disinformazione e privacy

Elezioni europee, quali misure per proteggerle dai pericoli social

In vista delle elezioni europee, ecco le misure (e i passi falsi) di Facebook contro disinformazione, violenza verbale e ingerenze straniere. Il Regolamento Ue su propaganda politica e privacy, il provvedimento del Garante privacy. E perché, nonostante tutto, il pericolo disinformazione è tutt’altro che sventato

Pubblicato il 02 Mag 2019

Davide Giribaldi

Governance, risk and Information Security Advisor

elezioni-ue

A meno di 30 giorni dalle elezioni europee, la “situazione social” è davvero complessa – tra tentativi di arginare disinformazione e ingerenze straniere e le questioni legate alla tutela dei dati personali. E anche se non sarà possibile trovare una soluzione definitiva alle varie problematiche, quelle del 26 maggio saranno con molta probabilità le prime elezioni a segnare un punto di non ritorno nella relazione tra elettori, movimenti politici e social media.

Da ultimo, l’avvio – nei giorni scorsi – di 40 squadre Facebook per monitorare i contenuti che possono minacciare le elezioni. Il tutto mentre avanzano le misure “istituzionali” a tutela.

Il 27 marzo sono state pubblicate in Gazzetta Ufficiale europea le modifiche al Regolamento UE1141/2014 che ora prevede sanzioni per i partiti che profilano indebitamente i cittadini a scopo elettorale e la scorsa settimana il Garante della Privacy ha approvato uno specifico provvedimento che fissa le regole per il corretto uso dei dati degli elettori da parte di partiti, movimenti politici, comitati promotori, sostenitori e singoli candidati.

Facebook e la “grana” della policy sul controllo della disinformazione

Le misure si tengono su un difficile equilibrio tra contrasto alla disinformazione e rispetto della libertà di espressione.

Il 28 marzo Facebook ha esteso all’Europa la policy sul controllo della disinformazione ma secondo l’Ue questa rischia di bloccare la comunicazione online dell’intera campagna elettorale europea sulla piattaforma e su tutte le app del gruppo (Messenger, Instagram e WhatsApp).

A questi dubbi, Facebook ha risposto indirettamente annunciando una serie di azioni senza precedenti per contrastare la propaganda online.

Dopo il colpo di genio della lettera aperta di Zuckerberg ai governanti del mondo per chiedere il supporto normativo ad una serie di questioni che la piattaforma non è più in grado di autoregolamentare, potrebbe sembrare che questa leggerezza sia un clamoroso autogol, ma ho troppo rispetto per la sottile arroganza e la grande intelligenza del proprietario di Facebook per credere che si tratti di una svista.

La regola in vigore consente di individuare con certezza chi sia il promotore di annunci a pagamento a scopo elettorale ed è in linea di principio valida, ma purtroppo non è applicabile al sistema europeo e la situazione è sembrata subito talmente preoccupante che le tre principali istituzioni della Ue (Parlamento, Commissione e Consiglio) hanno inviato una durissima lettera al capo affari globali e comunicazione di Facebook, Nick Clegg, chiedendo di rimediare con urgenza al clamoroso errore.

Un rimedio peggiore del male? Come ci siamo arrivati

Ad onore del vero la lettera della Ue tratta con chiarezza, sarcasmo e durezza una serie di argomenti che vanno oltre l’aspetto della tutela della prossima campagna elettorale, ma per provare a spiegare come si sia giunti ad una situazione in cui il rimedio proposto da Zuckerberg potrebbe essere peggio dei danni causati nel recente passato, è necessario fare alcune precisazioni.

Quello che è successo in questo specifico caso è abbastanza semplice: Facebook ha copiato quanto fatto negli Stati Uniti dove l’utente che vuole pubblicare inserzioni relative a contenuti di natura politica o temi di interesse pubblico è costretto ad identificarsi tramite documento, ad indicare un sistema di pagamento verificabile e può operare solo ed esclusivamente nel paese in cui ha ottenuto l’autorizzazione. Peccato che l’Europa, a differenza degli Stati Uniti, non sia un’unica nazione e da qui il rischio di blocco degli annunci a pagamento perché nessuno potrà fare propaganda politica al di fuori dei propri confini nazionali.

Ciò non toglie che l’iniziativa adottata da Facebook sia perlomeno interessante dal punto di vista teorico.

Sarebbe inoltre davvero incredibile ipotizzare che si sia trattato di un errore, tenuto presente il fatto che, Nick Clegg, capo della comunicazione di Facebook è ex vice-premier inglese ed ex parlamentare europeo.

Facebook, in quanto azienda privata, potrebbe rimediare in pochissime ore e modificare la policy (non è detto che accada nei prossimi giorni), ma così facendo si esporrebbe ad una serie di altri potenziali guai, soprattutto nel caso in cui dovessero emergere problemi nel controllo della diffusione di contenuti propagandistici durante le prossime settimane.

Tutte le contromisure di Facebook

A Menlo Park, conoscono perfettamente la delicatezza della partita in corso, cosi come sanno che difficilmente potranno passare indenni da ulteriori scandali, per questo pur non avendo ancora risposto pubblicamente alla lettera dell’Unione europea, non hanno perso tempo ad evidenziare quanto sia stato messo in atto per contrastare disinformazione, violenza verbale e ridurre al minimo le ingerenze straniere.

Sono stati approntati 40 team in grado di monitorare e gestire, in 24 lingue diverse, tutte le attività nei 28 paesi della Ue.

Questi team interagiranno attraverso i sistemi d’intelligenza artificiale e con 21 diverse organizzazioni indipendenti specializzate nel fact checking.

Come se non bastasse, Facebook ha messo in piedi un team di risposta rapida direttamente nel quartier generale di Dublino in modo da garantire le migliori difese possibili a tutela della trasparenza contro i rischi di manipolazione dei contenuti che transiteranno sulle proprie piattaforme.

Seguendo il principio “remove-reduce-inform” tutti i contenuti che violeranno gli standard previsti da Facebook saranno monitorati, penalizzati nella diffusione fino ad essere rimossi nei casi più gravi.

L’azione messa in campo non riguarderà solo i post ma anche gli account falsi che inserendosi in gruppi selezionati potrebbero polarizzare l’attenzione. Anche in questo caso le attività riguarderanno l’analisi dei comportamenti anomali attraverso il monitoraggio di diversi aspetti da parte di team specializzati con l’ausilio degli algoritmi.

Purtroppo non siamo in grado di prevedere se queste azioni saranno efficaci, se guardassimo agli errori ed omissioni del recente passato potremmo dire che ci sia ben poco da stare tranquilli, ma Zuckerberg e compagni hanno sempre dimostrato una notevole faccia tosta e sanno di non avere molte alternative al successo della loro iniziativa, per questo molto probabilmente non sbaglieranno tattica.

Il Regolamento Ue su propaganda politica e privacy

Il 27 marzo la Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea ha pubblicato la modifica al Regolamento UE1141/2014, che aveva già istituito un’apposita Autorità a garanzia sulla regolarità delle attività propagandistiche elettorali.

La novità prevede che i partiti politici anche non direttamente responsabili, ma facenti parte di coalizioni che non rispettano le norme sulla propaganda politica e sulla privacy dei dati, possano essere esclusi dai rimborsi delle campagne elettorali e possano essere sanzionati con una multa pari al 5% del proprio bilancio.

Ciò comporterà che i vari movimenti e partiti politici avranno l’obbligo di comunicare il modo con cui useranno le varie piattaforme, i criteri di profilazione dei cittadini e da chi e come abbiano reperito i vari dati. Si tratterà di un impegno di non poco conto per organizzazioni in cui spesso la gestione dei social è operativa soltanto durante il periodo elettorale in cui, come le recenti elezioni italiane hanno dimostrato, non è stato in alcun modo rispettato nemmeno il cosiddetto silenzio elettorale nelle ore antecedenti o durante le giornate di voto.

Il provvedimento del Garante privacy

Di pari incisività è da considerarsi anche il provvedimento adottato dal Garante della Privacy che proprio in rispetto delle novità del Regolamento ed in applicazione del GDPR ha dato precise indicazioni in merito al consenso e ai dati utilizzabili. In particolare ha precisato che sarà necessario il consenso informato per poter utilizzare i recapiti telefonici a fronte dei quali effettuare telefonate od inviare sms e soprattutto ci sarà l’obbligo di consenso anche per i dati reperibili sul web come quelli dei social network o ricavati da forum e blog. A completare il quadro è previsto il divieto di utilizzo di dati raccolti o usati per lo svolgimento di attività istituzionali come archivio di stato civile, liste elettorali di sezione già utilizzate nei seggi ed elenchi o albi professionali anche perché in caso di violazione saranno seguite le norme previste dal GDPR e dal Regolamento UE1141/2014 appena modificato.

Quello che non quadra

Come si può notare, il quadro normativo ed istituzionale sembrerebbe essere abbastanza chiaro, ma al di là della questione Facebook ciò che non quadra sono i tempi di attuazione di tutte queste novità, la difficoltà di regolamentare i molteplici aspetti del web e soprattutto il grado di maturità social dei vari movimenti politici che nel breve periodo elettorale devono poter sfruttare ogni mezzo lecito o presunto tale per poter evidenziare la propria presenza e raccogliere consensi. Già, proprio i consensi che in un periodo storico come quello attuale, spesso si basano non tanto sui contenuti ma sulla viralità e sul numero di condivisioni o like.

Da questo punto di vista le norme proposte o le policy aziendali non sono assolutamente in grado di fare nulla e molto probabilmente il cittadino/elettore continuerà più o meno consapevolmente ad essere esposto alla disinformazione.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati