vademecum

Certificazioni aziendali, come sceglierle al meglio



Indirizzo copiato

Vediamo come funzionano le certificazioni aziendali e come scegliere quelle più interessanti per la propria realtà, ma anche quali processi è necessario attuare per ottenerle e mantenerle

Pubblicato il 18 ott 2023

Federica Maria Rita Livelli

Business Continuity & Risk Management Consultant, BCI Cyber Resilience Group, Clusit, ENIA



Business,Man,Talking,About,Sale,Report,In,Video,Conference.asian,Team

Le certificazioni aziendali sono fondamentali per una corretta gestione delle organizzazioni nel proprio settore di operatività e possono aiutare a conquistare nuovi clienti e partner commerciali, aumentando la credibilità aziendale e riducendo i rischi legali ed economici.

Come funziona la certificazione ISO

Le certificazioni ISO rappresentano un’importante attestazione per le organizzazioni, permettendo loro di distinguersi dalla concorrenza e dimostrare la conformità alle norme di qualità e gestione dei processi aziendali. Queste certificazioni confermano che l’organizzazione rispetta gli standard stabiliti dall’International Organization for Standardization (ISO).

Le certificazioni ISO non sono obbligatorie, ma stanno diventando sempre più cruciali per le organizzazioni. In alcuni casi, possono essere richieste dai clienti o per partecipare a gare d’appalto. Altre volte, le organizzazioni possono essere obbligate a seguire specifiche normative del loro settore. Inoltre, le organizzazioni possono scegliere di ottenere la certificazione ISO per motivi interni, al fine di organizzare o riorganizzare le loro attività in modo più efficiente.

Essere un’organizzazione certificata implica operare in conformità alle norme e alle direttive del proprio settore. Di fatto, il termine “certificare” deriva dal latino “certum facere”, che significa “fare in verità”. Questo indica chiaramente che l’ottenimento della certificazione comporta la gestione dei processi e l’esecuzione dei servizi secondo elevati standard qualitativi, al fine di garantire ai clienti la conformità alle normative vigenti e il rispetto delle indicazioni delle varie certificazioni.

Le certificazioni aziendali sono riconoscimenti accettati nel settore e possono essere utilizzate per dimostrare competenza in diverse discipline. Aggiungono credibilità all’organizzazione e comportano una serie di vantaggi e sfide.

Le certificazioni aziendali, quali sono le sfide e le opportunità

Di seguito alcuni punti da considerare in termini di sfide ed opportunità relative alle certificazioni.

Sfide

  • Complessità – Ottenere una certificazione aziendale può richiedere tempo e risorse considerevoli. Le procedure di audit e di verifica possono essere complesse e richiedere una documentazione dettagliata delle pratiche aziendali.
  • Standard elevati – Le certificazioni spesso richiedono il rispetto di standard elevati in termini di qualità, sicurezza, sostenibilità e conformità normativa. Le organizzazioni devono investire per soddisfare tali requisiti e adottare pratiche migliorative.
  • Costi finanziari – L’ottenimento di una certificazione può comportare costi finanziari, come le spese di consulenza esterna o i costi di verifica. Le organizzazioni devono considerare attentamente il rapporto costi-benefici e valutare se l’investimento sia giustificato.

Opportunità

  • Credibilità e reputazione – Le certificazioni possono aumentare la credibilità e la reputazione dell’organizzazione. Dimostrare di adottare standard elevati può generare fiducia tra i clienti, i partner commerciali e gli stakeholder.
  • Accesso a nuovi mercati – Molte certificazioni sono richieste per accedere a determinati mercati nazionali o internazionali. Ottenere una certificazione può aprire nuove opportunità commerciali e consentire all’organizzazione di competere in settori specifici.
  • Differenziazione competitiva – Le certificazioni possono rappresentare un vantaggio competitivo. Dimostrare di rispettare standard elevati può differenziare l’organizzazione dai concorrenti e attirare i clienti che cercano fornitori affidabili e responsabili. Questo può essere un fattore determinante per i clienti nella scelta tra diverse opzioni sul mercato.
  • Miglioramento dei processi interni – Ottenere una certificazione richiede solitamente una valutazione approfondita dei processi aziendali. Questo processo può portare a un miglioramento delle operazioni interne, dell’efficienza e dell’efficacia complessiva dell’organizzazione. L’ottimizzazione delle risorse e un aumento della produttività possono derivare da questa valutazione, contribuendo a migliorare l’organizzazione interna, aumentare l’efficienza operativa e ridurre i costi a lungo termine.
  • Responsabilità sociale e ambientale – Le certificazioni legate alla sostenibilità consentono alle organizzazioni di dimostrare il proprio impegno per la responsabilità sociale e ambientale. Ciò può attrarre clienti e investitori che sono sempre più sensibili all’impatto sociale e ambientale delle organizzazioni.
  • Vantaggio competitivo negli appalti – Le certificazioni, in alcuni settori, sono un requisito fondamentale per partecipare a gare d’appalto o per ottenere contratti con enti pubblici o grandi organizzazioni. Essere certificati può, quindi, fornire un vantaggio competitivo significativo.

È doveroso sottolineare che le organizzazioni devono valutare attentamente le sfide e le opportunità per decidere se perseguire le certificazioni e quale sia il valore per il loro business.

Come svolgere una scelta consapevole della certificazione

La decisione di implementare un sistema di gestione dovrebbe essere considerata come una necessità per razionalizzare e comprendere meglio l’organizzazione interna dell’organizzazione e il perseguimento degli obiettivi specifici. Le procedure che compongono il sistema di gestione di una ISO non devono essere viste come un mero esercizio letterario, bensì come strumenti fondamentali per acquisire e costruire continuamente la conoscenza su come “fare le cose”, facilitando il passaggio dalla conoscenza tacita a quella codificata.

Si tratta, di fatto, di implementare l’economia della conoscenza, ovvero come l’utilizzo delle informazioni possa favorire l’apprendimento, l’innovazione e la comprensione dei processi che le generano. Inoltre, il ciclo di Deming (i.e. Plan-Do-Check-Act), alla base dei sistemi di gestione di diverse ISO, è semplice e sempre attuale e consente all’organizzazione di abbandonare un approccio intuitivo e adottare un approccio sistemico.

Le difficoltà che spesso le organizzazioni incontrano nell’implementare le procedure derivano principalmente dal fatto che esperti consulenti esterni sono chiamati a scriverle senza coinvolgere adeguatamente coloro che hanno una conoscenza pratica delle attività aziendali. La documentazione delle procedure dovrebbe – invece – essere l’ultimo passo, dopo aver osservato, compreso e, se possibile o necessario, migliorato le pratiche dell’organizzazione.

Come scegliere le certificazioni aziendali

Di seguito un elenco delle principali certificazioni aziendali più diffuse.

ISO 9001 (Sistema di gestione della qualità) – La certificazione più diffusa a livello mondiale che attesta che l’organizzazione ha implementato processi efficaci per garantire la soddisfazione del cliente e il miglioramento continuo.

ISO 14001 (Sistema di gestione ambientale) – La certificazione indica che l’organizzazione prende sul serio gli impatti ambientali delle proprie attività e si impegna a ridurli, rispettando le normative ambientali applicabili.

ISO 45001 (Sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro) – La certificazione che attesta che l’organizzazione ha adottato un sistema per riconoscere e affrontare i rischi legati alla salute e alla sicurezza dei dipendenti, al fine di ridurre gli incidenti sul luogo di lavoro e promuovere un ambiente lavorativo sicuro.

ISO 27001 (Sistema di gestione della sicurezza delle informazioni) Questa certificazione indica che l’organizzazione ha implementato misure per proteggere le informazioni sensibili e rispettare la privacy dei dati dei clienti.

ISO 22301 (Sistema di gestione della continuità aziendale)– È una certificazione importante per le organizzazioni che desiderano garantire la continuità delle proprie operazioni in caso di eventi imprevisti o catastrofici. Ciò può portare a una maggiore fiducia dei clienti, conformità normativa e miglioramento continuo delle pratiche aziendali.

Come ottenere e mantenere le certificazioni aziendali

Ottenere e mantenere le certificazioni aziendali è un processo che richiede impegno e attenzione ai dettagli. Ecco alcuni passaggi da considerare per raggiungere questo obiettivo:

  • Identificare le certificazioni rilevanti per l’organizzazione – Si tratta di identificare le certificazioni che sono pertinenti per il settore in cui opera l’organizzazione e che potrebbero fornire valore aggiunto alla stessa.
  • Esaminare i requisiti – Una volta individuate le certificazioni di interesse, si devono esaminare attentamente i requisiti necessari per ottenerle. Inoltre, la implementazione delle ISO di riferimento implica solitamente la redazione di procedure operative standardizzate, la definizione di metriche di performance, la definizione di politiche di vario genere, ecc. Pertanto, è necessario comprendere appieno i requisiti e valutare se l’organizzazione è in grado di soddisfarli.
  • Preparare la documentazione – Si tratta di preparare la documentazione necessaria per dimostrare che l’organizzazione rispetta i requisiti richiesti. La documentazione può includere: manuali di procedure, politiche e procedure documentate, piani di vario genere, registrazioni di controllo, report di analisi, ecc. Inoltre, risulta quanto mai necessario e fondamentale assicurarsi di tenere traccia di tutte le informazioni richieste e di organizzarle in modo accurato.
  • Implementare le procedure – Dopo aver predisposto la documentazione, è fondamentale implementare le procedure necessarie per soddisfare i requisiti della certificazione. Ad esempio, in caso di implementazione della ISO 9001 è necessario adottare misure per garantire la qualità dei prodotti o per ridurre l’impatto ambientale delle attività. Si tratta altresì di coinvolgere il personale chiave e fornire loro la formazione necessaria per implementare le procedure correttamente, oltre a rendere edotta tutta l’organizzazione dell’implementazione della ISO e del processo di certificazione.
  • Audit interno- Prima di richiedere la certificazione, è consigliabile eseguire un audit interno per verificare se l’organizzazione rispetta effettivamente i requisiti., in modo tale da individuare eventuali lacune o aree di miglioramento e di correggerle prima dell’audit esterno.
  • Audit esterno – Dopo aver verificato di rispettare i requisiti per la certificazione, si deve contattare un organismo di certificazione indipendente per richiedere un audit esterno che verrà eseguito da un team di esperti che valuteranno la conformità dell’organizzazione ai requisiti della certificazione. La certificazione sarà conseguita dopo il superamento.
  • Mantenimento della certificazione – L’organizzazione deve mantenere, nel tempo, la conformità ai requisiti della certificazione. Pertanto, è necessario assicurarsi di rivedere e di aggiornare regolarmente le procedure, i vari piani, le metriche, oltre a monitorare le performance ed affrontare eventuali problemi che potrebbero sorgere. Inoltre, l’organizzazione sarà soggetta ad audit di sorveglianza periodici per verificare il mantenimento della conformità.

Certificazioni aziendali e gestione dei rischi

Le certificazioni aziendali possono svolgere un ruolo importante nella gestione dei rischi all’interno di un’organizzazione. Ecco come le certificazioni possono contribuire a una gestione efficace dei rischi:

  • Standard di sicurezza – Le certificazioni come ISO 45001 o OHSAS 18001 (Occupational Health and Safety Assessment Series) richiedono alle organizzazioni di adottare misure preventive per garantire un ambiente di lavoro sicuro e salutare. Queste certificazioni aiutano a identificare, valutare e gestire i rischi associati alle attività lavorative, riducendo il potenziale per incidenti, infortuni o malattie professionali.
  • Certificazioni di gestione della qualità – Le certificazioni come ISO 9001 (Sistema di gestione della qualità) richiedono alle organizzazioni di adottare processi e procedure documentati per garantire la conformità alle norme e la soddisfazione del cliente. Questo aiuta a identificare e mitigare i rischi legati alla qualità dei prodotti o servizi offerti, riducendo la possibilità di reclami dei clienti o di prodotti difettosi.
  • Certificazioni di gestione ambientale – Le certificazioni come ISO 14001 (Sistema di gestione ambientale) richiedono alle organizzazioni di valutare e gestire l’impatto ambientale delle proprie attività. Questo contribuisce a identificare e mitigare i rischi ambientali, come l’inquinamento delle acque o dell’aria, la gestione dei rifiuti e l’uso sostenibile delle risorse naturali.
  • Certificazioni di business continuity – Le certificazioni come ISO 22301 richiedono alle organizzazioni di sviluppare piani e procedure per affrontare situazioni di emergenza o interruzioni delle attività. Questo aiuta a identificare e mitigare i rischi legati a eventi imprevisti, come catastrofi naturali, guasti tecnici o crisi finanziarie, consentendo all’organizzazione di riprendersi rapidamente e continuare le sue operazioni.
  • Certificazioni di gestione dei dati – Con l’aumento delle minacce alla sicurezza informatica, le certificazioni come ISO 27001 sono diventate sempre più importanti e richiedono alle organizzazioni di adottare misure per proteggere i dati sensibili e mitigare i rischi di violazione della sicurezza informatica.

Pertanto, ottenere certificazioni pertinenti può aiutare le organizzazioni a identificare, valutare e gestire in modo efficace i rischi associati alle loro attività. Le organizzazioni, in questo modo, riescono a proteggersi da potenziali danni o perdite.

Chi ha il compito di vigilare in Italia

Accredia è l’unico organismo di accreditamento nazionale designato dal governo italiano in conformità al Regolamento Europeo 765/2008 ed è responsabile di attestare la competenza, l’indipendenza e l’imparzialità degli enti di certificazione, dei laboratori di prova e taratura, nonché di garantire l’uniformità di valutazione, la deontologia professionale e la capacità di creare valore tra i diversi enti di certificazione. Inoltre, Accredia si occupa di garantire l’equivalenza delle certificazioni, ispezioni, verifiche, prove e tarature svolte dagli organismi e laboratori accreditati in conformità agli accordi internazionali di mutuo riconoscimento tra l’UE e i paesi firmatari. Accredia è un’associazione senza fini di lucro ed è soggetta alla vigilanza del Ministero dello Sviluppo Economico.

Statistiche certificazioni dei sistemi di gestione fine 2023

Il numero delle certificazioni in Italia – secondo i dati statistici disponibili sul sito di Accredia – è aumentato negli ultimi anni. Questo indica che il nostro Paese continua ad essere uno dei leader europei per quanto riguarda il numero di certificati sui sistemi di gestione.

È importante sottolineare che ottenere la certificazione non dovrebbe essere solo un obiettivo formale o finalizzato alla partecipazione a gare d’appalto, ma dovrebbe essere parte di un progetto mirato a creare valore per l’organizzazione. L’obiettivo principale dovrebbe essere la definizione di principi, procedure e processi che l’impresa sceglie di adottare per migliorare il proprio funzionamento.

A fine settembre 2023, è stato anche pubblicato l’annuale ISO Survey che fotografa – a livello mondiale – la diffusione delle certificazioni di conformità alle norme sui sistemi di gestione.

Una panoramica dei numeri delle Certificazioni dei Sistemi di Gestione – dati riferiti al 2022 – conferma il seguente ranking in termini delle prime tre posizioni:

  1. ISO 9001:2015 – Sistemi di gestione della qualità, con un totale di 1.265.216 certificazioni
  2. ISO 14001:2015 -Sistemi di gestione ambientale, con 529.853 certificati distribuiti
  3. ISO 45001:2015 – Sistemi di gestione della salute e sicurezza sul lavoro con 397.339 certificati e poco più di 512.000 siti.

Ovvero , la qualità, l’ambiente e la sicurezza si confermano come aree principali in cui la certificazione di conformità alle norme tecniche diventa sempre meno opzionale e sempre più un criterio fondamentale di affidabilità sul mercato.

Analizzando i dati per Paese, l’Italia, a livello mondiale, si posiziona come segue:

  • 1° posto per le certificazioni ISO 39001 per i sistemi di gestione della sicurezza del traffico stradale, con ben 670 certificazioni, superando la Grecia (134) e la Spagna (131).
  • 2° posto per le certificazioni
    • ISO 9001, con un totale di 94.216, preceduta solo dalla Cina (551.855), e superando l’India (61.653) e la Germania (47.576).
    • ISO 45001, con 15.255 certificazioni, sempre dietro alla Cina (266.898)
  • 3° posto per le certificazioni ISO 14001, con 20.294 certificati, quasi alla pari con il Giappone (20.892). La Cina si mantiene saldamente al primo posto con 295.501 certificati.
  • 5° posto per le certificazioni ISO 27001 che devono essere maggiormente considerate a fronte scenario di attacchi cyber in crescente aumento.

Certificazioni a livello Globale – ISO Survey 2022

Conclusioni

È importante che un progetto di certificazione – che rappresenta una trasformazione interna dell’organizzazione – sia finalizzato alla creazione di valore anziché essere fine a sé stesso, soprattutto in questo periodo storico-economico. Inoltre, è quanto mai necessario comprendere gli obiettivi del progetto, ovvero le ragioni che spingono l’organizzazione a ottenere una certificazione per il proprio sistema di gestione.

L’obiettivo deve essere la definizione di un insieme di principi, procedure e processi che l’organizzazione sceglie di adottare per migliorare il proprio funzionamento. Ovvero, regole che devono essere rispettate da tutti a ogni livello e che possono rendere l’organizzazione più sicura, solida e competitiva, rappresentando un asset di grande valore per l’organizzazione.

Tuttavia, se le ragioni per ottenere la certificazione sono solamente formali e mirate alla partecipazione a gare d’appalto – senza alcuna intenzione di apportare cambiamenti significativi o di prestare attenzione alla coerenza ed efficacia del sistema – si convertono in meri esercizi cartacei e gli enti di certificazione non dovrebbero approvare la certificazione stessa per evitare di inviare messaggi fuorvianti al mercato.

Il mercato e la società, oggi più che mai, richiedono trasparenza e fiducia, nonché una comprensione chiara di ciò che il certificato ISO attesta in termini di capacità dell’organizzazione. Pertanto, è compito degli auditor e dei consulenti sostenere le organizzazioni e diffondere una cultura che permetta alle imprese di avere l’accountability tanto auspicata e necessaria in un contesto così erratico come quello che stiamo vivendo.

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 4