In tempi di Brexit, bisogna avere particolare forza nelle menti e utopia nei cuori per continuare a credere nel sogno possibile di un mercato unico europeo. Ma proprio in questi tempi difficili per l’Europa, arriva a compimento un tassello che quel sogno lo accarezza e nutre: il Regolamento eIDAS per i servizi fiduciari, in vigore dal primo luglio.
eIDAS: un nome tecnico, per addetti ai lavori. Ma possiamo immaginarlo- con un pizzico di semplificazione- come le basi per dare una lingua comune alle transazioni elettroniche tra i diversi Paesi. Per i tecnici si tratta di standard di interoperabilità.
Ma, a ben vedere, è proprio la direzione opposta a quella rappresentata dalla Brexit (e dai tanti analoghi moti disgreganti che premono all’orizzonte in diversi Paesi).Ed è importante che questa direzione opposta arrivi proprio dal settore del digitale, per sua natura (e storia) fortissimo motore di connessione tra popoli, oltre che di spinta innovativa per l’economia. In altre parole, il mercato unico digitale favorito da eIDAS può giocare un ruolo importante perché si formi un mercato unico tout court, europeo.
L’impatto di eIDAS in Europa e in Italia sono ben spiegati dalle grandi firme che popolano questo speciale di Forumpa.it.
Qui giova segnalare due punti, che emergono. Contrastanti.