Digital Transformation

La nuova Banca dati statistica Inail: “I dati strumento di prevenzione e sicurezza sul lavoro”



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L’Inail rinnova la sua Banca dati statistica, trasformandola in uno strumento di prevenzione e sicurezza sul lavoro. La nuova piattaforma, frutto di una profonda reingegnerizzazione, offre un patrimonio informativo ampliato e organizzato in quattro aree tematiche: Aziende, Infortuni, Rischio e Malattie professionali

Pubblicato il 2 mag 2024

Anna Palermo

Ufficio di Presidenza Inail e Giornalista



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I Dati Statistici dell’Inail, che attengono informazioni relativi al fenomeno assicurativo, infortunistico e tecnopatico, sono fruibili all’utenza attraverso una Banca Dati statistica che è disponibile sul sito istituzionale dal 1996 ma che di recente è stata oggetto di nuovi adeguamenti architetturali, tecnologici e di contenuto.

La nuova struttura della Banca dati statistica dell’Inail

Frutto della collaborazione tra Consulenza statistico attuariale e la Direzione centrale organizzazione digitale di Inail, l’ultima reingegnerizzazione ha reso la Banca Dati uno strumento ancora più funzionale e dinamico di analisi dei dati, che potenzia il patrimonio statistico informativo.

Lo scopo di queste modifiche è quello di garantire una panoramica completa sia sui dati inerenti all’andamento degli infortuni e delle malattie professionali denunciati e riconosciuti dall’Inail, sia sui dati relativi alle aziende e agli addetti assicurati negli anni.

La nuova struttura informatica si presenta, quindi, più facile e intuitiva, in perfetta linea con gli standard istituzionali anche in tema di data governance e brand identity. Grazie a nuove applicazioni sono stati migliorati sia il livello di navigazione che la collocazione dei contenuti in esso inseriti.

Sono state, inoltre, riaperte alcune sezioni di analisi non consultabili nella precedente versione, come quella relativa al settore del rischio e sono state ampliate la parte delle informazioni di dettaglio nel pieno rispetto della massima trasparenza.

Le quattro aree tematiche della Banca dati: Aziende, Infortuni, Rischio e Malattie professionali

La Banca dati statistica dell’Inail è, dunque, uno strumento in grado di fornire, agli utenti, un notevole numero di tavole statistiche che mostrano in modo aggregato dati e informazioni. I contenuti in essa sono suddivisi in quattro aree tematiche: Aziende, Infortuni sul lavoro, Malattie professionali e Rischio

Nell’Area Aziende, si trovano le quattro gestioni separate:

  • Industria e Servizi, in esso è possibile ricavare il numero delle ditte e delle posizioni assicurative territoriali (definite PAT); l’importo delle retribuzioni dichiarate dai datori di lavoro e dei premi assicurativi accertati dall’Inail e il numero dei lavoratori ditta/PAT.
  • Medici Radiologici, in questa sezione si attinge al numero delle PAT e degli apparecchi radiologici
  • Casalinghe/i, selezionando questo campo è possibile conoscere il numero degli assicurati e gli incidenti domestici denunciati.

L’Area Infortuni sul lavoro

L’Area Infortuni sul lavoro contiene dati relativi alle denunce di infortunio (anche con esito mortale); le definizioni specifiche e gli indennizzi per le gestioni separate: industria, servizi, agricoltura, gestione autonoma casalinghe/i e gestione per conto Stato (rientrano in questi ultimi i dipendenti statali e gli studenti delle scuole pubbliche statali).

L’Area rischio

L’Area rischio contiene, invece, indicatori statistici relativi alla frequenza e alla gravità infortunistica, ottenuti rapportando il numero degli infortuni indennizzati, o la stima delle giornate perse a seguito dell’infortunio agli addetti-anno, relativi a un triennio consolidato.

L’area malattie professionali

Nell’Area malattie professionali sono raccolti i dati delle denunce, delle definizioni e degli indennizzi per patologie lavoro-correlate nelle gestioni industria e servizi, agricoltura e gestione per conto Stato.

Una volta selezionata la sezione di ogni area tematica che si vuole approfondire, la modalità di navigazione consente di visualizzare il report principale e scegliere una o più variabili di filtro, con la possibilità, in alcuni casi, di affinare ulteriormente il dato.

La conoscenza su quelle che sono le aziende, gli infortuni, le malattie professionali e il rischio possono essere acquisite in forma aggregata a livello provinciale, regionale e nazionale.

I dati messi a disposizione sono relativi all’ultimo quinquennio ma vengono aggiornati annualmente e viene illustrato il valore assoluto dell’ultimo anno nonché le variazioni rispetto all’anno precedente.

A eccezione del Rischio, che contiene indicatori statistici della frequenza e della gravità infortunistica relativi a un triennio consolidato, nelle altre tre aree tematiche la serie temporale è aggiornata con cadenza semestrale.

L’utilità dei dati per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro

L’utilità dei suddetti dati è molto importante per chi si occupa, dentro e fuori dell’Istituto, del tema della salute, della sicurezza e della prevenzione. Da essi, infatti, è possibile trarre le informazioni che possono modificare concretamente il proprio agire. Questo vale sia per le istituzioni, che devono innovare norme, regole o atti amministrativi, sia per le parti sociali, che possono ricavarne elementi utili per regolare meglio la loro funzione all’interno del sistema delle relazioni industriali e sindacali, partendo da dati oggettivi.

Consapevoli dell’importanza che rivestono i dati e del loro utilizzo, in Istituto si lavora alla valorizzazione degli stessi estraendone quel giusto valore che consente di mettere a disposizione della collettività una vasta gamma di informazioni provenienti dai “dati statistici”. Il fine è dunque quello di promuovere la conoscenza e lo studio approfondito dei fenomeni infortunistici; dare risposte sempre più rapide e concrete ai cittadini e alle aziende per assecondare i cambiamenti in atto; accrescere le capacità previsionali e orientare le scelte di business dell’Istituto.

Interoperabilità del patrimonio informativo pubblico: l’obiettivo dell’Inail

Attraverso la consultazione e messa a disposizione di questi dati statistici, così come quelli riscontrabili nella sezione relativa agli “open data”, Inail contribuisce a realizzare quella interoperabilità del patrimonio informativo pubblico.

Per garantire la creazione di servizi digitali sempre più efficienti – principio richiamato dall’Europa e che trova ampio spazio nel recente Piano Triennale per l’informatica 2024-2026 di Agid, cui tra l’altro Inail ha contribuito alla stesura – è importante, infatti, lo scambio reciproco dei dati tra gli Enti erogatori di servizi, non solo da un punto di vista tecnico ma anche semantico e, in questo scenario, l’Istituto lavora per contribuire al raggiungimento di tale obiettivo.

I dati a servizio della prevenzione: il ruolo chiave dell’Inail

È fuori di dubbio che assistiamo a cambiamenti sociodemografici, tecnologici, ambientali che negli ultimi decenni stanno trasformando il mondo del lavoro, ciò comporta necessariamente il sorgere di nuovi rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, notoriamente con dei riflessi sugli andamenti infortunistici e sulla manifestazione di malattie professionali.

È proprio in questo ambito, vista la mission dell’Istituto, che Inail è costantemente chiamata a fornire risposte sempre più rapide e concrete a cittadini ed aziende. È di fondamentale importanza stare al passo con l’innovazione organizzativa, tecnologica, con la digitalizzazione dei processi e con tutta una serie di nuove opportunità di azione.

L’Istituto è un esempio consolidato di organizzazione ‘data-driven’ e le informazioni contenute nel proprio “dataset” possono andare ben oltre a ciò per cui sono state preventivate. La natura del dato aperto risiede proprio in questo grande potenziale, la cui utilità è direttamente proporzionale alla possibilità di scambiare informazioni con altri sistemi digitali.

L’ ingente quantità di dati prodotta dalle Pubbliche Amministrazioni, se caratterizzata da un’alta qualità e dall’interoperabilità di banche dati connesse tra loro può consentire di stare al passo con i cambiamenti che si manifestano ad alta velocità, al contempo, l’applicazione dei dati può trovare spazio in una varietà di ambiti, tra queste certamente anche quelle riferite all’intelligenza artificiale.

Verso l’economia dei dati: le sfide future per le Pubbliche Amministrazioni

Se Inail rappresenta un buon esempio di utilizzo del dato, c’è da dire che anche le altre Pubbliche Amministrazioni, nel loro processo di innovazione, sono stimolate dall’Europa a volgere lo sguardo verso l’economia dei dati, obiettivo raggiungibile attraverso interventi mirati e contestualmente realizzati, in sinergia, con tutte le pubbliche Istituzioni che erogano servizi.

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