Intelligenza Artificiale

GenAI in Sanità: come sfruttarne i vantaggi senza fare errori



Indirizzo copiato

L’Intelligenza Artificiale generativa sta trasformando il settore sanitario offrendo nuove prospettive e soluzioni innovative. Tuttavia, le implicazioni legali, etiche ed economiche richiedono un attento esame per assicurare un’implementazione efficace ed efficiente

Pubblicato il 1 mar 2024

Marina D’Artibale

Vice President Life-Science in Capgemini Invent Italy, parte del gruppo Capgemini

Marina Geymonat

Director Enterprise Data AI and Analytics in Capgemini Invent Italy, parte del gruppo Capgemini



Farmaci generati dall'intelligenza artificiale

L’Intelligenza Artificiale generativa (GenAI) sta riscontrando un interesse crescente nel settore sanitario, aprendo nuove prospettive nell’innovazione medica e nella gestione dei pazienti. La tecnologia offre possibilità rivoluzionarie in diversi ambiti applicativi, con un impatto significativo sulla catena del valore delle aziende sanitarie.

Tuttavia, l’introduzione della GenAI nel panorama sanitario non è esente da sfide e rischi potenziali che richiedono adeguate misure preventive. In questa complessa dinamica tra opportunità e rischi, il futuro dell’IA generativa nel settore salute merita un approfondimento accurato e ponderato

Le opportunità dell’IA generativa nel settore sanitario

Per le aziende che operano nel settore della salute la nuova capacità di creare modelli per linguaggi di qualunque tipo, e quindi anche per i “linguaggi” della chimica e della biologia, consentirà di accelerare il processo di ricerca e sviluppo in ambito biochimico, riducendo i costi ed aumentando le probabilità di successo per la definizione di terapie più efficaci e la creazione di dispositivi medici avanzati. 

Analogamente, l’aumentata capacità dei modelli di identificare correlazioni latenti in grandi quantità di dati medici supporterà diagnosi sempre più accurate e tempestive delle malattie, migliorando l’efficacia dei trattamenti e riducendo i tempi di recupero. 

La rivoluzione è iniziata e non si può rimanere indietro. Per comprendere come debba essere progettato il percorso di adozione di questa tecnologia e per massimizzare le opportunità di successo, è opportuno conoscere i fondamenti dell’intelligenza artificiale, generativa e classica. L’obiettivo è garantire un vantaggioso rapporto costi-benefici, tenendo in conto l’utilizzo efficace delle risorse (il cui costo può diventare ingente), la trasformazione profonda che molti lavori subiranno, i cambiamenti organizzativi da attuare, le nuove professionalità da ricercare o formare. Aspetto fondamentale di questa trasformazione è anche la cosiddetta “doppia compliance”: da una parte, con la regolamentazione del settore, dall’altra con le norme in corso di consolidamento relative ad un utilizzo etico, sicuro e sostenibile dell’IA. 

L’importanza dell’IA generativa

È almeno dal 2016 che l’intelligenza artificiale ha iniziato lentamente a farsi strada nelle aziende, ma il rilascio di ChatGPT di OpenAI nel 2023 ha avuto un effetto assimilabile alla nascita di Netscape rispetto alla tecnologia di Internet negli anni Novanta. 

Per generare contenuti testuali si utilizzano i modelli noti come Large Language Model (LLM) che, opportunamente addestrati su enormi quantità di testi, hanno la capacità di comprendere un contesto specifico di richiesta (prompt) e, in base ad esso, generare ed elaborare un sofisticato output in linguaggio naturale. 

Se ChatGPT ha mostrato quanto un’applicazione che opera con modelli di IA generativa possa essere utilizzata con efficacia anche dai non addetti ai lavori, il più recente LLM su cui si basa, GPT-4, è solo uno dei tanti disponibili sul mercato, sia in modalità privata che Open Source. Ad oggi, le applicazioni di questi modelli sono innumerevoli ed in esponenziale aumento. Nella tabella sottostante ne citiamo un piccolo sottoinsieme:  

da Capgemini Research Institute ed elaborazione Capgemini Invent

La portata del fenomeno GenAI

Allargando la ricerca al livello applicativo, si può avere un’idea del panorama immenso di disponibilità: pur in assenza di informazioni strutturate e da fonti controllate, la quantità di informazioni diffuse sui canali che si occupano di AI in modo amatoriale risultano significative per comprendere la portata del fenomeno. 

L’accessibilità e la sua facilità d’uso, anche per i non addetti ai lavori, rendono questa tecnologia destinata a rivoluzionare il nostro modo di lavorare, aumentando la nostra produttività, diminuendo lo stress dei lavori ripetitivi e abilitando nuove forme di collaborazione uomo-IA che promettono il raggiungimento di risultati inimmaginabili. 

Un recente rapporto di OpenAI stima che l’80% dei lavori attuali può incorporare, in percentuali diverse, la tecnologia e le capacità dell’IA generativa, con un inevitabile impatto su organizzazioni, processi, persone. In particolare, le decisioni prese oggi riguardo a questa tecnologia sono destinate a trasformare il panoramadella gestione farmaceutica e, in generale, possono avere un profondo impatto sul futuro delle aziende che operano in ambito healthcare.

Un utilizzo efficace dell’intelligenza artificiale, generativa e non, già oggi consente – e sempre di più lo farà in futuro – di accelerare la scoperta di nuovi farmaci per malattie attualmente incurabili, di accelerare la scoperta di nuove indicazioni per farmaci già esistenti, di abbreviare i tempi e i costi dei trial clinici e molto altro. 

Da un’indagine promossa nel 2023 dal Capgemini Research Institute risulta che il 98% del top management delle aziende del settore Healthcare citano l’IA generativa come argomento presente nella maggior parte dei rispettivi consigli di amministrazione; il 58% dichiara di essere forte promotore del valore dell’IA Generativa; il 42% ha già destinato specifico budget e risorse all’integrazione di questa tecnologia nei piani di sviluppo di prodotti e servizi, con un incremento atteso di produttività del 9% nei prossimi 3 anni. 

La necessità di un approccio strategico all’IA Generativa

Non dobbiamo farci ingannare dall’apparente facilità di utilizzo. Poche tecnologie in passato hanno presentato un tale divario tra l’immediatezza con cui si possono costruire dei piccoli dimostratori (i cosiddetti Proof of Concept) su un contesto ben ritagliato, e la difficoltà nel far sì che possano integrarsi nell’operatività delle organizzazioni ed iniziare un processo di scale-up, venendo così adottati in modo pervasivo ed efficace. 

I fattori principali che frenano lo scale-up

Tra i fattori principali che frenano lo scale-up ci sono sicuramente:

  • la mancanza di dati nella forma, organizzazione, affidabilità, storicità o granularità necessarie;
  • la disponibilità e capacità delle aziende di trovare i casi d’uso effettivamente adatti al proprio contesto;
  • la difficoltà nel calcolare in anticipo i costi e i benefici del progetto per stilare un business case e ottenerne il finanziamento;
  • la disponibilità di personale competente per gestirne la supervisione e il governo;
  • la presenza di duplici vincoli regolatori, da un lato del mondo pharma, dall’altro del mondo dell’etica e dell’IA in corso di consolidamento nell’AI Act.

Quest’ultimo tema espone le aziende a significativi rischi legali e reputazionali, a cui si aggiunge il rischio di fuga di dati, come per tutti i progetti software che trattano dati sensibili. 

Inoltre, i temi riguardanti il potenziale grande dispendio energetico generato dall’utilizzo dell’IA generativa, insieme alla concreta possibilità che i costi di utilizzo sfuggano di mano, costituiscono aspetti critici da tenere in considerazione. 

Ciascuno dei rischi citati va affrontato e mitigato attraverso un approccio strategico integrato.

È importante, ad esempio, diffondere in azienda, soprattutto ai livelli manageriali, la conoscenza dei princìpi fondamentali di funzionamento dell’IA, per demistificare la tecnologia e toglierle sia l’aura di Oracolo, sia la diffidenza a priori.

Poiché i sistemi di IA generativa vengono alimentati con grandi quantità di contenuti esistenti, di cui imparano la distribuzione statistica sottostante per poi generarne di nuovi in accordo, è molto importante avere una consapevole supervisione dei dati di input – atta ad evitare bias ed errori – e organizzare un sistema di monitoraggio dei dati di output secondo il principio dello “human in the loop” – necessario in questa prima fase per procedere in sicurezza.

Un’altra importante regola da seguire è procedere in modo progressivo, attraverso fasi ben distinte caratterizzate da una metodologia rigorosa, avendo chiari i key performance indicators (KPIs) ed attraversando molteplici iterazioni fino a raggiungere risultati soddisfacenti prima di scalare alla fase successiva.

In tal modo si allargail perimetro di applicazione e si aumentano gli investimenti in modo graduale e consapevole, massimizzando le probabilità di successo in relazione al capitale investito, con l’ulteriore vantaggio di assicurare robustezza e validità degli output, ma anche di diffondere progressivamente una cultura del cambiamento in azienda, consentendo a tutti di evolvere armonicamente. Questo paradigma si può riassumere con il mantra: “Start small, think big”.  

Le tre fasi per un corretto sviluppo di progetti di Gen AI in Sanità

Per un corretto sviluppo di progetti di AI generativa abbiamo identificato 3 fasi:

Discover: condividere in azienda la consapevolezza del potenziale effettivo dell’AI generativa, identificare e prioritizzare possibili use case, dati necessari, soluzioni e partner tecnologici.

Build: approfondire le opportunità degli use case prioritari attraverso lo sviluppo di PoC con un approccio iterativo che consenta di minimizzare i rischi e massimizzare il potenziale di efficacia

Scale: una volta definito in modo soddisfacente il progetto con costi e benefici in scala, e pianificate le modifiche di tipo organizzativo e processuale adeguate alla gestione del cambiamento, è possibile completare gli sviluppi e integrare la soluzione definitiva del progetto di IA nell’ecosistema IT e nel modello operativo aziendale (persone, processi, dati, ethics & legal)

Gli ambiti di applicazione a maggiore impatto nelle aziende del settore Healthcare

L’intelligenza artificiale generativa ha il potenziale per essere una forza trasformativa in tutti gli aspetti della catena del valore delle aziende del settore healthcare, nonché nelle interazioni con clienti e dipendenti.

La tabella di seguito riassume alcuni dei principali ambiti di applicazione su cui si sta lavorando:

–  da Capgemini Research Institute ed elaborazione Capgemini Invent 

Diverse organizzazioni stanno già segnalando significativi aumenti di efficienza in diversi ambiti, resi possibili dall’intelligenza artificiale generativa. Ad esempio, l’azienda biotecnologica tedesca Evotec ha annunciato una sperimentazione clinica di fase uno per un nuovo composto antitumorale sviluppato con Exscientia, un’organizzazione britannica che utilizza l’intelligenza artificiale per la scoperta di farmaci a piccole molecole. Utilizzando la piattaforma di progettazione AI Centaur Chemist di Exscientia, le organizzazioni hanno identificato il candidato al farmaco in soli otto mesi – contro un periodo tradizionale medio di 4-5 anni. 

Premesso che vi è molta riservatezza in proposito, dalle informazioni disponibili pubblicamente emerge che le aziende più avanzate del settore stanno già realizzando soluzioni di intelligenza artificiale generativa con progetti pilota nella scoperta di farmaci e terapie e per generare, prevedere e comprendere dati biomolecolari. Organizzazioni biotecnologiche tra cui Cradle, Basecamp Research, Arzeda, Biomatter Designs, Cambrium Absci stanno progettando intere nuove proteine utilizzando l’intelligenza artificiale generativa. 

Un altro caso degno di nota è quello di Profluent Bio, un’organizzazione biotecnologica con sede negli Stati Uniti, che utilizza LLM per questo scopo sulla scia del successo di AlphaFold 2, sviluppato da DeepMind (azienda di AI acquisita da Google nel 2014), in grado di predire la struttura tridimensionale di una proteina a partire dalla sua sequenza di aminoacidi, con un’accuratezza eccezionale.

I benefici dell’IA generativa per le aziende del settore salute

Risulta evidente già da queste prime informazioni che il comparto è particolarmente avvantaggiato dall’utilizzo dall’intelligenza artificiale nel suo core business. Tuttavia, al di là degli utilizzi molto specifici per il settore, non è soltanto la ricerca e sviluppo ad essere impattata, ma potenzialmente ogni fase della catena del valore.

Tra i vantaggi che può portare alle organizzazioni si annoverano:

  • il supporto data driven al processo decisionale;
  • una migliore efficienza operativa;
  • la possibilità di generare a basso costo esperienze estremamente personalizzate;
  • riduzioni dei costi e maggiore capacità di innovazione, gestione del rischio, capacità predittiva e analisi sui contesti più diversi, a patto che siano disponibili i dati.

L’intelligenza artificiale generativa inoltre potrà rendere più efficiente la progettazione di prodotti e servizi, aiutando anche a renderli più inclusivi e accessibili. 

Casi studio e applicazioni concrete

Solo a titolo di esempio indichiamo alcuni potenziali casi di utilizzo, alcuni generali, altri specifici per le aziende del settore Healthcare:

Ricerca e sviluppo: gestione dei clinical trials, automazione delle ricerche scientifiche.

Produzione: controllo qualità, valutazione e scouting dei Fornitori, manutenzione predittiva e diagnostica.

Distribuzione: virtual coach e servizi al paziente ed al cliente.

Marketing: generazione modulare di contenuti, assistente virtuale per il paziente, generazione di piani di trattamento personalizzati.

Affari Regolatori: valutazione del rischio, gestione negoziazione con le agenzie regolatorie.

IT e Funzioni Corporate: generazione di codici software, knowledge management, chatbot di supporto, controllo di qualità dei dati.

Le sfide future dell’implementazione dell’IA generativa

Implementare la GenAI e sfruttarne appieno i vantaggi non è semplice: è importante riconoscere i rischi potenziali e conoscere le misure da adottare preventivamente per mitigarli.

Un approccio strategico, l’identificazione di chiare linee guida per la scelta degli use case più adatti, un metodo per iterare e approfondire gli sviluppi mantenendo il controllo sui costi, garantire l’allineamento degli obiettivi con la strategia di business e la definizione di nuovi KPI per valutare i benefici sono elementi fondamentali per garantire un’implementazione vantaggiosa ed efficace

Allo stesso tempo, la continua supervisione delle evoluzioni normative del settore, a partire dall’AI Act, e la consapevolezza dei rischi etici e reputazionali posti da questi sistemi, permettono di procedere in sicurezza, sfruttando i vantaggi offerti da questa tecnologia avanzata e aprendo così la strada a nuovi progressi nella cura della salute e nel miglioramento delle terapie e dei dispositivi medici con un’accelerazione impensabile fino a pochi anni fa.

Il futuro è già iniziato ed i first mover avranno un vantaggio che potrebbe diventare incolmabile.

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 3