l'analisi

Valute digitali, come cambia il ruolo delle banche: modelli, prospettive e sfide

La digitalizzazione della moneta potrebbe comportare l’estromissione delle banche commerciali dall’obbligo della riserva obbligatoria. Non sarà un cambiamento celere, ma il mondo va in questa direzione. Sperimentazioni, modelli, rischi

Pubblicato il 16 Mar 2022

Mario Di Giulio

Professore a contratto di Law of Developing Countries, Università Campus Bio-Medico Avvocato, Partner Studio Legale Pavia e Ansaldo

Rossana Tirenna

Associate at Pavia e Ansaldo

IDPay

“Non si accettano contanti”. Stante la rapida evoluzione digitale del mondo dei pagamenti, non è difficile immaginare che tra qualche anno potremmo leggere questa frase sul registratore di cassa del nostro negozio di fiducia. Del resto, questa è già realtà in alcuni paesi del Nord Europa, dove i piccoli negozi spesso evitano di accettare il contante per contenere rischi sanitari e rischi di rapine.

In questo caso, però la ragione sarà legata non a ragioni contingenti (quali sicurezza sanitaria e sicurezza fisica) ma sarà l’effetto della digitalizzazione dei mezzi di pagamento, del denaro in sé.

Criptovalute delle banche centrali, ecco la risposta del G7 alla Cina

La sperimentazione di valute di stato digitali

È oramai ampiamente diffusa a livello globale la sperimentazione di valute di Stato digitali emesse dalle Autorità centrali. Si tratta di una rappresentazione virtuale delle monete di stato: anziché stampare euro, dollaro, yuan o rublo in contante, le banche centrali emettono monete virtuali.

Ma cosa cambia rispetto ai pagamenti digitali che già eseguiamo mediante carte o app? Anche in questo caso, infatti, si potrebbe pensare che la transazione abbia ad oggetto una moneta digitale. In realtà, nei pagamenti che eseguiamo digitalmente, l’oggetto della transazione è la versione digitale dei biglietti e delle monete emessi dalle banche centrali e depositati presso le istituzioni finanziarie private, che hanno il compito di mantenere riserve e depositi a sostegno della moneta. Al contrario, una moneta digitale emessa dalla banca centrale (CBDC, Central Bank Digital Currency) è universalmente e direttamente accessibile da parte degli utenti senza l’ausilio di un intermediario bancario. Da qui la prima conseguenza di ordine sistematico: la digitalizzazione della moneta dovrebbe comportare in primo luogo l’estromissione delle banche commerciali dall’obbligo della riserva obbligatoria: nell’ambito dell’operatività di una CBDC la passività sarebbe detenuta dalla banca centrale e l’utente maturerebbe un diritto di credito direttamente nei confronti di quest’ultima.

Lo stato dell’arte

“La valuta digitale porterà a un più efficiente ed economico sistema di gestione della valuta”, queste le parole con cui la Ministra delle finanze di Nuova Delhi Nirmala Sitharaman, presentando la finanziaria 2022, ha annunciato che l’India lancerà nel 2022-23 la sua rupia digitale.

Ad oggi, sono dieci i Paesi che hanno completato con successo il lancio di una valuta digitale della banca centrale (Bahamas, le nazioni della Banca centrale dei Caraibi orientali[1], Nigeria e Cina), 14 Paesi sono nella fase pilota con le loro CBDC e stanno preparando un possibile lancio completo e 87 Paesi stanno studiando la possibilità di introdurla nel proprio paese, compresa la Federal Reserve degli Stati uniti e la Banca centrale europea (Bce)[2].

La pioniera del lancio della valuta digitale è stata certamente la Central Bank of the Bahamas, che nel mese di ottobre 2020 ha reso disponibile il suo “Sand Dollar,”; ma il primato per la migliore strategia mediatica nella diffusione della propria CBDC va senza dubbio riconosciuto alla Cina, che ha approfittato dell’interesse massmediale connesso alle Olimpiadi di Pechino per lanciare la versione digitale dell’yuan, l’e-cny.

L‘e-cny cinese

I visitatori, utenti e giornalisti dei Giochi Olimpici possono scaricare un’app di portafoglio digitale in e-cny e così usufruire di una forma di pagamento che, grazie ad un metodo completamente contactless, tutela gli utenti dalla diffusione dell’epidemia da Covid-19. Inoltre, per dare supporto ai potenziali utenti dell’e-cny, sono stati predisposti numerosi punti informativi dedicati e per una più facile gestione dei pagamenti è stata concessa la possibilità ai clienti di acquistare dei braccialetti collegati all’app che consentono di effettuare il pagamento mediante una semplice “strisciata” sulla cassa. Il debutto internazionale dell’e-cny segue più di un anno di prove pilota in una dozzina di regioni in tutto il paese. Alla fine del 2021, oltre 260 milioni di persone possedevano portafogli in e-CNY e le transazioni totali in yuan digitali hanno raggiunto quasi 90 miliardi di yuan (14 miliardi di dollari o 12 miliardi di euro).

“Yuan digitale”, la Cina procede: arma finale per la supremazia geopolitica e monetaria

Nel frattempo negli Usa

Mentre la Cina sperimenta la prima messa in strada della sua CBDC, l’UE e gli Stati Uniti sono ancora alla fase embrionale della sperimentazione.

Dal fronte europeo si attende una risposta sulla strada da percorrere nel 2023, anno in cui dovrebbe concludersi il progetto di studio dell’emissione dell’euro digitale iniziato nel 2021. A Washington D.C., per quanto ne sappiamo, non hanno iniziato a testare il lancio del dollaro digitale, ma la Federal Reserve ha recentemente pubblicato un rapporto sul tema, intitolato “The U.S. Dollar in the Age of Digital Transformation”. Il documento discute i potenziali benefici e rischi di una CBDC nell’economia statunitense e cerca di generare un dialogo sulla questione, senza tuttavia accennare ad un progetto sperimentale di emissione del dollaro digitale. A buon punto nella progettazione pilota delle valute digitali di stato si collocano Russia, Iran e Giappone, che promettono il lancio delle loro CBDC entro la fine del 2022. Mentre la Svizzera si trova alla soglia della seconda fase di testing del progetto di sperimentazione della CBDC messo a punto dalla Banca Nazionale Svizzera, da cinque banche commerciali, dalla Banca dei Regolamenti Internazionali e da SIX, il principale fornitore di servizi di infrastrutture finanziarie in Svizzera. Novità arrivano anche dal continente africano: pare, infatti, che dopo il lancio dell’e-naira da parte della Nigeria, le banche centrali del Ghana, dello Zambia e del Kenya abbiano avviato uno studio di fattibilità delle rispettive valute digitali.

Ma cosa rende tanto lunga la fase di sperimentazione di una CBDC?

Tra tutti gli aspetti da soppesare, il punto nevralgico della sperimentazione è certamente rappresentato

dalla ricerca della modalità di emissione della CBDC “più calzante” e della conseguente tecnologia di base idonea a supportare il sistema di CBDC scelto (le cui differenze ci accingiamo a descrivere).

L’architettura e l’infrastruttura della CBDC

Le Central Bank Digital Currencies possono essere emesse direttamente dalla Banca Centrale: in questo caso l’autorità centrale gestisce l’intera filiera di emissione della moneta fiat digitale, preoccupandosi di registrare e gestire tutte le transazioni al dettaglio con l’utente, che matura un diritto di credito direttamente nei confronti della banca centrale.

Nel caso in cui, invece, la Banca Centrale dovesse decidere di utilizzare un modello di emissione indiretta, l’utente riceverebbe la moneta digitale per il tramite di intermediari finanziari privati, appositamente delegati, mentre la Banca Centrale si occuperà dei pagamenti all’ingrosso.

Esiste poi la possibilità di creare un modello di gestione ibrido, che prevede il controllo e la gestione accentrata dell’emissione della valuta digitale di corso legale da parte della banca centrale (come nel modello diretto), con una esternalizzazione della gestione del sistema operativo ad istituti privati.

L’adozione del modello di emissione diretto o ibrido potrebbe determinare i problemi tradizionalmente legati alla disintermediazione: una crescita dei tassi applicati dalle banche dovuta alla progressiva perdita di depositi e di riserve di denaro. Mentre il modello indiretto potrebbe neutralizzare le prospettive di inclusione finanziaria e di una maggiore accessibilità ai pagamenti attese dall’ingresso della CBDC.

Quanto all’infrastruttura della CBDC, può essere centralizzata: in questo caso, la condivisione dei dati e le transazioni avvengono per mezzo di un unico deposito digitale gestito esclusivamente dalla banca centrale; oppure decentralizzata, ossia emessa tramite “registri digitali” (DLT – Distributed ledger technology) in cui ogni nodo-utente di un network peer to peer partecipa attivamente al processo di collezione delle transazioni con CBDC, come avviene in una qualsiasi blockchain.

Ogni sistema di design di un sistema CBDC comporta un certo grado di rischio e benefici: benché la distribuzione e il decentramento promettano di migliorare la resilienza del sistema e l’accessibilità ai pagamenti, non si può tacere sulle criticità che potrebbero sorgere circa l’affidabilità in termini di privacy e sicurezza.

Prospettive e sfide

A favore dell’emissione di una CBDC concorrono certamente i minori costi di emissione rispetto a quelli legati al conio e alla stampa di monete e banconote, nonché al loro trasporto e custodia. I costi dovuti al lancio di una CBDC dovrebbero, infatti, essere limitati allo sviluppo della tecnologia che la gestisce e la supporta, che verrebbero ad essere assorbiti nel lungo termine (la c.d. scalabilità). E ancora, benefici potrebbero registrarsi in termini di incremento di pagamenti offline e istantanei, accessibilità immediata e rapida al denaro, resilienza del sistema di pagamento, interoperabilità di diversi sistemi di CDBC. A questi si aggiunge l’aspirazione alla realizzazione di una effettiva inclusione finanziaria nei mercati emergenti: consentire anche a chi non è titolare di un conto presso una banca privata di utilizzare i pagamenti digitali.

Di contro, si teme un abbassamento del livello di tutela della privacy e dell’anonimato degli utenti. Di certo l’obiettivo non è quello di un anonimato assoluto, che potrebbe facilitare le transazioni illegali e compromettere il rispetto delle regole collegate alla verifica dell’identità del cliente (Kyc, “Know your customer”) e all’antiriciclaggio (Aml, Anti-money laundering). Ci si riferisce piuttosto al potenziale accesso da parte delle banche centrali o degli intermediari privati dell’enorme numero di informazioni connesse all’identificazione dell’utente la tipologia e l’entità delle transazioni (rischi che sono stati ad esempio adombrati dal governo britannico in relazione all’introduzione del digital yuan). Simili criticità potrebbero invece scemare in un sistema di CBDC decentralizzato, soggetto tuttavia a rischi di perdita e furto delle credenziali di accesso all’account o del proprio token.

Conclusioni

In ambito tecnologico ed economico accade sovente che il “first mover” sia in grado di influenzare il mercato globale, diventando modello e competitor per il resto del mondo. Questa è la ragione per cui gli esperimenti condotti dalla Cina per un renminbi digitale rappresentano una fonte di crescente preoccupazione per le restanti economie dominanti. Timori che sono stati espressi, più o meno velatamente, dalle rispettive autorità.

Christine Lagarde, Presidente della BCE, ha recentemente dichiarato a proposito dello studio sull’euro digitale: “Dobbiamo agire insieme sulle questioni digitali per mantenere il controllo delle attività economiche essenziali e stabilire gli standard più elevati per i nostri cittadini.”

Oltreoceano, il senatore della Pennsylvania, Pat Toomey, secondo un rapporto recentemente pubblicato da Reuters, avrebbe inviato una lettera al Segretario di Stato Antony Blinken e al Segretario del Tesoro Janet Yellen affermando: “L’importanza di rimanere i leader nell’economia digitale globale e sostenere le nuove innovazioni come le valute digitali è sinonimo di dominio significativo della concorrenza strategica con altri paesi, tra cui la Cina”.

Fare la mossa giusta nell’implementazione della propria CBDC potrebbe essere determinante per i mercati finanziari e sconvolgere drasticamente il sistema finanziario globale.

Non sappiamo con certezza quale sarà il sistema di emissione della CBDC più adottato da parte delle Banche Centrali, né quale tecnologia di base si rivelerà più idonea a soddisfare gli interessi in gioco. Quel che è certo è che oggi le Banche Centrali di tutto il mondo hanno la possibilità di prendere decisioni che gli consentiranno di guidare la prossima fase economica-digitale o di subirla.

Note

  1. Antigua e Barbuda, Grenada, Saint Kitts e Nevis, Santa Lucia, Dominica e Montserrat.
  2. Vedi la mappa globale pubblicata dal Consiglio Atlantico, https://www.atlanticcouncil.org/cbdctracker/.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 3