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Fatturazione elettronica e Sanità: i vantaggi per le aziende healthcare

L’entrata in vigore dell’obbligo di fatturazione elettronica B2B, dal prossimo gennaio è un’importante opportunità per le aziende, anche quelle del settore healthcare, per avviare la rilettura in chiave digitale dei processi di business con una logica di integrazione dell’intero ciclo dell’ordine. Le soluzioni in cantiere

Pubblicato il 06 Nov 2018

Daniele Marazzi

Consigliere Delegato – Consorzio Dafne

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La fatturazione elettronica rappresenta un’importante opportunità per tutte le aziende, anche quelle della filiera healthcare (Sanità), già da tempo pronte a cogliere i benefici della digitalizzazione del ciclo dell’ordine.

Ad esempio, il Consorzio Dafne (realtà no profit costituita nel 1991 da aziende farmaceutiche e distributori intermedi del farmaco e che attualmente coinvolge all’interno della sua comunità oltre 700 organizzazioni: 328 aziende di produzione, 60 distributori intermedi, 42 depositari/concessionari e oltre 300 strutture sanitarie collegate, nel 2017) ha gestito 3 milioni di documenti, tutti legati all’interscambio in formato elettronico strutturato standard e riguardanti il Ciclo dell’Ordine: ordini, DDT, fatture.

Fattura elettronica, documento cardine nel B2B

L’entrata in vigore dell’obbligo di fatturazione elettronica B2B, il prossimo 1° gennaio 2019, rende digitale l’intero ciclo di vita della fattura, un documento cardine nei rapporti commerciali: dalla generazione, all’emissione/ricezione, fino alla conservazione, a norma, per 10 anni.

L’obbligo riguarda tutte le operazioni tra privati, persone fisiche e giuridiche, a condizione che le cessioni di beni e le prestazioni di servizi avvengano tra soggetti residenti o stabiliti nel territorio dello Stato (Provvedimento del 30/04/2018 dell’Agenzia delle Entrate – pubblicato il 30/04/2018).

Per fare “Fatturazione Elettronica B2b” si adotterà un processo del tutto analogo a quello in essere per le fatture emesse verso la Pubblica Amministrazione (in formato strutturato XML Tracciato PA, dirette al Sistema di Interscambio, conservate a norma).

L’impatto sul ciclo passivo

Questa analogia, pur vera, può però trarre in inganno in quanto delinea solo una metà del cambiamento. La metà più semplice, ossia quella relativa all’emissione di fatture verso i clienti. Tuttavia, è proprio sulla ricezione delle fatture (il ciclo passivo) che vi sarà l’impatto maggiore – nonché l’opportunità di miglioramento più diretta – correlato a questo obbligo: da gennaio, infatti, le imprese oltre che di strumenti per l’emissione dovranno dotarsi anche di un canale per la ricezione delle fatture elettroniche – opportunamente presidiato – così come dei sistemi necessari per processare queste fatture, sfruttando l’opportunità di riceverle in un formato standard, unico e strutturato.

Per le aziende è importante sfruttare questa “urgenza” per cogliere a pieno, strategicamente, tutte le opportunità offerte dalla rilettura in chiave digitale dei processi di business, partendo dalla fattura, con una logica di integrazione dell’intero ciclo dell’ordine che da sempre è al centro dell’azione anche di “evangelizzazione” condotta dal Consorzio Dafne, pioniere fin dagli anni ’90 di questo autentico mantra. Sarebbe un errore, quindi, introdurre soluzioni isolate volte solamente a rispondere ai requisiti imposti dal Legislatore: mantenere inalterati modelli gestionali e procedure concepite in uno scenario superato non solo non porterà vantaggi ma anzi, con tutta probabilità, comporterà l’insorgere di inefficienze e costi aggiuntivi. Le aziende devono rapidamente rendersi conto del mutato contesto e farsi promotrici del cambiamento, governando e cavalcando l’onda delle opportunità.

Le soluzioni per l’ecosistema healthcare

Il Consorzio Dafne, proprio in quest’ottica, sta già lavorando allo sviluppo di nuovi servizi e soluzioni per l’ecosistema healthcare, che si basano appunto sulla disponibilità sempre più diffusa e pervasiva di informazioni strutturate, relative, alla larga parte – e in alcuni casi, grazie a obblighi di legge, fino alla totalità – delle relazioni di business con clienti e fornitori di un’impresa. Tra questi nuovi servizi, solo per citare un esempio, troviamo la riconciliazione fra le fatture emesse e i flussi di pagamento dei clienti, facendo leva sia sulla PCC alimentata da SIOPE+ (per le relazioni con la PA) sia sulle API Open Banking di PSD2.

Quella che sta interessando il tessuto economico e produttivo italiano, nel suo complesso, è una digital revolution che non va temuta o arginata al contrario, è da abbracciare e affrontare con consapevolezza, per governarla con l’obiettivo di coglierne appieno tutti i benefici, minimizzando i costi. Il Consorzio ha tutte le caratteristiche per essere partner di riferimento nell’accompagnare, stimolare e supportare il mondo della salute in questa trasformazione digitale.

L’articolo è parte di un progetto di comunicazione editoriale che Agendadigitale.eu sta sviluppando con il Consorzio Dafne

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