big web e antitrust

Web e nuovi monopoli, il conto per l’economia reale sarà altissimo: ecco tutti i rischi

La contrazione della concorrenza determinata dall’enorme ecosistema messo in piedi dalle piattaforme web sta indebolendo i mercati e ricreando monopoli che credevamo scomparsi per sempre. Ecco quali sono i comportamenti anticoncorrenziali che le norme devono riconoscere e gli step per provare a porre rimedio

Pubblicato il 20 Giu 2019

Nicola Ruggiero

Focus Group srl

Big_companies.0

E’ ormai fuori di dubbio che le piattaforme online siano di una utilità pubblica enorme e che abbiano contribuito alla sostanziale digitalizzazione di molti processi del nostro quotidiano, ma è altrettanto vero che il prezzo che si rischia di pagare se non vengono immediatamente regolati gli aspetti antitrust (così come altri, tipo privacy) è altissimo per il loro impatto sull’economia reale.

Bisognerebbe allora rovesciare la prospettiva, per quanto impopolare potrebbe sembrare, e cominciare a ragionare non più soltanto in termini di benessere dei consumatori, ma in ottica di competizione e struttura del mercato.

Big del web e norme antitrust

Per cominciare a comprendere meglio il filo del mio ragionamento, proviamo a porci una semplice domanda: come fanno i big delle piattaforme online (Google, Facebook, Amazon) a fare utili stratosferici e avere capitalizzazioni multimiliardarie in borsa mentre offrono agli utenti una serie di servizi gratis o a prezzi davvero contenuti?

La risposta più semplice è vendendo pubblicità, vendendo servizi B2B a pagamento, offrendo prodotti e soluzioni dedicate a pagamento. E se la risposta fosse: in barba a molte norme vendono la nostra identità?

Per essere più corretti non vendono necessariamente i nostri dati, ma ci indirizzano verso quello che vogliono. Ci indirizzano verso (loro) i partner B2B che a loro volta ci vendono qualcosa e pagano una fee alla piattaforma. Insomma, ci usano per alimentare il commercio on-line e far proliferare un sito o un servizio piuttosto che un altro.

E se il sito ed il servizio o il prodotto che si alimenta fosse il loro? O loro stessi?

Allora si inizia a chiudere il cerchio sul segreto dei big del web. A partire dai motori di ricerca o dai social network più famosi.

Non sono pochi i casi in cui le piattaforme e i social sono finiti sotto accusa, in Europa quanto negli Usa per aver violato norme antitrust per favorire se stessi.

Negli ultimi anni a nulla sono valsi i tentativi di introdurre nelle piattaforme regole di arbitraggio, se non addirittura aste competitive, per far sì che tutti avessero accesso allo stesso modo alle piattaforme online e fossero equamente visibili tra i risultati di ricerca e ricevessero potenzialmente lo stesso numero di visitatori sui propri e-commerce o siti. Dove l’equamente significa a parità di danaro investito proprio sulle piattaforme dei big per farsi spazio a suon di dollari per comprare utenti, click e visibilità.

Ci si dimentica però che gli algoritmi e le intelligenze artificiali che gestiscono le piattaforme rispondono a regole e risultati definiti dai big stessi e sono proprio queste regole ad essere messe continuamente in discussione.

Il precedente delle telco

Volendo fare un paragone con settori simili nelle Telco è avvenuto lo stesso con gli operatori incumbent: avevano la proprietà dell’infrastruttura fisica (il cavo in particolare) e spesso abusavano della posizione dominante e/o provocavano azioni di disturbo ai nuovi operatori che si affacciavano sul mercato nonostante la liberalizzazione del servizio e le authority che dettavano regole una dietro l’altra; ci sono voluti anni ed anni di multe e sanzioni, fino a forzare qualche scissione tra operatore e detentore della rete, prima di vedere il fenomeno mitigato. Ed ancora oggi non è detto che si sia risolto.

Nel mondo internet, nato per definizione libero e con paritetico accesso ai contenuti a tutti, e potenzialmente anche agli utenti, in realtà i big hanno acquisito una posizione dominante non perché hanno gli utenti legati ad un filo, ma perché di quegli utenti conoscono tutto e li dirottano dove meglio credono. Per raggiungere questa conoscenza (questo potere) hanno beneficiato di ingenti capitali raccolti sui mercati che hanno sostenuto molti anni di bilanci in perdita secca e cospicua pur di acquisire una posizione dominante il prima possibile.

Solo negli ultimi 5 anni si sta assistendo ad una continua presa di posizione, e un dibattito molto accesso sulla net neutrality, che accende i fari dei vari servizi antitrust nazionali nei paesi (soprattutto) europei ed americani.

E’ quasi un paradosso quello che stiamo vivendo in questi anni perché vogliamo che la rete rimanga neutrale, che tutti vi possano avere accesso allo stesso modo, ma non vogliamo essere un oggetto passato di mano in mano dai nostri fornitori online.

Il paradosso del mercato B2B

Ma il vero paradosso è proprio nel mercato B2B: se pensiamo ad Amazon o Alibaba, che sono i 2 retail più grossi al mondo e rappresentano messi insieme forse il 3-4% dell’intero commercio mondiale retail, possiamo allora capire che essi sono in realtà i competitor più grandi dei loro stessi clienti, che vendono servizi e prodotti a prezzi più bassi dei propri clienti-competitor e che, quando questi ultimi vendono attraverso la loro piattaforma, guadagnano anche una cospicua commissione per i servizi offerti. Ma non si ferma qui il paradosso.

Infatti l’indotto che i big alimentano è molto più grande del loro fatturato e valore stesso: la logistica, le società di trasporto, i produttori di hardware e software che li supportano, le centinaia di migliaia di dipendenti con le loro famiglie ed i consumi associati (casa, cibo, servizi sociali, scuole, sanità).

L’enorme ecosistema dei big web e il ritorno ai monopoli

Ma le big non si fermano ai servizi principali: oggi sono contemporaneamente motori di ricerca, e-commerce, newspaper su carta e online, operatori TV, operatori di logistica, produttori di film, servizi e contenuti, piattaforme per servizi cloud B2B, servizi di food (produzione e delivery), servizi di telecomunicazione e collaboration, servizi di health & wealth, produttori di libri, fashion designer, produttori di hardware, servizi di pagamento, banche e finanziamenti, etc etc.

E’ proprio questo enorme ecosistema, insieme al fatto che loro sono intermediari unici per una miriade di altre aziende, che rappresenta le n-facce della stessa medaglia e che porta ad un indebolimento dei mercati in quanto la competizione diminuisce: si stanno ricreando monopoli ed oligopoli che sembravano scomparsi dal linguaggio e dalle norme antitrust sin dagli anni ’50.

Infatti, i big online conoscono tutto di tutti: dei loro utenti, dei loro clienti B2B che utilizzano le loro piattaforme e anche dei clienti finali di questi ultimi. Insomma: gli forniscono soluzioni e piattaforme tecnologiche che controllano appieno, imparano a conoscerli e li indeboliscono come competitor.

Sono questi i veri comportamenti anticoncorrenziali che le norme devono riconoscere prima di tutto.

In prima battuta le norme antitrust, e più in generale il nostro quadro giuridico, dovrebbero comprendere la realtà di come le imprese dominanti acquisiscono ed esercitano il potere nell’economia di internet. E poi definire quali sono le forme e i gradi di potere che la legge identifica come una minaccia alla concorrenza.

Senza questi due step rischiamo di permettere la crescita di poteri a cui apparentemente ci opponiamo ma che non riconosciamo come minacce alla concorrenza.

Come preservare competizione e struttura del mercato

Al fine di cogliere questi atteggiamenti anticoncorrenziali, dovremmo sostituire il benessere dei consumatori con un approccio orientato a preservare un processo competitivo e la struttura del mercato.

Ad esempio, bisognerebbe valutare se la struttura di una società crea conflitti di interessi anticoncorrenziali; se sia in grado di sfruttare i vantaggi del mercato attraverso linee di business distinte; e se l’economia dei mercati delle piattaforme online incentiva la condotta aggressiva sui prezzi e se è questo quello che il mercato vuole. Insomma, spostare l’attenzione dal consumatore al mercato B2B. Per assurdo si potrebbe anche arrivare alla conclusione che in alcuni casi si potrebbe addirittura vietare l’integrazione verticale di piattaforme dominanti pur di mantenere la concorrenza su alcuni mercati.

L’impatto delle piattaforme online è altissimo sull’economia reale soprattutto delle città dove non hanno una loro base logistica o operativa, dove non hanno uffici o rappresentanze. In un certo qual modo sottraggono all’economia locale risorse economiche e finanziarie importanti per concentrarle in pochi posti in giro per il mondo e indebolendo localmente la comunità.

Sono questi i motivi che negli ultimi anni hanno messo i big sotto la lente dell’antitrust.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati