la riforma

Sanità digitale: la nuova legge tedesca e il vuoto legislativo del’Italia

Mentre la Germania, dopo il Regno Unito e la Francia, approva una nuova legge sulla sanità digitale, l’Italia è l’unico dei maggiori paesi Ue a non avere una legislazione specifica. Dal diritto alla televisita, alla prescrizione di app, esaminiamo i punti chiave della riforma tedesca

Pubblicato il 06 Dic 2019

Sergio Pillon

Coordinatore della Trasformazione Digitale, ASL di Frosinone

La trasformazione digitale in sanità: una best practice di medicina digitale in Sicilia

Mentre ormai, tra i grandi paesi europei, l’Italia è l’unico paese a non avere una legislazione specifica sulla sanità digitale, in Germania il medico può prescrivere un’app ai pazienti e il teleconsulto è diventato la norma: sono questi tra i principali effetti di un documento, approvato il 7 novembre 2019 dal Parlamento, che introduce nel sistema sanitario tedesco molti capisaldi della sanità digitale.

Dal diritto alla televisita, all’obbligo di una infrastruttura sicura comune per i flussi dei dati digitali, esaminiamo i punti chiave della riforma e l’iter che ha portato alla sua approvazione.

I punti cardine della riforma

  • I medici possono prescrivere APP. A partire dall’inizio del 2020, le app mediche che hanno superato i test di sicurezza e funzionalità dei dati da parte di BfArM (l’ente regolatore) possono essere prescritte dagli operatori sanitari. I fornitori di app mediche avranno la possibilità di dimostrare l’efficacia delle loro soluzioni entro un anno e di negoziare i prezzi con l’organizzazione “ombrello” delle compagnie di assicurazione sanitaria pubbliche tedesche.
  • Le consultazioni con il medico attraverso la telemedicina diventano la norma. Gli operatori sanitari sono autorizzati a promuovere attivamente i loro servizi di telesalute ai pazienti anche attraverso i loro siti Web. I prezzi per i servizi di telemedicina sono ancora in fase di negoziazione
  • Un accesso migliore ai dati dei pazienti per la ricerca. Le assicurazioni tedesche sulla salute pubblica sono costrette a inviare dati demografici e dati sanitari anonimi a un database centrale gestito dal governo tedesco. Ora gli organismi di ricerca e le università possono richiedere l’accesso ai dati a fini di ricerca.
  • Ogni assicurato avrà accesso a una cartella clinica elettronica. Entro gennaio 2021 ogni membro di un’assicurazione sanitaria pubblica (72 milioni) deve avere accesso a una cartella clinica elettronica.
  • La comunicazione e le prescrizioni dei pazienti HCP vengono spostate su canali elettronici. Saranno consentite prescrizioni elettroniche per farmaci, rimedi e aiuti, lettere di dottori e certificati di disabilità per i datori di lavoro. La comunicazione fax tradizionale è resa dovrà essere abbandonata.
  • Farmacie, operatori sanitari e ospedali sono costretti a connettersi a reti di comunicazione sicure. Ogni farmacia (20 settembre) e ogni ospedale / operatore sanitario (21 gennaio) devono collegarsi alla rete tedesca di dati sanitari sicuri fornita dal Gematik. In caso di non conformità, ci saranno sanzioni pecuniarie.
  • Le assicurazioni sanitarie dovranno offriranno iscrizioni ai membri direttamente online.
  • L’innovazione sanitaria sarà sostenuta finanziariamente. Il governo tedesco ha prolungato il finanziamento di 200 milioni di euro all’anno per 4 anni per sostenere progetti di innovazione nel settore sanitario.

Seguire i dettagli degli ultimi passi della legge è molto interessante e, pur con le differenze tra si sistema sanitario tedesco e quello italiano, può essere molto istruttivo. Inoltre, la Germania arriva dopo il Regno Unito e la Francia ad una legislazione forte sulla sanità digitale.

In Italia, invece, la mancanza di una legislazione specifica sulla sanità digitale, neppure nell’impianto LEA, oltre alla perdita di efficienza ed ai costi che genera, agisce anche come un freno nell’economia del paese dove ci sono aziende che lavorano egregiamente nel settore, senza riuscire ad avere quei volumi di fatturato che le potrebbero portare ad inserirsi come forti competitor a livello europeo.

L’Italia senza regole chiare e precisi impegni del SSN diventa un paese dove non conviene sviluppare per la salute digitale.

Il sistema sanitario tedesco

In Germania il sistema sanitario si fonda sull’assicurazione sanitaria obbligatoria, a prescindere dal reddito personale: a nessuno è concesso di non avere alcuna copertura assicurativa sanitaria. Le persone che non lavorano rientrano gratuitamente nella copertura assicurativa del familiare di cui sono fiscalmente a carico o ne ricevono una insieme al sussidio di disoccupazione o alla pensione. Il non residente disoccupato non ha diritto all’assistenza sanitaria se non se la finanzia autonomamente. Per i lavoratori dipendenti, invece, in Germania il costo dell’assicurazione sanitaria – proporzionale al reddito – è per il 50% a carico del datore di lavoro mentre il restante 50% viene prelevato direttamente in busta paga ogni mese insieme alle altre tasse ordinarie. Il costo della assicurazione obbligatoria per un lavoratore può aggirarsi intorno al 14% del proprio reddito lordo, i medici specialisti sono convenzionati con le compagnie assicurative e le tariffe professionali sono stabilite per legge. Le assicurazioni in Germania sono sia pubbliche che private: queste ultime, tuttavia, sono accessibili solo a chi ha un reddito elevato e il loro costo in questo caso, come in Italia, varia a seconda di diversi fattori di rischio (età, ma anche il sesso, eventuali malattie croniche eccetera).

L’iter della legge sulla sanità digitale

Sintetizziamo brevemente l’iter della legge sulla sanità digitale.

Venerdì 27 settembre 2019, il parlamento tedesco, il Bundestag ha approvato in prima lettura il disegno di legge del governo tedesco per “Una migliore erogazione dei servizi sanitari attraverso la digitalizzazione e l’innovazione”, denominato “Digitale-Versorgungs-Gesetz”, che in inglese potremmo tradurre come Digital Supply Act e più liberamente in italiano come legge sui servizi sanitari digitali. (19/13438 è il numero di riferimento del documento) e, ha approvato allo stesso tempo una mozione dell’Alleanza 90/Verdi, intitolata “Verso la digitalizzazione nel settore sanitario – Promuovere la trasformazione digitale nell’interesse degli utenti” (19/13539 ) I documenti sono stati trasmessi al consiglio sanitario per la valutazione. Il disegno di legge conteneva anche la risposta del governo federale alle critiche fatte al documento da parte del Bundesrat (19/13548 ), il consiglio federale, l’organo attraverso il quale i Länder partecipano al potere legislativo e all’amministrazione dello Stato federale.

Successivamente il parlamento ha organizzato alcune audizioni e la sintesi, pubblicata sul sito del Bunderstag, è stata: “gli esperti del settore della salute sono generalmente positivi riguardo alla crescente digitalizzazione delle cure e sono a favore del progetto del governo federale per il Digital Supply Act (DVG) (19/13438, 19/13548 ) così come è stato impostato. Tuttavia, in particolare il settore assicurativo sanitario incontra notevoli problemi con la valutazione delle applicazioni digitali (APP) e teme una discrepanza tra i benefici e i costi di tali programmi.”

I commenti degli esperti

I commenti degli esperti, anche analizzati per sommi capi, sono interessanti e spesso condivisibili.

Il gruppo assicurativo AOK-Bundesverband, uno dei maggiori erogatori di servizi sanitari in Germania, chiede un’efficace regolamentazione dei prezzi, in particolare a proposito della prescrivibilità delle app sanitarie. In particolare, ha chiesto una valutazione del rapporto costo/beneficio poiché esiste un rischio di aumento dei costi rilevante per il pagatore. Inoltre, le applicazioni digitali hanno cicli di sviluppo e di prodotto brevi con una spesa minima in conto capitale e questo deve essere preso in considerazione nel prezzo, infine appare logico immaginare una riduzione del prezzo di vendita legato ai volumi, poiché i costi di sviluppo per i produttori di app sono indipendenti dal numero di utenti, ma potrebbero essere calcolati per utente al momento della vendita.

La federazione delle compagnie di assicurazione sanitaria (GKV-Spitzenverband) teme che la rimborsabilità dell’app possa essere un fattore critico, in particolare alla luce dei cicli di sviluppo a volte mensili e dell’espandibilità modulare dei prodotti. Ritiene inoltre errato lasciare che l’Istituto federale per i farmaci e i dispositivi medici decida di includere le app nell’elenco dei dispositivi rimborsabili. Ritiene inoltre che sia necessaria una estrema chiarezza verso il mondo dei produttori sulle modalità di rimborso ed è stato fatto notare come le aziende produttrici sono spesso startup senza esperienza specifica nel mondo delle assicurazioni sanitarie.

Secondo il Bundesärztekammer, l’equivalente tedesco della nostra FNOMCEO (Federazione nazionale degli ordini dei medici, chirurghi, odontoiatri) mancano procedure efficaci per l’approvazione delle applicazioni sanitarie digitali. Le esigenze specifiche di pazienti e medici non vengono sufficientemente prese in considerazione da parte dei produttori di app, anche se sono il gruppo target principale delle applicazioni digitali. Allo stesso tempo, i medici si sono opposti a una posizione prioritaria sulla scelta dei sistemi di cura digitale da parte delle compagnie di assicurazione, indicando come le esigenze dei pazienti sono il risultato di una relazione fiduciaria medico-paziente, instaurata dopo un’anamnesi, una diagnosi e conseguentemente una indicazione terapeutica in scienza e coscienza. I medici hanno richiesto una chiara regolamentazione della responsabilità della protezione dei dati all’interno dell’infrastruttura telematica, nonché, per gli sviluppatori, modalità sicure ed etiche per i trial delle app.

L’Associazione federale delle associazioni di farmacisti tedeschi (ABDA) ha attirato l’attenzione sui problemi di implementazione tecnica nell’infrastruttura telematica. I farmacisti sono dipendenti da aziende esterne per la fornitura di hardware e di software e non hanno la possibilità di esercitare alcun controllo. A questo proposito, temono il rischio legato alla resilienza del sistema di connettività .

Anche la German Hospital Association (DKG) vede questi problemi di implementazione e ha richiesto specifiche consentano una implementazione per fasi successive. Ritengono anche deplorevole che le disposizioni sulla cartella clinica elettronica (ePA) vengano rinviate. Ciò potrebbe compromettere le scadenze precedentemente programmate. Il DKG ha richiesto un programma federale di alcuni miliardi di euro per digitalizzare gli ospedali ed un contratto per costituire le competenze digitali per creare il personale esperto necessario.

L’associazione per il welfare gratuito ha segnalato come la digitalizzazione non può essere gestita senza investimenti significativi. Sono urgentemente necessari finanziamenti statali sotto forma di un programma speciale ed ha anche chiesto di prendere in considerazione l’accessibilità durante lo sviluppo delle APP sanitarie.

Secondo il rappresentante della Camera psicoterapica federale, le applicazioni digitali possono anche essere di aiuto ai malati di mente quando si tratta di intensificare o stabilizzare il trattamento. Tuttavia, l‘efficacia delle app deve essere dimostrata, potrebbero non funzionare o potrebbero anche causare gravi danni.

Infine, i Verdi richiedono al governo federale di lanciare una strategia per l’implementazione della digitalizzazione per il settore sanitario e di coordinare da vicino le attività digitali del governo federale e dei Länder nonché dei ministeri federali della sanità, dell’istruzione e della ricerca. Un componente importante della strategia deve anche essere la promozione dell’alfabetizzazione digitale, l’accettazione e la fiducia nella digitalizzazione per il sistema sanitario. Per accompagnare e coordinare questa strategia, il governo dovrebbe creare strutture di governance , come un’agenzia finanziata con fondi pubblici, che includa esperienze ed esempi internazionali. Lo sviluppo e la diffusione di standard interoperabili e interfacce aperte nella sanità tedesca dovrebbero essere promossi con forza sulla base di una terminologia accettata a livello internazionale. (Pk / 2019/10/16)

Molti di questi commenti sono stati recepiti nel testo della legge.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 2