voto elettronico

Democrazia digitale, l’Italia è pronta? La “lezione” dello scontro Rousseau-M5S

Gli strumenti di democrazia digitale sono affascinanti ma i rischi – legati a privacy e sicurezza dei dati ma anche alla veridicità delle votazioni – sono ancora elevati. L’unico modo per limitare i danni è affidarsi a soluzioni open source che possono garantire sovranità digitale dei dati, trasparenza e più sicurezza

Pubblicato il 10 Mag 2021

Marco Giannini

Blogger, sostenitore del software libero e open source

FB_Rousseau-1

Si sta consumando in questi giorni una battaglia fratricida fra l’Associazione Movimento 5 Stelle, che fa capo all’omonimo Movimento e l’Associazione Rousseau guidata dalla Casaleggio Associati di Davide Casaleggio.

La storia è nota ai più: da una parte abbiamo il Movimento 5 Stelle che reclama l’utilizzo dei dati presenti sulla piattaforma Rousseau, fino ad ora utilizzata dal M5S come strumento di democrazia partecipativa, e dall’altra Davide Casaleggio, titolare della stessa, che ha revocato l’utilizzo della piattaforma al movimento per via di questioni puramente economiche.

Il Movimento 5 Stelle, che fino a oggi si era affidato alla piattaforma Rousseau per rendere partecipi i propri iscritti ai processi decisionali, si vede ora privato dell’unico strumento che lo differenziava dagli altri partiti politici.

Tralasciando quello che si preannuncia un contenzioso che si combatterà per vie legali, ci sono da fare alcune riflessioni su quanto accaduto, sul perché questo è stato possibile e sui rischi connessi alla privacy degli iscritti.

Richard Stallman (FSF): il voto su internet, che cosa stupida

Richard Stallman (FSF): il voto su internet, che cosa stupida

Guarda questo video su YouTube

I dati devono essere gestiti in modo trasparente

Perché tutto questo è accaduto? La risposta è semplice ed è legata alla natura chiusa di Rousseau. La piattaforma utilizzata fino a ora dal Movimento 5 Stelle è una soluzione proprietaria a codice chiuso, dei cui dati non si ha sovranità tecnologica. E cosa succede quando una società privata detiene i nostri dati? Semplice, accade quello che è accaduto con Rousseau: l’associazione o la società di turno che detiene i nostri dati può decidere di punto in bianco di interrompere la fornitura del servizio, lasciando appiedato chi ne faceva uso.

Per via di questa scelta poco lungimirante compiuta dai vertici del M5S al momento della creazione della piattaforma digitale, adesso lo stesso si ritrova a dover ingaggiare una battaglia legale per il possesso dei dati degli iscritti, della piattaforma che li gestiva e al tempo stesso prepararsi allo scenario peggiore ovvero quello di dover rifare tutto da zero.

M5S, il futuro dopo Rousseau: la democrazia digitale va maneggiata con cura

Il progetto OpenRousseau

Tutto questo non sarebbe accaduto se il Movimento 5 Stelle avesse utilizzato fin da subito una piattaforma aperta come OpenRousseau, la soluzione open source promossa dall’Associazione Decidiamo.it.

A differenza della piattaforma Rousseau, il progetto OpenRousseau nasce con la volontà di promuovere l’adozione di tecniche per la democrazia partecipata usando strumenti open source totalmente trasparenti e consentendo a chi ne fa uso di poter installare, configurare e gestire il sistema su qualsiasi server, senza legarsi a società terze.

Gli sviluppatori ritengono che le piattaforme tecnologiche di democrazia partecipata debbano rispettare i più rigidi criteri di trasparenza, riuso e sovranità digitale secondo i medesimi criteri definiti dall’Agenzia per l’Italia Digitale: il software deve essere completamente libero e open source.

Questo è l’unico modo per poter avere la sovranità tecnologica sui dati e per cercare di ridurre al minimo eventuali brogli nelle votazioni digitali.

Voto elettronico: rischio di brogli e manipolazione di dati

Si, perché il rischio principale a cui si va incontro con sistemi che prevedono il voto elettronico, specie su piattaforme chiuse è quello di non avere la certezza dei risultati delle votazioni che possono essere manipolate favorendo le posizioni degli organi dirigenziali dei partiti, che modificando i dati possono così legittimare le proprie decisioni. Lo stesso discorso vale non solo per i partiti ma anche per società private che gestiscono tali sistemi.

Dei rischi del voto digitale ci aveva messo in guarda Richard Stallman nel 2018 che, durante una conferenza organizzata presso l’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) di Genova, fece alcune affermazioni che personalmente condivido e che è impossibile non tener conto.

Voto elettronico, M5S: “Ecco i passi che l’Italia deve fare”

Secondo Stallman il voto elettronico non andrebbe utilizzato. Se vuoi elezioni oneste non usi il computer in nessuna delle fasi di voto. Il motivo è semplice: i computer sono riprogrammabile e chiunque può riprogrammare il computer che conteggia i voti, e qualcuno lo farà.

I voti possono dunque essere manipolati sia da chi gestisce la piattaforma, sia da soggetti esterni malintenzionati che possono compromettere la piattaforma che li ospita.

Tutti i sistemi informatici possono essere violati, la cronaca ce lo insegna ogni giorno con attacchi informatici compiuti ai danni dei colossi dell’informatica.

La stessa piattaforma Rousseau è stata in passato violata. Basta ricordare la vicenda di Luigi Gubello, conosciuto dai più con il suo pseudonimo Evariste Galois, uno studente di matematica che nell’agosto del 2017 fece emergere alcune vulnerabilità della piattaforma: i dati personali degli iscritti erano ottenibili a causa di una vulnerabilità allora presente sul sito.

Anche in questo caso l’unico modo per limitare i danni è un approccio open source: se il codice della piattaforma è liberamente disponibile è possibile analizzare e contribuire a scovare bug e vulnerabilità di sicurezza.

All’inizio abbiamo parlato anche di un altro problema ovvero quello legato alla privacy degli utenti. Come riassunto da Matteo Flora, in tutto questo marasma non sappiamo ancora come verranno gestiti i dati degli utenti fino a ora raccolti con Rousseau. I nostri dati potrebbero essere utilizzati in maniera non conforme a quanto da noi autorizzato.

842. Rousseau, MoVimento e la Guerra dei Dati tra Casaleggio e Conte

842. Rousseau, MoVimento e la Guerra dei Dati tra Casaleggio e Conte

Guarda questo video su YouTube

L’Italia è pronta per la democrazia digitale?

Alla luce di quanto emerso è a mio avviso impossibile fidarsi ciecamente di questo tipo di piattaforme. I rischi connessi alla privacy e alla sicurezza dei dati degli utenti ma anche circa la veridicità delle votazioni ci sono, sono rischi tangibili e devono essere tenuti in conto.

Gli strumenti di democrazia digitale sono affascinanti e auspicabili ma, con le tecnologie attuali, i rischi sono ancora elevati. L’unico modo per limitare i danni è affidarsi a soluzioni open source che possono garantire la sovranità digitale dei dati, la trasparenza e una migliore sicurezza.

L’Italia è pronta per questa rivoluzione? In Italia purtroppo il divario digitale rappresenta ancora un grave problema, problema che è tornato alla ribalta nell’ultimo anno durante la pandemia da Covid-19. Strumenti di democrazia digitale devono tenere conto non solo dei rischi relativi alla sicurezza e la privacy degli utenti, ma anche di questa arretratezza digitale. Ogni sistema democratico deve consentire a chiunque ne abbia diritto l’accesso al voto e ora come ora questo traguardo è ancora lontano.

Quello che si potrebbe fare, prima di poter pensare di usare simili strumenti per argomenti importanti come i referendum nazionali, è quello di iniziare a sperimentare per discutere su argomenti di carattere locale.

Si potrebbe ad esempio mettere su una infrastruttura digitale nazionale basata su codice open source, aperta ai contributi di cittadini e pubbliche amministrazioni locali, magari fruibile mediante smartphone, ed utilizzarla per consentire ai cittadini di poter partecipare attivamente su argomenti come la gestione del verde pubblico, l’affidamento degli spazi pubblici ad associazioni del territorio o su progetti di riqualificazione urbana.

Così facendo si potrebbe iniziare a introdurre questi strumenti nella vita di tutti i giorni dei cittadini e valutare così il grado di coinvolgimento.

La strada verso la democrazia digitale è lunga e necessita non solo di strumenti adeguati ma anche e soprattutto di una maggiore consapevolezza e partecipazione da parte dei cittadini. E ovviamente di tanta sperimentazione.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 3