lo scenario

Privacy, cambia tutto per il capitalismo digitale: che succede dopo la multa a Facebook

L’era della privacy si diffonde in tutto il mondo e mette fine a pratiche che minacciano la tenuta stessa della democrazia. Con la multa a Facebook, i regolatori USA hanno colto il cambiamento del vento e sono intervenuti prima di quelli europei. D’ora in poi sarà tutto diverso: ecco gli effetti

Pubblicato il 15 Lug 2019

Rocco Panetta

Partner Panetta Studio Legale e IAPP Country Leader per l’Italia

privacy-by-design

Da mesi si rimbalzano da una parte all’altra dell’oceano Atlantico notizie su presunte e imminenti sanzioni pecuniarie a Facebook, una delle più grandi ed autorevoli multinazionali americane dell’era digitale.

Le indagini in Europa

Già durante la sessione plenaria inaugurale del Global Privacy Summit della IAPP, International Association of Privacy Professional, lo scorso mese di maggio a Washington, nel corso di un panel tutto al femminile composto dalle presidenti delle Autorità garanti privacy dell’Irlanda, del Regno Unito, e del neonato European Data Protection Board (EDPB), grande clamore fece la notizia dell’apertura di oltre 15 procedimenti ispettivi a carico di noti Over the Top (OTT) in Europa, in ragione di presunte violazioni delle norme europee che regolano la circolazione, l’uso e la protezione dei dati personali e dei relativi diritti fondamentali delle persone ad essi collegati.

La notizia fu immediatamente compendiata da indiscrezioni che vedevano alcuni OTT in prima fila sotto scrutinio anche da parte della Federal Trade Commission (FTC), in particolare in connessione allo scandalo esploso lo scorso anno intorno al caso Cambridge Analytica.

Le sanzioni a Marriott e British Airways

Adesso sembrerebbe che i nodi stiano arrivando al pettine. Nell’ultima settimana l’ICO, il Garante inglese ha annunciato sanzioni di centinaia di milioni di sterline a carico della grande compagnia aerea British Airways e di uno dei colossi del settore alberghiero, Marriott, sempre per problemi legati alla scarsa attenzione alle norme sull’uso dei dati e sulla loro sicurezza, in contrasto con regole vigenti da oltre 25 anni in Europa e da ultimo rafforzate con l’entrata in vigore del GDPR lo scorso anno.

La novità della multa Ftc a Facebook

Ma è la notizia di una annunciata sanzione di 5 miliardi di dollari a carico di Facebook, il colosso dei social media, proprio in connessione alle indagini sul caso Cambridge Analytica, che, se confermata, rappresenterebbe un precedente inedito e destinato a far riflettere in un modo nuovo.

Indipendentemente dalla fondatezza della sanzione, dai contorni e dai chiaroscuri del caso di specie, di cui al momento si apprendono poche notizie di stampa, peraltro tutte simili e di scarso pregio, mi piacerebbe delineare alcune linee direttrici non più trascurabili e di particolare urgenza per molti soggetti che operano massivamente nel vasto mercato dei dati personali, ma anche di quanti ne traggono solo un beneficio indiretto e finora hanno licenziato le questioni del rispetto delle regole sul trattamento dei dati come un problema altrui, o al più come un tema di pura compliance legale formale e non anche sostanziale, di business, etico e sociale.

Anzitutto, cosi come il fenomeno dello sfruttamento massivo dei dati personali, alla base della rivoluzione economica e sociale che sta caratterizzando i mercati, con forte accelerazione negli ultimi quindici anni, riguarda ormai tutte le economie, da quelle più avanzate a quelle emergenti ed in via di sviluppo, allo stesso tempo, il ripetersi di incidenti, abusi, violazioni dei dati, rischi di manipolazione delle persone, delle idee, degli stili ed abitudini di vita, rappresentano a tutte le latitudini una fonte di preoccupazione per la stessa tenuta sociale e democratica di nazioni e popoli.

Se a ciò aggiungiamo gli allarmi legati alla diffusione incontrollata di sistemi di intelligenza artificiale, forti al momento delle tecniche di riconoscimento facciale e controllo vocale (ora è scoppiato il caso Google Assistant, per cui l’emittente belga Vrt Nws è entrata in possesso di registrazioni in cui si è potuto risalire all’identità delle persone), unitamente al machine learning e alla disponibilità tecnologica che anche il 5G sembrerebbe promettere, la prospettiva di un mondo pericoloso per lo stesso futuro del genere umano diventa plausibile.

Ed è per questo, dunque, che anche negli Stati Uniti, la più grande economia al mondo considerata dal 1995 luogo insicuro per la circolazione dei dati personali, si sta costruendo – sebbene in ritardo – un argine solido alla assenza di regole sull’uso dei dati.

La svolta privacy negli Usa, Giappone, Corea e altri Paesi

Diverse sono le bozze di legge federale al momento in discussione in parlamento a Washington e da più parti si chiede più rispetto dei diritti e della c.d. privacy, che chiaramente indica non solo il diritto alla riservatezza delle persone, ma soprattutto pone un tema di rispetto di diritti e libertà fondamentali sotto attacco da più fronti. Si è capito che sebbene tale modello di sviluppo sia stato cruciale per riportare l’economia degli Stati Uniti a correre come e più di prima del crollo del 2007 generato dalla crisi dei mutui subprime, al tempo stesso, il prezzo che si chiede alla collettività in termini di ridotta qualità e quantità di spazi di libertà inizia ad essere intollerabile ed in prospettiva insostenibile per la tenuta del Paese.

Analoga presa di coscienza è avvenuta di recente in Brasile, in Giappone, in Corea, tutti Stati, che assieme ad altri 130 hanno adottato regole ispirate a quelle europee e la stessa India e Cina si sono avviate lungo un percorso che le porterà presto ad avere un sistema di regole a protezione dei dati personali integrabile con il modello del GDPR.

Ma quali sono gli insegnamenti che possiamo trarre da questo susseguirsi di vicende complesse e delicate che intrecciano al tempo stesso, come in un romanzo fantascientifico, il business delle piccole, medie e grandi aziende, con i diritti degli individui, la tenuta democratica delle nazioni e lo stesso futuro dell’umanità?

Il Gdpr da solo non basta

Anzitutto il mondo apprende che non c’è solo il GDPR, la vasta ed impattante normativa comunitaria sulla protezione dei dati personali che ancora non ha iniziato davvero a dispiegare i suoi effetti, quantomeno sul fronte delle sanzioni. Per vedere il GDPR a regime, peraltro, ci vuole tempo e coordinamento. Le autorità non sono più chiamate a lavorare in solitaria, ma hanno la possibilità ed a volte l’obbligo di esprimersi all’unisono, il che innalza il valore di una pronuncia e della relativa sanzione, se prevista, ma allunga inevitabilmente i tempi di azione.

Gli USA, dopo anni di inerzia nel settore, e dopo aver imposto un pericoloso modello di puro opt-out, rispetto all’uso dei dati personali – anche traducibile nell’idea che i dati raccolti, ad esempio, da una società per un fine preciso, per adempiere ad obblighi contrattuali di cui è parte l’individuo, possano poi essere usati a piacimento e ad libitum dalla stessa società e da tutte le altre possibilmente interessate ad utilizzarli, generando margini economici infiniti, all’insaputa degli interessati ed anche accettando il rischio di infinite Cambridge Analytica – ora stanno comprendendo che il controllo da parte degli interessati al trattamento sia necessario, se non sempre ex ante, attraverso meccanismi di opt-in puro (consenso) o misto, almeno ex post, grazie all’esercizio dei diritti, ad esempio previsti dal GDPR.

Mi riferisco ad un controllo effettivo, vero, misurabile ed efficace, e non alle informative chilometriche ed illeggibili, onde evitare (i) effetti sui mercati contrapposti a quelli voluti, (ii)  sanzioni e, nello scenario, più catastrofico, (iii) sparizione, estinzione e desertificazione degli stessi mercati (e delle persone?) che hanno finora rappresentato per le aziende un porto sicuro.

I regolatori USA hanno dunque colto con effettivo senso opportunistico ed un discreto tempismo il cambiamento del vento e sono intervenuti prima di quelli europei, se le notizie verranno confermate, irrogando una inedita sanzione gigantesca, pari, sembrerebbe, al 9% del fatturato dell’azienda colpita – più del doppio del massimo che il GDPR consentirebbe ai regolatori comunitari.

Non solo GDPR e non solo regolatori europei che fanno paura, dunque. La partita in ballo è troppo grande, anche in tal senso, per lasciare l’iniziativa della regolazione di Internet e dei mercati alla vecchia, divisa e debole Unione Europea.

Un ulteriore insegnamento dovrebbe essere colto da quanti oggi, in ritardo, vogliano fare alle nostre latitudini ciò ormai sembrerebbe non più consentito neanche in USA agli OTT, magari in ragione di un equivocato uso del pur straordinario strumento del legittimo interesse del titolare del trattamento, come base giuridica del trattamento dei dati personali.

Chi ha perso quel treno e non ha fatto margini durante il lungo periodo caratterizzato dalla assenza di regole non può adesso appellarsi a cuor leggero al solito alibi: se lo hanno fatto loro, e nessuno li ha fermati o sanzionati, perché non dovremmo poterlo fare anche noi?

Ecco, il tempo dell’irresponsabilità tollerata sembra davvero essere finito.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati