui sopra sono state fatte incrociando la visione di differenti interlocutori. Ad esempio, i dati su diffusione e utilizzo della Cartella Clinica Elettronica sono stati raccolti sia dai CIO delle aziende sanitarie sia dai medici internisti ospedalieri, i dati sui servizi digitali ai cittadini integrano la visione delle Direzioni Strategiche e dei cittadini, ecc. Queste analisi permettono di validare i singoli punti di vista, minimizzando l’effetto di visioni polarizzate o auto-referenziali.

Infine, la ricerca ha previsto la raccolta del punto di vista delle Regioni, dell’Agenzia per l’Italia Digitale e del Ministero, sia con interviste telefoniche sia con il confronto diretto all’interno di workshop e incontri dell’Advisory Board, con obiettivo di rilevare la roadmap regionale della Sanità digitale. Sono state, inoltre, analizzate le barriere e i driver abilitanti l’innovazione digitale in Sanità. Da queste attività emergono i ritardi normativi che richiedono azioni concertate e allineate tra i vari livelli di governo della Sanità (nazionale, regionale e aziendale) e che devono poi tradursi in risorse coerenti per investire nell’evoluzione della Sanità digitale, e abilitare benefici a livello sistemico, che rendano sostenibili a regime le nuove modalità organizzative e di presa in carico del paziente. Normativa e risorse devono essere allineate per non creare ulteriori barriere all’innovazione. Si pensi ad esempio alle risorse umane su cui far leva per sviluppare innovazione digitale nelle aziende sanitarie, che devono essere correttamente inquadrate e motivate nei loro percorsi professionali.

In conclusione, da tutte le analisi emerge un quadro coerente della Sanità digitale in Italia, con luci e ombre legate a specifici contesti locali (solitamente regionali), e rilevanti ambiti di miglioramento soprattutto per quanto riguarda l’integrazione di diverse infrastrutture e servizi e, in particolare, l’interazione di reali cartelle cliniche elettroniche ad ampio spettro con il Fascicolo Sanitario Elettronico, per abilitare poi servizi digitali al cittadino sempre più completi ed evoluti. Emergono inoltre spunti rilevanti per ulteriori analisi, ma su questo fronte continueremo a lavorare per aumentare la conoscenza e la consapevolezza sulla Sanità digitale in Italia.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 2