La normativa

Fatturazione elettronica estesa ai forfettari e obbligo prorogato: ecco che cambierà

L’Italia si appresta a chiedere alla Commissione UE una proroga dell’obbligo di fatturazione elettronica B2B, estendendolo inoltre anche ai contribuenti in regime forfettario: vediamo la situazione, analizzando i possibili impatti

Pubblicato il 09 Apr 2021

Salvatore De Benedictis

dottore commercialista

fattura

L’obbligo di fattura elettronica B2B potrebbe essere prorogato per altri tre anni, ma non solo: è possibile venga esteso anche ai contribuenti in regime forfettario. Sono le due richieste che l’Italia sia appresta ad avanzare alla Commissione UE[1]  e che preparano a possibili scenari di sicuro impatto per imprese e professionisti. Vediamo qual è la situazione.

Fattura elettronica, un obbligo “in deroga”

La direttiva 2006/112/CE (Direttiva IVA), pone sullo stesso piano la fattura elettronica e la fattura cartacea. In particolare, all’articolo 218, nel fornire la definizione di fattura, la direttiva stabilisce che “… gli Stati membri accettano come fattura ogni documento o messaggio cartaceo o elettronico che soddisfa le condizioni stabilite dal presente capo.” Quindi il principio di derivazione comunitaria è di non discriminazione tra fattura elettronica e fattura analogica.

L’Italia, per rendere obbligatoria la fatturazione elettronica, ha dovuto chiedere una deroga alla Commissione UE, e la relativa autorizzazione, richiesta sia per finalità antifrode sia per finalità di semplificazione amministrativa, è stata concessa con Decisione di esecuzione (UE) 2018/593 del Consiglio del 16 aprile 2018 per il periodo dal 1° luglio 2018 al 31 dicembre 2021. La deroga accordata, conformemente a quanto richiesto, non si estendeva alle fatture “…emesse da soggetti passivi che beneficiano della franchigia per le piccole imprese di cui all’articolo 282 della direttiva 2006/112/CE”[2]. In vista della imminente scadenza della deroga, l’Italia si sta accingendo a chiedere la proroga di altri tre anni dell’obbligo di emissione della fattura elettronica e, in aggiunta, la estensione dell’obbligo ai soggetti applicano il regime speciale di franchigia Iva delle piccole imprese.

Gli attuali esoneri dall’obbligo di fatturazione elettronica

Le operazioni poste in essere dalle “piccole imprese[3]” non sono le uniche destinatarie di esoneri, tra cui vi sono da annoverare:

  1. per motivi sociali, le operazioni rilevanti ai fini IVA delle associazioni e società sportive dilettantistiche che applicano il regime di cui alla L. 398/91, qualora abbiano conseguito nell’esercizio precedente proventi da attività commerciale per un importo non eccedente 65.000 euro[4];
  2. per motivi collegati alla tutela dei dati personali, le operazioni di natura sanitaria. In proposito, l’articolo 1, comma 3, del decreto legislativo 127/2015, prevede nei confronti dei soggetti tenuti all’invio dei dati al Sistema tessera sanitaria, ai fini dell’elaborazione della dichiarazione dei redditi precompilata, il divieto di emettere fatture elettroniche. I dati fiscali trasmessi al Sistema tessera sanitaria possono essere utilizzati solo dalle pubbliche amministrazioni per l’applicazione delle disposizioni in materia tributaria e doganale, ovvero, in forma aggregata per il monitoraggio della spesa sanitaria pubblica e privata complessiva.

Non è chiaro se lo Stato Italiano chiederà l’abolizione dell’esonero per i soggetti di cui alla lettera a), considerato che per le operazioni di cui alla lettera b) il problema non attiene l’adempimento in quanto tale ma ragioni di tutela di dati personali, per cui è tuttora in corso un “braccio di ferro” tra Garante e Agenzia delle Entrate.

L’ipotesi: esonero dall’obbligo per soggetti non residenti

Un’altra ipotesi di esonero dall’obbligo di emissione della fattura elettronica riguarda il caso delle fatture emesse e ricevute a/da soggetti non residenti. Per le operazioni con soggetti non residenti, per le quali non è stata emessa una bolletta doganale o per le quali non siano state emesse o ricevute fatture elettroniche, è previsto un obbligo informativo a carico dei contribuenti, che sono tenuti alla comunicazione periodica dei dati all’Agenzia delle entrate (cosiddetto “esterometro”). A partire dal 2022, tale comunicazione sarà sostituita dalla emissione delle fatture elettroniche e, pertanto, anche i dati di tali operazioni confluiranno nella banca dati del Sistema di Interscambio. La possibilità di emettere la fattura elettronica attiva in favore di soggetti non residenti – con contestuale esonero dalla trasmissione dell’esterometro – è già possibile dal 2019; dal 1° ottobre 2020 è stata introdotta la possibilità di emettere le c.d. autofatture con tipo documento:

  • TD17 per integrazione/autofattura per acquisto servizi dall’estero:
  • TD18 per integrazione per acquisto di beni intracomunitari;
  • TD19 per integrazione/autofattura per acquisto di beni ex art. 17 c.2 D.P.R. 633/72.

Fattura elettronica, biennio 2019/2020 positivo ma si deve fare di più

Dobbiamo riconoscere che dopo oltre due anni a “regime” della fatturazione elettronica le imprese e i professionisti hanno potuto constatare come l’avvio generalizzato dell’obbligo – superato il periodo iniziale di necessario “rodaggio” – abbia permesso alle imprese un salto di qualità nella informatizzazione dei processi aziendali, che ha manifestato la sua tangibile utilità nell’attuale periodo di emergenza pandemica. Infatti, la assenza di documenti analogici da un lato ha permesso l’annullamento di possibili rischi di contagio da “contatto” insito nei supporti, dall’altro ha evitato – soprattutto per le imprese medio piccole – il trasferimento periodico dei documenti ai professionisti incaricati della tenuta delle scritture contabili, ed anche questo ha ovviamente avuto ripercussioni positive nel contrasto alla diffusione del contagio.

L’utilità della fatturazione elettronica è stata avvertita anche dai soggetti esonerati, che spesso hanno rinunziato all’esonero ed anticipato di fatto quella che dovrebbe essere la prossima regola. A tal fine c’è da segnalare che l’Agenzia Entrate ha agevolato i “volenterosi” offrendo la possibilità di utilizzare gratuitamente un software di compilazione e trasmissione, messo a disposizione sul sito istituzionale, gestibile anche tramite app (FatturAE) da dispositivi mobili.

Le priorità

Il percorso di digitalizzazione avviato avrebbe bisogno di una maggiore integrazione nei processi amministrativi. Infatti poco si è fatto per integrare la fattura elettronica con le attività che la precedono e con quelle successive alla sua emissione. Il vero successo del metodo italiano della fatturazione elettronica è stata la standardizzazione del tracciato record, che ha permesso la parallela standardizzazione dei processi di acquisizione e gestione della fattura. In ambito Pubblica Amministrazione c’è da segnalare l’entrata in vigore dal febbraio 2020 del Nodo Smistamento Ordini, grazie al quale le aziende del Servizio Sanitario Nazionale e i loro fornitori sono stati obbligati ad inviare esclusivamente in via telematica attraverso questo sistema gestionale i documenti attestanti gli ordini per l’acquisto di beni o servizi e la loro esecuzione.

Ci auguriamo che questo sistema possa essere esteso anche alle aziende private, che ne ricaverebbero enormi benefici in termini di certezza e rapidità dei processi. C’è molto da fare in relazione ai processi da attivare post emissione o ricezione della fattura elettronica, soprattutto per quanto riguarda il sistema dei pagamenti. Se si riuscisse a progettare un sistema di pagamenti interfacciato biunivocamente col sistema di interscambio avremmo con sol colpo centrato due obiettivi: legare indissolubilmente l’aspetto economico (astratto) della fattura elettronica con l’aspetto materiale del pagamento (concreto), grazie al quale la fattura acquista i connotati di certezza[5] e generare in maniera standard i dati per popolare i database contabili. Vantaggi enormi per tutti.

Le semplificazioni che verranno

L’articolo 4 del Decreto Legislativo 127/2015 ha introdotto alcune “semplificazioni” che prevedono che l’Agenzia delle Entrate predisponga le bozze dei registri IVA e delle liquidazioni periodiche per le operazioni effettuate a partire dal 1° luglio 2021, ed in via sperimentale le bozze della dichiarazione IVA per le operazioni effettuate dal 1° gennaio 2022. La sensazione che tuttavia che si ricava dall’esame delle predette disposizioni è che queste semplificazioni appartengano ad un epoca passata e siano incompatibili col contesto tecnologico attuale. Dovremmo chiederci che senso abbia continuare a parlare di registri IVA[6] in presenza di documenti informatici, considerato che i registri altro non sono che una semplicissima elaborazione dei dati strutturati. Per ragioni analoghe, non ha senso neppure parlare di dichiarazione IVA, considerato che a regime tutti i dati saranno in possesso dell’Agenzia delle Entrate previo transito dal Sistema di Interscambio.

La congrua e logica conseguenza della digitalizzazione dei processi impone sempre più l’abbandono della cultura giuridica “analogica” del secolo scorso. La auspicabile evoluzione del percorso digitale standardizzato realizzato con la fattura elettronica può benissimo estendersi a tutti i documenti contabili. Il sistema di Interscambio, previa adozione dei necessari criteri per la protezione dei dati personali ivi contenuti, potrebbe diventare il database di tutti i contribuenti.

Ciò che ci separa dalla nuova era è soltanto la volontà di abbandonare le vecchie logiche, e provare a progettare senza il retaggio “analogico” che oggi rappresenta la palla al piede della nostra economia, pubblica amministrazione in testa. Una nuova era in cui il concetto di “dichiarazione” sarà superato perché essa non sarà altro che la risultante dei dati in possesso dell’Agenzia. Sembra una chimera ma è soltanto la logica applicazione di ciò che già esiste, dobbiamo semplicemente acquisirne consapevolezza.

__

Note

  1. È quanto si è appreso dalla recente audizione del Direttore Generale delle Finanze Prof.ssa Fabrizia Lapecorella presso la sesta COMMISSIONE FINANZE E TESORO del Senato
  2. In pratica i soggetti che rientrano nel cosiddetto “regime di vantaggio” (di cui all’art. 27, commi 1 e 2, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111) e quelli che rientrano nel cosiddetto “regime forfettario” (di cui all’art. 1, commi da 54 a 89, della legge 23 dicembre 2014, n. 190).
  3. Termine di matrice comunitaria che include anche gli esercenti arti e professioni
  4. In caso di superamento del suddetto limite l’ente dovrà assicurarsi che la fattura sia emessa, per suo conto, dal cessionario o committente soggetto passivo Iva, ai sensi dell’art. 10, comma 1, D.L. n. 119/18.
  5. Dobbiamo tener presente che il punto debole delle operazioni fittizie risiede nel riscontro dei pagamenti
  6. Per la cui tenuta già da tempo è operativo l’esonero previsto dal comma 3-ter dell’articolo 1 del Decreto Legislativo 127/2015.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 2