Nel prossimo futuro, Intelligenza Artificiale e Big Data Analytics aiuteranno sempre di più le città, la sanità e le nuove realtà produttive a diventare “smart”.
Il 5G sarà il principale fattore abilitante di questa evoluzione, che permetterà alle aziende di aumentare la propria competitività ed efficienza.
Il progetto BRAINE
Un importante contributo a questo cambiamento arriva dal progetto europeo H2020 BRAINE (“Big data pRocessing and Artificial Intelligence at the Network Edge”) che intende sviluppare soluzioni di Edge Computing, arricchite dall’utilizzo di tecnologie di Intelligenza Artificiale, in grado di processare Big Data a livello locale, grazie alle potenzialità della rete 5G.
Un’iniziativa in cui anche WINDTRE, azienda guidata da Jeffrey Hedberg, è coinvolta da maggio del 2020, per lo sviluppo dei numerosi casi d’uso, ed in particolare nel caso Smart Cities che verrà realizzato nella città di Pisa.
Per edge computing, intendiamo un nuovo approccio nel progettare le architetture di rete, con specifici nodi posti in prossimità delle sorgenti dei dati, in grado di garantire potenza di elaborazione e fruibilità dei dati in loco, nonché efficiente trasferimento in rete qualora specifici use cases lo richiedano.
Tale modello architetturale consente alta scalabilità e bassa latenza, tramite il decentramento delle funzioni di processing e storage. La tecnologia 5G costituisce un potente abilitatore per applicazioni di intelligenza artificiale e machine learning per l’analisi di dati, per migliorare la qualità e le performance dei servizi ai clienti finali, mentre l’adattabilità delle reti 5G supporta soluzioni mirate a sfruttare con maggiore efficacia le risorse disponibili e garantire la migliore qualità ed esperienza d’uso.
Gli ambiti applicativi del progetto BRAINE
La tecnologia sviluppata nel contesto del progetto BRAINE copre svariati ambiti applicativi. L’iniziativa, in particolare, prevede test e validazioni dei risultati tramite quattro differenti casi di utilizzo:
- healthcare assisted living (sanità e telemedicina),
- hyper-connected smart city (città intelligenti),
- robotica
- supply chain (efficientamento energetico) per l’industria 4.0.
Nel campo dell’assistenza sanitaria, intelligenza artificiale, machine learning ed edge computing possono essere utilizzati in sistemi di “smart hospital” e “caregiving” per la diagnostica medica, agevolando una previsione automatica e precisa delle condizioni di salute, grazie al monitoraggio da casa delle condizioni del paziente.
In ambito urbanistico, il progetto BRAINE mira a creare una “città intelligente iper-connessa”, una smart city più vivibile per i suoi abitanti grazie a servizi mirati a migliorare la qualità della vita, servizi realizzati attraverso la raccolta ed analisi di grandi volumi di dati raccolti da sensori distribuiti.
Nel contesto dell’Industria 4.0 la piattaforma del progetto BRAINE favorisce l’integrazione della robotica nei processi di produzione industriale, passando da applicazioni nel settore automobilistico a funzioni più autonome come quella del “digital twin”, un vero e proprio “gemello digitale” per operare in modo virtuale su sistemi e infrastrutture, al fine di migliorare l’efficienza nella manutenzione, ad esempio attraverso modelli evoluti di manutenzione predittiva.
Queste tematiche sono centrali per un’azienda di telecomunicazioni come WINDTRE: il rapido aumento dei dati provenienti da sensori, macchine connesse e social networks pone, infatti, importanti sfide tecnologiche per la tutela della privacy e per la sicurezza, tematiche che l’azienda continuamente sviluppa e gestisce per i propri clienti. Il progetto BRAINE include anche diversi partner da quattordici nazioni tra aziende, università, laboratori e centri di ricerca, a testimonianza dell’efficacia delle collaborazioni pubblico-private per lo sviluppo di soluzioni evolute e delle loro possibili e future applicazioni in diversi ambiti.
L’articolo è parte di un progetto di comunicazione editoriale che Agendadigitale.eu sta sviluppando con il partner WINDTRE.
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Questo progetto ha ricevuto finanziamenti da ECSEL Joint Undertaking (JU) nell”ambito del grant agreement No 876967. Il JU riceve supporto dal programma di ricerca e innovazione dell’Unione Europea Horizon 2020 e Italia, Polonia, Danimarca, Paesi Bassi, Irlanda, Ungheria, Germania, Francia, Slovacchia, Bulgaria, Finlandia, Repubblica Ceca, Israele, Svizzera.