la riflessione

Mala innovazione: se bisogna fermarsi per salvare l’umano

È da molto tempo che sappiamo che non tutte le innovazioni sono buone. Ma negli ultimi anni sembrava che l’avevamo dimenticato. Una sbornia collettiva da cui ci stiamo svegliando. Ecco, anche attraverso un dialogo con Luciano Floridi, la consapevolezza di cui abbiamo bisogno per riprogettare il nostro futuro

Pubblicato il 21 Apr 2021

Alessandro Longo
Alessandro Longo

Direttore agendadigitale.eu

intelligenza artificiale - deep learning

Un’intelligenza artificiale che faccia, davvero, gli interessi delle persone, della società. Per quest’obiettivo, caro anche alle istituzioni europee – come sembra apparire dal regolamento sull’intelligenza artificiale, uscito oggi – è necessario che vada recuperato lo storico dibattito sulla bontà delle innovazioni.

“È da molto tempo che sappiamo che non tutte le innovazioni sono buone”, mi dice Luciano Floridi, filosofo, tra i principali esperti mondiali di AI. Ora insegna all’università di Bologna.

Lo si è visto con il dibattito sul nucleare, che in Italia negli anni 80 e di recente in Germania hanno portato al blocco delle centrali nucleari.

Lo sappiamo da molto tempo ma sembra che l‘avevamo dimenticato. L’umanità si sta risvegliando lentamente, negli ultimi 4-5 anni circa, dalla sbornia dell’innovazione fine a sé stessa.

Quando l’automazione non dà valore alla società.

Questo sguardo critico ritorna ad esempio sul rapporto tra digitale e automazione. Il Mit da due anni sta parlando di “technology so-so”, dove ci mette automazioni che non portano veri vantaggi alla collettività e persino alle aziende ma comportano soprattutto tagli di posti di lavoro e piccoli risparmi.

Intelligenza artificiale, i punti chiave del regolamento europeo

Se ne parla in un nuovo libro di Kevin Rose, Futureproof: 9 Rules for Humans in the Age of Automation, su alcune automazioni che arrivano in ufficio e non generano quell’aumento di produttività e nuovi ecosistemi dell’innovazione che portano nuovi tipi di lavoro, di numero magari superiore a quelli sottratti dalla tecnologia (com’è avvenuto nelle precedenti rivoluzioni industriali). Si moltiplicano a tale proposito articoli (vedi Financial Times) che indicano come nel breve-medio periodo il saldo dell’occupazione risulta negativo, per l’automazione, da recenti studi.

Frank Pasquale l’ha scritto nel New Law of Robotics (2021) (la prossima settimana esce il suo primo articolo qui): ci sono “innovazioni” che vanno scongiurate (mentre altre vanno gestite), come quelle di medici, infermieri, insegnanti. Anche lui, mi dice, “bisogna recuperare i filosofi del sospetto, Michel Foucault, Herbert Marcuse, che ho studiato; peccato che anche negli Usa non li si possa proporre in accademia”.

Ebbene, quel dibattito sulla bontà dell’innovazione bisogna riprenderlo; ma non per partire da zero. Gli USA, con il loro recente scrutinio delle big tech (anche in sede legislativa e antitrust) si sono ricordati di qualcosa che è nota da decenni di filosofia della tecnologia.

“In senso più esteso, bisogna uscire da due assunzioni che da tempo affliggono il dibattito sul digitale. La prima è quella per cui l’innovazione è sempre buona e che ogni critica o regolamentazione è un blocco negativo al progresso umano o alla crescita economica. Un’assunzione che ha regnato per decenni e ora si mostra ovunque in tutta la sua ingenuità. In realtà sappiamo che esiste una innovazione buona e una cattiva”, aggiunge Floridi.

Intelligenza artificiale, obiettivo regole privacy per renderla “umana”

L’altra dicotomia, tra privacy e innovazione

Ma c’è un’altra dicotomia che solo ora si rivela, come dice Floridi. Quella tra privacy e innovazione.

Bisogna uscire da quegli schemi mentali per i quali la privacy è ormai diventata arma di mass destruction, bloccante. Negli Usa ad esempio la normativa privacy sta persino ostacolando il dibattito sul femminismo. In Italia ha ostacolato uno strumento salva-vita, come il Fascicolo sanitario elettronico, per anni finché non è dovuta intervenire una norma per risolvere. Vedi anche tutto il dibattito su innovazione e crittazione dei messaggi. Nel Regno Unito il garante privacy la prende come valore assoluto e ora non sanno più come fare indagini del terrorismo e crimine organizzato

“La seconda assunzione è che la privacy sia sempre un fine a sé stesso, un valore assoluto – aggiunge Floridi. È una banale confusione di mezzi e fine. La privacy a volte può essere un bene in sé perché collegata direttamente alla dignità umana; ma in altri casi è solo un mezzo per proteggere informazioni e può essere addirittura una scusa per non promuovere la trasparenza. D’altra parte, anche la trasparenza non è un valore assoluto, si pensi ad esempio al diritto all’opacità nel voto. In poche parole, innovazione, alcuni casi di privacy, e trasparenza sono condizioni che possono facilitare un agire morale migliore, ma non sono di per sé moralmente buone in assoluto”.

Per un’etica pratica della tecnologia: da dove partire

A volte bisogna fermare l’innovazione

“Nel caso dell’automazione vale lo stesso principio. A volte bisogna fermarsi. Alcune automazioni non vanno fatte solo perché si possono fare, nella presunzione che nel farle ci sia un valore innovativo comunque positivo, che sia una cosa buona in sé stessa”, dice Floridi.

Ad esempio, come molte associazioni per i diritti digitali ed esperti dicono, il riconoscimento facciale ora è troppo pericoloso. Forse è giustificato solo in alcuni casi molto specifici, dopo attacco terroristico o in zone dove serve un’elevata sicurezza. Ma solo per un fine preciso, con tempi e ambiti specifici. Non come fanno in Cina o stanno tentando di fare in alcune città occidentali (recente il caso della polizia di New York). È sorveglianza di massa; è automazione di pregiudizi insisti nella nostra società contro certi ceti ed etnie svantaggiate.

Bloccare anche l’AI che fa schedatura di massa dei cittadini, social scoring come in Cina, scrive la Commissione ue.

Vietati anche i sistemi di AI “progettati per manipolare il comportamento umano, le decisioni o le opinioni, per un fine dannoso”. Come quelli che sfruttano i dati personali a fini discriminatori, amplificando le vulnerabilità di persone o gruppi sociali.

A volte non bisogna fermarsi del tutto, ma comunque rallentare, mettere in pausa. Il regolamento europeo chiede proprio questo per le applicazioni di AI ad “alto rischio”: l’azienda deve fare una valutazione di impatto (proprio come per il trattamento dati con il Gdpr), assumendosene la responsabili.

Ad alto rischio sono ad esempio, si legge: i sistemi automatizzati di reclutamento; i sistemi con AI che decidono l’accesso agli istituti di istruzione o di formazione professionale; i sistemi di invio di comunicazioni e servizi di emergenza; quelli che fanno valutazione della solvibilità (credit scoring) per un prestito; i sistemi per decidere sostegni di welfare; i sistemi decisionali per la prevenzione, individuazione e persecuzione del crimine; e i sistemi decisionali utilizzati per assistere i giudici.

Social e tv

“Anche i sistemi di raccomandazione vanno visti con prudenza. Possono andare bene per consigliare un film; ma in alcuni casi possono avere un impatto politico. Nei social possono ad esempio rischiare di alimentare o amplificare la disinformazione, e favorire la radicalizzazione di gruppi.

Sorveglianza via riconoscimento facciale, Garante Privacy solo baluardo di diritti

Anche Facebook è arrivato a questa consapevolezza dopo l’attacco al Congresso Usa di gennaio: ha bloccato la raccomandazione di gruppi Facebook politici.

Non tutta l’innovazione è buona come non è buono tutto ciò che si vende bene. I due punti sono collegati tra loro. Sbagliato il principio che è sempre bene dare alla gente cosa la gente vuole. Perché a volte le persone vogliono qualcosa che danneggia loro e la società (Karl Popper, Cattiva Maestra Televisione).

Senza scadere nel paternalismo, offrendo solo contenuti culturali, non ci si può nemmeno adeguare al minimo comune denominatore dei desideri. Anche gli imperatori romani davano panem e circenses, ciò che volevano le persone.

In tv bisogna dare scelta, non solo programmi di massima qualità certo ma nemmeno “ciò che la gente vuole”. Questa visione assume che la gente sappia quello che la gente vuole e ciò che è meglio per sé. In realtà, le scienze cognitive hanno dimostrato da decenni che siamo malleabili, influenzabili, manipolabili.

Da mezzo secolo abbiamo abbandonato in filosofia questa idea che facciamo sempre scelte razionali (homo economicus). È il momento di farlo anche nel dibattito socio-politico sull’innovazione.

Floridi ha una suggestione: facciamo anche ispirare dai gesuiti. Che dicevano: per non cadere in tentazione è meglio non mettersi nella condizione di caderci. Se metti in tentazione le persone non ti può aspettare che non ci siano conseguenze negative.

“Vorrei che ci fosse molta più attenzione alle nostre fragilità e alla nostra plasticità da parte dei mass media. Social compresi”.

I limiti della gig economy

E forse certi modelli non funzionano nemmeno economicamente.

Oggi la ricerca dimostra che alcune automazioni complete di negozi sono state un fallimento, la gente preferisce rapporto umano. Preferisce anche fare più fila.

Vedi le cosiddette innovazioni della gig economy: non solo stanno sollevando problemi di sostenibilità del lavoro, ma anche stanno a fatica a piedi economicamente come mostrano i bilanci delle diverse società. E non si è nemmeno sicuro che siano “innovazioni”, quanto una re-invenzione in modello app del taxi o della consegna a domicilio.

Gli studi mostrano che la promessa di Uber & C, di ridurre il traffico cittadino e l’impatto ambientale grazie alla condivisone dei veicoli, si è rivelata falsa. E la conseguenza è stata perlopiù la riduzione dell’uso di mezzi pubblici.

In conclusione

Per riassumere, bisogna guardare con spirito critico ogni innovazione, mettendo per prima cosa in dubbio che sia davvero un’innovazione e poi chiedersi se vada applicata e con che modo; con quali limiti.

In certi casi dell’automazione decide il business; in altri è giusto limitarla. Non è un caso che sugli aerei, che già possono essere in larga parte automatici, ci vogliono due piloti.

A volte la cosiddetta innovazione va fermata. A volte, almeno, dobbiamo (sof)fermarci noi (per un po’): per riflettere sulla bontà di quell’innovazione e di come integrarla nell’umano, rendendola umana. Come dicono sempre più esperti di intelligenza artificiale e come suggerisce lo stesso Regolamento UE.

Vanno tutelati così gli interessi di fruitori di quella tecnologia, ma anche dei lavoratori, sui cui diritti non possiamo permetterci passi indietro.

Appunto: un’innovazione che fa fare passi indietro alla società non è un’innovazione; ma ha una funzione regressiva.

Ci auguriamo in conclusione che il regolamento UE sull’intelligenza artificiale sia davvero lo strumento efficace per rimettere l’umano e l’umanità al centro.

Nuove leggi della robotica: basteranno a non renderci nuovi turchi meccanici del tecnocapitalismo?

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 2