sanità e recovery fund

Digitalizzare i processi clinico-assistenziali: come vincere la sfida

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza prevede, per l’ammodernamento tecnologico e digitale degli ospedali, stanziamenti per 10,01 miliardi di euro. Come impiegare queste risorse per ottenere il miglior risultato in termini di efficacia e di efficienza?

Pubblicato il 23 Feb 2021

Massimo Mangia

SaluteDigitale.blog

sanità digitale

Il Recovery Fund è un’occasione unica e irripetibile per migliorare, attraverso la digitalizzazione, la sanità e realizzare un sistema sanitario moderno, efficace ed efficiente.

Ma a cosa serve, realmente, la digitalizzazione della sanità? Quale impatto può avere nel miglioramento dell’assistenza e la cura dei pazienti? Come può aiutare il management a migliorare la gestione delle aziende sanitarie?

Chiariamo gli obiettivi per non sprecare l’occasione.

Cosa prevede il piano

Il piano, allo stato attuale, prevede di “digitalizzare tutti i processi clinico-assistenziali ospedalieri delle strutture sede di DEA di II livello, con particolare riferimento ai sistemi di blocco operatorio, Laboratory Information System, risonanze, servizi di farmacia, pronto soccorso, sistemi di accettazione/dimissione/trasferimento, prescrizione e somministrazione farmaci, diagnostica per immagini, repository e order entry”.

Sono menzionati la maggior parte dei sistemi ospedalieri (ADT, PS, LIS, RIS-PACS, CPOE, sale operatorie, gestione terapia) a eccezione della cartella clinica elettronica.

L’obiettivo è di digitalizzare 184 strutture sanitarie sede di DEA. Per questo intervento sono stati previsti 3,41 miliardi di euro (comprensivi della spesa per le apparecchiature sanitarie).

La situazione attuale

Il livello attuale di copertura funzionale dei sistemi menzionati è estremamente eterogeneo negli ospedali, anche nella stessa regione. Semplificando e schematizzando possiamo affermare che ADT, PS, LIS e RIS sono già presenti in tutte le strutture pubbliche, sia pure con differenze a livello tecnologico e funzionale. Molto diffusi sono i sistemi di gestione delle sale operatorie, abbastanza presenti sono poi i repository e i sistemi di order entry (CPOE). Meno diffusi sono i sistemi di prescrizione e somministrazione della terapia farmacologica: sono ancora molti gli ospedali dove questo processo è svolto con schede cartacee.

Perché digitalizzare

La digitalizzazione, di per sé, non può rappresentare l’obiettivo di un piano di investimenti. La digitalizzazione può essere il mezzo attraverso cui migliorare la sanità qualora sia funzionale a raggiungere degli obiettivi concreti. Molte volte, invece, la digitalizzazione diventa l’obiettivo da raggiungere, confondendo così il mezzo con il fine.

Il PNRR non fa, purtroppo, eccezione. Se la digitalizzazione dei processi clinico-sanitari è fine a sé stessa, ossia rivolta a sostituire la carta con l’elettronica, non genera valore né per il sistema sanitario, né per i professionisti e nemmeno per i pazienti.

Questa errata impostazione è oggi assai comune. Il modo di misurare il valore dell’informatizzazione in sanità si basa infatti prevalentemente sul numero di funzioni o processi digitalizzati e sulle loro modalità di fruizione (mobile, virtualizzazione, cloud). Se ad esempio esaminate i modelli più in voga, sia italiani, sia internazionali, vedrete che queste scale o percorsi si basano su un insieme di funzioni o processi chiave, la cui digitalizzazione determina un livello o punteggio crescente, nonché sull’applicazione di alcune tecnologie.

Anche il modo in cui si esprime la domanda riflette questa impostazione. I capitolati di gara sono basati su un elenco di requisiti funzionali, nei quali sono descritte le funzioni o i processi che il software deve essere in grado di gestire, con differenti livelli di dettaglio (molto spesso piuttosto generici), e di requisiti non funzionali, in cui sono elencate le caratteristiche tecnologiche, come l’architettura, l’interfaccia utente, la sicurezza, la privacy e così via.

Gli obiettivi attesi che hanno determinato la gara sono di solito in premessa e sono molto generici, delle semplici enunciazioni di concetti come ammodernamento, digitalizzazione, controllo, etc.

Sanità digitale nel PNRR: gli interventi e i dubbi su scelte e priorità

Quali obiettivi

Proviamo per un attimo ad abbandonare la visione per processi e a ragionare su due aspetti chiave: il governo gestionale e il governo clinico delle aziende sanitarie.

Relativamente al primo, come può la digitalizzazione migliorare la capacità di pianificazione riguardo l’uso delle risorse, i beni e la gestione finanziaria? Come può consentire la simulazione di scenari di cambiamento della domanda o di modifica della rete ospedaliera e territoriale? Come supporta il monitoraggio della domanda di salute, la produzione, l’assistenza, la soddisfazione dei dipendenti e dei pazienti? Come può realmente incidere sulla riduzione della spesa? Quale aiuto fornisce per la compliance a leggi, regolamenti e obblighi?

Se parliamo invece di governo clinico, quale contributo la digitalizzazione può fornire all’incremento dell’efficienza, al miglioramento dell’appropriatezza, alla sicurezza, all’efficacia, al monitoraggio e alla partecipazione degli utenti?

Un cambio di paradigma

Perseguire questi obiettivi richiede un cambio di paradigma nel modo di concepire e realizzare la digitalizzazione della sanità. Significa guardare oltre gli orizzonti attuali dell’informatica medica e immaginare come le tecnologie ICT possano contribuire a migliorare le performance del sistema sanitario, ripensando in chiave digitale i modelli clinici e assistenziali.

Le applicazioni devono quindi evolvere da semplici contenitori di dati a sistemi di supporto alla pratica clinica e all’assistenza dei pazienti. Devono quindi essere “pro-attive” e “intelligenti”, ossia basate sulla conoscenza medica e assistenziale, così da aumentare la capacità di decisione dei professionisti e semplificare loro il lavoro, riducendo al contempo i rischi e gli errori.

Come si può ad esempio, far risparmiare tempo ai medici e agli infermieri con la cartella clinica elettronica rispetto all’uso della carta? La risposta è progettando dei software che guidino gli utenti, in modo pro-attivo, nelle scelte e nella documentazione delle loro attività, attraverso un motore di “logica clinica” che trasformi la cartella clinica elettronica da mero contenitore passivo di dati a strumento di supporto del percorso clinico (digital clinical pathway support).

Il valore che si può ottenere nella digitalizzazione di un processo dipende da come questa viene affrontata: se ci si limita a trasformare in digitale ciò che si faceva con altri media, ad esempio con la carta o anche con un foglio elettronico o un sistema di videoscrittura, il valore aggiunto è nullo o basso. Se viceversa si trasformano questi processi implementando e integrando logiche di conoscenza gestionale e clinica, utilizzando anche strumenti di intelligenza artificiale, si può realmente creare del valore con cui migliorare la sanità.

Dai processi ai workflow

Per ottenere i maggiori benefici possibili è poi indispensabile abbandonare la logica della digitalizzazione dei singoli processi; bisogna ragionare in termini di workflow basati o “abilitati” dal digitale. È necessario strutturare i sistemi informativi su cinque concetti chiave:

  • Le osservazioni
  • Le valutazioni
  • Le decisioni
  • Le azioni
  • Gli effetti

Ciascuna di queste fasi deve essere non soltanto documentata e tracciata, ma supportata attraverso funzioni, conoscenze e algoritmi in grado di “potenziare” le capacità di medici e infermieri (“augmented medicine”).

Gli obiettivi si possono misurare

Spostando il focus dalla digitalizzazione fine a sé stessa a mezzo per raggiungere obiettivi clinici e assistenziali, cambiano completamente anche i criteri per misurare il successo di un progetto. Nel primo caso il buon esito è legato all’avvio in esercizio del sistema e al suo corretto funzionamento, aspetti piuttosto facili da descrivere, misurare e validare. Nel secondo questi aspetti rappresentano una condizione necessaria ma non sufficiente; il successo si misura se l’introduzione del sistema abilita un nuovo modello clinico-assistenziale o ne migliora le prestazioni in termini di efficienza e/o di efficacia.

Il successo di un progetto di digitalizzazione, in questo contesto, non è più soltanto materia per i tecnici informatici ma coinvolge i professionisti sanitari e il management delle aziende sanitarie.

Che investimenti sono necessari

A differenza dell’approccio sulla digitalizzazione come fattore di innovazione tecnologica, per il quale è più facile fare una stima del fabbisogno economico, la prospettiva di impiegare la digitalizzazione come strumento per creare innovazione di valore richiede, per effettuare una stima, una definizione a priori degli obiettivi.

Per entrambi i casi posso però affermare che i fondi previsti dalla versione attuale del PNRR non sono sufficienti.

I soldi, da soli, non bastano

La corretta dotazione finanziaria è, ovviamente, necessaria ma non sufficiente. Dobbiamo avere il coraggio di riconoscere che, fondi a parte, esiste un problema culturale e la mancanza di un adeguato numero di risorse professionali in grado di progettare e realizzare un percorso di innovazione di valore attraverso la digitalizzazione.

Per ovviare a queste carenze è necessario, a mio avviso, operare su due fronti:

  • Avviare un percorso di formazione degli stakeholder che devono essere coinvolti;
  • Formare delle task force regionali e una task force di coordinamento e controllo nazionale formate dai migliori esperti di sanità digitale, di innovazione sanitaria e di processi clinici e assistenziali.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 4