italia 4.0

Tajani (Anpal Servizi): “Come superare il deficit di competenze digitali che ingessa il mercato del lavoro”

Il disallineamento tra domanda e offerta di competenze non solo crea disoccupazione, ma riduce anche la produttività e la competitività delle aziende e, più in generale, del sistema economico complessivo. Nel quadro del PNRR diverse sono le azioni volte a potenziare digital skill. Facciamo il punto

Pubblicato il 28 Nov 2022

Cristina Tajani

Presidente Anpal servizi Spa

skills

Per l’Italia 4.0 servirebbero competenze digitali avanzate che il sistema formativo fatica a offrire: si va dalle hard skill di intelligenza artificiale, machine learning, data science e project management, alle soft skill, come la multidisciplinarietà e l’imprenditorialità.

Nel quadro del PNRR diverse sono le azioni volte a potenziare le competenze digitali dei lavoratori. Sul piano più strettamente industriale il Mise gestisce lo strumento lo strumento del credito di imposta alle imprese che investono in formazione sulle tecnologie abilitanti il paradigma 4.0.

Competenze digitali, il nuovo Piano operativo per la ripresa italiana: azioni e prossimi step

Sul fronte delle politiche attive del lavoro è stato recentemente riformato e rifinanziato con 1 miliardo di euro il Fondo Nuove Competenze, il programma guida per la formazione dei lavoratori occupati nell’ambito del Piano Nazionale Nuove Competenze. Il fondo finanzia le ore di formazione per l’aggiornamento professionale dei lavoratori in azienda, coprendo il 100% dei costi contributivi, assistenziali e previdenziali del personale, oltre al 60% della retribuzione oraria delle ore destinate alla formazione.

Le aziende che intendono aderire devono stipulare accordi collettivi che prevedano la rimodulazione dell’orario di lavoro dei propri dipendenti, per consentire loro la partecipazione a percorsi di formazione e aggiornamento professionale della durata massima di 250 ore per ciascun lavoratore. Gli accordi con le rappresentanze sindacali dovranno essere sottoscritti entro il 31 dicembre 2022, mentre le domande contenenti i progetti formativi devono essere presentate entro il 28 febbraio 2023.

Preparazione, abilità e accesso alle digital skill: lo stato dell’arte in Italia

Dunque, mentre da un lato è esponenziale la crescita della domanda di high e soft skill da parte delle imprese, dall’altra c’è un problema di offerta di competenze digitali dei cittadini e dei lavoratori. Secondo il Digital Skills Index di Salesforce – un indice che, sulla base delle risposte di oltre 23 mila lavoratori in 19 paesi, valuta il livello di preparazione, abilità, accesso alle digital skill e partecipazione attiva a programmi di aggiornamento – la situazione del nostro paese è preoccupante. L’indice dell’Italia (25) è molto inferiore alla media (33), e l’86% dei lavoratori italiani sostiene di non avere le competenze digitali che le aziende cercano oggi.

La risultante del disallineamento di questi due trend è la crescente difficoltà delle imprese italiane ad assumere: al netto di una riduzione delle forze di lavoro per motivi demografici, pesa soprattutto l’aggravarsi del problema della carenza del personale con competenze digitali. Gli ultimi dati Excelsior hanno confermato la crescita del tasso di difficoltà delle imprese nel reperire le figure professionali desiderate: a ottobre tale indicatore ha raggiunto la percentuale del 45,5% (48% per i giovani), in aumento di 9 punti percentuali rispetto a un anno fa.

Lo studio “Verso un New Deal delle Competenze in ambito agricolo e industriale”, elaborato da The European House – Ambrosetti in collaborazione con Philip Morris Italia, dimostra poi come la carenza di competenze sia il principale fattore ostativo allo sviluppo di progetti di manifattura intelligente e di agricoltura smart.

Il mismatching tra domanda e offerta di competenze non solo contribuisce a creare disoccupazione, dunque, ma riduce anche la produttività e la competitività delle aziende e, più in generale, del sistema economico complessivo.

Mancanza di competenze per il lavoro: ecco perché la Scuola non può far tutto da sola

Le politiche necessarie per affrontare il problema

Per affrontare in modo efficace il problema risultano dunque fondamentali sia le politiche di domanda sia quelle di offerta, anche in un’ottica di efficienza allocativa dei fattori produttivi. Le imprese che non investono in tecnologie e in formazione digitale creano delle vere e proprie diseconomie esterne che allontanano l’ecosistema dalla frontiera ottimale delle possibilità produttive.

Anche da questo punto di vista la Digital Transformation delle aziende italiane è diventata una priorità per il rilancio della competitività e della produttività del Sistema Paese. Scontiamo il rallentamento nell’adozione digitale accumulato nel tempo: il nostro Paese occupa solo la 25esima posizione tra i 28 Paesi UE per grado di digitalizzazione. Per questo motivo la transizione al digitale è la prima missione del PNRR, che destina al sostegno alle imprese che investono in queste tecnologie il 60% delle risorse totali previste.

Occupazione: focus sulle digital skill

La riforma e il rifinanziamento del Fondo Nuove Competenze prevede un maggiore orientamento sulle skill digitali: al fine di orientare selettivamente le risorse pubbliche al conseguimento dei risultati attesi del PNRR, le competenze oggetto delle attività di riferimento saranno quelle del DGCOMP, cioè le 5 aree di competenza digitale: alfabetizzazione su informazioni e dati, comunicazione e collaborazione, creazione di contenuti digitali, sicurezza, problem solving.

Questo intervento, rivolto ai lavoratori occupati, si integra con l’attuazione del Programma Nazionale Garanzia Occupabilità Lavoratori (GOL), la riforma delle politiche attive prevista dal PNRR e finanziata con circa 5 miliardi.

Questi programmi si aggiungono ad altri interventi più mirati gestiti da Anpal, come Competenze Ict per giovani del Mezzogiorno, Giovani programmatori nel settore Ict e Crescere in digitale, progetti destinati ai cd. Neet, i giovani di età compresa tra i 15 e i 29 anni che non lavorano, non studiano e non partecipano ad attività formative, con l’obiettivo di formare figure professionali specializzate e per fare fronte, così, alla crescente richiesta di competenze digitali.

In termini macroeconomici credo che sia importante riaffermare come sia sempre più difficile determinare a priori l’effetto netto della digitalizzazione e delle innovazioni tecnologiche sull’occupazione ricorrendo a strumenti econometrici simili a quelli utilizzati da Frey Osborne (2017) o nei rapporti McKinsey. L’orientamento attuale sembra più “ottimista” di qualche anno fa: il World Economic Forum ha stimato che, entro il 2025, la tecnologia creerà almeno 12 milioni di posti di lavoro in più di quelli che distruggerà.

Certamente la formazione professionale – sia per chi si affaccia nel mondo del lavoro sia quella continua per chi è occupato ma comunque può affrontare nel corso della sua carriera transizioni da un lavoro a un altro o a un’altra condizione professionale – è indispensabile per massimizzare l’impatto della crescita sulla domanda di lavoro e sul reddito.

In questa prospettiva la digitalizzazione può essere estremamente importante per facilitare l’incontro tra domanda e offerta, l’orientamento e l’accompagnamento al lavoro. Il ricorso a strumenti innovativi può rivelarsi decisivo per una maggiore efficacia dei servizi per l’impiego. Nell’assessment e nell’orientamento, ad esempio, le piattaforme di analisi di Big Data possono supportare le attività di Skills Intelligence, per raccogliere, analizzare, comprendere ed effettuare previsioni. Strumenti digitali possono aiutare i meccanismi di profilazione, per personalizzare i percorsi di formazione e orientamento. Le piattaforme di recruiting possono favorire la trasparenza e la condivisione dell’informazioni.

La rivoluzione dello smart working

Sul piano dell’organizzazione aziendale grazie alle tecnologie digitali è stata possibile la rivoluzione dello smart working, che ha consentito al sistema economico italiano di evitare la paralisi durante il lockdown tra febbraio e maggio 2020 allo scoppio della pandemia Covid. Senza dubbio il maggiore utilizzo delle tecnologie digitali ha aumentato la resilienza del nostro Paese, la sua capacità di reagire alle emergenze. E in quei mesi drammatici indubbiamente si è realizzato un generale upgrading delle competenze digitali dei lavoratori.

È stato sottolineato come lo smart working rappresenti una vera rivoluzione culturale, perché permette il passaggio dalla logica del lavoro subordinato in cui contano luoghi e orari alla logica delle learning organization, la formula dell’apprendimento organizzativo che pone al centro la persona e in cui contano i risultati, l’interazione, la cooperazione, la partecipazione e le competenze.

Si tratta di una grande opportunità per valorizzare la libertà e la responsabilità del lavoratore. Certamente l’efficienza di questo modello organizzativo è condizionata dall’evoluzione del modello manageriale e da uno stile di leadership che promuova l’empowerment. E naturalmente l’adozione del lavoro agile è legata a un modello organizzativo per obiettivi. Ma a queste condizioni lo smart working è in grado di aumentare la produttività e migliorare l’engagement del lavoratore.

Le opportunità del metaverso

Pensiamo, infine, a quella che dopo Industria 4.0 e le sue tecnologie abilitanti, è la nuova frontiera: il metaverso del lavoro, un nuovo universo in cui i cittadini potranno consumare, lavorare, giocare, interagire e avere vite parallele in cui il mondo fisico e il mondo virtuale si mescoleranno. Il metaverso sarà una rivoluzione per le industrie e i mercati del lavoro. Si stanno schiudendo enormi opportunità di occupazione, di lavorare in modo più sicuro, meno faticoso e stressante e in un sistema economico e produttivo più efficiente. In poche parole, il digitale può contribuire in misura importante a vivere in un ambiente più sostenibile.

Conclusioni

Senza dubbio le tecnologie digitali hanno ridotto il peso delle mansioni ripetitive e hanno valorizzato quelle a maggiore contributo cognitivo delle persone. Del resto, la tecnologia ha sempre liberato l’uomo da alcune incombenze e occupazioni per concentrarlo su altre. Più che preoccuparsi dei pericoli della disoccupazione tecnologica, che può essere combattuta con adeguate politiche formative e con politiche attive del lavoro più efficaci, credo che si debba porre maggiormente l’accento sulle opportunità che il digitale offre di valorizzare la parte più creativa del lavoro dell’uomo che opera in sinergia con la tecnica.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 2