l’approfondimento

“Alexa, ti piace la Nutella?”: cosa impariamo dal rapporto tra bambini e smart speaker



Indirizzo copiato

L’introduzione degli smart speaker in famiglia si accompagna a una redistribuzione delle capacità di azione di tutti gli attori coinvolti. Ma cosa succede alle relazioni genitore-figlio?

Pubblicato il 29 giu 2023

Giovanna Mascheroni

Università Cattolica del Sacro Cuore



alexa

Gli smart speakers non sono stati progettati e commercializzati per un pubblico di bambini – almeno fino al lancio del primo Echo Dot Kids Edition negli Stati Uniti nel 2018 e, a partire dal 2021, anche in Europa. Eppure, gli smart speaker sono oggi presenti in molte case e, di conseguenza, nelle vite di molti bambini in età pre-scolare (Rideout & Robb, 2020; Wald et al., 2023; Wang, Luo & Wang, 2023).

In Italia, un’indagine condotta a settembre 2020 su un campione rappresentativo di genitori di almeno un figlio di età pari o inferiore agli 8 anni (Mascheroni e Zaffaroni, 2021) ha rilevato la presenza di smart speakers nel 46% delle famiglie partecipanti: in queste famiglie, un bambino su tre interagisce con lo smart speaker in autonomia, senza interventi da parte dei genitori. Fra i genitori, invece, il 43% dichiara di usare lo smart speaker per raccontare le favole della buona notte ai figli.

Le ricerche sull’interazione fra bambini e smart speakers

Seppur ancora in una fase esplorativa, la ricerca sull’interazione fra bambini e smart speaker nel contesto domestico ha già evidenziato alcuni pattern ricorrenti. Innanzitutto, gli smart speakers sono di solito posizionati in uno spazio comune come il salotto e la cucina, e connotati come medium familiare (Lopatovska et al., 2019). Molti studi rilevano, inoltre, una diminuzione nell’uso rispetto alle prime fasi di addomesticamento, caratterizzate da un effetto novità. Si riscontrano anche alcune differenze generazionali nelle pratiche d’uso: se gli adulti usano Alexa o Google Home soprattutto per l’ascolto di musica, il controllo di dispositivi di domotica, e la ricerca di informazioni, oltre all’ascolto musicale i bambini prediligono pratiche ludiche, come la richiesta di barzellette o la conversazione (Lopatovska et al., 2019; Garg & Sengupta, 2020). Inoltre, i bambini di età inferiore ai sette anni hanno più probabilità di attribuire un’identità umana agli agenti conversazionali (Garg & Sengupta, 2020). Infatti, come teorizzato dagli studiosi di Human Machine Communication (HMC), gli agenti conversazioni sono programmati per entrare nella relazione comunicativa nel ruolo di partner comunicativi (Guzman, 2018, 2019; Guzman & Lewis, 2020)., appunto, i cui tratti umani si manifestano nel genere e nel ruolo sociale: quello di un assistente (Guzman, 2019) o di un servitore (Fortunati et al., 2022). La loro percezione, da parte degli utenti, oscilla fra il polo della macchina o, viceversa, dell’interlocutore quasi-umano, con i bambini più inclini ad aderire all’universo simbolico della simulazione della conversazione umana.

La letteratura ha anche messo a fuoco le possibilità di empowerment dei bambini in età prescolare offerte dall’interazione vocale, che permette ai più piccoli l’accesso diretto a contenuti mediali come canzoni e favole, senza la necessità di digitare su una tastiera (Beneteau et al., 2020). L’introduzione degli smart speakers in famiglia si accompagna, quindi, a una redistribuzione delle capacità di azione di tutti gli attori coinvolti: lo smart speaker, innanzitutto, che acquisisce una certa autonomia nell’esecuzione di compiti, dal controllo delle interfacce domotiche connesse, alla selezione dei contenuti mediali (Mascheroni & Siibak, 2021); i genitori che, se da un lato vedono diminuire la propria capacità di controllo sull’accesso dei più piccoli ai contenuti mediali, dall’altro possono esercitare forme di genitorialità “aumentata” o assistita dallo smart speaker (Beneteau et al., 2020) – usato come mediatore neutrale nei conflitti o rinforzo degli ordini (Wang, Luo & Wang, 2023), ad esempio ricordando ai bambini che è ora di andare a letto, o di spegnere il tablet per andare a giocare al parco; infine i bambini che, come anticipato, possono aggirare le regole sull’uso degli schermi, chiedendo allo smart speaker di accendere la televisione sulla serie preferita.

Bambini e smart speakers in Italia

Come parte del progetto DataChildFutures, finanziato dalla Fondazione Cariplo nell’ambito del Bando Ricerca Sociale 2019, abbiamo condotto una ricerca qualitativa longitudinale nell’arco di 16 mesi che ha coinvolto 20 famiglie con almeno un figlio di età pari o inferiore a 8 anni. Il campione, costruito attraverso un campionamento a scelta ragionata, è vario sotto il profilo sociodemografico, della struttura famigliare (con 4 famiglie di genitori separati, 8 famiglie con figli unici, due famiglie numerose -rispettivamente con 7 e 4 figli), origine etnica, partecipazione religiosa. Fra le famiglie del nostro campione, 13 hanno o hanno avuto uno smart speaker, in particolare: 9 famiglie continuano a usare uno smart speaker; 2 famiglie hanno smesso di usare lo smart speaker per ragioni legate alla privacy, o, come vedremo, per la natura dell’interazione fra il figlio e l’agente conversazionale; infine, in 2 famiglie separate, i bambini hanno accesso a uno smart speaker solo a casa del padre.

Anche nel nostro campione, le pratiche d’uso rientrano nelle categorie dell’intrattenimento (musica, favole, barzellette), dell’informazione (notizie, previsioni del tempo, traduzioni dall’inglese o altre informazioni per i compiti scolastici, ecc.), dell’automazione (soprattutto per il controllo delle luci smart). Solitamente, tali pratiche non vanno a sostituire integralmente l’uso di altri media: la pratica dell’ascolto musicale, ad esempio, si lega a diversi dispositivi e piattaforme (smart speaker, tablet, radio, YouTube, Spotify ecc.) a seconda del contesto e del momento della giornata.

Una nuova autonomia per i bambini?

Come già rilevato nelle ricerche condotte negli Stati Uniti, l’interazione con gli assistenti vocali è un’occasione, anche per i bambini in età pre-scolare, di accedere direttamente a contenuti mediali, spesso disattendendo le regole dei genitori. L’accresciuta autonomia raggiunta si traduce, quindi, nel controllo, da parte del bambino, non solo dello smart speaker, ma anche di altri dispositivi connessi, ad esempio la smart TV. Se queste dinamiche riconfigurano le relazioni di potere fra genitori e figli, tuttavia non si traducono automaticamente nella perdita di potere da parte del genitore. Infatti, all’emancipazione del bambino spesso corrisponde un’emancipazione del genitore, che può dedicarsi al lavoro o a faccende domestiche mentre il figlio si intrattiene con le favole raccontate dall’agente conversazionale, come racconta la mamma di un bambino di 4 anni. In tal senso, Alexa e Google incarnano la versione senza schermo delle babysitter digitali come tablet, smartphone e televisione (Elias & Sulkin, 2019; Haddon & Holloway, 2018; Mascheroni e Zaffaroni, 2023; Nikken, 2022). Proprio l’assenza di schermo costituisce, anzi, una motivazione centrale nella scelta di comprare uno smart speaker. Ad esempio, Letizia, mamma separata di un bambino di 6 anni, racconta di aver comprato Alexa per evitare che Ludovico dovesse usare il suo cellulare ogni volta che aveva voglia di ascoltare musica: “L’avevo comprato con molta leggerezza perché pensavo appunto che potesse essere, anche per lui, una cosa comoda perché appunto non doveva accedere al mio cellulare, non doveva… E allora vuoi sentire la musica? La puoi sentire, vuoi sentire la tua musica? La puoi sentire, puoi chiedere, puoi richiedere, puoi fare una ricerca. “Voglio sapere qualcosa”. Allora è più facile”.

In altri casi, invece, l’empowerment guadagnato dal bambino genera conflitti per il controllo dello smart speaker, dove la posta in gioco non è tanto l’affermazione di un’identità autonoma attraverso i propri gusti musicali, quanto la sfida ai genitori e alle norme valoriali del nucleo famigliare. Si tratta di pratiche di “accesso interrotto” (“disrupted access”, Beneteau et al., 2020), come racconta Gabriella, mamma di un bambino di 6 anni: “Io lo avvio ma poi ascoltano tutti, cioè, nel senso che comunque… Poi è un po’ una lotta un po’ con Guido, ogni tanto non vuole ascoltare della musica che noi ascoltiamo… ma anche se gli piace. Un po’, a volte, magari si emoziona troppo e preferisce non ascoltarla in quel momento quella canzone, poi magari la va a ricercare in un secondo momento […] E quindi dice: “Google, basta.” e chiude. Non vi dico le liti!”

Anche i conflitti e le negoziazioni che nascono fra genitori e figli in relazione all’accesso ai media digitali non sono una novità, anzi, hanno accompagnato l’“addomesticamento” di ogni innvazione tecnologica. Caratteristico degli smart speakers, tuttavia, è il fatto che le dinamiche di resistenza alle, e rinegoziazione delle relazioni di potere consolidate avviene sotto forma di interazione comunicativa con lo smart speaker, anziché nella forma più tradizionale di un’interazione comunicativa fra genitori e figli intorno a certi media.

La comunicazione con gli smart speakers

Il tratto distintivo degli smart speakers, e degli agenti conversazionali in generale, è quello di essere forme di “comunicazione artificiale” (Esposito, 2022), vale a dire “media (in parte) automatizzati e (in parte) autonomi che servono da interfacce di (quasi-)comunicazione con gli esseri umani” (Hepp, 2020, p. 1416). Anche se la relazione comunicativa con gli smart speakers tende a diminuire nel tempo – quando svanisce l’effetto novità – le famiglie si trovano a interagire con una voce connotata in termini di genere e programmata per eseguire autonomamente certi compiti, ma anche per rispondere a curiosità e conversare con l’utente.

L’interazione comunicativa con gli smart speakers viene modellata a partire dal processo di attribuzione di senso da parte del partner comunicativo umano. Più precisamente, cruciale a determinare la riuscita o il fallimento dell’atto comunicativo è l’attribuzione di una natura umana o, in alternativa, di una macchina allo smart speaker: da qui, infatti, risulta l’efficacia percepita della risposta comunicativa – vale a dire, quanto lo smart speaker si conforma con le aspettative dell’interlocutore. In linea con le ricerche internazionali, la tendenza ad antropomorfizzare lo smart speaker, e a testare la sua natura, è visibile soprattutto fra i bambini più piccoli. Infatti, i bambini che hanno partecipato alla nostra ricerca chiedono a Alexa se le piace la Nutella (Elisa, 8 anni) o se ha dei genitori (Alessandro, 5 anni). L’attribuzione di caratteristiche antropomorfe e di una personalità proprio è fortemente influenzata dai tratti di genere con cui lo smart speaker è stato programmato. Sia i bambini che i loro genitori riconoscono che Alexa e Google hanno una diversa identità di genere, anche se le interpretazioni di tali identità non sempre coincidono: infatti, se tendenzialmente Alexa è percepita come più simpatica ma anche più intelligente in quanto donna, non manca chi pensa che sia invece Google Home a superare Alexa in intelligenza perché “Google è un maschio, e sa più cose” (Carlotta, 7 anni).

L’antropomorfizzazione dello smart speaker, come anticipato, genera nell’utente aspettative di reciprocità che vengono spesso disattese. Di conseguenza, anche se l’antropomorfizzazione di Alexa o Google è fonte di preoccupazione per qualche genitore, in realtà i bambini finiscono spesso per considerare lo smart speaker “stupido” perché non capisce le loro richieste e non risponde come si aspetterebbero (come un essere umano).

La capacità di azione degli smart speakers

Gli smart speakers non sono solo partner comunicativi: sono pienamente inseriti nelle infrastrutture della datificazione che colonizzano il domestico e il privato (Couldry & Mejias, 2019; Mascheroni & Siibak, 2021). Gli smart speakers introducono un nuovo livello di intermediazione nell’accesso dei contenuti che è fortemente “data-driven”: la selezione algoritmica dei contenuti più adatti ai noi avviene in maniera opaca, nella forma di una risposta vocale: una voce di cui ci fidiamo perché sa cosa ci piace e cosa cerchiamo. La selezione algoritmica dei contenuti altera le dinamiche di potere fra uomo e macchina: come riconoscono molti genitori, infatti, la capacità di scelta risulta ridotta a priori. Durante una delle nostre visite, Petra, mamma di un bambino di 4 anni e di uno di 18 mesi, incoraggia il figlio maggiore a chiedere una storia a Google, per mostrare ai ricercatori la sua autonomia di interazione con lo smart speaker. Quando Google seleziona Rapunzel dalla playlist di favole di Spotify, la mamma commenta che, dal momento che il bambino ha spesso chiesto Rapunzel, Google ora propone sempre la stessa favola. L’agency della macchina limita l’agency umana, riducendo una lista di contenuti potenzialmente infinita a un numero ristretto di opzioni selezionate in base alle pratiche d’uso passate, e alle pratiche di chi è classificato come simile.

Conclusioni

In conclusione, se le relazioni genitore-figlio ricalcano modalità già osservate nei processi di addomesticamento dei media digitali (il ricorso, da parte dei genitori a babysitter digitali, o conflitti iniziati dai figli per reclamare autonomia nell’accesso ai media), la capacità di azione degli smart speaker ridefinisce l’agency umana. Questa ridefinizione avviene grazie alla natura degli smart speakers come macchine dalla voce umana: detto altrimenti, il posizionamento nella relazione comunicativa come veri e propri partner comunicativi permette di nascondere, e normalizzare, la sottrazione di agency.

Bibliografia

Beneteau, E., Boone, A., Wu, Y., Kientz, J., Yip, J., & Hiniker, A. (2020). Parenting with Alexa: Exploring the introduction of smart speakers on family dynamics. CHI ’20: Proceedings of the 2020 CHI Conference on Human Factors in Computing Systems, April 21, 1–13. https://doi.org/10.1145/3313831.3376344

Elias, N., & Sulkin, I. (2019). Screen-assisted parenting: The relationship between toddlers’ screen time and parents’ use of media as a parenting tool. Journal of Family Issues, 40(18), 2801-2822. https://doi.org/10.1177/0192513X19864983

Esposito, E. (2022). Comunicazione artificiale: Come gli algoritmi producono intelligenza sociale. Egea.

Fortunati, L., Edwards, A., Edwards, C., Manganelli, A. M., & de Luca, F. (2022). Is Alexa female, male, or neutral? A cross-national and cross-gender comparison of perceptions of Alexa’s gender and status as a communicator. Computers in Human Behavior, 137, 107426. https://doi.org/10.1016/j.chb.2022.107426

Garg, R., & Sengupta, S. (2020). He is just like me: A study of the long-term use of smart speakers by parents and children. Proceedings of the ACM on Interactive, Mobile, Wearable and Ubiquitous Technologies, 4(1), 1–24. https://doi.org/10.1145/3381002

Guzman, A. L. (2018). What is human–machine communication, anyway? In L. Guzman (Ed.), Human–machine communication: Rethinking communication, technology, and ourselves (pp. 1–28). Peter Lang.

Guzman, A. L. (2019). Voices in and of the machine: Source orientation toward mobile virtual assistants. Computers in Human Behavior, 90, 343–350. https://doi.org/10.1016/j.chb.2008.03.008

Guzman, A. L., & Lewis, S. C. (2020). Artificial intelligence and communication: A Human-Machine Communication research agenda. New Media & Society, 22(1), 70-86. https://doi.org/10.1177/1461444819858691

Hepp, A. (2020). Artificial companions, social bots and work bots: communicative robots as research objects of media and communication studies. Media, Culture & Society, 42(7-8), 1410-1426. https://10.1177/0163443720916412

Lopatovska, I., Rink, K., Knight, I., et al. (2019). Talk to me: Exploring user interactions with the Amazon Alexa. Journal of Librarianship and Information Science, 51(4), 984–997. https://doi.org/10.1177/0961000618759414

Mascheroni, G., & Siibak, A. (2021). Datafied childhoods: Data practices and imaginaries in children’s lives. Peter Lang.

Mascheroni, G., e Zaffaroni, L.G. (2023. From “screen time” to screen times: Measuring the temporality of media use in the messy reality of family life. Communications. https://doi.org/10.1515/commun-2022-0097

Mascheroni, G., e Zaffaroni, L.G. (2021). Bambini e intelligenza artificiale, come bilanciare i rischi: gli studi. Agenda Digitale. https://www.agendadigitale.eu/cultura-digitale/bambini-e-intelligenza-artificiale-tutti-i-diritti-in-gioco-e-come-bilanciarli/

Nikken, P. (2022). The touch-screen generation: Trends in Dutch parents’ perceptions of young children’s media use from 2012–2018. Communications, 47(2), 286-306. https://doi.org/10.1515/commun-2020-0028

Rideout, V., & Robb, M. B. (2020). The Common Sense census: Media use by kids age zero to eight, 2020. Common Sense Media. www.commonsensemedia.org/research/the-common-sense-census-media-use-by-kids-age-zero-to-eight-2020

Wald, R., Piotrowski, J. T., Araujo, T., & van Oosten, J. M. (2023). Virtual assistants in the family home. Understanding parents’ motivations to use virtual assistants with their Child (dren). Computers in Human Behavior, 139, 107526. https://doi.org/10.1016/j.chb.2022.107526 ù

Wang, B., Luo, L., & Wang, X. (2023). “Back to the living room era”: Smart speaker usage and family democracy from the family dynamic perspective. New Media & Society. https://doi.org/10.1177/14614448231155624

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 4