Sconti in bolletta per le famiglie che si trovano in situazioni di fragilità, a causa di condizioni di disagio economico o per gravi motivi di salute: il bonus luce e gas, cui si aggiunge anche quello per le utenze dell’acqua (bonus idrico), chiamati anche bonus sociali o bonus bollette, sono misure studiate per supportare gli utenti in difficoltà.
Cos’è il bonus sociale luce, gas e acqua
Il bonus sociale luce, gas e acqua è una misura introdotta nel 2009 dal Governo italiano per supportare le famiglie nell’affrontare le spese legate alle utenze domestiche. L’obiettivo è quello di permettere un contenimento delle spese alle famiglie in situazioni di disagio legate a problemi economici o fisici. Il bonus consiste in uno sconto sulle bollette, valido per dodici mensilità con la possibilità di essere rinnovato l’anno seguente. La gestione del bonus è affidata all’ente Arera, con la collaborazione dei Comuni italiani. L’applicazione del bonus si può vedere direttamente in bolletta.
I bonus sociali previsti per le utenze domestiche sono:
- Bonus elettrico: misura volta a ridurre le spese relative alla fornitura di elettricità;
- Bonus Gas: beneficio di uno sconto per contenere i costi sulla fornitura di gas;
- Bonus idrico: sconto per ridurre il costo della spesa riguardante il consumo di acqua.
Dalla relazione Arera emerge che nel 2020 hanno chiesto e ottenuto il bonus bollette:
- per fornitura elettrica: 854.900 nuclei familiari, di cui 805.303 per problemi economici e 41.046 per problemi di salute;
- per fornitura di gas: 543.963 famiglie per disagio economico;
- per l’acqua: 461.334 domande accettate.
Chi sono i destinatari del bonus gas e luce
Il bonus gas e luce spetta alle famiglie in condizioni di disagio economico o legato a problemi gravi di salute. Nello specifico, per il bonus legato al disagio economico, i requisiti che si devono possedere in modo alternato sono:
- ISEE che non superi gli 8.265 euro, ma nella primavera il tetto è stato alzato a 12.000 euro
- Avere almeno quattro figli a carico e indicatore ISEE non superiore a 20.000 euro;
- Essere destinatario di Reddito di cittadinanza o Pensione di cittadinanza.
Per ottenere invece il bonus legato al disagio fisico, l’utente deve essere affetto da grave patologia e utilizzare dispositivi medicali elettrici.
Decreto Bollette, ampliamento bonus luce e gas
La platea del bonus luce e gas (o bonus bollette) a marzo 2022 è stata ampliata con il DDL 17/2022. Dal primo aprile al 31 dicembre 2022 il tetto Isee per accedere allo sconto in bolletta è stato alzato a dodicimila euro, coinvolgendo dunque circa 5,2 milioni di cittadini. Arera inoltre ha confermato tramite comunicato “l’annullamento degli oneri generali di sistemain bolletta” nel secondo trimestre dell’anno e la “riduzione Iva sul gas al 5%” permettendo così “di alleggerire la bolletta per quasi 30 milioni di utenze domestiche e oltre 6 milioni di imprese“.
Bonus energia elettrica e gas, come funziona il rinnovo automatico
Per garantire continuità nel calcolo dello sconto in bolletta, Arera a partire dal 2021 ha introdotto il rinnovo automatico del bonus luce e gas per chi ne necessita. L’iniziativa è stata lanciata a gennaio, a luglio sono state avviate le verifiche del caso per l’ammissione al bonus. L’obiettivo è garantire che la misura sia applicata alle famiglie aventi diritto superando il vecchio meccanismo che prevedeva l’obbligo di presentare la richiesta. Arera in una comunicazione ufficiale di febbraio 2021 aveva spiegato che ciò aveva portato ad applicare gli sconti in bolletta solo a un terzo degli utenti che, potenzialmente, realmente ne avrebbero potuto beneficiare. Per avere accesso all’agevolazione in automatico, basta compilare la DSU ai fini ISEE. Anche in caso si cambi contratto o fornitore del servizio, la misura viene applicata in modo automatico.
Bisogna precisare però che questa modalità riguarda solo il bonus per le famiglie in condizione di disagio economico. Il bonus luce e gas che viene corrisposto a chi soffre di disagio fisico invece prevede ancora la presentazione della richiesta ai CAF o ai Comuni. Riguarda, in questo caso, persone in gravi condizioni di salute, che si servono di strumenti sanitari elettrici.
I risvolti privacy
Arera ha comunicato che la propria deliberazione relativa all’automatizzazione del rinnovo del bonus luce e gas è stata elaborata considerando le osservazioni espresse dal Garante privacy in un proprio parere, con il quale sono state definite le modalità adatte all’erogazione da parte degli operatori, al fine di assicurare che siano riconosciute anche possibili cifre relative a mensilità passate.
Bonus bollette: come si riceve lo sconto
Ci sono diversi casi per l’applicazione dello sconto:
- Fornitura individuale: l’applicazione dei bonus luce e gas avviene direttamente in bolletta, qualora uno dei familiari sia intestatario di una fornitura e goda dei requisiti previsti.
- Fornitura centralizzata: in caso di fornitura condominiale, il bonus viene riconosciuto una sola volta all’anno alla famiglia in condizione di disagio. Nel caso del bonus per l’utenza del gas viene fatto un bonifico intestato al membro che ha presentato la DSA, mentre in caso di bonus per l’utenza dell’acqua viene emesso un assegno recapitato direttamente a casa.
- Utenza chiusa o voltura ad altro utente: il restante bonus sarà erogato tutto insieme, per l’anno in corso non sarà possibile chiedere un ulteriore bonus.
Per il bonus elettrico per disagio fisico, lo sconto viene applicato nelle bollette relative ai consumi dei dodici mesi successivi dal momento della presentazione della domanda.
Bonus elettrico per disagio fisico
Secondo i dati di Arera contenuti nella relazione d’attività del 2020, le famiglie con attivo il bonus elettrico per disagio fisico, cioè quei nuclei che si servono di apparecchiature elettriche per il mantenimento in vita entro fine dicembre 2019 erano in totale 41.068, numero che fa segnare un aumento del 23 per cento sull’anno precedente. Il bonus elettrico per disagio fisico è diviso in tre fasce che tengono conto dei consumi medi degli apparecchi utilizzati:
Invece, dalla relazione successiva di Arera emerge che i nuclei familiari con bonus luce per disagio fisico, al fine di garantire il mantenimento in vita di persone con gravissime patologie, alla fine del 2020 ammontavano a 41.046, in calo dello 0,05% sul 2019.
A chi spetta
Il bonus elettrico per disagio fisico può essere chiesto dagli utenti con gravi patologie o presso cui abitino soggetti con malattie che li costringono a utilizzare apparecchi medici indispensabili per il mantenimento in vita. Tali strumenti sono indicati nell’allegato A del decreto del 13 gennaio 2011 del Ministero della Salute. Tra questi ci sono, per esempio, ventilatori polmonari, pulsossimetri, apparecchi per la dialisi, sollevatori mobili, materassi antidecubito, pompe a siringa.
Come si richiede il bonus elettrico per disagio fisico
A differenza del bonus elettrico per disagio economico, anche nel 2021 per il bonus elettrico per disagio fisico va presentata la domanda. Questa va inoltrata al Comune in cui risiede il titolare dell’utenza di fornitura elettrica, anche se dovesse essere differente dalla residenza della persona con la malattia. I documenti da presentare sono:
- Carta di identità e codice fiscale del richiedente e del malato, se sono persone diverse;
- Il modulo di richiesta appositamente compilato (si può trovare qui)
- Il certificato della propria ASL di appartenenza con cui si attestano le condizioni di salute del malato, il bisogno di usare apparecchi medicali elettrici quotidianamente, quali sono questi strumenti e per quante ore al giorno devono essere usate oltre all’indirizzo in cui si trovano installate.
- Bisogna inoltre indicare la potenza e il codice POD, che indica il punto in cui l’elettricità viene fornita e usata. Queste informazioni si possono trovare sulla propria bolletta.
- Il modulo di delega (disponibile qui) solo nel caso in cui si affidi la presentazione della domanda a un’altra persona.
Non è invece necessario l’ISEE, a differenza del bonus per disagio economico. Il bonus elettrico per disagio fisico viene concesso qualsiasi sia il reddito di cui si dispone.
Quanto vale il bonus bollette disagio fisico
L’ammontare del bonus elettrico per disagio fisico dipende da:
- Quali apparecchiature vengono usate
- Per quanto tempo ogni giorno vengono utilizzate
- Potenza contrattuale.
Le fasce sono tre, minima, media e massima come indicato nella tabella presente sul portale di Arera:
Bonus bollette disagio fisico, quanto spetta: la simulazione
Sul portale SGAte è disponibile il simulatore per verificare all’incirca la fascia in cui si rientra.
L’utente dopo aver presentato la domanda ha la possibilità di svolgere un controllo per capire se il bonus sia stato concesso: in questo caso comunque viene comunicato nella bolletta, è presente una voce anche in fase di erogazione. Per monitorare l’avanzamento della pratica tuttavia si può contattare il Comune presso cui si è presentata l’istanza, oppure chiamando il numero verde 800.166.654 o ancora online tramite il sito bonusenergia.anci.it. In questo caso sarà necessario cliccare su “Controlla online la tua pratica” e inserire i dati richiesti. Bisognerà però in primis chiedere username e password per accedere all’area al proprio Comune.