Com’è noto il Governo ha nominato, in tempo record, un nuovo direttore generale dell’Agenzia nazionale di cybersecurity, il prefetto di Roma Bruno Frattasi.
Una buona notizia, dato il momento storico.
Il mio pensiero è che tante piccole difese non fanno una grande difesa. In Italia si spende troppo poco in cyber e c’è una carenza strutturale di competenze in un momento storico in cui l’Italia è nel mirino, come emerge dal Rapporto CLUSIT che presenteremo il 14 marzo al Security Summit e di cui abbiamo anticipato alcuni dati (l’Italia nel 2022 ha subito il 7,6% degli attacchi gravi mappati al mondo).
Il prefetto Frattasi all’Agenzia cybersecurity nazionale: una scelta politica
Bisogna per forza fare fronte comune e in questo contesto il ruolo dell’ACN è chiave. Per questo sono soddisfatto che dopo le dimissioni del Direttore Baldoni, che ringrazio per il grande lavoro svolto e che ha il merito di aver avviato e guidato la prima fase della vita dell’Agenzia, si sia trovata una soluzione rapida di altissimo profilo”.