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Inclusione digitale: l’importanza del design UX accessibile in Africa



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L’accessibilità del design UX si rivela un imperativo etico ed economico nell’Africa. Tra sfide e opportunità, l’impegno congiunto di aziende, ONG e governi è fondamentale per creare un ecosistema digitale inclusivo. Il valore di questa inclusione è innegabile per alimentare l’economia del futuro

Pubblicato il 11 gen 2024

Scarlett Grey

The Thinking Watermill Society



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La rivoluzione digitale ha reso le informazioni universalmente accessibili, democratizzando l’accesso e mettendo in contatto persone di tutto il mondo. Una di queste aree, pronta a una crescita innovativa, è l’Africa. Affinché gli strumenti digitali siano veramente universali, devono essere progettati per tutti, compresi i disabili. Questo è particolarmente vero nel contesto del panorama digitale africano in rapida evoluzione; l’inclusività è fondamentale.

L’importanza del design UX accessibile nel panorama digitale africano

Il design accessibile rende i prodotti e i servizi utilizzabili dal maggior numero possibile di persone, indipendentemente dalle disabilità o da altre barriere che possono incontrare. È una filosofia di progettazione che va oltre la semplice conformità o le liste di controllo. Al contrario, promuove l’inclusività, assicurando che tutti, specialmente le persone con disabilità, possano utilizzare gli strumenti digitali con facilità ed efficienza.

L’Africa, che ospita oltre 1,4 miliardi di persone, presenta un’esperienza digitale diversificata. Il continente ha visto un’impennata degli abbonamenti alla telefonia mobile, con numeri che hanno superato il mezzo miliardo di utenti. I costi elevati associati alla realizzazione di infrastrutture fisse a banda larga, in aree vaste e talvolta remote, hanno reso l’Internet mobile un’opzione più accessibile. Di conseguenza, la tecnologia mobile ha superato le infrastrutture tradizionali e gli smartphone sono diventati i dispositivi principali per l’accesso a Internet.

Le piattaforme più diffuse sono accessibili tramite dispositivi mobili, a testimonianza della natura mobile-first del viaggio digitale dell’Africa. Tuttavia, sfide come la diversità linguistica tra le diverse aree, i vari livelli di alfabetizzazione e i problemi infrastrutturali rappresentano ostacoli unici nel percorso verso un accesso digitale pienamente inclusivo.

Per un continente così eterogeneo e dinamico come l’Africa, gli strumenti digitali offrono un’opportunità senza pari. Dal colmare i divari socio-economici all’offrire risorse educative senza precedenti, la frontiera digitale può cambiare le vite di molti. Inoltre, le piattaforme che forniscono servizi di teleassistenza creano un enorme beneficio per quelle regioni che hanno strutture sanitarie limitate. Inoltre, come hanno dimostrato soluzioni fintech, come M-Pesa, gli strumenti digitali possono promuovere l’inclusione finanziaria in modo profondo. Garantendo l’accessibilità di questi strumenti, non solo è possibile promuovere l’inclusione, bensì portare avanti l’evoluzione digitale di un intero continente.

Le sfide per un accesso digitale pienamente inclusivo in Africa

Se le sfide che l’Africa deve affrontare nel suo percorso digitale sono molteplici, le soluzioni che emergono dal continente sono altrettanto diverse e innovative, purché si operino alcune considerazioni:

  • Mobile-first Design: poiché la maggior parte degli utenti digitali in Africa accede a Internet tramite dispositivi mobili, i progetti devono dare priorità all’accessibilità mobile.
  • Supporto per le lingue locali: iniziative come quella di Wikipedia per aumentare i contenuti nelle lingue africane evidenziano la necessità che le piattaforme supportino queste lingue per essere veramente inclusive.
  • Funzionalità offline: data la connessione internet spesso instabile nelle diverse zone del continente, la funzionalità offline non è un lusso, ma una necessità. Le applicazioni pensate per l’uso offline, come i browser a risparmio di dati, sono sempre più essenziali.
  • Tecnologie di assistenza: per le persone con disabilità, sono necessarie funzionalità dei dispositivi in grado di integrarsi perfettamente con screen reader, comandi vocali e altri strumenti di assistenza fondamentali.
  • Interfacce utente semplificate: riconoscendo che il continente ha diversi livelli di alfabetizzazione digitale, le piattaforme dovrebbero puntare a un design intuitivo e semplice.

Innovazioni africane per soluzioni di design accessibili

In Africa esistono molte opportunità per progetti innovativi e accessibili. Tali innovazioni sottolineano il principio secondo cui le sfide locali spesso richiedono soluzioni profondamente radicate nel tessuto culturale, sociale ed economico di ciascuna regione. Concentrandosi su un design semplice e adattabile che affronta i problemi del mondo reale, queste soluzioni ottengono generalmente una risonanza che va ben oltre i loro luoghi di origine. Ne sono un esempio Ushahidi e M-Pesa, che sono entrambi grandi esempi di come le sfide locali possano portare a soluzioni innovative che non solo riguardano l’Africa, ma hanno un impatto globale. Approfondiamoli.

Ushahidi

Ushahidi, che significa “testimonianza” in lingua swahili, è stata inizialmente sviluppata come piattaforma di crowdsourcing per mappare le segnalazioni di violenza in Kenya dopo le quanto accaduto a seguito delle elezioni del 2007-2008. Il suo obiettivo principale era quello di fornire ai cittadini una voce e un modo per segnalare e tracciare gli episodi di violenza.

La piattaforma consente agli utenti di inviare le proprie segnalazioni attraverso canali quali SMS, web, e-mail e social media. Le segnalazioni vengono poi inserite su una mappa, fornendo una rappresentazione visiva dei luoghi in cui si verificano questi episodi di violenza. Il successo della piattaforma in Kenya ha portato alla sua adozione in diversi altri contesti in tutto il mondo. È stata utilizzata, tra l’altro, per la risposta ai disastri, per la segnalazione dei diritti umani e per il monitoraggio delle elezioni; il terremoto di Haiti del 2010 e il disastro nucleare di Fukushima del 2011 sono alcuni dei casi più eclatanti. Uno dei principali punti di forza di Ushahidi è la sua flessibilità: la piattaforma open-source è stata adattata e modificata per soddisfare esigenze specifiche, rendendola uno strumento versatile per diversi contesti.

M-Pesa

M-Pesa, invece, è stato lanciato nel 2007 da Safaricom, il principale operatore di telefonia mobile del Kenya, per consentire il rimborso dei prestiti di microfinanza tramite SMS. Tuttavia, si è rapidamente evoluto in un sistema generale di trasferimento di denaro. L’applicazione consente agli utenti di depositare, prelevare, trasferire denaro e pagare beni e servizi con un semplice dispositivo mobile. Il suo punto di forza è la vasta rete di agenti, che comprende piccoli rivenditori e negozi, dove gli utenti possono prelevare o incassare.

Al di là della sua funzione primaria, M-Pesa è stato determinante nel promuovere l’inclusione finanziaria in regioni dove le infrastrutture bancarie tradizionali sono scarse. Fornendo un facile mezzo di risparmio, transazioni e persino accesso al credito, è diventato una pietra miliare della vita quotidiana di molti abitanti dell’Africa orientale. Ispirandosi al suo successo, piattaforme di mobile money simili sono state lanciate in altri Paesi, sia all’interno che al di fuori dell’Africa. Il modello è stato replicato o adattato in paesi come India, Afghanistan e Romania.

Collaborazione tra aziende, ONG e governi per l’accessibilità digitale

La ricerca di un’Africa digitalmente inclusiva richiede un approccio multiforme. Gli sforzi di collaborazione sono fondamentali a tal fine. Certamente ci sono delle barriere che impediscono di realizzare un design completamente accessibile. Questi possono andare dai costi alla mancanza di consapevolezza, fino agli ostacoli tecnici. Tuttavia, i vantaggi sociali ed economici a lungo termine dell’inclusività digitale superano di gran lunga queste sfide. Attingendo a una base di utenti più ampia, le piattaforme possono ottenere un coinvolgimento più esteso, che si traduce in ricavi più elevati e in un ecosistema digitale più solido.

Nessuna entità può sostenere da sola la causa dell’accessibilità digitale. Sono necessarie collaborazioni tra aziende tecnologiche, ONG e governi. Tali partenariati possono sfruttare le competenze, le risorse e la diffusione, combinandole per portare avanti l’agenda di un’Africa digitale accessibile. Ecco un approfondimento sui vantaggi e le sfumature di queste collaborazioni:

Le aziende tecnologiche apportano know-how tecnico, infrastrutture e innovazione. Sono all’avanguardia nello sviluppo di funzionalità di design accessibili, interfacce facili da usare e soluzioni innovative adatte alle sfide locali.

Le ONG hanno spesso legami profondi con le comunità e conoscono a fondo le sfide locali. Possono facilmente fornire una visione preziosa delle esigenze degli utenti e delle dinamiche socioculturali che giocano un ruolo nell’accesso al digitale.

I governi svolgono un ruolo fondamentale, poiché il loro potere gli consente di definire le politiche, fornire finanziamenti e influenzare l’opinione pubblica. Possono promuovere ambienti favorevoli all’accessibilità digitale attraverso regolamenti convenienti, incentivi e campagne di sensibilizzazione.

Mettere in comune le risorse

L’onere finanziario della costruzione di un’infrastruttura digitale inclusiva può essere di notevole entità. Grazie a queste collaborazioni possono essere messi in comune fondi, sovvenzioni e risorse per rendere le iniziative economicamente più sostenibili. Inoltre, le joint venture possono attingere a un pool di talenti più ampio, assicurando che i progetti beneficino di competenze e professionalità diverse.

Standardizzazione e linee guida

Le collaborazioni, soprattutto quelle che coinvolgono gli enti normativi, possono portare alla definizione di linee guida standard. Ciò è essenziale per creare un approccio coerente e unitario all’accessibilità digitale su tutte le piattaforme e i servizi.

Sensibilizzazione ed educazione del pubblico

Se da un lato le aziende tecnologiche possono sviluppare funzionalità accessibili, dall’altro le ONG e i governi possono svolgere un ruolo importante nell’educare le masse al riguardo. Workshop, campagne e programmi di sensibilizzazione della comunità possono contribuire a colmare il divario informativo.

Verifiche e feedback

Le ONG, con i loro legami che partono dal basso, possono facilitare i progetti pilota, raccogliere feedback e aiutare a riproporre le soluzioni in base alle risposte concrete.

Affrontare sfide sempre più grandi

Oltre alle piattaforme digitali, gli sforzi di collaborazione possono affrontare sfide sempre più complesse, come quelle inerenti l’alimentazione, la connessione a Internet e l’accessibilità dei dispositivi. I governi possono, ad esempio, sovvenzionare l’accesso a Internet nelle aree poco servite, mentre le aziende tecnologiche possono sviluppare applicazioni a bassa larghezza di banda.

Incentivazione

I governi possono incentivare l’accessibilità digitale offrendo agevolazioni fiscali, sovvenzioni o premi alle aziende che danno priorità all’inclusività dei loro progetti. Questo potrebbe spingere un maggior numero di aziende tecnologiche a integrare le funzioni di accessibilità come un’opzione predefinita piuttosto che come un’impostazione da attivare successivamente.

Responsabilità condivisa

Lavorando insieme, la responsabilità e il rischio associati alle iniziative di inclusione digitale su larga scala vengono distribuiti tra più parti interessate, rendendo questi sforzi più sostenibili e meno vulnerabili ai fallimenti.

In conclusione, anche se la strada verso un’Africa digitale pienamente accessibile ha i suoi ostacoli, i potenziali vantaggi, sia a livello sociale che economico, sono di grande rilievo. La collaborazione è la chiave di volta di questo viaggio, per garantire che nessuna strada sia lasciata intentata e nessuna voce rimanga inascoltata.

Nessuno deve essere lasciato indietro

In effetti, la convergenza di una rapida diffusione tecnologica e di una popolazione giovane e vivace rende l’Africa un polo nevralgico per l’innovazione digitale. Ponendo l’accessibilità in prima linea in questa evoluzione, il continente non si limiterà a rispondere alle esigenze del presente, ma sarà anche in grado di preparare la sua traiettoria digitale per il futuro. Questo futuro prevede un continente in cui progettisti, sviluppatori e stakeholder lavorano fianco a fianco per dare priorità all’accessibilità, assicurando che, con l’evoluzione del panorama digitale, nessuno venga lasciato indietro.

Il valore economico del design accessibile

Oltre alle implicazioni sociali e morali, il design accessibile ha anche un valore economico. Quando le aziende si rivolgono a un pubblico più ampio, possono conquistare una fetta di mercato maggiore, promuovere l’innovazione e fidelizzare i clienti. Un paesaggio digitale inclusivo porterà inevitabilmente a un aumento delle opportunità economiche, dell’imprenditorialità e della creazione di posti di lavoro.

Con la crescita della sfera digitale africana, garantire a tutti l’accesso e la creazione di contenuti dà voce a chi prima non era ascoltato. Ciò promuove la rappresentazione culturale, la narrazione e la condivisione delle conoscenze in modo autentico e localizzato. Il continente ospita la popolazione più giovane del mondo, con un’età media di circa 19 anni. Instillando i valori dell’accessibilità e dell’inclusività in questa generazione, stiamo ponendo le basi per un futuro in cui questi principi diventino la norma piuttosto che l’eccezione.

Mentre i designer, gli sviluppatori e le parti interessate spingono per un design accessibile, le istituzioni educative devono parallelamente sottolineare l’importanza del design inclusivo nei loro programmi di studio. In questo modo si garantisce un continuo afflusso di professionisti dotati delle competenze e della mentalità giuste per sostenere l’accessibilità.

Conclusioni

Il potenziale dell’Africa come potenza digitale è innegabile. Intrecciando questa crescita con i principi dell’accessibilità, il continente si posiziona come faro dell’innovazione inclusiva. Un futuro in cui le piattaforme digitali sono veramente democratizzate, il che non solo porterà a un fiorente ecosistema digitale, ma anche a una società in cui ogni individuo si sentirà visto, ascoltato e potenziato. L’arazzo del futuro digitale dell’Africa viene tessuto ora, e con ogni filo di inclusività aggiunto, diventa più ricco, più vibrante e veramente rappresentativo della sua popolazione eterogenea.

Sitografia

Web Content Accessibility Guidelines (WCAG)

African Digital Platforms Database

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