Le regole

Precompilata IVA, che pasticcio con le operazioni all’estero: ecco i disagi pratici

Le semplificazioni previste dalla dichiarazione precompilata Iva si scontrano con aspetti pratici legati in particolare alla trasmissione dei dati per le operazioni all’estero: vediamo la situazione e le difficoltà per i professionisti

Pubblicato il 29 Ott 2021

Barbara Maria Barreca

Dottore commercialista e Valutatore di impatto Sociale

Luca Benotto

Dottore Commercialista

fattura

Dichiarazione IVA precompilata: una frase dal sapore mistico che richiama alla mente futuristici scenari di un Fisco amico, semplice e rapido e divenuto accessibile a tutti i contribuenti. Argomento assolutamente affascinante che però si scontra con una realizzazione pratica davvero problematica vista la normativa articolata e le complessità applicative di tutti i giorni della normale contabilità IVA. Va detto che fatturazione elettronica obbligatoria e corrispettivi telematici costituiscono una eccezionale base dati di partenza, comprendendo il 99% delle operazioni rilevanti ai fini IVA, ma è il restante 1% però che porta le complessità ben note agli operatori.

Dichiarazione IVA precompilata, i nuovi obblighi per il 2022

Con l’introduzione dell’obbligo di fatturazione elettronica il legislatore aveva già previsto che ogni contribuente fosse obbligato a trasmettere periodicamente i principali dati relativi alle operazioni con l’estero, utilizzando un formato XML derivato da quello della fattura elettronica ma con un singolo invio periodico; con l’obiettivo, a regime, di una comunicazione trimestrale entro l’ultimo giorno del mese successivo. Tale periodicità prevista originariamente dalla norma permette senza alcun dubbio le operazioni di controllo da parte dell’Amministrazione finanziaria ma è poco compatibile con la precompilazione dei registri e delle liquidazioni IVA e soprattutto con il versamento dell’imposta. Ecco quindi che, con la legge di bilancio per il 2021 (Legge 178/2020), il legislatore ha previsto delle modifiche alla normativa sulla fatturazione elettronica ed obblighi connessi (il DLgs. 127/2015) innovando la disciplina dell’esterometro che viene resa compatibile in termini di tempi con la precompilazione di registri e liquidazioni, ma con una applicazione davvero problematica per i contribuenti ed i professionisti che li assistono.

La trasmissione dei dati delle operazioni con l’estero

A partire dall’annualità 2022, i contribuenti dovranno trasmettere i dati relativi alle operazioni con l’estero (fatture estere emesse e ricevute) utilizzando il formato XML della fattura elettronica obbligatoria. Si tratta di una modalità di comunicazione che in effetti è utilizzabile, in via facoltativa, sin dal 2019 per quanto riguarda le fatture emesse verso soggetti esteri (mediante l’invio di FE al codice destinatario convenzionale XXXXXXX) e da un anno circa anche per le fatture ricevute utilizzando le cosiddette autofatture estere (identificate dal tipo documento TD17, TD18 e TD19).

Precompilata IVA, bene digitalizzare ma non ci si aspetti miracoli: ecco perché

La facoltà prevista a tutto il 2021 è stata una interessante possibilità, in particolare per le fatture emesse in cui il singolo contribuente poteva semplificare i propri obblighi di comunicazione compilando la fattura estera con il proprio software e inviandola simultaneamente in formato pdf via mail al proprio cliente e fattura elettronica al fisco italiano, evitando così la successiva compilazione dell’esterometro. Facoltà in effetti utilizzata da un numero non irrilevante di contribuenti, certamente un poco più evoluti e attenti della media, ma non necessariamente espertissimi in materia fiscale.

Il discorso invece cambia drasticamente affrontando l’aspetto delle fatture estere ricevute. Qui ci troviamo con una serie di tipi documento distinti a seconda della tipologia di operazione da comunicare, con scadenze di trasmissione molto anticipate (il 15 del mese successivo) in qualche caso non del tutto coerenti con i termini di contabilizzazione ai fini IVA.

Ci troviamo quindi con:

  • Operazioni relative all’acquisto di servizi extracomunitari, che andranno singolarmente trasmesse con documento tipo TD17;
  • Acquisti di beni intracomunitari, per cui è previsto il tipo documento TD18;
  • Acquisti, da non residenti, di beni già presenti in Italia o di servizi territorialmente rilevanti, con tipo documento TD19.

Come si capisce, l’uso di questi nuovi strumenti non è banale e chiaramente riservato a chi si occupa di fisco con assiduità e preparazione specifica.

Precompilata Iva, perché è un obbligo ingestibile ma un’opzione interessante

Come spesso accade, il diavolo è nei dettagli: si è voluto trasformare un obbligo periodico (un unico esterometro trimestrale che riporti tutti i dati delle operazioni emesse e ricevute) in molteplici, distinti obblighi da trasmettere con scadenza mensile solitamente molto ravvicinata alla ricezione della fattura estera. Ogni documento telematico per essere inviato prevede una propria procedura di trasmissione, con ricezione, verifica ed archiviazione di 2 separate ricevute (notifica di trasmissione e notifica di esito) senza dimenticare la necessità di gestirne gli eventuali scarti. I dati di un esterometro trimestrale per un’azienda che riceve 10 fatture al mese sono gli stessi contenuti in 30 documenti TD17/18/19, ma è molto diversa la necessità di un singolo invio telematico di un esterometro trimestrale rispetto ai 30 invii distinti, peraltro con tempistiche molto più rigide, in molti casi estremamente difficili da rispettare (si pensi al piccolo imprenditore che ricorda di una fattura di un e-commerce solo grazie all’estratto conto della carta di credito, disponibile però contestualmente alla scadenza dell’obbligo).

Insomma, se l’obiettivo del nuovo obbligo per il 2022 è quello di complicare drasticamente la vita a qualunque titolare di partita IVA osi acquistare beni o servizi dall’estero, la missione è certamente compiuta. Se invece l’intenzione era semplicemente abilitare i registri e dichiarazione IVA precompilata allora l’obbligo di utilizzare il formato XML di fatturazione elettronica per trasmettere queste operazioni è un colpevole eccesso di zelo che rischia di venir pagato a caro prezzo dai contribuenti. Questo è uno strumento gestibile soltanto con adeguate procedure software che predispongano automaticamente il documento TD17/18/19 e ne gestiscano la trasmissione; però, a quanto ci risulta, non esistono al momento soluzioni di questo tipo sul mercato; quantomeno non per commercialisti e professionisti del fisco. Insomma, oggi probabilmente costerebbe meno la sanzione per l’omissione (2 euro a documento non ravvedibili) che l’adempimento, che dovrebbe necessariamente essere gestito manualmente, con un costo probabilmente di un ordine di grandezza superiore alla sanzione.

Conclusione

Il pasticcio è sicuramente brutto, va detto però che il legislatore ha a disposizione una soluzione facile che accontenterebbe tutti, fisco e contribuenti: lasciare la facoltà, e non l’obbligo, di utilizzare i nuovi tipi documento riportando in vita il preesistente esterometro. Chi utilizza i nuovi strumenti, presumibilmente grosse realtà strutturate con importanti reparti amministrativi, avrà a disposizione registri e dichiarazione IVA precompilati più attendibili (ma comunque mancanti quanto meno dell’informazione sulla eventuale indetraibilità); viceversa, chi opta per l’utilizzo del vecchio esterometro trimestrale continuerà a fornire piena e completa informazione al fisco a condizioni e termini temporali più consoni a piccole realtà che incaricano professionisti esterni degli adempimenti contabili e fiscali.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 2