La banda larga e, più in generale internet, ha avuto un effetto benefico sullo sviluppo economico delle imprese sul territorio trentino. La conferma si è avuta da una ricerca condotta dall’Istituto per la Ricerca Valutativa sulle Politiche Pubbliche della Fondazione Bruno Kessler (FBK-IRVAPP) che ha analizzato, per la prima volta in modo dettagliato, l’impatto della diffusione di internet ad alta velocità sulle prestazioni economiche delle imprese trentine. In particolare, l’analisi ha preso come oggetto di studio l’estensione a tutto il territorio provinciale dell’ADSL2+ (20 Megabit): un intervento unico per capillarità, svolto grazie ad un Bando di Gara della Provincia Autonoma di Trento, in collaborazione con Trentino Network, tra il 2011 e il 2013.
L’intervento per portare l’ADSL a 20 Mbps a tutto il territorio trentino
Gli operatori di telecomunicazioni privati non sono sempre nelle condizioni di garantire la copertura di Internet veloce in tutte le zone, data la limitata profittabilità degli investimenti necessari. In queste circostanze è auspicabile se non necessario l’intervento pubblico per limitare gli effetti del fallimento del mercato. E’ questo il caso della Provincia Autonoma di Trento la quale, a seguito di un bando pubblico del 2010, ha attribuito a Telecom Italia il compito di garantire il segnale a fronte della partecipazione alla spesa necessaria. L’impegno trentino per la riduzione del digital divide su tutto il territorio rappresenta una delle poche esperienze in tal senso nel panorama italiano per quanto riguarda l’ampiezza e l’uniformità degli interventi.
A partire dal giugno 2011, nel giro di due anni in tutti i comuni trentini è stato reso disponibile il servizio di connettività ad internet fino a 20 Mbps. Telecom Italia ha equipaggiato 187 centrali con la tecnologia ADSL2+, aprendole al servizio fino a 20 Mbps per tutti gli Operatori, e Trentino Network ha connesso in fibra ottica le 55 Centrali che ne erano ancora sprovviste in modo da garantire la banda necessaria all’erogazione del servizio.
La ricerca del Centro FBK-IRVAPP
La ricerca svolta dai ricercatori del Centro FBK-IRVAPP è tra i primi studi empirici ad analizzare l’effetto causale della banda larga a livello microeconomico, e il primo studio ad esaminare l’effetto sulla produttività delle microimprese. Inoltre, lo studio utilizza una base dati unica costituita dal Panel sulle Microimprese del Trentino (PMT) in combinazione con dati amministrativi.
I risultati dello studio dimostrano che l’impatto della diffusione della banda larga in Trentino sulla crescita dell’economia locale è positivo. Le imprese operanti in territori dove il segnale di internet veloce è stato attivato prima rispetto ad altri, mostrano un tasso di crescita maggiore a parità di tutte le altre condizioni. L’impatto dell’intervento è fortemente eterogeno e varia in funzione delle caratteristiche del titolare dell’impresa.
Per l’esattezza esso è fortemente positivo per le aziende guidate da imprenditori con elevata istruzione, è nullo nel caso delle rimanenti imprese. Per le prime è, per esempio, stimato che un mese di disponibilità di broadband fra il 2010 e il 2012 si traduce in un aumento del volume d’affari del 4,7%. Con circa 15 mesi di disponibilità il volume d’affari cresce del 19%. Essendo l’economia locale in larga parte formata da microimprese, lo studio ha dimostra la rilevanza della politica pubblica. Allo stesso tempo, la ricerca suggerisce l’esistenza di un considerevole skill-bias nell’impatto dei cambiamenti tecnologici.
La Conferenza
La Conferenza “Il Trentino e l’impatto della banda larga sulle imprese” si è tenuta 16 ottobre scorso a Trento per discutere i risultati della ricerca sugli effetti della diffusione di internet veloce sull’economia delle aziende trentine. I lavori sono iniziati con i saluti di Alessandro Olivi, Vice Presidente e Assessore allo sviluppo economico e lavoro delle Provincia autonoma di Trento, al quale son seguiti il mio intervento per illustrare le iniziative della Provincia e quello di Simone Schuller, che ha presentato la ricerca di FBK-IRVAPP. L’incontro si è concluso con la tavola rotonda moderata da Alessandro Longo, giornalista esperto di nuove tecnologie, a cui hanno partecipato Antonio Nicita, Commissario AGCom; Marina Martinelli, Infratel; Sergio Bettotti, Dirigente Generale della Provincia autonoma di Trento; Laura Rovizzi, CEO Open Gate Italia; Cristoforo Morandini, Associated Partner di Between; e Francesco Sacco, dell’ Università Bocconi, Tavolo degli esperti Comitato d’Indirizzo dell’Agenzia per l’Italia Digitale.
Il Vice Presidente Alessandro Olivi ha sottolineato che “con il progetto banda larga intendiamo costruire un Trentino intelligente e smart, favorendo la crescita delle aree strategiche: meccatronica, agroalimentare, turismo e industria del risparmio energetico”.
Dopo anni di dibattito sui possibili vantaggi della digitalizzazione di infrastrutture e servizi a favore di un territorio, la conferma è quindi arrivata dalla ricerca condotta dai ricercatori del Centro FBK-IRVAPP. In collaborazione con Trentino Network, società di sistema della Provincia autonoma di Trento a cui è affidata la digitalizzazione del territorio, i ricercatori di hanno portato a termine lo studio “sull’impatto della diffusione di interne ad alta velocità sulle performance economiche delle imprese trentine”.
All’incontro ha preso parte anche il Sottosegretario alle Telecomunicazioni del MiSE, Antonello Giacomelli, il quale ha ribadito che grazie gli emendamenti al decreto Sblocca Italia, approvati di recente, arriva una spinta importante agli investimenti nella banda ultralarga: “I nostri obiettivi riguardano catasto nazionale delle reti, edifici broadband ready, abbattimento degli oneri accessori per la posa della fibra ottica, che è finalmente equiparata a un’opera di urbanizzazione primaria, e posa aerea dei cavi”. “Il credito d’imposta per gli operatori di telecomunicazioni – ha aggiunto Giacomelli – sarà più efficace e direttamente collegato agli obiettivi fissati dal Piano nazionale banda ultralarga”.
I dati raccolti hanno quindi confermato – in sintesi – la relazione diretta tra internet veloce e la crescita delle aziende, con un distinguo: a crescere e a beneficiare di questa innovazione sono le aziende guidate da imprenditori con elevata istruzione. Negli altri casi, il beneficio è nullo o quasi. Come dire: l’innovazione, soprattutto quella tecnologica, non è un processo automatico, al contrario va guidata e portata dentro l’azienda con cognizione di causa.
Lo studio su “L’impatto della diffusione di internet ad alta velocità sulle prestazioni economiche delle imprese trentine” si può trovare a questo link.