ai act

L’accreditamento nel processo di conformità dell’AI: i paletti Ue



Indirizzo copiato

L’accreditamento è come uno strumento cruciale per garantire la conformità dei sistemi IA. Esso attesta la competenza, l’imparzialità e l’affidabilità degli organi di valutazione della conformità, offrendo alle imprese una garanzia sui processi di verifica e certificazione. Cosa prevede l’AI Act

Pubblicato il 14 dic 2023

Filippo Trifiletti

Direttore Generale di Accredia



eidas, accredia
eidas

L’intelligenza artificiale si afferma sempre più come uno strumento fondamentale per il progresso tecnologico e sociale. Tuttavia, l’impiego diffuso dell’IA impone una riflessione profonda sulle implicazioni etiche e normative del suo uso.

L’Unione Europea è stata tra le prime entità a riconoscere questa necessità, avanzando una proposta ambiziosa con il nuovo AI ACT. Questa normativa prevede un rigido processo di conformità che coinvolge un ruolo centrale per l’accreditamento, anche in ambiti delicati come quello dei dispositivi medici.

La gestione dei rischi legati all’utilizzo dell’IA diventa così un tema cruciale, che richiede sia lo sviluppo di specifiche norme tecniche, sia un impegno collettivo per affrontare le sfide del futuro.

L’urgenza di una gestione collettiva dei rischi dell’IA

La “dichiarazione di Bletchley” da parte di Stati Uniti, Cina e dei Paesi Ue, e la recente scelta del Governo italiano di mettere l’intelligenza artificiale al centro dell’agenda del G7 di giugno 2024, evidenziano l’urgenza di una gestione collettiva dei potenziali rischi, ma anche delle opportunità, dell’IA.

L’impegno della Ue in questo ambito è ulteriormente rafforzato dal nuovo AI ACT, ormai giunto alle fasi conclusive dell’iter di approvazione dopo che è stato trovato un accordo politico tra Parlamento e Consiglio europei. Il modello di gestione comunitario dell’intelligenza artificiale farà perno sull’approccio risk-based che sembra porre in rilievo l’importanza della valutazione della conformità da parte degli organismi notificati.

Organismi la cui indipendenza, imparzialità e competenza vengono garantite in modo prevalente e preferibile dall’accreditamento, come previsto per numerosi prodotti, prima della loro immissione nel mercato europeo. In questo ambito, Accredia sta conducendo una ricerca con il Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica (CINI) proprio per analizzare come le attività di valutazione della conformità avranno un ruolo di rilievo in relazione ai requisiti imposti dall’AI ACT.

La valutazione di conformità, per un’IA affidabile e sicura

La Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in occasione dell’accordo politico raggiunto tra le istituzioni europee, Parlamento e Consiglio, ha sottolineato come l’intelligenza artificiale (IA) sta già cambiando il nostro modo di vivere giorno dopo giorno. E siamo solo all’inizio. Usata però saggiamente, l’intelligenza artificiale promette enormi vantaggi per la nostra società.

La valutazione di conformità, svolta da soggetti accreditati ai sensi del Reg (CE) 765/2008, può essere un importante elemento di supporto nel raggiungere gli obiettivi della Commissione. Ma per comprendere al meglio il contributo che gli organismi accreditati potranno fornire nello sviluppo di un’intelligenza artificiale affidabile e sicura, è necessario prima un breve passaggio sulla proposta di regolamento sull’intelligenza artificiale (AI ACT), strumento individuato da Bruxelles per definire i requisiti dei sistemi IA.

Le procedure di valutazione della conformità nel contesto dell’AI Act

La proposta di Regolamento prevede espressamente che i sistemi di IA ad alto rischio, ovvero quei sistemi aventi un impatto potenzialmente significativo sui cittadini, debbano recare la marcatura CE per poter essere immessi sul mercato europeo, al pari di numerosi prodotti.

Ai fini della marcatura, è richiesta al fabbricante un’attestazione della conformità del prodotto.

I sistemi di IA ad alto rischio dovranno dunque essere conformi a una serie di requisiti volti a minimizzare i potenziali danni legati al loro utilizzo.

In questa prospettiva, la valutazione di terza parte accreditata può svolgere indubbiamente un ruolo importante, assicurando il rispetto delle prescrizioni dei legislatori europei.

In tal senso, la Commissione, nell’adottare la proposta di regolamento, aveva già previsto la possibilità, per i produttori di alcune tipologie di sistemi di IA afferenti alla biometria, di ricorrere a una valutazione di conformità svolta da un organismo di valutazione della conformità “notificato”. In caso di mancata applicazione delle norme armonizzate e delle specifiche tecniche comuni da parte del produttore, il coinvolgimento dell’organismo notificato diventava obbligatorio. Questa prescrizione è stata sostanzialmente confermata anche da Parlamento e Consiglio nell’ambito dei rispettivi esami, ed è dunque verosimile che sia confluita nel testo di compromesso recentemente adottato.

L’accreditamento come chiave della conformità

La procedura di notifica, già applicata in numerosi atti normativi europei, è dettagliata con precisione nel Regolamento. Gli organismi di valutazione della conformità, al fine di svolgere l’attività di organismo notificato, devono possedere requisiti di indipendenza, imparzialità e competenza. Questi requisiti sono valutati da un’autorità (autorità notificante), individuata in ciascun Stato membro. Sarà poi l’autorità notificante a designare gli organismi notificati, inviando contestualmente un’apposita comunicazione alla Commissione.

L’accreditamento rappresenta lo strumento preferibile e prevalente per verificare il possesso dei requisiti sopramenzionati e, per questa ragione, gli organismi sono invitati a corredare la domanda di notifica (rivolta all’autorità notificante) con un certificato di accreditamento. In assenza di tale certificato, l’organismo dovrà dimostrare – con prove documentali – di essere conforme a quanto disposto dall’AI ACT.

Il coinvolgimento di organismi notificati è previsto anche per alcuni sistemi di IA ad alto rischio collegati a prodotti soggetti al c.d. “nuovo quadro legislativo” (che ricomprende oltre venti atti normativi europei). Per questi sistemi si applicheranno infatti le stesse procedure di valutazione della conformità previste dalla normativa di riferimento, che saranno integrate al fine di garantire il rispetto anche dei requisiti previsti dall’AI ACT.

Tali prodotti saranno dunque soggetti a un doppio regime giuridico, dovendo rispettare sia i requisiti previsti dalle norme specifiche per il proprio settore, sia le disposizioni dell’AI ACT per quanto riguarda la componente di intelligenza artificiale.

Il caso rilevante dei dispositivi medici

In questo contesto, assume importanza ad esempio l’applicazione al caso dei dispositivi medici attualmente rientranti nella disciplina del Regolamento 2017/745 (atto presente tra quelli contenuti nell’allegato II) per la loro immissione nel mercato europeo. In base a tale regolamento, i dispositivi medici rientranti nelle classi IIa, IIb, III, oltre ai dispositivi di classe I sterili, ai dispositivi con funzioni di misura e agli strumenti chirurgici sono sottoposti ad una procedura di valutazione di conformità che prevede il ricorso a un organismo notificato.

L’organismo notificato dovrà dunque verificare che il dispositivo sia conforme sia ai requisiti del Reg. 2017/745, sia ai requisiti dell’AI ACT ove il dispositivo medico sia un software AI (o il software AI sia parte del dispositivo).

Attualmente i fabbricanti, nello sviluppare un software qualificabile come dispositivo medico, seguono alcune norme come la IEC 62304 (per dimostrare la sicurezza del prodotto), con la possibilità di svolgere test presso laboratori, e linee guida internazionali (MDCG 2020-1 o IMDRF/SaMD WG/N41FINAL:2017) per dimostrare l’efficacia clinica degli stessi.

L’AI ACT richiederà una normazione tecnica più specifica, al fine di dettagliare con precisione le modalità di verifica dei requisiti ivi previsti.

A tal proposito, Accredia sta conducendo una ricerca con il Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica (CINI), al fine di analizzare come le attività di valutazione della conformità cambieranno in relazione ai nuovi requisiti imposti dall’AI ACT e con l’introduzione di nuova normativa tecnica, con un focus specifico proprio sui dispositivi medici.

I gruppi internazionali al lavoro per la normazione tecnica

Lo sviluppo della normazione tecnica rappresenta un passaggio essenziale per dare piena attuazione all’AI ACT. Proprio per questo, due gruppi di lavoro internazionali – il gruppo di lavoro ISO/IEC JTC1 SC42 e il CEN/CENLEC (JTC21) – sono impegnati nello sviluppo degli standard di riferimento.

Il gruppo di lavoro internazionale (ISO/IEC JTC1 SC42), suddiviso in cinque sottogruppi di lavoro (Foundational standards; Data; Trustworthiness; Use cases and applications; Computational approaches and computational characteristics of AI system) ha l’obiettivo di sviluppare norme applicabili sul mercato globale, mentre il CEN/CENELEC dovrà sviluppare gli standard (che poi diventeranno norme armonizzate) per attestare la corrispondenza di un software ai requisiti previsti dall’AI ACT.

Una volta che la normazione tecnica sarà ultimata e vagliata dalla Commissione europea, i produttori avranno degli standard di riferimento per realizzare dei sistemi IA conformi con il nuovo quadro regolatorio.

Attraverso l’intervento della normazione tecnica e della verifica di terza parte accreditata, nei casi previsti dal Regolamento, sarà dunque possibile attestare il rispetto delle disposizioni in materia di IA.

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 4